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Autore: nikolorien    06/08/2014    3 recensioni
Siamo agli anni di Liceo di Mario & company. I nostri eroi si ritroveranno accomunati da una passione: la pallavolo. Peach e Daisy cercheranno di dare vita ad una squadra affrontando tutti i problemi propri degli adolescenti - amicizie, studio, relazioni - in una storia piena di colpi di scena.
Genere: Commedia, Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DELL'AUTORE
Come richiesto, in questo capitolo allego un'appendice con spiegati i ruoli e la terminologia pallavolistica qui usata. Non aggiungo altro. Buona lettura!




CAPITOLO 5

Erano passati quattro giorni dal primo allenamento. Era domenica, il giorno più odiato dagli studenti: come ci si poteva riposare per bene, sapendo che il giorno dopo si deve andare a scuola? O meglio, nel caso di Daisy, come si poteva riposare sapendo che l'indomani sarebbe dovuta andare a scuola E aveva ancora tutti i compiti da finire? Sconsolata, alzò la cornetta del telefono azzurro che aveva sulla scrivania. Digitò dieci cifre ed aspettò i soliti squilli.
«Pronto? casa Mario!»
«Mario, sono Daisy! Ci sta tuo fratello?» chiese, sbrigativa
«Te lo passo subito» poi Daisy udì in lontananza «Luigiiiiiiii! Daisy ti cerca!»«Pronto, Daisy?»
«Luigi carissimo! Non è che mi potresti fare un favore…?»
«Vuoi che ti aiuti ancora con Funghese Antico?» chiese ironico il ragazzo
«Mi conosci proprio bene! Se prendi il libro dell'anno scorso, la versione sta a pagina 134… è di Tod il Giovane»
«Tod il Giovane?! Daisy, ma questo non lo danno neanche al primo anno!» sbraitò
«E daiiiii, non ho proprio voglia di farla da sola!» poi assunse un tono di voce smielatissimo «ti pregoooo…»
«Uffa, e va bene… ma la facciamo insieme, non ti aspettare che te la traduca tutta io! Inizia a leggere!»
«Ènde Tod ismèt gegelàsen…» lesse Daisy titubante«Intendi forse endé Tod ìsmet gegèlasen…» la corresse Luigi sconsolato
«Ma dai, stica degli accenti!» disse Daisy
«Bhe, endé vuol dire "quindi", mentre ènde "al diavolo". gegèlasen vuol dire "rise" e gegelàsen "che ha riso". Fai un po' tu…»
«Senti Luigi, poche chiacchiere e traduci!»

Cena di famiglia a casa di Toadrico. Ci stavano lo zio Todenrico, la zia Totilde, nonna Mimma, nonno Toadrico e naturalmente i genitori di Toadrico (il nostro). C'era anche la figlia di zio Toadenrico e zia Totilde, cugina di Toadrico, Toadogilla. Stava simpatica a Toadrico, ci era affezionato, ma non è che parlassero molto. Sarà stato perché lei era abbastanza timida. Un po' scontrosa, è vero. Oppure, sarà stato perché era alta più o meno due volte e mezzo Toadrico, il che rendeva la comunicazione di per sé abbastanza difficile. Tuttavia, quella sera Toadrico sedeva sulla poltrona, e Toadogilla a terra con la schiena sul divano azzurro, quindi la distanza verticale era abbastanza ridotta rispetto alla media, così provò a parlarle.
«Allora, Cilla» fece Toadrico, dopo cena «ti stai trovando bene a SF1 I?»
«Sì» disse Toadogilla«Hai fatto amicizia?»
«No» Seguirono attimi infiniti di silenzio imbarazzante.
Un attimo, ma Toadogilla era una promettente giocatrice di pallavolo!
«Ehi Cilla…»
«Sto guardando la TV» disse senza distogliere lo sguardo dallo schermo 
«Ah, scusa… ti volevo chiedere solo una cosa» disse un po' incerto «sai che a scuola ha aperto la squadra di pallavolo?» L'attenzione di Toadogilla fu subito catturata
«Davvero?»

«Sì» disse Toadrico «siamo solo in sei per ora… ci farebbe comodo una giocatrice in più…»
«Mh» fece Toadogilla «si può fare.»
Gli occhi di Toadrico si illuminarono «Davvero? Che bello! Sarei molto felice!» disse sorridendo «se ti va, ci alleniamo il martedì… promettimi che ci penserai!»
«Mh, sì, sì. Ora fammi finire di guardare la TV» concluse la toad. Toadrico notò come però la sua attenzione non era completamente riversata sullo schermo. Secondo lui, stava sicuramente pensando di tornare a giocare al suo sport preferito.

Finalmente Daisy aveva attaccato il telefono. Ci avevano messo due ore e mezza, ma Luigi preferiva di gran lunga spiegarle ogni singola cosa piuttosto che propinarle qualcosa da ricordare a memoria. Si sentiva abbastanza soddisfatto. Era anche riuscito a finire i propri compiti in molto meno tempo del previsto! Aveva del tempo libero, finalmente, dopo due settimane di scuola, aveva del tempo libero.
«Mario! Io esco a correre!» urlò Luigi dal piano terra «vieni con me?!»
«No!» rispose Mario gridando anche lui dal piano di sopra «Devo finire una pratica! Scusa!!!»
«OK!!! Ci vediamo a cena!» urlò infine Luigi, che in pochi minuti era già pronto per andare a correre. Uscì di casa a passo moderato, con gli auricolari nelle orecchie. In dieci minuti arrivò al castello di Peach, e si diresse in direzione del centro. Passò per il parchetto in cui di solito giocava da piccolo con Mario. Nel bel mezzo del giardino, vide non troppo distante una figura conosciuta: alto, occhi neri, capelli neri, barbetta… era Marco! Era… felice di vederlo? In ogni caso, decise di proseguire per la sua corsa, per non interrompere il ritmo. Tuttavia, per quanto poté continuò a guardare Marco che faceva degli esercizi di ginnastica. Marco notò Luigi, e lo salutò con un sorriso. Il ragazzo ricambiò con un cenno della mano, ma andò a sbattere rovinosamente contro un tubo verde che stava lì da anni. Cadde a terra all'indietro, inzuppandosi il didietro in una pozzanghera. Storditissimo, riprese un attimo conoscenza solo quando Marco gli tese una mano per aiutarlo «Luigi! Attento a dove vai! Stai bene?» chiese, premuroso.
Che figura di merda, pensò Luigi, difficilmente riscattabile!
«Oddio, che figuraccia! Giuro che non mi capita spesso» disse, mentre Marco lo aiutava a rialzarsi
«Bhe, vorrei vedere!» rise Marco
«Mi ero solo distratto un attimo e bam! Tubo verde» risero entrambi. Era simpatico, Marco
«Che stavi a guardà?» chiese il ragazzo
«Io… stavo…» Luigi esitò un attimo: non poteva dirgli che era andato a sbattere perché lo stava fissando! Sarebbe sembrato… strano? quindi optò per un banale «Stavo ammirando il bel tempo!» È vero, c'era il sole, ma non è che fosse tutta 'sta bella giornata… chissà… questo doveva pensare Marco, che alla risposta di Luigi fece un'espressione interrogativa e si guardò intorno. Ma poi sorrise «Certo! È proprio una bella giornata» disse infine, cordialmente.
Luigi si congedò un attimo dopo, dicendo che doveva finire il suo giro di corsa. Non riusciva a capire come Mario e Marco potessero essere diventati amici! Marco sorride sempre, Mario è un po' pesante; Marco è disponibile, Mario pensa spesso solo agli affari suoi… sembravano quasi opposti.

Tornato a casa, si fece la doccia e preparò la cena. Chiamò Mario, e cenarono assieme sul tavolo della cucina. Luigi chiese a Mario se avesse finito le pratiche di PI «Sìsì, domani farò un figurone» rispose il fratello in rosso «a te come è andata la corsa?» Luigi ripensò un attimo a quel che era accaduto, arrossì lievemente, e rispose senza pensarci troppo «Benissimo!»




LE NOTE ♫♬♪
1Studi Fungosi: l'indirizzo preso da Peach, Daisy, Luigi, Toadrico e, ovviamente, Toadogilla




APPENDICE:
PALLEGGIATORE: È l'alzatore. Decide il tipo di alzata e chi schiaccierà. Sono richieste grandi abilità tecniche nel fondamentale del palleggio, fantasia e prontezza, poiché sono loro che decidono che tipo di tattica usare in ogni azione.
MARTELLO (O BANDA, O SCHIACCHIATORE LATERALE): Schiacciatore e difensore: in prima linea attacca dai lati (zone 2 e 4). In seconda linea difende. Deve essere bravo e nel fondamentale della schicciata ed in ricezione, anche se tende a specializzarsi in uno in particolare di questi ruoli
CENTRALE: Come ovvio, è lo schicciatore che schiaccia dal centro (zona 3). In difesa viene quasi sempre sostituito dal LIBERO, quindi non è richiesta grande abilità in ricezione. Tuttavia, deve essere alto ed avere buona elevazione, anche da fermo, perché a rete è il giocatore che in ogni caso deve opporre il muro. Effettua il primo tempo, ovvero una schiacciata su un'alzata veloce e bassa, che non permette alla difesa avversaria di organizzarsi benissimo.
LIBERO: Giocatore che deve essere più basso degli altri. Gioca solo in difesa (seconda linea) e sostituisce il CENTRALE quando esso passa in seconda linea. La sostituzione non è contata nelle tre massime che posso essere effettuate durante la partita. Deve essere padrone completo del bagher, perché oltre che a difendere è colui che deve alzare la palla quando il secondo passaggio non riesce ad arrivare al PALLEGGIATORE.
OPPOSTO: Schiacciatore opposto. Ma a cosa? Opposto all'alzatore. Effettua schiacciate dalla seconda linea: deve avere una grande elevazione e potenza fisica.
ZONE DEL CAMPO: Il campo da pallavolo è diviso in sei zone immaginarie, tre poste in prima linea e tre in seconda linea. I giocatori ruotano occupando le zone ogni volta che conquistano il servizio in senso orario.
La zona 1 è da quella da dove avviene il servizio, e di solito il centrale dopo esso è sostituito dal libero finché non ritorna in zona 4. Le altre zone sono numerate in ordine crescente seguendo senso antiorario. Qui sotto uno schema delle zone:


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| 4  |  3 | 2  |
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| 5  | 6  | 1  |

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