Nuove
amicizie
Pov
Suki
Avevo appena
lasciato Zuko incamminandomi verso casa. Che
strazio quel ragazzo, non lo sopportavo davvero più. Era
indubbiamente carino,
ma non mi faceva provare ormai da tempo quelle emozioni che mi avevano
portata
a volerlo a tutti i costi.
Il ragazzo nuovo
invece, lui non era niente male.
Nel momento in
cui i nostri nasi si erano sfiorati, avevo
avuto l’impulso di baciarlo: per fortuna lui si era scostato.
Pov
Ty Lee
Eravamo fuori da
casa di Katara, avevamo appena suonato,
quando venne ad aprire suo fratello: sentii come un tuffo al cuore.
-Salve ragazze,
voi siete le amiche di Katara giusto? Prego
entrate- Sorrise e si fece da parte per lasciarci passare.
-Ragazze- Katara
ci venne incontro con espressione contenta
–Che ci fate qui?-.
-Beh siamo
venute a darti meglio il benvenuto, oggi a scuola
non è stato proprio il massimo-
-Dai venite vi
offro qualcosa- Disse lei conducendoci in
cucina –A proposito, lui è
mio fratello
Sokka, Sokka loro sono Azula, Mai e Ty Lee- Una alla volta strinsero la
mano di
suo fratello, finché non arrivò il mio turno.
Quando la mia
pelle venne a contatto con la sua, sentii come
una scossa lungo la schiena. Si aprì in uno dei suoi
splendidi sorrisi, ed il
mio cuore perse un battito.
Le mie guance
arrossirono leggermente, sperai vivamente che
non se ne accorgesse.
Poco dopo
afferrò il giubbotto e dopo aver salutato noi e la
sorella uscì di casa.
Incantata a
guardare il punto dove Sokka era sparito, mi
accorsi con notevole ritardo di come le mie amiche cercassero invano di
richiamare la mia attenzione.
-Scusate ragazze
ero distratta, cosa stavate dicendo?- Si
guardarono tra di loro con un sorriso complice –E
così… Ti piace mio fratello-
–Nooo…-
Risposi io cantilenando e diventando ancora più
rossa.
-Hai ragione Ty,
non ti piace, tu sei completamente cotta di
lui!-
-E va bene, si
mi piace- Ammisi nascondendo successivamente
il viso dietro le mani –Beh, dai cosa
c’è di male?
Senza offesa Katara, ma tuo fratello è
davvero uno schianto, non mi sorprende che ti piaccia Ty-
Sospirò Mai.
-A me farebbe
piacere se voi due vi metteste insieme, Sokka è
stato solo per così tanto tempo, gli farebbe bene stare con
una ragazza come
te- Disse Katara sorridendomi –A me piacerebbe molto Kat, ma
non so se lui la
penserebbe allo stesso modo- Ammisi io, abbassando lo sguardo.
Pov
Sokka
Passeggiavo per
le strade, guardavo le vetrine dei negozi
sperando di distrarmi un po’, ma il mio pensiero
inevitabilmente finiva sempre
a Suki.
Come poteva
piacermi una ragazza così? Aveva fatto del male a
mia sorella, diamine! Però mi ritrovavo ugualmente a pensare
ai suoi occhi, ai
suoi capelli, al sorriso dedicato a Zuko.
Cosa poteva
trovarci Suki in uno come lui? Certo bello era
bello, ma sembrava un ragazzo vuoto e problematico e… Basta!
Dovevo smetterla
di pensare a lei.
Arrivai al parco
della città, e, come se qualcuno avesse
udito i miei pensieri, trovai Suki e Zuko.
Stavano
mangiando un gelato, mentre passeggiavano mano nella
mano, si fermarono davanti ad una moto,
lui vi si sedette sopra e lei si poggiò sul suo
petto.
Decisi che era
arrivato il momento di vendicarmi un po’così
mi avvicinai a loro con un sorrisetto stampato in faccia. Suki si accorse subito
della mia presenza e
sgranò gli occhi dalla sorpresa, Zuko invece rimase
tranquillo.
-Ciao ragazzi-
–Sokka
che ci fai qui?- Chiese Suki con fare sgarbato.
-Non posso?-
Domandai con aria di sfida.
–No!-
–A me
non importa-
La vidi
diventare rossa dalla rabbia mentre cercava di darmi
uno schiaffo.
-Suki!- La
riprese Zuko mentre le afferrava la mano per
fermarla –Ma cosa ti prende oggi?- Le chiese mentre le
lasciava andare la mano
con delicatezza, lei ovviamente incrociò le braccia al petto
e mise il broncio.
-Piacere, io
sono Sokka- Dissi tendendogli la mano –Io sono
Zuko- Rispose lui stringendola, dovevo ammettere che sembrava un tipo
apposto.
-Bella moto-
–Ti
piacciono le moto?- Chiese lui scendendo e avvicinandosi
a me –Scherzi? Le adoro! Ne ho una anch’io, ma da
quando mia sorella è rimasta
paralizzata non la uso più molto, non
ho nessuno con cui andarci, prima ci piaceva andare ins…-
-Adesso basta
dacci un taglio! Non ci interessa la storia
della tua vita ne di quella storpia di tua sorella!- Esclamò
Suki con acidità
–Non ti permettere di nominare mia sorella dopo quello che le
hai fatto!-
Sibilai avvicinandomi a lei.
-Suki smettila!
A me interessa invece quindi piantala di fare
la bambina!- Rispose prontamente Zuko prima che la situazione
degenerasse.
-Sokka stavo
accompagnando Suki a casa, che ne dici di venire
con noi? Poi possiamo andare insieme a casa tua, devo comunque venire
da quelle
parti per prendere mia sorella-.
Inizialmente ero
indeciso, ma non potevo proprio farmi
scappare un’opportunità del genere per dar
fastidio a Suki, così accettai.
-Certo molto
volentieri- Fu così che ci incamminammo tutti
insieme verso casa della furente Suki.
Arrivammo a
destinazione dopo circa cinque minuti e prima di
lasciarci, Suki stampò un bacio sulle labbra del suo
ragazzo, poi mi guardò
credendo di farmi ingelosire. Io le risposi prontamente con un
sorrisetto di
sfida che la fece andare su tutte le furie, tanto che
si staccò dal suo ragazzo e senza salutare
entrò in casa sbattendo la porta.
Io e Zuko
rimanemmo per qualche secondo a fissarci, poi
scoppiammo e ridere –Certo che la tua ragazza è
proprio strana-
–Si
ogni tanto si comporta così- Disse lui divertito.
–Sei
innamorato di
lei?- Chiesi di getto, lui mi guardò per qualche secondo,
sembrava che non
sapesse cosa rispondere.
-Forse…
insomma non mi fraintendere, lei è bellissima, solo
che a volte mi piacerebbe che fosse diversa-
–In
che senso?-
-Andiamo Sokka,
non dirmi che ti è sfuggito il suo
comportamento, in alcuni momenti è una ragazza dolce e
gentile, ma nella
maggior parte del tempo è una persona cattiva e senza
scrupoli-
Rimase in
silenzio per qualche secondo, poi continuò:
-A volte, mi
piacerebbe che si comportasse in maniera
diversa, ma infondo e fatta così e se voglio stare con lei
devo accettarlo-
Concluse.
Arrivammo alla
moto e finalmente una volta seduti sopra
partimmo verso casa mia, andava davvero molto veloce, ma portava la
moto in un
modo, che avrebbe dato sicurezza a chiunque.
Pov
Zuko
Arrivammo
davanti a casa di Sokka e suonammo, ad aprirci
arrivò un’anziana signora con un sorriso stampato
sulla faccia.
-Ciao nonna, lui
è Zuko un mio nuovo amico- Disse lui
indicandomi.
-Buona sera
signora-
–Buona
sera, tu sei il nipote nipote di Iroh giusto? Tua
sorella è di la con mia nipote- Disse lei con fare gentile,
mentre ci scortava
verso la cucina.
-Zuko!-
Gridò Azula quando mi vide, corse ad abbracciarmi,
poi mi prese per mano e mi trascinò verso una ragazza sulla
sedia a rotelle,
sicuramente era la sorella di Sokka.
-Forza dai vieni
a conoscere Katara-
–Katara,
lui è mio fratello Zuko, Zuko lei è la mia nuova
amica Katara- Disse lei per presentarci.
-Piacere- Dissi
io allungando la mano verso di lei
–Il
piacere è mio- Disse lei stringendo la mia mano e alzando
lo sguardo, era davvero molto carina, notai che aveva gli stessi occhi
di suo
fratello.
-Azula dove sono
Mai e Ty Lee?- Chiesi non vedendole
scorrazzare in giro –Oh, è già venuto
il padre di Mai a prenderle-
-E tu non potevi
andare con loro?-
Avevo lasciato
la mia ragazza per venire a prenderla, mentre
lei poteva benissimo tornare con il padre di Mai.
-Andiamo Zuzu,
volevo stare un po’ con mio fratello e poi
volevo farti conoscere Katara, non trovi che sia una ragazza
incantevole?-
Chiese lei con un piccolo sorriso.
Dopo aver udito
quelle parole sia io che Katara arrossimmo,
non sapevo cosa rispondere, certo che era una persona incantevole, ma
non
potevo dirlo così apertamente, se l’avesse saputo
Suki mi avrebbe linciato.
Fortunatamente
la nonna dei miei due nuovi amici arrivò in
nostro soccorso, annunciando che per Katara era arrivato il momento di
riposare.
Così
io e Azula, salutammo Sokka e Katara, ma prima di uscire
mi ricordai di dover dire una cosa –Katara?-
–Si
Zuko?-
-Mi dispiace per
quello che ti ha fatto Suki oggi, davvero ti
chiedo scusa io al posto suo- Dissi sincero, non gliel’avrei
fatta passare
liscia, anche se quella mattina non mi era importato
granché, adesso che avevo
conosciuto Katara sentivo il bisogno di aiutarla.
-Non
preoccuparti Zuko, non è successo niente- Disse lei
leggermente in imbarazzo, sentii Azula sbuffare.
–Azu,
adesso ti accompagno a casa, ma non resto con te, vado
da Suki-
–Si
certo, la regina di ghiaccio non può aspettare- Disse lei
sarcastica.
–A
dire la verità non
mi sta aspettando, vado li per parlarle-
Arrivato sotto
casa di Suki le mandai un messaggio per farla
uscire –Zuko amore, non riuscivi a stare senza di me?- Disse
sorridendo e
cercando di abbracciarmi, ma io la fermai.
-Dobbiamo
parlare-
–Vuoi
lasciarmi?- Chiese lei con uno sguardo leggermente
stupito.
-No, ma dobbiamo
parlare dello scherzo che hai fatto oggi a
Katara-
–Tesoro,
ma perché insisti con questa faccenda? Non voglio
litigare con te per quella li-
-Prima
promettimi che non le darai più fastidio- Lei
alzò gli
occhi al cielo –Ok ok va bene- Le sorrisi, poi
l’avvicinai a me e la baciai.
-Buonanotte
amore, ci vediamo domani-
Pov
Suki
Ero decisamente
nervosa, non solo quell’imbranato di Sokka mi
aveva provocata per tutto il tempo, ci mancava anche Zuko che veniva a
rimproverarmi per quello scherzo fatto alla storpia!
Non ce la facevo
davvero più, quella stupida ragazzina me
l’avrebbe pagata, se non fosse stato per lei, non avrei
discusso con Zuko e
sarei stata libera di corteggiare suo fratello… un momento,
ma cosa andavo a
pensare? Io non volevo corteggiare suo fratello, io ero la ragazza di
Zuko e
Sokka era solo un pallone gonfiato.
Una volta
arrivata a scuola cercai quella piccola stupida, la
trovai da sola, vicino ad un cespuglio della recinzione scolastica.
Pov
Katara
Stavo aspettando
Sokka vicino all’entrata di scuola, mi aveva
lasciato un attimo per andare a chiedere delle informazioni in
segreteria,
quando all’improvviso sentii uno forte dolore alla testa,
qualcuno mi stava
tirando i capelli.
-Allora
ragazzina stammi a sentire, non mi faccio mettere i
piedi in testa da una come te e non sopporto che il tuo caro fratellino
e il
mio ragazzo si mettano a farmi la morale per colpa tua, quindi apri
bene le
orecchie.
Farai bene a
prendere le tue cose e a sparire da questa città, se non vuoi che ti renda
la vita un vero
inferno, hai capito?- Gridò mentre mi strattonava in modo
ancora più violento i
capelli.
Pov
Zuko
Ero appena
arrivato a scuola, quando all’improvviso sentii
delle urla provenire da dietro un cespuglio.
Mi avvicinai
piano e tra le varie urla di dolore sentii una
voce molto familiare, Suki.
-Farai bene a
prendere le tue cose e a sparire da questa
città, se non vuoi che ti renda la vita un vero inferno, hai
capito?- La sentii
gridare verso qualcuno.
Girai
l’angolo e la scena che mi trovai davanti mi fece
rabbrividire, la persona contro cui Suki stava urlando era Katara.
-Katara!- Gridai
mentre mi avvicinavo a loro e afferravo le
mani di Suki per farle mollare la presa –Che cosa ti
è preso? Smettila subito!-
Le dissi guardandola con disprezzo, quella non era la ragazza di cui mi
ero
innamorato, conoscevo i suoi istinti aggressivi, ma sta volta aveva
superato il
limite.
-Non impicciarti
Zuko! Questa è una cosa tra me e lei!-
–Ma
cosa ti ha fatto di tanto male?-
-Non la
sopporto, da quando è arrivata non abbiamo fatto
altro che litigare, deve andarsene!- Disse mentre si liberava e correva
via.
Avrei dovuto
seguirla, ma non potevo lasciare Katara li in
quelle condizioni, mi avvicinai a lei che stava ancora piangendo
–Ehi, come
stai?- Cercai di spostarle il più dolcemente possibile i
capelli dal viso.
-Grazie- Disse
lei singhiozzando, le sorrisi, poi in
lontananza vidi arrivare Sokka, che vedendo la sorella così
sconvolta
incominciò a correre nella nostra direzione.
Salve
a tutti, ecco il terzo capitolo, lo so vi
ho fatto aspettare, vi prego perdonatemi =(
Questo
capitolo voglio dedicarlo a tutte quelle
persone che leggono, seguono e recensiscono la mia storia, spero tanto
che vi
piaccia =)
Baci
Baby <3