Note: Song-fic
scritta per un contest di scrittura su lamiticabeauxbatons, un po’ di tempo fa.
Il testo è “Falling down” dei Duran Duran, lo trovate scritto in corsivo. E’
poco più che una flash, basata sui sentimenti di Hermione, quando scopre Ron
insieme a Lavanda. Buona lettura, I hope you enjoy. Commenti, critiche,
recensioni et similia, molto graditi^^.
falling
down
Arriva un momento in
cui capisci che sei sull’orlo del baratro, che stai guardando le tenebre, e che
qualsiasi cosa può farti cadere. Un sospiro, un soffio, un bacio…
Quel bacio. Un bacio
che doveva essere suo. E invece, evidentemente, non lo era. Ti basta la spinta
di un bacio mancato per farti cadere nel buio.
In mezzo a tutta la
confusione, ai festeggiamenti, alle parole, nella sua testa c’era solo il
silenzio. Le era bastato vedere lui. Lui che baciava un’altra. Sentiva solo i
battiti del suo cuore che rallentavano, fino quasi a fermarsi mentre di
sottofondo una canzone si faceva spazio dentro di lei.
“Why
has the sky turned grey, hard to my face and cold on my shoulder. And why has my
life gone astray, scarred by disgrace?”
Era
come se un gelo insistente fosse calato solo su di lei, separandola dal resto
della folla nella Sala Comune, togliendole il battito cardiaco e il respiro.
“I
know that it’s over. Because I’m falling down, with people standing round, but
before I hit the ground is there time. Could I find someone out there to help
me?”
Era
come se avesse cominciato a cadere, al rallentatore, mentre intorno a lei le
persone non si accorgevano di niente, continuavano a ridere, allegre e
spensierate, senza notare che invece lei era caduta in un tunnel senza fondo.
Poteva quasi vedere la scena mentre era ancora ferma, impietrita da una visione
che le aveva ridotto il cuore in frantumi.
“Howl
at the wind rushing past my lonely head, caught inside its own
motion”
Si girò, attraversò la Sala Comune e uscì dal buco del ritratto. I corridoi erano
deserti, cominciò a correre, come cercando di lasciarsi alle spalle tutto il
resto. I suoi passi risuonavano per il corridoio vuoto.
“How
I wish it was somebody else instead. Howling at all this corrosion.
Why
did the luck run dry laugh in my face, so pleased desert me” Avrebbe tanto
voluto urlare, sfogarsi, ma dalla sua bocca non usciva alcun suono.
Quegli occhi azzurri
che avrebbe tanto voluto vedere adesso erano di sicuro chiusi, quel sorriso che
riusciva a farla sentire meglio non era per lei, quelle lentiggini che le erano
sempre piaciute adesso le avrebbe volentieri prese a pugni.
La disperazione era tale che aveva smesso
anche di correre, capendo che era inutile, che non poteva sfuggire al destino,
che continuava a prendersi gioco di lei. Che le aveva fatto capire che per lui
era ed era sempre stata solo un’amica, che le aveva tolto le speranze, che le
aveva fatto capire che il suo era solo un gigantesco sogno ad occhi aperti.
Senza neanche accorgersene cominciò a far apparire dal nulla piccoli canarini.
“Why do the cruel barbs fly? Now when disgrace can no longer hurt me” Alcune piume caddero, depositandosi sul pavimento. Lei invece stava ancora cadendo, e non si sarebbe fermata…
“Because I’m falling down, with people standing round. But before I hit the ground is there time. Could I find someone out there help me?” Ed esattamente come aveva capito che bastava poco a farla cadere, Hermione capì che l’unico che avrebbe potuto salvarla, in realtà era quello che l’aveva spinta in quel baratro senza fine. Ron Weasley.