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Autore: LaMusaCalliope    06/08/2014    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Gertrude avesse detto al padre ciò che veramente desiderava? Leggete e scoprite!
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gertrude
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Camminarono per quelle che, a Gertrude, sembrarono ore. Non sapeva quanti passi avesse fatto. Troppi, di sicuro. In tutta la sua vita non aveva camminato così tanto. Davanti a lei, un’allegra Elena trotterellava per nulla affaticata. Gertrude strusciava i piedi, ormai pieni di calli e vesciche. Non era stata abituata a una cosa simile. Scagliò tutta la rabbia su Emilio. Perché mai un uomo doveva lasciare a piedi due donne? Gli uomini del suo “mondo” non lo avrebbero fatto di certo! Oh forse sì? La realtà era che lei non ne sapeva molto, ma ora le bastava comprendere che erano tutti una massa di bambini che non fanno altro che giocare. Tutti questi pensieri distrassero la ragazza per un bel po’, tant’è che nemmeno si accorse di essere arrivata in un piccolo borgo. Era pieno di casette in mattoni, con la paglia sul tetto. La gente, per strada, si salutava come se si conoscessero da una vita. Anche Elena sventolava la mano e sorrideva alle persone, segno che veniva in quel paesino spesso. Si fermarono in una casa quasi subito. Ci viveva una anziana signora, piuttosto in carne, i capelli castani striati di grigio. – Elena! Come sono contenta di vederti! – la signora abbracciò la ragazza con affetto. – signora Anna, la vedo bene – salutò Elena. La donna sorrise e, solo allora, si rivolse a Gertrude. – Sei nuova? Non ti ho mai visto? – Gertrude tese una mano e disse: - Gertrude, piacere di conoscerla, signora Anna. Per il momento aiuto Elena con gli abiti. E, per rispondere alla sua domanda, sì sono appena arrivata – concluse le presentazioni e i saluti, la signora Anna mostrò alle ragazze i vestiti che avevano bisogno di una ritoccata. E così fu per tutta la giornata. Andavano di casa in casa, a prendere abiti e a consegnarne altri. Quando fu l’ora di pranzo, Gertrude era stanca e lo stomaco iniziò a brontolare senza pietà. Fu allora che un carro si fermò proprio davanti a lei, per la seconda volta.
Quando vide Emilio, Gertrude si controllò dal prenderlo a schiaffi, ma usò comunque un tono severo e arrabbiato. – spero che il tuo viaggio sia stato piacevole – gli disse brusca. Emilio sorrise e le porse una mano. Lei l’afferrò e fu sul carro, vicino a del pane fresco e della carne sotto sale. – Elena? – le chiese. – è a prendere l’ultimo vestito, sarà qui a momenti. – quel cibo la chiamava e le faceva venire ancora più fame.  – Emilio! Siate benedetti tu e il carro! – disse una voce squillante. Un secondo dopo, Elena era accanto a Gertrude. Teneva in grembo una borsa piena d’abiti. Emilio partì e si avviarono verso casa.

 

   
 
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