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Autore: Lord Gyber    06/08/2014    1 recensioni
Due entità semi-divine che stanno per affrontarsi.
Un padre che farà di tutto per difendere la figlia.
Destini che si intrecciano.
Questo ed altro.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Princess Celestia, Queen Chrysalis, Re Sombra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Golemit è un sofisticatissimo artefatto magico in grado di aprire più portale per altri mondi, utilizzando questa possiamo far evacuare ogni persona sul pianeta, piccola dimostrazione. -

Grimlor lancia la sfera in aria. Questa si illumina ed implode su se stessa creando un piccolo portale di colore verde-nero.

- Seguitemi, vi faccio vedere cosa c'è oltre. -

Con passo deciso entra nel portale, seguito poi, anche se un po' titubanti, dalla principessa e dalla piccola.

Ciò che gli si para davanti è uno spettacolo meraviglioso: un enorme foresta tropicale copre l'orizzonte. Le piante hanno un colore diverso rispetto al normale e si vedono volare un centinaio di farfalle dai colori sfavillanti.

- Questa è Misdral, un piccolo pianeta ai confini della galassia della Lira. -

- Come fai a conoscere un posto tanto bello? - chiese Luna.

- Ho cercato a lungo una base dove sistemarmi e per nascondermi, e poi un giorno sono arrivato qui, dove ho costruito il mio castello. -

- Castello? -

Il demone con il dito indica alle spalle delle due, che si girano e vedono un enorme castello completamente scolpito su una montagna.

- Appena l'ho finito, ho studiato questo mondo ed ho scoperto che presenta una vegetazione ed una fauna molto simile alla vostra. Qui si potranno rifugiare tutti gli esseri viventi. -

- Bene, mettiamoci al lavoro. -

Così Luna tornò nel suo mondo, e parlò ai vari capi dei paesi stranieri ciò che stava per succedere. Nonostante qualcuno credeva che si trattasse di uno scherzo, fu costretto a ricredersi quando Crimson lanciò un messaggio ad ogni singola persona utilizzando schermi magici, in cui spiegava che il loro mondo sarebbe stato distrutto. Allora fu deciso che l'unica soluzione era usare Golemit. I vari regnanti riuscirono a convincere i loro popoli a seguirli su Misdral, anche se molti erano spaventati all'idea di lasciare la propria casa, ma ciò era l'unica soluzione per non rimetterci le penne. L'evacuazione fu un successo, ogni singolo essere vivente (pony, draghi..) fu trasportato sul nuovo pianeta, allora tutti i capi di stato si erano riuniti per organizzare bene la nuova situazione. Vennero montati alloggi temporanei e fu tutto sistemato affinché tutti potessero trovare un luogo dove riposare.

Grimlor, posizionato sulla cima del castello, assisteva ai lavori, ma i suoi pensieri vennero interrotti quando sua figlia si sedette vicino a lui.

- Perché non vai ad aiutarli papà? -

- Se la cavano benissimo da soli? -

- Secondo te Equestria sarà distrutta? -

- Temo di si, anche se spero il contrario. -

- Ehm, un'altra cosa.-

- Dimmi pure. -

- Dei bambini mi hanno invitato a giocare con loro, posso andare? -

- Certo, a patto che non entriate nella foresta, ci sono certe bestiacce. -

- Grazie, papà. -

La piccola lo aveva abbracciato, per poi correre via per andare a giocare.

- Sai, è proprio incredibile. -

Luna si era materializzata al fianco di Grimlor.

- Cosa? -

- Tu, un tempo, eri crudele e senza scrupoli, ora invece hai salvato un intero mondo. Cosa ti è successo? -

- L'incontro con Nutty mi ha fatto capire molte cose. -

- A proposito, ma voi due come vi siete conosciuti? -

- Stavo camminando nella Everfree Forest, fino a quando non ho sentito dei ringhi oltre dei cespugli, mi sono avvicinato ed ho visto dei Timberwolf che l'avevano accerchiata. Non so come mai, ma fui spinto a salvarla. Una volta debellati, li ho detto di tornarsene a casa, ma lei però ha continuato a seguirmi, quando gli chiesi spiegazioni, mi disse di non avere ne una casa ne dei genitori. Mi fece pena, infondo non eravamo troppo diversi, così continuando a stare insieme a lei ho capito che ciò che avevo fatto in passato era stato terribile e che dovevo cambiare. Inoltre lei mi ricordava molto mia madre. -

Luna lo guardò con aria confusa.

- Tu non lo sai ma mia madre era un unicorno, solo mio padre era un demone. -

Questa risposta l'aveva lasciata parecchio sorpresa.

- Lei mi insegnò a comportarmi bene e che non dovevo usare i miei poteri a fin di male. Insegnamenti che persi la volta che conobbi mio padre, da allora mi sono sempre comportato male. -

- E che fine fece tua madre? -

- Venne giustiziata. -

- Come mai? -

- Per avermi dato alla luce. Quando scoprirono della mia esistenza presero mia madre e....-

Parve non voler continuare quella frase.

- In parole povere, l'unico crimine che lei abbia mai commesso fu quello di amare mio padre e di avermi concepito. -

Quei vecchi ricordi avevano creato un grande dolore nel suo cuore, tanto che una lacrima gli uscì da uno dei suoi occhi. Capendo che voleva stare solo la principessa se ne andò lasciandolo con i suoi pensieri.

 

Grimlor si trovava in una delle stanze del castello, dove stava rimboccando le coperte a Nutty.

- Allora, ti sei divertita? -

- Molto, ho fatto un sacco di amicizie. -

- Oh, e dimmi, ti sei trovata anche un fidanzatino? -

A quella domanda il volto della piccola divenne rosso.

- Ma che razza di domande fai? - chiese farfugliando le parole.

Grimlor con la mano sollevò un ciuffo di capelli che la piccola aveva sulla fronte e gli diede un bacino.

- Buonanotte Nutty. -

- Buonanotte papà. -

Luna, che era rimasta sulla soglia della porta, aveva osservato tutta la scena.

- E' proprio adorabile. -

- Già. Senti Luna, potrei chiederti un favore? -

- Dimmi. -

- Se mi dovesse succedere qualcosa voglio che tu ti prenda cura di Nutty. -

- Cosa stai dicendo? -

- Ho intenzione di fermare Crimson e Kraller. -

- Aspetta, ma hai detto che sarebbe un suicidio. -

- Voglio provarci. So quanto è brutto perdere la propria casa e non voglio che questo succeda tutti. -

- Ma...-

Il demone l'afferrò per le spalle.

- Promettimi che baderai a lei, ti prego. -

- D'accordo lo farò. -

- Ti ringrazio. -

 

 

 

 

Crimson si tolse la maschera e tre figure uscirono fuori dal suo volto: si trattava di Celestia, Chrysalis e Sombra, però il loro aspetto era diverso, il manto era diventato nero come il carbone, le criniere fucsia e gli occhi bianchi.

- Ehm, Barone – chiese Overrax – che ha intenzione di fare con loro? -

Ci saranno utili come scudi e ci daranno una mano. La prudenza non è mai troppa. -

Blood Rain si era avvicinato a Celestia e la stava guardando meravigliato.

- Ehi, sei diventata anche più sexy di prima – si era portato vicino al suo orecchio – che ne diresti di spassarcela un po' prima che lo scontro cominci. -

Ci fu un momento di silenzio, interrotto poi da un raggio magico lanciato dalla regnate contro l'alicorno, che andò a sbattere contro una casa.

- E' pazza di me. -

- Come no. - rispose sarcastico l'umano.

- Silenzio idioti! - urlò il barone – sta arrivando. -

Un gigantesco portale si aprì sopra le loro teste. Piano piano da queste ne uscì una strana creatura: il corpo era umano dalla pelle verde, aveva lunghi artigli e delle borchie sugli avambracci, sulla schiena aveva enormi ali di drago membrate e la testa era quella di un calamaro. Kraller portò i suoi occhi rosso fuoco al gruppetto sotto di lui.

- Salute....amici. -

 

  
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