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Autore: ELIOTbynight    10/09/2008    6 recensioni
Di certo avrete già letto innumerevoli vicende comiche o di altro tipo sui nostri gemelli preferiti dei Tokio Hotel. Ebbene, questa volta vedremo Bill e Tom fronteggiarsi in una tremenda battaglia all’ultimo sangue senza tregua. Chi la spunterà? Lo scopriremo solo leggendo! Si tratta di una battaglia un po’ particolare … ma ora vi lascio. Buona lettura a tutti!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TERZO CAPITOLO

Tom era arrabbiatissimo. Teneva molto al suo orgoglio e non si dava pace della vittoria del fratello. Invece Bill notò che Tom se l’era presa troppo. Lui si arrabbiava, è vero, ma dopo un po’ superava la cosa. Invece a Tom succedeva il contrario. Quando subiva una qualsiasi sconfitta di qualsiasi tipo non riusciva mai a mandarla giù e diventava pesante per tutti.
-Chissà - pensò Bill - forse ho esagerato un po’ … magari quando le acque cominciano a calmarsi gli parlo.-
E questa era sua intenzione, ma le cose non andarono come previsto.
Tom aveva preparato una spietata vendetta per Bill. Sarebbe stata una vendetta che il cantante non avrebbe mai dimenticato, questo era poco ma sicuro. Il chitarrista aveva già tutto in testa, sapeva già cosa fare. Più ci pensava e più si assatanava, sfregandosi le mani. Decise subito di attuare il suo piano diabolico.
Dunque, ora siamo sul bus che sta portando i TH in un’altra città. Tom aveva preparato tutto nei minimi particolari. Non perse un secondo di tempo. La prima trappola si sarebbe innescata molto presto.
Nello stesso momento Bill stava parlottando con Gustav e Georg.
-Secondo voi ho esagerato con la storia del cappello?-
-Mah, dipende da come l’ha presa Tom. Ma non credo proprio che l’abbia presa bene … - fece notare Gustav.
-hai ragione. Devo chiedergli scusa. Lui tiene molto ai suoi cappelli e avergliene rovinato uno in questo modo deve averlo fatto tanto arrabbiare.- Rifletté Bill.
-ben detto. Se devi chiedergli scusa sarà meglio che lo fai in fretta: conoscendo Tom scommetto che starà già architettando una terribile vendetta!- suggerì Georg con voce spettrale.
-Sì, ci vado subito. Grazie del consiglio!- disse Bill sollevato.
-Figurati!- risposero all’unisono gli altri due.
Bill si alzò convinto e corse a cercare il fratello. Ma appena fu sotto la rampa delle scale …
-Tom dove sei … -
SPLASH! Non fece in tempo a finire la frase che gli arrivò una tremenda secchiata d’acqua gelata sulla testa, tirando giù la sua bella pettinatura. Bill rimase a bocca aperta, guardò in alto e vide il gemello con un secchio vuoto in mano che rideva, rideva, rideva …
Bill si precipitò di sopra imprecando contro il fratello, ma appena finì le scale … inciampò. Su una corda tesa da Tom. Un altro scherzo riuscì. Bill non fece in tempo ad alzarsi che Tom si mise a ridergli in faccia. Gocciolando, Bill prese a rincorrere Tom, mentre quest’ultimo gli faceva marameo. Il chitarrista riuscì a seminare il cantante di sotto. Bill correva da una parte all’altra del bus e Georg e Gustav ci godevano!
-Ah, ah! Lo sapevo che sarebbe finita così!-
-Per favore, Juschtel, mi vai a prendere i pop-corn? Altrimenti non c’è divertimento!-
-Corro! Non voglio perdermi lo spettacolo!-
Alla fine Bill si dovette fermare per riprendere fiato. Aveva le mani sulle ginocchia, la testa abbassata e i capelli davanti impedendo la vista del viso. Tom si fermò a sua volta.
-Ehi, fratellino, ti sei già stancato?-
Bill tirò su di colpo la testa e … orrore! Tom non aveva mai visto una faccia così assatanata, talmente orrenda e mostruosa che a stento riuscì a non svenire. Allora il rasta sfoderò ancora una volta il suo asso nella manica: occhi a budino e muso a vaschetta.
La sfida iniziò. Il procedimento ve l’ho già spiegato nei capitoli precedenti. Anche Georg e Gustav non si perdevano un istante di quella gara così avvincente. I gemelli erano al culmine della lotta quando … contemporaneamente sospirarono.
-E va bene, sei perdonato, Tom … -
-No, Bill, sono io che ti chiedo scusa … -
-ti dico che devi scusarmi tu perché non dovevo arrabbiarmi così tanto!-
-e invece ti chiedo scusa io, sono stato cattivo con te!-
-Io ti chiedo scusa anche per l’altra volta, per quella storia del cappello.-
-Non importa, tanto ne ho a quintali di cappelli … -
Gli altri due membri della band erano stupefatti. Non era possibile: si erano perdonati a vicenda? Pareva proprio di sì …
-Allora facciamo pace, Tomi?-
Tom fissò Bill negli occhi, nocciola come i propri. E in quel momento capì tante cose. Che si era arrabbiato troppo, che aveva esagerato, che in fondo si era anche divertito, che voleva un infinito di bene a suo fratello.
- D’accordo, Bill, basta vendetta.-

Lascio immaginare a voi cosa successe dopo … l’affetto fraterno si può manifestare in tanti modi. Come volete che finisca questa bella storia? Inventate voi il finale!
C’è un’unica regola. Sono ammessi solo lieti fini!!!
Mi dispiace chee sia durata solo 3 capitoli, ma come si dice "il gioco è bello quando dura poco!"

Recensite, mi raccomando! Danke!

Tanti saluti by Eliot


   
 
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