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Autore: louisisdamn    06/08/2014    3 recensioni
In un attimo, tutti gli occhi dei presenti nel locale furono sulla figura che era appena entrata dalla porta, Alec l'avrebbe riconosciuta ovunque : era Magnus. Lo stregone sapeva di attirare l'attenzione dei presenti, infondo chi non avrebbe notato un ragazzo alto, magro, con un bel fisico, la pelle ambrata e degli occhi accattivanti a contornare il tutto? E poi, diciamocelo, anche un cieco lo avrebbe visto con il suo abbigliamento tutto lustrini e paillette. Ma, comunque, egli rivolse il suo sguardo solo al Nephilim dagli occhi color ghiaccio, che era rimasto a fissarlo, con la pancia che faceva qualche leggerissima capriola.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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I raggi del sole colpirono in pieno viso Magnus che, infastidito e per paura di svegliare il Nephilim, chiuse le tende con uno schiocco di dita poco udibile.
Si girò sulla schiena facendo attenzione a non svegliare il ragazzo che dormiva beatamente accanto a lui, poi voltò la testa di lato per poterlo osservare meglio.
Era bellissimo. Avrebbe potuto ripeterlo all'infinito. Metà viso sprofondava nel morbidissimo cuscino di piume d'oca, lasciando intravedere solo una delle palpebre che nascondevano gli zaffiri che il cacciatore aveva al posto degli occhi, i capelli erano una macchia di petrolio indistinta che si sparpagliava in tutte le direzioni, le ciglia nere proiettavano piccole ombre sugli zigomi nivei e perfetti. Sotto il collo spiccava il segno rossastro, lo stregone sorrise al ricordo di essere stato proprio lui a farlo, dalle clavicole si iniziavano a vedere le cicatrici - ormai dello stesso colore della pelle del Nephilim - che Magnus tanto adorava. Avrebbe passato ore a tracciarne i contorni con i polpastrelli, o ancora meglio con la lingua...
Fu risvegliato dai suoi pensieri quando Alec iniziò a parlare, non ricordandosi più di essere a casa dello stregone
"Ancora 5 minuti Izzy, chiudi le tende. Ti prego" mugugnò il cacciatore con la voce assonnata.
Magnus sorrise intenerito alla vista del - suo - ragazzo di prima mattina.
"Mi dispiace deluderti Fiorellino, ma non sono Isabelle. A dirla tutta, non ci assomiglio proprio"
Appena riconobbe la sua voce, Alec aprì di scatto gli occhi e si mise a sedere, ma un giramento alla testa gli fece emettere un mugolio di dolore.
Lo stregone gli fu immediatamente accanto, pronto in caso si sentisse male.
"Alexander stai bene?" C'era preoccupazione nella sua voce, notò Alec 
"Sisi.. È solo uno stupido.. Uno stupido giramento alla testa.." Le parole che gli arrivarono alle orecchie furono poco credibili anche per se stesso. 
"Ora stenditi, mentre io vado a farti una bella tazza di tisana calda, hai capito Fiorellino?"
"Ma io.. Io devo tornare all'Istituto.. Saranno preoccupati.. E.."
"Non preoccuparti, ci penserò io a chiamarli e ad avvertirli. Tu devi solo riposarti Fiorellino"
Magnus si avviò verso la porta e l'ultima cosa che sentì fu un "Non sono un Fiorellino" che lasciava intendere l'umore nero del cacciatore.


"Non è possibile!" protestò un Alec vagamente seccato, guardando negli occhi lo stregone. "Tra tutte le malattie esistenti al mondo, dovevo prendermi proprio quella che non sei in grado di curare?" 
Erano passate alcune ore dal loro risveglio, e nonostante le premure di Magnus, il Nephilim era più debole che mai.
"Non è colpa mia, Fior.."
"Chiamami un'altra volta Fiorellino e farò scomparire i glitter dalla tua vita!" lo minacciò Alec.
Il figlio di Lilith impallidì, valutando le parole del ragazzo. 
Non poteva farlo davvero, giusto?
Alec alzò gli occhi al cielo, tornando a sprofondare fra i cuscini.
"Cos'ha detto Jace?" chiese freddamente.
In realtà, il cacciatore non sapeva proprio perché fosse arrabbiato con Magnus. Non aveva fatto niente di male, anzi, si era preso cura di lui, ma si sentiva vagamente preso in giro. Aveva solo mal di testa, forse un po' di febbre, persino i Mondani sarebbero stati in grado di curarlo, com'era possibile che la sua malattia fosse off-limits per il Sommo Stregone di Brooklin?
Lo sbuffo del suddetto fece emergere Alec dai suoi pensieri.
"Jace, Jace, Jace" disse, strascicando la voce. "Vuoi che mi informi anche su cosa ha mangiato, se è andato in bagno e di che colore ha le mutande?"
"Io non.." Il ragazzo si zittì. Era gelosia quella che trapelava dalle parole di Magnus?
Un sorriso gli si dipinse sul volto, e sarebbe scoppiato a ridere se non avesse avvertito una fitta alla testa. 
Però non poté impedire di compiacersi per aver creato una tale reazione in Magnus.. era un segno positivo, no? Una piccola speranza accesa sotto quell'insicurezza.
"Comunque, ha detto che ti augura un buon riposo e una pronta guarigione" disse dopo qualche minuto lo stregone. "E che non vede ragioni per riportarti all'Istituto quando sei in compagnia del medico più qualificato di tutta l'America". Ghignò, indicandosi, e delle scintille azzurre di autocompiacimento si accesero intorno al suo volto.
Alec dovette di nuovo trattenersi per non ridere, avvertendo questa volta una fitta alla pancia. 
"Sei incredibile!" disse, dimenticandosi immediatamente di tutto l'astio che aveva avuto contro lo stregone fino a qualche secondo prima.
"Oh, lo so" ridacchiò Magnus, ma Alec non ci fece caso.
Un pensiero terribile lo aveva appena attraversato. Aveva mal di pancia, e cambiava umore ogni trenta secondi, circa. Qualcosa che nemmeno la magia poteva curare..
"Magnus.." mormorò, non osando incrociare il suo sguardo, sopraffatto dalla vergogna per ciò che stava per dire. "Non è che sono in fase premestruale?"
Quello che si senti in seguito fu solo la risata fragorosissima dello stregone, che cercava di trattenersi ma proprio non ci riusciva - le lacrime agli angoli degli occhi lo confermavano. 
"Alexander.." inizio Magnus ma scoppiò ancora a ridere.
"Uff" Alec stava per ucciderlo, che cosa aveva detto di così tanto esilarante?! No perché, se il figlio della Lilith si fosse degnato di dirglielo, poteva ridere anche lui. 
Il maggiore si schiarì la voce, 'un po' di contegno Magnus' si ammonì mentalmente
"Alexander, le mestruazioni vengono solo alle ragazze" disse, con la voce di chi sta spiegando che la Terra è tonda o che Babbo Natale non esiste. "Tu, la sotto, hai la stessa cosa che ho io. Ma, se non ne sei convinto, potremmo sempre controllare.."
Alec divenne rosso fino alla punta delle orecchie. Per l'Angelo, Magnus aveva usato il plurale; deglutì una volta per controllare di essere ancora vivo e di non star facendo un sogno tremendamente erotico - bè, in quel caso Magnus sarebbe stato vestito da infermiera e l'idea di vederlo con un completino in lattice tutto attillato lo allettava alquanto. 
Ma che cosa stava pensando?! Era sicuramente colpa del virus che aveva in corpo. Sicuramente. 


Angolo delle autrici:
Ehm.. siamo di nuovo in ritardo, chiediamo umilmente perdono! Hahaha
Però speriamo di avervi fatte ridere almeno un po' con questo capitolo.. Che ve ne pare? 
Le cose fra i nostri due piccioncini si stanno facendo più serie, e abbiamo pensato che un pizzico di comicità fosse l'ideale per non rendere il tutto troppo pesante!
Un bacione, a presto (si spera)
Lu (@baciscambiati) e Virgi (@deloslights)
  
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