Prologo
La luce della luna illuminava tre ombre, al loro passare gli alberi alzavano le chiome, ad accompagnarli solo il fischio del vento. Dietro di loro imperversavano le grida della battaglia, in lontananza il bagliore soffuso della meta. Correvano. Senza prendere fiato, senza fermarsi, senza voltarsi, con l'unico pensiero della salvezza e ancora nella testa il ricordo di quelle parole. Uno cadde e nel tendere la mano per aiutarlo, un'ironica voce femminile accompagnò il gesto dicendo -In piedi, femminuccia.-, capace di alleggerire un momento carico di paura come quello. Ma non c'era tempo per rispondere, una volta in piedi, l'ombra ricominciò a correre.
Spronati da urla minacciose che li inseguivano senza sosta, continuarono la loro fuga fino a quando una luce blu non illuminò i lori volti sfiniti.
-Sarà questo?- disse la voce di prima.
-Quanti altri portali magici vedi?- le venne risposto con tono sarcastico.
-Quindi adesso cosa facciamo, ci saltiamo dentro?- chiese il terzo.
-Non vedo altre possibilità.- sussurrò la prima, mentre lanciava uno sguardo preoccupato ai suoi compagni.
Si presero la mano a vicenda e iniziarono a caricare il salto; quando erano già in volo un grido di dolore arrestò l'azione. Una mano nemica trascinava la lunga treccia dell'elfa, ma prima che potesse fermarla completamente, una spada gli tranciò l'arto.
Senza aggiungere una parola, le tre figure svanirono nel portale, chiudendo ogni collegamento con il loro mondo.