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Autore: Dragasi    06/08/2014    2 recensioni
Grinlond è la guardia del corpo e migliore amico del principe Thorin prima che la disgrazia cada sul regno di Erebor, ma nemmeno la venuta del drago Smaug riuscirà a scalfire la fedeltà per il suo signore.
Causa smarrimento appunti l'aggiornamento della storia è rimandato a data da definirsi
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balin, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Dwarves' Songs

4. Ventidue nani nelle terre degli uomini

 
Ero seduto su un masso e avevo una scodella in mano con dentro uno stufato che stavo rimestando con il cucchiaio.
Mentre guardavo i pezzetti di carne galleggiare nel brodo sentii qualcuno sedersi di fianco a me.
– Non hai fame? – mi chiese una voce per me molto familiare
– Ho molta fame sire, però il nostro cuoco sembra non abbia mai cucinato prima di questa spedizione –
Thorin rise di gusto e poi disse:– In effetti hai ragione, per fortuna siamo una razza resistente – e finì la frase mettendomi la sua ciotola in mano.
Lo guardai preoccupato e chiesi:– Non dovrò mangiare anche la vostra parte, vero? –
Thorin rise di nuovo e mi rispose:– Portalo a qualcuno dei ragazzi, di sicuro saranno meno schizzinosi di noi –
Sorrisi e mi alzai portando le due ciotole ad un gruppetto di nani dove c’erano due miei vecchi compagni della Guardia.
Appena li raggiunsi mi accomodai sull’erba insieme a loro. Uno dei miei vecchi compagni esclamò:– Ma guarda un po’ chi ci onora con la sua presenza! Grinlond dalle Due Asce, il miglior soldato della Guardia Reale! –
– Piantala, Dràin, ormai sono tre anni che non faccio più parte della Guardia –
– E dai Grinlond! Se tu non fossi stato il migliore non saresti la guardia personale di sire Thorin –
Io allungai le ciotole e disse:– A proposito di sire Thorin, mi ha ordinato di portarvi queste. Avanzavano due porzioni –
Dràin ne afferrò una velocemente e l’altro mio vecchio compagno della Guardia, un nano di nome Rostr, afferrò l’altra.
– Piano ragazzi! E non ingozzatevi! – dissi, vedendo come il gruppetto si passava le ciotole buttando giù cucchiaiate enormi.
Lo stufato finì in fretta e quando le ciotole mi tornarono indietro Dràin urlò:– Lode al nostro sire Thorin! – e poi scoppiò in una fragorosa risata.
Sentì il mio signore scoppiare a ridere e sorrisi prima di dire ai miei compagni:– Domani si parte all’alba. Marciamo tutto il giorno, siamo ancora distanti da Gondor –
Rostr si rivolse a me:– Io non ho ancora capito cosa ci andiamo a fare… –
– Sire Thorin è in rappresentanza del nostro Re, dobbiamo stipulare un accordo mercantile –
Rostr mi rispose:– Cose troppo complicate per me. Spero solo di essere a casa per il compleanno di mio figlio, il mio piccolo Ronk compie dieci anni – sorridendo felice al pensiero del suo bambino.
Sorrisi a mia volta e gli battei una mano sulla spalla prima di alzarmi e dire:– Torno da sire Thorin, grazie per la compagnia – poi scherzando aggiunsi rivolto a Rostr:– Vedi di fare un fratellino a Ronk, hai solo centoquindici anni amico mio! –
Lui ribatté:– potresti essere mio figlio tu, razza di ventenne irriverente! –
Scoppiai a ridere e mi diressi di nuovo verso il mio signore.
Appena lo raggiunsi lui mi ordinò:– Organizza i turni di guardia, e domani dobbiamo essere pronti a partire all’alba –
– Sì, mio signore – risposi chinando leggermente il capo per iniziare ad allontanarmi per svolgere i miei compiti.
– Grinlond… – mi fermò Thorin
– Sì, sire? –
– Metti tre nani per ogni turno, ho un brutto presentimento –
– Ai-menu dhuzuk[1]. Lomil ghelekh, uzbad[2]
 
Uno dei nani del primo turno mi venne a svegliare. Io mi misi di scatto seduto riconoscendo Dràin.
– Che succede? – chiesi agitato
– Tranquillo, è solo il cambio turno –
Mi rilassai e allontanai la coperta, afferrai le mie due asce e ne appesi una al fianco e una dietro la schiena, mi misi in piedi e, augurando un buon sonno al mio amico, mi allontanai per andarmi a mettere di fianco ad un albero al confine della foresta.
Mi guardavo intorno cercando di penetrare con lo sguardo l’oscurità che alleggiava intorno a noi.
Avevamo due fuochi accessi nelle vicinanze dei nani addormentati.
Avevo la sensazione che qualcuno ci osservasse, eppure sembrava tutto così tranquillo, la foresta era silenziosa e una leggera brezza soffiava sul nostro accampamento.
Chiamai uno degli altri due nani che era di guardia con me. Appena mi raggiunse gli dissi:– Spegni i fuochi. Ho la sensazione che qualcuno ci stia osservando, se manteniamo i fuochi accesi saremo facili bersagli –
– Ai vostri ordini –
 
Quando il nano ebbe compiuto l’incarico il buio più fitto cadde sul nostro accampamento in quella notte senza luna.
Nel silenzio che ci circondava avvertii un leggero fruscio, come se i bassi rami di un albero venissero spostati. Lo schiocco di un ramo spezzato giunse alle mie orecchie, ma cercai di convincermi che fosse solo una bestia del bosco. Mi voltai verso Thorin, per vedere se era al sicuro, e proprio in quel momento vidi un Dunland sbucare dagli alberi e attaccare il mio signore con una mazza, sfoderai le asce e corsi verso Thorin. Il Dunland stava per calare la sua mazza sulla testa del principe quando io saltai e atterrai malamente addosso a Thorin, ma riuscii a fermare la mazza ad un paio di centimetri dalla mia testa. Senza tanti complimenti tagliai la testa al Dunland prima di rialzarmi con Thorin che mi tirava dietro parecchie imprecazioni in Khuzdul[3].
– Perdonatemi, sire – gli dissi prima di urlare a pieni polmoni:– Ci attaccano! Azaghâl[4]
Il nostro accampamento cadde nel caos per un paio di minuti, finché tutti i nani non si furono armati. Purtroppo l’attacco dei Dunland era già iniziato e alcuni dei nostri vennero feriti alle spalle.
Iniziò un’aspra battaglia. Noi nani eravamo un terzo rispetto ai Dunland e loro avevano il vantaggio dell’effetto a sorpresa dalla loro parte. Riuscii ad abbattere un secondo Dunland e mi diressi verso il centro dell’accampamento, dove Dràin e Rostr stavano combattendo come due furie contro sei Dunland. Poco prima che li raggiungessi ne vidi cadere due, appena arrivai da loro ne ferii gravemente uno facendolo cadere a terra. Altri tre uomini ci furono addosso e quando finalmente furono tutti a terra iniziammo a ridere, sporchi di sangue ma felici di essere ancora vivi.
– La battaglia non è ancora finita, muoviamoci – disse Dràin e io annuii.
Rostr fece per ribattere qualcosa, ma non ne ebbe il tempo: un Dunland lo attaccò alle spalle e, prima di riuscire ad avvisarlo, quello lo trafisse con una grezza lancia.
Urlai di dolore e saltai addosso al Dunland mozzandogli il braccio con cui aveva impugnato la lancia per poi tagliarli la testa.
Mi inginocchiai di fianco a Rostr e gli appoggiai la testa sulle mie gambe.
– Grinlond… – mormorò lui
Io cercando di trattenere le lacrime gli risposi con voce rotta:– Sono qui amico mio, sono qui… –
– Per il compleanno di mio figlio… – si interruppe un momento per cercare di respirare un po' d’aria, faceva fatica: la lancia del Dunland gli aveva perforato un polmone.
– Volevo prendergli uno dei giocattoli che fabbrica tuo padre… gli porteresti tu il regalo da parte mia? Così… – iniziò a tossire e del sangue gli colorò le labbra prima che lui lo sputasse fuori
– Così si ricorderà del suo papà… –
Annuii e gli dissi:– Rostr sarai tu a dargli il regalo, e il piccolo Ronk ti abbraccerà – sapevo che non sarebbe stato così, ma sentii il bisogno di dirlo in quel momento.
– Promettimelo Grinlond… – tirò un’altra boccata d’aria e si sentì un sommesso gorgoglio.
– Te lo prometto, amico mio – gli risposi prima di vedere la luce abbandonare i suoi occhi, ma la sue espressione era serena. Mi misi a piangere in silenzio tenendo la testa di Rostr  fra le mie mani.
Quando la battaglia fu conclusa tra le nostre fila contavamo sette morti e tre feriti. Dei ventidue nani partiti da Erebor solo quindici avrebbero fatto ritorno alle loro famiglie.
Scavammo sette fosse al margine della foresta, rammaricandoci di non poter seppellire i nostri fratelli secondo le tradizioni naniche.
Quando le fosse furono ricoperte con la terra smossa ammassammo i cadaveri dei Dunland per dargli fuoco.
Ci allontanammo a piedi con i cuori pesanti e in silenzio, fino a quando Thorin non intonò uno dei nostri canti funebri. Ci unimmo tutti quanti cantando sommessamente quelle parole piene di gloria, promesse e morte.
 
[1]“Al vostro servizio”. Visto che uso una pagina scritta in inglese per “imparare” il nanico, e you in inglese è uguale per il tu e per il voi, mi sono presa questa piccola licenza di considerare your come vostro.
[2] Letteralmente “Buona notte, signore”
[3] È la lingua dei nani
[4] Combattere

Angolino di Dragasi

Eccomi di nuovo qua con questa mia "canzone" che narra le gesta dell'intrepido Grinlond dalle Due Asce al servizio di Thorin Scudodiquercia.
Non ho aggiornato per parecchio tempo questa fanfiction, ma alla fine ho superato i miei blocchi e finalmente qua il nuovo capitolo.
All'inizio non andai avanti per motivi scolastici, poi iniziarono le vacanze, il lavoro, il camp e l'ispirazione che non voleva venire, così avevo abbandonato questa storia in un cassetto a prendere polvere, nonostante questo capitolo fosse già stato quasi completamente scritto a febbraio. 
Spero solo che la ricomparsa di questa storia possa rendere qualcuno contento. 
A presto! 
Dragasi
   
 
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