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Autore: Kate_88    10/01/2005    4 recensioni
Pansy Parkinson, Draco Malfoy e... la Granger... “quella sporca mezzosangue” direbbe Draco. Un triangolo amoroso a cui Draco non sa dire di no! Ma cosa potrebbe succedere se casualmente Pansy e Hermione scoprissero tutto? Ecco a voi una storia in cui l’amore non è l’unico tema.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NESSUNO MI RESISTE!

 

 

Pansy Parkinson, Draco Malfoy e... la Granger... “quella sporca mezzosangue” direbbe Draco. Un triangolo amoroso a cui Draco non sa dire di no!

Ma cosa potrebbe succedere se casualmente Pansy e Hermione scoprissero tutto?

Ecco a voi una storia in cui l’amore non è l’unico tema.

 

 

“Draco mi fai morire!” gemeva una ragazza mora con i capelli a caschetto e la pelle particolarmente bianca in un letto.

“Lo so...” rispose sensualmente il biondo mentre una goccia di sudore scendeva sul viso di Draco.

Lui accarezzava i suoi seni e lei si muoveva freneticamente nel letto per il piacere.

“Draco non ce la faccio più! Voglio averti dentro di me!” disse Pansy.

“Non avere fretta!” disse il ragazzo mentre cominciava ad accarezzare la sua femminilità e a leccare l’interno della sua coscia destra.

Pochi minuti dopo, lui si posizionava meglio per poi entrare in lei.

“Sii!” gemette lei dal piacere.

 

Due ore dopo.

 

Draco saliva da solo le scale che portavano al quinto piano.

Aprì una porta... la porta della stanza delle necessità.

Vi trovò dentro una ragazza bruna dai capelli crespi e con gli occhi color nocciola che aspettava impazientemente seduta su un letto con le gambe accavallate.

“Sei in ritardo!” disse la bruna con aria di rimprovero.

“Lo so Hermione, ma... so come rimediare!” disse avvicinandosi e sbattendo la ragazza sul letto.

“Adesso va molto meglio!” disse lei.

Draco si mise a cavallo di Hermione e in meno di dieci minuti era spogliata. Poco dopo anche lui era nudo... completamente nudo.

“Dillo un’altra volta! Così mi eccito ancora di più!” disse la ragazza mentre inarcava la schiena per i baci al collo di Draco.

“Mezzo...” disse lui mentre continuava a leccargli il collo e il lobo dell’orecchio.

“Si!”

“Sangue!” continuò lui.

Dopo circa un’ora Draco aprì le gambe di Hermione per poi farle provare il vero piacere.

“Ti amo!” disse la ragazza.

Anch’io ti amo! Amore!”.

Dopo un’altra ora il ragazzo si rivestì lasciando la ragazza sola che dormiva beata.

 

Scendeva le scale e pensò «Però... sono un bastardo riuscito con i fiocchi! Mi faccio due bombe al giorno e nessuna sa dell’altra... ho i miei due amori... sono proprio un Serpeverde!»

 

Erano già due mesi che continuava questa storia.

Draco stava con Pansy dal primo anno, ma più cresceva e più sentiva bisogno di qualcun'altra, così mentre raggiungeva i suoi compagni del sesto anno di Serpeverde, si scontrò con la sua Mezzosangue più odiata... la Granger.

 

FLASH BACK

 

“Ehi mezzosangue la prossima volta stai attenta!” disse il ragazzo acido.

“La prossima volta, Malfoy, guarda dove vai!” rispose lei con lo stesso tono del ragazzo.

“Sei troppo sveglia per i miei gusti!”

“Pazienza... vorrà dire che non sai apprezzare le mie qualità!” disse lei quasi andandosene.

Draco la riafferrò e mentre con una mano la teneva ferma, con un’altra premeva sui suoi seni.

Lei arrossì violentemente, ma non reagì.

Però... sei molto carina e sviluppata, Granger!”

Hermione era cambiata. Era più alta di qualche anno prima, non portava più una misera prima scarsa, ma una terza piena e i capelli cespugliosi erano più lunghi e adornavano meglio quel suo viso furbo.

“Dì un pò... quanto dovrà sostare la tua mano sui miei seni?”

“Fin quando non si stancheranno... ma credo che qui stiano da Dio! Mi piacerebbe approfittare del tuo corpo!” disse il ragazzo indegnamente.

“Non sono una sgualdrina di Serpeverde... quindi... dovrai conquistarti tutto questo!” disse lei liberandosi della prese del ragazzo.

Lui la guardò, mentre lei si piegava per raccogliere i libri che gli erano caduti.

Lui la guardò e andandosene disse: “Attenta... qualcuno potrebbe approfittare della tua posizione!”.

Due settimane dopo, Draco era riuscito nel suo intento. Quando voleva Hermione era nella stanza delle necessità, ma non solo per il sesso... per lei quello era amore... il vero amore!

 

FINE FLASH BACK

 

Un giorno, però, questa storia sarebbe dovuta finire... e le tragedie per Draco cominciarono.

Hermione passeggiava per il castello e canticchiava felicemente.

Era felice... indossava un jeans e una maglietta con un cuore rosso.

“Ehi mezzosangue dove vai di bello!” disse la Parkinson che passeggiava insieme a un gruppo di amiche.

“Ah! Parkinson... cos’è... questa storia ancora non ti va giù, eh?” disse Hermione.

Ma cosa blateri?” disse Pansy mentre si toccava il polsino del maglione verde invidia.

“Bhè...” ...la nostra relazione dovrà rimanere segreta... le ripeteva la voce di Draco nella testa.

“Allora, mezzosangue... ti si è seccata la lingua?” disse la mora.

“No... è solo che... noto che da quando sei single sei sempre peggio... la notte non dormi dalla disperazione? Si vedono le occhiaie!” disse la bruna.

Ma cosa blateri? Sei invidiosa perché Draco neanche ti considera? Lo so che hai una cotta per lui, ma mi dispiace per te, lui vuole solo me!” disse con un ghigno.

Ma cosa blateri tu! Draco ti ha mollato e si è messo con me circa due mesi fa, quindi vedi cosa puoi fare e stai alla larga dal mio Draco!” disse Hermione che adesso cominciava ad arrabbiarsi.

“Tu sei tutta matta! Drakie non mi ha mai lasciato e mai lo farà! Ieri ne è stata la prova... anche l’altro ieri e il giorno prima etc.”

“Non ti ha lasciata? Ma mi aveva detto che ti aveva mollato per stare con me! Ieri poi è stato con me!” disse Hermione.

Ma se ieri ha passato il pomeriggio con me!”

“No! L’ha passato con me!” ribatté la brunetta.

“Ehi mezzosangue, verso che ora Draco è venuto da te?”

“Verso le cinque!” disse la bruna.

Ma alle cinque è andato via... mi ha detto che aveva da fare!” disse Pansy.

E da me è arrivato anche un pò in ritardo! Ha detto che prima non potevamo vederci perché aveva da fare qualcosa di molto importante! È proprio un bastardo!” disse Hermione.

“Mi ha preso per il culo tutto questo tempo! E io che pensavo che finalmente ricambiasse i miei sentimenti! Io lo ammazzo!” disse Pansy.

“Pansy ti dispiace se ti aiuto? Ho un conto in sospeso con quel bastardo Slytherin!” disse la Granger.

 

Draco fischiettava felicemente mentre passeggiava per un corridoio.

Si aggiustò il colletto della camicia della divisa e pensò «Quanto sono figo!».

Controllò il corridoio, quando in lontananza scorse Pansy e Hermione impegnate in una conversazione molto animata.

Draco sbarrò gli occhi pensando che era spacciato così fece dietro front e tornò indietro.

 

Passarono due giorni dallo scontro tra la Parkinson e la mezzosangue e Draco riusciva a evitarle entrambe in un modo incredibile.

Naturalmente prima o poi le avrebbe affrontate, ma in che modo? Intanto, mentre si prendeva questa pausa per riflettere, cominciò a provarci con una di Corvonero.

 

“Ehi mezzosangue Drakie è più venuto da te?” disse la Parkinson.

“No! E da te, faccia da carlino?” disse la Granger ribattendo.

“Da me non è venuto! Anche perché sarebbe già morto!” disse la mora.

“Perfetto! Comunque io avrei un piano!” disse la Grifondoro.

“Parla!” disse la giovane Serpeverde acida.

 

Arrivò il giorno dopo.

«Chissà cosa vuole Hermione? E poi mi sembra così strano che mi abbia voluto perdonare... ho paura che sia tutta una trappola... devo stare attento...»

Draco ricontrollò il biglietto che gli era arrivato la mattina...

 

Amore, vediamoci alle cinque e mezza nella stanza delle necessità devo parlarti di una cosa... preferibilmente sotto le coperte. La tua (e lo sai) Hermione.

 

Draco arrivò davanti alla stanza delle necessità.

Deglutì.

Allungò la mano e aprì la porta.

Tutta la stanza era buia tranne per delle candele che illuminavano un letto a baldacchino rosso e nero.

Draco per un attimo sperò di essere salvo, ma da due angoli bui della camera uscirono Hermione in una vestaglia di seta rossa e Pansy in un vestaglia di seta nera.

“Oh cazzo!” disse il ragazzo.

Le due si avvicinarono al ragazzo e lo guardavano con uno sguardo sensuale e malvagio.

“Ciao Pansy... ciao Hermione!” disse il ragazzo a disagio.

Drakie... da quando chiami quella sporca mezzosangue per nome?”

“Ehm... no... è che... così rosica di più!” disse pensando di essersi salvato.

“Davvero Dracuccio caro? E così io dovrei rosicare di più, eh? E poi perché la chiami Pansy quando fino qualche giorno fa era: faccia da carlino?” disse la bruna guardandolo con uno sguardo spietato.

“Ehm...”

“Vogliamo una spiegazione!” dissero le ragazze.

“Allora... adesso vi spiego... Pansy... comincio da te... con tutto il cuore ma... mi sono stufato di te... non sapevo come dirtelo!” disse il biondo.

«Bhè... almeno mi rimane quella bomba della Granger!» pensò Draco.

COSA? IO TI AVEVO STUFATO? PERÒ A LETTO CON ME CI VENIVI FINO A UNA SETTIMANA FA!”

“Fammi finire! Hermione... quando ci siamo scontrati... è stato un vero e proprio colpo di fulmine... ti giuro che dovevo solo trovare il modo di lasciarla!”.

“Ah! E dimmi una cosa... perché CONTINUAVI AD ANDARCI A LETTO E POI VENIVI DA ME? EH? IN AGENDA TI SEGNAVI GLI APPUNTAMENTI A LETTO?” disse Hermione “calma”

“Non è così... è che... mamma mia quanti complessi che vi fate!” disse Draco stancandosi di quella situazione.

“NOI CI FACCIAMO I COMPLESSI? SEI TU CHE CE LI FAI VENIRE!” dissero le due.

Perché non la smettete? Tanto che vi frega! Se volete venire a letto con me... io ci sono sempre... per tutte e due!” disse Draco facendo l’occhiolino a entrambe.

“Draco va al diavolo! Io sono innamorata di te!” disse Hermione.

Anch’io!” disse il ragazzo.

E io?” disse Pansy sentendosi esclusa.

“Amo anche te! E poi tutte e due siete due bombe a letto... come posso scegliere? Mi chiedete troppo!” disse il ragazzo.

“Draco vaffanculo! Adesso sono io che mi sono stufata!” disse Hermione mollando uno schiaffo al ragazzo.

Dopo poco la copiò la mora e Draco si trovò con viso e dieci dita stampate sopra.

C’era un silenzio imbarazzante.

“Ragazze... scusatemi! Io non volevo farvi soffrire... vi prego di aiutarmi a scegliere... vedrò il vostro comportamento nella settimana... e mi deciderò a scegliere! Adesso lasciatemi da solo... devo cominciare a pensare!” disse Draco pentito.

“Io ci sto!” disse la Parkinson “E tu, mezzosangue?” continuò la mora.

“Ci sto!” disse la Granger.

Le due ragazze uscirono dalla stanza e Draco sogghignò.

Ad un certo punto, nella tasca di Draco qualcosa s’illuminò di una luce purpurea.

Draco afferrò l’oggetto rotondo e disse: “Oh! La mia ricordella! Oddio! Adesso devo andare in camera mia! Mi aspetta Hanna e dopo devo raggiungere Cindy nella sua camera! Mamma mia... quante donne... perché sono così bello?” disse Draco facendo il finto dispiaciuto.

Detto questo uscì e si sbrigò a raggiungere Hanna.

 

Draco dopo una settimana scelse...

Scelse Hermione, ma a sua insaputa scelse anche Pansy... anche Cindy e Hanna e nessuna sapeva delle altre.

“Sono un grande... bastardo... ma grande!” erano le parole di Draco ogni volta che usciva da una stanza.

 

FINE

 

 

Sayonara, Kate_88

   
 
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