Pansy Parkinson, Draco Malfoy e... la Granger... “quella
sporca mezzosangue” direbbe Draco. Un triangolo amoroso a cui Draco non sa dire
di no!
Ma cosa potrebbe succedere se
casualmente Pansy e Hermione scoprissero tutto?
Ecco a voi una storia in cui l’amore non è l’unico tema.
“Draco mi fai morire!” gemeva una ragazza mora con i
capelli a caschetto e la pelle particolarmente bianca in un letto.
“Lo so...” rispose sensualmente
il biondo mentre una goccia di sudore scendeva sul viso di Draco.
Lui accarezzava i suoi seni e lei si muoveva
freneticamente nel letto per il piacere.
“Draco non ce la faccio più! Voglio
averti dentro di me!” disse Pansy.
“Non avere fretta!” disse il ragazzo mentre cominciava ad
accarezzare la sua femminilità e a leccare l’interno della sua coscia destra.
Pochi minuti dopo, lui si posizionava
meglio per poi entrare in lei.
“Sii!” gemette lei dal piacere.
Due ore dopo.
Draco saliva da solo le scale che portavano al quinto
piano.
Aprì una porta... la porta della stanza delle necessità.
Vi trovò dentro una ragazza bruna dai capelli crespi e con
gli occhi color nocciola che aspettava impazientemente
seduta su un letto con le gambe accavallate.
“Sei in ritardo!” disse la bruna con aria di rimprovero.
“Lo so Hermione, ma... so come rimediare!” disse
avvicinandosi e sbattendo la ragazza sul letto.
“Adesso va molto meglio!” disse lei.
Draco si mise a cavallo di Hermione e in
meno di dieci minuti era spogliata. Poco dopo anche lui era nudo...
completamente nudo.
“Dillo un’altra volta! Così mi eccito ancora di più!” disse la ragazza mentre inarcava la schiena per i baci al
collo di Draco.
“Mezzo...” disse lui mentre
continuava a leccargli il collo e il lobo dell’orecchio.
“Si!”
“Sangue!”
continuò lui.
Dopo circa un’ora Draco aprì le gambe di Hermione per poi
farle provare il vero piacere.
“Ti amo!” disse la ragazza.
“Anch’io ti amo! Amore!”.
Dopo un’altra ora il ragazzo si rivestì lasciando la
ragazza sola che dormiva beata.
Scendeva le scale e pensò «Però...
sono un bastardo riuscito con i fiocchi! Mi faccio due bombe al
giorno e nessuna sa dell’altra... ho i miei due amori... sono proprio un
Serpeverde!»
Erano già due mesi che continuava questa storia.
Draco stava con Pansy dal primo anno, ma più cresceva e
più sentiva bisogno di qualcun'altra, così mentre raggiungeva i suoi compagni
del sesto anno di Serpeverde, si scontrò con la sua Mezzosangue più odiata...
la Granger.
FLASH BACK
“Ehi mezzosangue la
prossima volta stai attenta!” disse il ragazzo acido.
“La prossima volta,
Malfoy, guarda dove vai!” rispose lei con lo stesso tono del ragazzo.
“Sei troppo sveglia
per i miei gusti!”
“Pazienza... vorrà
dire che non sai apprezzare le mie qualità!” disse lei quasi andandosene.
Draco la riafferrò e
mentre con una mano la teneva ferma, con un’altra premeva sui suoi seni.
Lei arrossì
violentemente, ma non reagì.
“Però...
sei molto carina e sviluppata, Granger!”
Hermione era
cambiata. Era più alta di qualche anno prima, non
portava più una misera prima scarsa, ma una terza piena e i capelli cespugliosi
erano più lunghi e adornavano meglio quel suo viso furbo.
“Dì un pò... quanto
dovrà sostare la tua mano sui miei seni?”
“Fin quando non si
stancheranno... ma credo che qui stiano da Dio! Mi piacerebbe
approfittare del tuo corpo!” disse il ragazzo indegnamente.
“Non sono una
sgualdrina di Serpeverde... quindi... dovrai conquistarti tutto questo!” disse
lei liberandosi della prese del ragazzo.
Lui la guardò,
mentre lei si piegava per raccogliere i libri che gli erano caduti.
Lui la guardò e
andandosene disse: “Attenta... qualcuno potrebbe approfittare della tua
posizione!”.
Due settimane dopo,
Draco era riuscito nel suo intento. Quando voleva
Hermione era nella stanza delle necessità, ma non solo per il sesso... per lei
quello era amore... il vero amore!
FINE FLASH BACK
Un giorno, però, questa storia sarebbe
dovuta finire... e le tragedie per Draco cominciarono.
Hermione passeggiava per il castello e canticchiava
felicemente.
Era felice... indossava un jeans
e una maglietta con un cuore rosso.
“Ehi mezzosangue dove vai di bello!” disse la Parkinson
che passeggiava insieme a un gruppo di amiche.
“Ah! Parkinson... cos’è... questa storia ancora non ti va
giù, eh?” disse Hermione.
“Ma cosa blateri?” disse Pansy
mentre si toccava il polsino del maglione verde invidia.
“Bhè...” ...la nostra relazione
dovrà rimanere segreta... le ripeteva la voce di Draco nella testa.
“Allora, mezzosangue... ti si è seccata la lingua?” disse
la mora.
“No... è solo che... noto che da quando sei single sei
sempre peggio... la notte non dormi dalla
disperazione? Si vedono le occhiaie!” disse la bruna.
“Ma cosa blateri? Sei invidiosa
perché Draco neanche ti considera? Lo so che hai una cotta per lui, ma mi
dispiace per te, lui vuole solo me!” disse con un
ghigno.
“Ma cosa blateri tu! Draco ti ha
mollato e si è messo con me circa due mesi fa, quindi vedi cosa puoi fare e stai alla larga dal mio Draco!” disse Hermione che adesso
cominciava ad arrabbiarsi.
“Tu sei tutta matta! Drakie non
mi ha mai lasciato e mai lo farà! Ieri ne è stata la
prova... anche l’altro ieri e il giorno prima etc.”
“Non ti ha lasciata? Ma mi aveva detto che ti aveva mollato per stare con me!
Ieri poi è stato con me!” disse Hermione.
“Ma se ieri ha passato il
pomeriggio con me!”
“No! L’ha passato con me!” ribatté
la brunetta.
“Ehi mezzosangue, verso che ora Draco è venuto da te?”
“Verso le cinque!” disse la bruna.
“Ma alle cinque è andato via...
mi ha detto che aveva da fare!” disse Pansy.
“E da me è arrivato anche un pò
in ritardo! Ha detto che prima non potevamo vederci perché aveva da fare
qualcosa di molto importante! È proprio un bastardo!” disse
Hermione.
“Mi ha preso per il culo
tutto questo tempo! E io che pensavo che finalmente
ricambiasse i miei sentimenti! Io lo ammazzo!” disse
Pansy.
“Pansy ti dispiace se ti aiuto? Ho un
conto in sospeso con quel bastardo Slytherin!” disse la Granger.
Draco fischiettava felicemente mentre passeggiava per un
corridoio.
Si aggiustò il colletto della camicia della divisa e pensò
«Quanto sono figo!».
Controllò il corridoio, quando in lontananza scorse Pansy
e Hermione impegnate in una conversazione molto animata.
Draco sbarrò gli occhi pensando che era
spacciato così fece dietro front e tornò indietro.
Passarono due giorni dallo scontro tra la Parkinson e la
mezzosangue e Draco riusciva a evitarle entrambe in un
modo incredibile.
Naturalmente prima o poi le
avrebbe affrontate, ma in che modo? Intanto, mentre si prendeva questa pausa
per riflettere, cominciò a provarci con una di Corvonero.
“Ehi mezzosangue Drakie è più venuto
da te?” disse la Parkinson.
“No! E da te, faccia da carlino?”
disse la Granger ribattendo.
“Da me non è venuto! Anche perché
sarebbe già morto!” disse la mora.
“Perfetto! Comunque io avrei un
piano!” disse la Grifondoro.
“Parla!” disse la giovane Serpeverde acida.
Arrivò il giorno dopo.
«Chissà cosa vuole Hermione? E poi mi sembra così strano
che mi abbia voluto perdonare... ho paura che sia tutta una trappola... devo stare attento...»
Draco ricontrollò il biglietto che gli era arrivato la
mattina...
Amore, vediamoci
alle cinque e mezza nella stanza delle necessità devo
parlarti di una cosa... preferibilmente sotto le coperte. La tua (e lo sai)
Hermione.
Draco arrivò davanti alla stanza delle necessità.
Deglutì.
Allungò la mano e aprì la porta.
Tutta la stanza era buia tranne per
delle candele che illuminavano un letto a baldacchino rosso e nero.
Draco per un attimo sperò di essere
salvo, ma da due angoli bui della camera uscirono Hermione in una vestaglia di
seta rossa e Pansy in un vestaglia di seta nera.
“Oh cazzo!” disse il ragazzo.
Le due si avvicinarono al ragazzo e lo guardavano con uno
sguardo sensuale e malvagio.
“Ciao Pansy... ciao Hermione!” disse il ragazzo a disagio.
“Drakie... da quando chiami
quella sporca mezzosangue per nome?”
“Ehm... no... è che... così rosica di più!” disse pensando
di essersi salvato.
“Davvero Dracuccio caro? E così
io dovrei rosicare di più, eh? E poi perché la chiami
Pansy quando fino qualche giorno fa era: faccia da carlino?” disse la bruna
guardandolo con uno sguardo spietato.
“Ehm...”
“Vogliamo una spiegazione!” dissero le ragazze.
“Allora... adesso vi spiego... Pansy...
comincio da te... con tutto il cuore ma... mi sono stufato di te... non sapevo
come dirtelo!” disse il biondo.
«Bhè... almeno mi rimane quella bomba della Granger!»
pensò Draco.
“COSA? IO TI AVEVO STUFATO? PERÒ
A LETTO CON ME CI VENIVI FINO A UNA SETTIMANA FA!”
“Fammi finire! Hermione... quando ci siamo scontrati... è
stato un vero e proprio colpo di fulmine... ti giuro che dovevo solo trovare il
modo di lasciarla!”.
“Ah! E dimmi una cosa... perché
CONTINUAVI AD ANDARCI A LETTO E POI VENIVI DA ME? EH? IN AGENDA TI SEGNAVI GLI
APPUNTAMENTI A LETTO?” disse Hermione “calma”
“Non è così... è che... mamma mia quanti complessi che vi
fate!” disse Draco stancandosi di quella situazione.
“NOI CI FACCIAMO I COMPLESSI? SEI TU CHE CE LI FAI
VENIRE!” dissero le due.
“Perché non la smettete? Tanto
che vi frega! Se volete venire a letto con me... io ci
sono sempre... per tutte e due!” disse Draco facendo l’occhiolino a entrambe.
“Draco va al diavolo! Io sono innamorata
di te!” disse Hermione.
“Anch’io!” disse il ragazzo.
“E io?” disse Pansy sentendosi
esclusa.
“Amo anche te! E poi tutte e due siete
due bombe a letto... come posso scegliere? Mi chiedete
troppo!” disse il ragazzo.
“Draco vaffanculo! Adesso sono io che mi sono stufata!” disse Hermione mollando uno schiaffo al ragazzo.
Dopo poco la copiò la mora e Draco si trovò con viso e
dieci dita stampate sopra.
C’era un silenzio imbarazzante.
“Ragazze... scusatemi! Io non volevo farvi soffrire... vi prego di aiutarmi a scegliere... vedrò il vostro
comportamento nella settimana... e mi deciderò a scegliere! Adesso lasciatemi da solo... devo cominciare a pensare!” disse
Draco pentito.
“Io ci sto!” disse la Parkinson “E tu,
mezzosangue?” continuò la mora.
“Ci sto!” disse la Granger.
Le due ragazze uscirono dalla stanza e Draco sogghignò.
Ad un certo punto, nella tasca di Draco qualcosa
s’illuminò di una luce purpurea.
Draco afferrò l’oggetto rotondo e disse: “Oh! La mia ricordella! Oddio! Adesso devo andare in camera mia! Mi
aspetta Hanna e dopo devo raggiungere Cindy nella sua
camera! Mamma mia... quante donne... perché sono così
bello?” disse Draco facendo il finto dispiaciuto.
Detto questo uscì e si sbrigò a raggiungere Hanna.
Draco dopo una settimana scelse...
Scelse Hermione, ma a sua insaputa scelse anche Pansy...
anche Cindy e Hanna e nessuna sapeva delle altre.
“Sono un grande... bastardo... ma grande!” erano le parole
di Draco ogni volta che usciva da una stanza.
FINE
Sayonara, Kate_88