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Autore: zinzuleddha    06/08/2014    3 recensioni
Una lacrima scivolò sul suo pallido viso- era la fine.
"Non ci prenderanno mai vivi" esclamò a denti stretti, ripetendolo tante volte quante le lacrime che in quel momento solcavano il suo viso; riuscivo quasi a sentire il rumore quando, cadendo sullo sterzo, finivano in mille pezzi, esattamente come lo stava finendo la mia speranza.
"Mi dispiace di averti messo in tutto questo" ammise, cercando con tutta la forza del mondo di trattenere i singhiozzi.
E l'avevo visto sotto innumerevoli aspetti, ma questo mi era decisamente sconosciuto.
"Ti amo" si lasciò sfuggire.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si diresse verso il tavolo, per poi sedersi e farmi cenno di imitarlo.
Feci come disse, dirigendomi esitante verso il tavolo, avevo paura di sapere a cosa stavo andando in contro.
Tirai la sedia, notai solo allora che non c'era il pavimento e, a giudicare dall'erbaccia per terra immaginai fossimo in una campagna, mi si contorse lo stomaco, dovevo essere molto lontano da casa e, essere molto lontano da casa, tenuto in ostaggio da quattro criminali, non è per niente rassicurante.
Mi sedetti, le mie mani non smettevano di tremare, non avevo idea di cosa intendesse per 'rito'.
"Allora, Frank" disse, alzandosi e cominciando a girarmi in torno con le mani congiunte dietro la schiena, sembrava molto irrequieto.
"Mettiamo in chiaro le cose, nessuno può sapere chi siamo. NESSUNO, ne i tuoi genitori, ne i tuoi migliori amici e soprattutto, ne la polizia" si voltò di scatto, facendomi sussultare, il suo sguardo mi fece raggelare il sangue.
"Per sapere chi siamo, dovranno passare sul tuo cadavere, intesi?", annuii, deglutendo rumorosamente.
"Bene. Poi, voglio che tu sappia che, se qualcuno cade, tu devi aiutarlo a rialzarsi, ma se qualcuno muore, non devi guardarti alle spalle" cominciò a gesticolare e ciò non faceva che innervosirmi.
 "Ad ogni colpo, è d'OBBLIGO, far fuori tutta la gente presente sul posto, cosa che, il nostro caro Gerard non ha capito" disse, lanciando un occhiataccia a Gerard, che stava ancora seduto sul materasso a testa bassa; iniziava a preoccuparmi.
"Non puoi MAI tirarti indietro, a meno che tu non abbia una valida motivazione."
Annuii una seconda volta, se non sarei morto quel giorno stesso, sarei certamente morto al primo colpo, ormai non avevo speranza, la mia vita era definitivamente rovinata.
"Chi tace acconsente, perciò prenderò il tuo silenzio come un 'si ho capito e non vi metterò nella merda' " disse ridacchiando "bene, allora brindiamo", continuò, per poi voltarsi su se stesso e incominciare ad avanzare verso il lato non illuminato del capannone, per poi riemergere dall'oscurità qualche minuto dopo, con in una mano una bottiglia di quello che sembrava vino e due bicchieri nell'altra.
"Mikey, va a prendere gli altri bicchieri" sputò acido, come se il ragazzo mingherlino, Mikey, fosse il suo cameriere.
Quello annuì e si diresse a passo svelto a prendere i bicchieri, sembrava temere Bert, ma, infondo, chi non temeva quel tizio?
I suoi occhi esprimevano malvagità e, notai allora le sue mani, ricordate? Dalle mani di una persona di possono capire molte cose e, le sue mani non mi piacevano.
Le sue dita storte e lunghe e le sue unghie sporchissime, delle quali una malata, erano disgustose, esattamente come lui che, non era una bella persona ne dentro, ne fuori. -Magari se si sarebbe preso un po' più cura di se stesso avrebbe potuto avere un aspetto più decente, infondo i suoi lineamenti facciali non erano tanto male.-
Poggiò la bottiglia sul tavolo e la stappò, per poi versarne il contenuto nei bicchieri che Mikey aveva appena portato, avevo ragione, era vino .. e se fosse stato avvelenato?
Scossi la testa al pensiero, passandomi una mano tra i capelli, ero terribilmente sudato.
Notai che tutti si erano avvicinati al tavolo, Gerard compreso, sembrava molto nervoso.
"Qui le mani" urlò Bert, enfatizzando la voce e distogliendomi dai miei pensieri, un largo sorriso si fece spazio sul suo volto, sembrava felicissimo e, lo sembrò ancora di più non appena estrasse un coltello dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.
Sobbalzai, tirandomi indietro con la sedia e mettendomi in piedi, allerta; cominciai presto a tremare nuovamente, i miei presentimenti erano reali, voleva, o meglio, volevano uccidermi.
"Hey, rilassati" la sua risata risuonò nell'aria, facendomi venire la pelle d'oca, "Non ho intenzione di farti del male" tirai un lungo sospiro, forse avrei dovuto fidarmi
"O almeno credo" continuò, facendomi l'occhiolino, ero per l'ennesima volta nel panico.
"Risiediti" mi ordinò e così feci, non volevo avere grattacapi e soprattutto, non volevo morire, perciò obbedire ai suoi ordini sarebbe stato meglio.
Osservai attentamente i suoi movimenti e rabbrividì non appena passò la punta del coltello sul suo indice sinistro, provocandosi un profondo taglio.
Il sangue cominciò a scorrere sulla sua mano finche non incominciò a riversarne un pò in un bicchiere.
Potevo sentire l'odore del suo sangue, sentì lo stomaco contorcersi, avrei rimesso da un momento all'altro.
Poi ripetè l'azione sul ragazzo riccio, Ray e Mikey, il ragazzo mingherlino, che riversarono a loro volta delle piccole gocce di sangue nel bicchiere usato in precedenza, per poi passare a Gerard, notai che stava tremando.
"Tranquillo, questa volta non ho intenzione di squarciarti il dito a due" disse Bert sottovoce, rivolgendosi a Gerard che, a sua volta gli rivolse un occhiataccia.
Versò in fine anche lui un po' del suo sangue nel bicchiere e, non appena tutti gli sguardi furono puntati su di me, capì che era il mio momento.
Terrorizzato gli porsi una mano, i miei palmi erano sudatissimi, continuavo ad innervosirmi sempre di più, non riuscivo a stare fermo e la tachicardia non aiutava. Se avessi avuto un attacco di panico in quel momento mi sarei sotterrato, mi ero già dimostrato abbastanza debole e, non era il caso di farlo ulteriormente.
Bert afferrò una mia mano, stringendola fino a farmi male un dito, continuavo a non capire che piacere trovasse nel infliggere dolore alle persone.
Poggiò poi il coltello sul mio indice, chiusi gli occhi e non appena percepì la fredda lama mi morsi violentemente il labbro inferiore, quel tizio sarebbe stato capace di amputarmelo.
Fece meno male di quanto avevo previsto, ma ciò che vidi non appena aprì gli occhi fu disgustoso: un fiume di sangue aveva cominciato a scorrere sulla mia mano.
"Allora, che aspetti?" disse Bert, con ancora quel maledetto ghigno sul viso, mostrandomi gli altri quattro bicchieri messi da parte.
Dunque avrei dovuto versare il mio sangue in quattro bicchieri mentre loro ne avevano versato solo in uno, era una fottuta ingiustizia.
All'ultimo bicchiere premetti leggermente il dito per versarlo con più facilità visto che incominciava a scorrerne di meno, credo sarei morto dissanguato nel giro di cinque minuti.
Ebbi un conato di vomito e istantaneamente mi portai una mano alla bocca ma, da perfetto imbecille, mi portai alla bocca la mano insanguinata e ciò non mi fu affatto d'aiuto visto che, non appena mi accorsi di avere del sangue sul viso cominciai a rimettere sul pavimento.
Bert si piegò in due dalle risate e a quel punto non riuscì a trattenere le lacrime, mi sentivo maledettamente umiliato.
"Alzati coglione" sputò, avvicinandosi difronte a me.
Continuai a fissare per terra, con le braccia strette allo stomaco che cominciava a farmi un male cane "Hai sentito" continuò, alzando il tono della voce, per poi tirarmi una ginocchiata in piena faccia.
Gettai la testa all'indietro, lamentandomi e portandomi, questa volta la mano pulita, sul volto, notai che mi stava sanguinando il naso.
"Smettila Bert! Non ti ha fatto niente di male! I ragazzi della sua età stanno in giro a cazzeggiare, mentre lui si trova qui, è normale che abbia paura! E poi il nostro compito non è quello di picchiare ragazzi indifesi, ricordi? sei poco professionale! Mi sa che ti sei un tantino-troppo montato la testa, torna coi piedi per terra, mi sembri un coglione!" Gli urlò contro Ray, stringendo i pugni, finalmente qualcuno che mi difendeva.
"Zitto tu!" Gli urlo in risposta Bert "Ragazzi cazzo, smettetela, guardate che casino avete combinato" si intromise Gerard, portando l'attenzione di tutti su di me, che adesso me ne stavo con le mani insanguinate sul volto, poggiato nel tavolo.
Il silenzio calò nuovamente nella stanza, desiderai che avessero continuato ad urlare visto che adesso era possibile udire i miei singhiozzi.
Qualcuno cominciò ad accarezzarmi la schiena per cercare di confortarmi, ma lo ignorai, ero nel panico.
"Frank" mi sentii sussurrare all'orecchio, era Gerard "rilassati" continuò, come diavolo poteva pretendere che mi rilassassi?
Presi un respiro profondo e lottai per trattenere i singhiozzi e, lentamente riuscì a riacquistare la lucidità.
"Bene, tieni, bevi." alzai lo sguardo, mi porse il bicchiere in cui tutti avevano riversato il loro sangue e, senza altra scelta, lo afferrai, cercando di non rimettere nuovamente.
Ognuno prese il proprio bicchiere e lo alzò in aria così feci lo stesso "Bene" cominciò a parlare Bert, incominciavo a detestare la sua voce, ancora più di quella di Ray, "Sangue per sangue" continuò, facendo una pausa.
"Adesso siamo fratelli" disse, battendo un pugno sul petto "Adesso e per sempre fino alla morte più spietata, come i veri fratelli fanno, non ci tradiremo mai.
Fratelli coltelli: da infliggere nei cuori di cerca di farci fuori" Concluse.
Tutti brindarono, per poi bere il contenuto dei bicchieri; presi un respiro profondo e feci lo stesso:
ORMAI ERO IN BALLO E, DOVEVO BALLARE. 
 
 


- Salve a tutti, ed eccomi finalmente quà con il terzo capitolo!
Che ve ne pare? E, cosa pensate potesse turbare così tanto il nostro Gerard?
Chiedo perdono per gli eventuali errori, non ho avuto il tempo di rileggere il capitolo come si deve.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Vi aspetto fra le recensioni e, se vi va di seguirmi su twitter vi ricordo che sono @sussumella ! :)

A presto
-Danny x
   
 
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