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Autore: hoon    06/08/2014    1 recensioni
Ciao a tutti mi chiamo Carlotta, ho 16 anni e abito a Milano.
In questa storia scoprirete come sono riuscita, dopo tanti ostacoli, a trovare l'amore della mia vita.
Dal primo capitolo:
-Dopo un pò la signora torna con un ragazzo alto, magro e muscoloso ma non troppo. Ha gli occhi verdi e i capelli castani come la madre. A pensarci è veramente carino.
-Quando rientriamo a casa mi catapulto nella mia stanza per chiamare Carla e raccontargli tutto.
“Pronto?”.
“Ciao Carla. Devo raccontarti di un nuovo ragazzo che si è trasferito accanto a me. Non indovineresti mai con chi è fidanzato!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Mentre scriviamo il tema, cioè mentre io scrivo il tema (lui è troppo impegnato a guardarmi e a sorridere come un’ebete), arriva Jessica, la più grande troia della mia classe.

“Ehi Luigi, perché non fai coppia con me? Ti divertiresti molto di più”.

Ho voglia di prenderla a schiaffi, ma Luigi lo capisce e mi circonda le spalle con il braccio.

“No, credo di divertirmi molto di più con lei”.

“Uh, capisco. Bhè se dovessi cambiare idea io sono sempre lì”.

“Mmmm… grazie ma resto con lei”.

Lei mi lancia un’occhiata assassina e se e và.

“Che c’è principessa, stavi per prenderla a pugni per caso?” dice sorridendo.

“Ci sei andato vicino, la stavo per prendere a schiaffi”.

“Uuuu, e perché? Hai detto che non ti importa di me”.

“Infatti! Mi stà solo sulle scatole quella lì”.

Lui annuisce poco convinto, ma lo posso capire. Non sono riuscita a convincere neanche me stessa.

Le cinque ore di scuola passano velocemente ed è arrivato il momento di andare a casa.

“Giò, vado a mangiare da una mia amica. Tornerò di pomeriggio”.

“Va bene. Io vado a mangiare con Josh, se hai bisogno di qualcosa chiamami”.

Oh, dimenticavo. Josh è il suo migliore amico dalle elementari.

Sono sempre stati buoni amici, ma alle medie sono diventati migliori amici fino ad ora.

Io e Luigi andiamo a prendere gli zaini e andiamo a prendere la metro per andare in centro a mangiare.

“Allora principessa, che ne dici. Ora possiamo parlare?” dice Luigi quando ci sediamo al tavolo.

“Direi che è arrivato il momento…”.

“Bene, prima che tu possa dire qualunque cosa voglio prima spiegarti cosa provo per te”.

Annuisco e lui comincia a parlare.

“Di tutte le ragazze con cui sono stato, nessuna mi è mai piaciuta veramente. Era solo per farmi l’esperienza. Ma tu… tu hai qualcosa di diverso, non so come spiegartelo. Non ho mai provato per nessuno quello che provo per te, ma credo che sia vero amore. Non so se capisci”.

“Non ho capito molto bene ma ho capito il senso di quello che hai detto. Sei sicuro di non aver mai detto tutto questo discorso a tutte le altre?”.

“No, te lo giuro”.

Sembra sincero… ma non posso esserne sicura.

“Cazzo Carlotta, dico sul serio. Non ho mai provato niente del genere. E so che tu sei troppo, non meriti una merda come me”.

“No. Che stai dicendo? Tu non sei una merda. Sei semplicemente fantastico!”.

Ma cosa ho detto?! Mi copro la bocca con le mani, ma è troppo tardi. Ha già sentito ormai.

“Principessa, cosa hai detto? Ripetilo ancora” dice prendendomi una mano.

“N-no, hai s-sentito male. Io non ho detto niente niente” dico arrossendo.

“Amo questo tuo lato testardo, amo tutto di te” si sporge in avanti e mi bacia.

Non credo di aver mai provato nulla del genere durante un semplice bacio.

Ma forse è lui, lui è tutto. Lo amo.

Rimaniamo a baciarci per un pò, ma poi ci stacchiamo per riprendere fiato.

“Principessa, ti amo”.

“Emh… io… non lo so”.

“Dopo quello che mi hai detto credo che anche tu mi ami”.

“Forse hai ragione. Ti amo anche io”.

Questa volta lo bacio io ma veniamo interrotti dal cameriere che porta le pizze.

Arrossiamo vistosamente mentre il cameriere ci sorride.

Finiamo di mangiare e quando il cameriere porta il conto scoppia una piccola lite per decidere chi deve pagare.

“Principessa, sono io l’uomo. Devo pagare io”.

“No pago io”.

“Facciamo così per ora pago io, poi ci andiamo a prendere un frullato e paghi tu”.

“E va bene”.

Lui paga e usciamo dalla pizzeria mano nella mano.

“E ora mi potresti spiegare perché ci teniamo per mano?” dico sorridendo.

“Credo sia il minimo dopo quello che è successo lì dentro”.

Ci sediamo su una panchina e lui mi fa sedere sopra di lui.

“Principessa devo chiederti una cosa”.

“Dimmi pure”.

“Non sono capace in queste cose, cioè non l’ho mai fatto in questo modo ma credo che si faccia così. Vuoi essere la mia ragazza?” dice arrossendo.

“Vuoi dire che non hai mai chiesto di persona…”.

“No, non l’ho mai fatto. Sempre per messaggio. Ma con te è diverso. Tu sei speciale”.

“Si”.

“Si cosa?”.

“Si, voglio essere la tua ragazza”.

“Oh giusto. Posso finirla di chiamarti principessa e chiamarti amore?”.

“Naaa, preferisco principessa”.

Ridacchia e poi mi bacia.

Non avrei mai pensato potesse accadere.

Insomma… siamo così diversi.

Ma come dice il detto? Gli opposti si attraggono.

 

 

Angolo autrice: ecco l’ottavo capitolo. Ed ecco qua, si sono messi insieme. Andrà tutto bene tra loro o ci saranno dei problemi? Lo scoprirete nei prossimi capitoli! Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni. Al prossimo capitolo <3

 
  
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