Note: Flash
dedicata a un personaggio che mi ha sempre affascinato: Lupin. E’ un piccolo
spaccato sui pensieri di Remus nell’ennesima notte di luna piena. L’episodio è
ambientato nel settimo libro. Buona lettura, spero vi piaccia^^. Commenti,
critiche, recensioni et similia, sempre molto gradite.
howling
like a wolf
E’ sera…e io sono qui in attesa. In attesa del mio destino.
Il sole
è tramontato da circa un ora e io sono a letto con mia moglie, mentre mio figlio
dorme nella culla vicino al nostro letto. Li guardo dormire tutti e due, i
capelli che cambiano colore a seconda dei sogni.
Ninfadora.
Mentre le guardo il volto mi sento in colpa, come mi sono sempre sentito da
quando stiamo insieme. “Le ho rovinato la vita” penso amaramente, mentre le
lacrime cominciano a pungere il mio volto pieno di cicatrici.
Provo a
vagare con lo sguardo in giro per la stanza provando a distrarmi, ma i miei
occhi sono calamitati dal piccolo che dorme nella culla. Il piccolo Ted. Nostro
figlio. Lui per fortuna non è come me, ma la sua vita non potrà mai essere
normale. Come può essere normale la vita di un bimbo che ha per padre un essere
che spaventa la gente, che non può trovare lavoro perché viene respinto dal
mondo magico? Sono disgustato da me stesso.
Come ho
potuto permettere che Ninfadora mi sposasse, che avessimo dei figli? E’ la
domanda che mi pongo da tanto tempo e a cui non so darmi una risposta.
Mi alzo
dal letto diretto verso la porta, devo uscire, devo respirare, devo
allontanarmi. La notte sta calando, manca poco al mio appuntamento con la mia
seconda natura. Quella seconda natura che mi hanno imposto da piccolo. Fenrir
Greyback. Ci penso ogni volta che capita, e ogni volta un odio feroce mi riempie
il cuore.
Chi mi
giudica non sa cosa vuol dire essere come me. Passare un infanzia tormentata da
incubi, essere senza futuro, senza speranze. Non avere più il potere di
costruirsi una vita, senza far pagare un prezzo esorbitante a chi la condivide
con te.
Sono
seduto in giardino, guardando il cielo, che diventa sempre più scuro. Le stelle
cominciano a essere visibili. Tra poco toccherà anche a lei: al mio incubo, a
ciò che mi fa più paura. Tanta gente ha paura delle tenebre; io di ciò che le
illumina. Eccola: dalle nubi appare una sfera di luce perfetta, quasi
cristallina, che si staglia sul cielo nero come la pece.
Sento
che sta accadendo ancora prima che succeda. Il pelo comincia a crescere, il mio
viso si allunga, le pupille diventano verticali, i vestiti si strappano mentre
Remus J. Lupin scompare lasciando il posto a un lupo mannaro.
Un
ululato risuona nel silenzio. Il mio ululato. Ululo come il vento che mi scorre
sul corpo, come l’eco di una vita disastrata. Fuggo nella notte, ululando come
un lupo.
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