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Autore: Strawbana    06/08/2014    2 recensioni
Essere il capitano di una squadra del Fifth Sector comporta molti vantaggi: una buona reputazione, un aiutino con i voti scolastici ed anche un discreto numero di ammiratrici. Mahoro Tadashi, capitano della Genei Gakuen, non faceva eccezione ed i suoi compagni non facevano altro che punzecchiarlo per spingerlo a scegliere una delle sue tante corteggiatrici. Ma l'attaccante aveva ben altri pensieri per la testa...
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi capitano, quando ti scegli una ragazza?

Mahoro sospirò, cercando di ignorare le risatine dei gemelli Shiranui: da quando Eiji e Genichi avevano notato il discreto numero di ragazze che si mangiavano con gli occhi il loro capitano, i due attaccanti non avevano fatto altro che tormentare quest’ultimo con battutine e domande allusive. Dal canto suo Mahoro non aveva mai dato molto peso alle loro parole, era abituato a limitarsi a sospirare ed ignorarli: ormai mancavano pochi mesi alla fine della scuola e l’anno seguente lui avrebbe iniziato ad andare alle superiori, così i gemelli non avrebbero più avuto la possibilità di infastidirlo. Ma la cosa in cui sperava di più il giovane attaccante era lasciare la Genei Gakuen senza dover rivelare a nessuno il suo segreto: a lui in realtà non piacevano le ragazze, bensì i ragazzi. Si era reso conto di queste sue preferenze l’anno prima e la cosa a primo impatto l’aveva fatto sentire un po’ a disagio, ma poi, dopo averne parlato con il precedente capitano della squadra, si era tranquillizzato, accettando la cosa. Solo che non aveva mai confessato a nessuno le sue inclinazioni: il capitano gli aveva detto che non doveva preoccuparsi, non c’era niente di male nell’essere attratti dai ragazzi, ma che non tutti la pensavano così e per evitare problemi con il resto della squadra doveva tenersi la cosa per sé. E così aveva fatto Mahoro, non aveva confessato a nessun altro la cosa; aveva fatto un’eccezione solo per la sua vecchia amica Yukie. Il ragazzo in quel periodo non aveva avuto grandi difficoltà a nascondere le sue preferenze sessuali: il suo carattere freddo e poco socievole era un ottimo modo per giustificare il suo disinteresse per il sesso opposto, ma il suo rapporto con Yukie faceva sospettare agli altri che fra loro ci fosse più che una semplice amicizia e lui non aveva mai avuto cotte per i suoi compagni di scuola o cose del genere. I veri problemi erano iniziati dopo la partita dell’Holy Road contro la Raimon: dopo aver risolto le sue incomprensioni con Amagi, Mahoro si era reso lentamente conto di avere una cotta per lui. La cosa non aveva reso per niente felice l’attaccante: aveva appena risolto i suoi problemi con l’amico, non voleva rovinare nuovamente tutto per una stupida cotta, ma allo stesso tempo gli riusciva difficile frequentare Amagi nascondendo i suoi sentimenti. Il rosso ricordava ancora la scenata di gelosia che stava per fare quando il difensore della Raimon gli aveva presentato un suo caro amico, Hikaru Kageyama, cosa che non era per niente da lui! Fortunatamente Amagi non aveva notato il nervosismo dell’amico, ma Yukie sì. La ragazza aveva tempestato di domande Mahoro per giorni fino a quando non le aveva rivelato il motivo del suo comportamento bizzarro. La prima reazione di Yukie era stata quella di assumere un’espressione quasi contenta, come se lei avesse già saputo della cosa da molto più tempo di Mahoro, poi aveva assunto un’aria severa.

-Devi dirlo ad Amagi, assolutamente!-

A nulla erano servite le obbiezioni sollevate dall’attaccante, la ragazza aveva continuato a ripetergli che doveva confessare i suoi sentimenti all’amico, che sarebbe stato meglio per tutti e che comunque lui non sarebbe riuscito a nascondere i suoi sentimenti a lungo. Mahoro sospirò di nuovo: quel pomeriggio lui, Amagi e Yukie avevano un appuntamento per prendere insieme un gelato e, visto che era stata proprio la ragazza ad organizzare la cosa, sospettava che avesse in mente un piano per farlo dichiarare. Il rosso si accorse di aver ragione quando, circa dieci minuti dopo essere arrivato sul luogo dell’appuntamento ed aver salutato Amagi, ricevette una telefonata da Yukie.

-Scusate ragazzi, devo trattenermi più del dovuto al doposcuola e non posso raggiungervi. Divertitevi anche per me, okay?-

Amagi sospirò, guardando il cielo con aria sognante, mentre Mahoro cancellava nervosamente il messaggio dell’amica ricevuto subito dopo la chiamata in cui lei lo incitava per l’ennesima volta a dichiararsi.

-Yukie è proprio fantastica, si sta impegnando al massimo per i test di ammissione alle superiori… Lei andrà al Nishi, vero?-

Il rosso annuì, cercando di guardare l’amico senza farsi notare.

-Sai Mahoro, vorrei andare nel tuo stesso liceo l’anno prossimo…-

L’attaccante sentì il suo cuore saltare qualche battito.

-I-Il mio stesso liceo…?-

Il lilla annuì, sorridendo.

-Vorrei passare i prossimi tre anni in tua compagnia, recuperare un po’ del tempo perso, ecco.-

Mahoro abbasso lo sguardo e si morse le labbra, sentendosi un po’ in colpa per quello che stava per dire.

-Ecco… Anche io proverò il test per il Nishi…-

Il sorriso di Amagi si spense un pochino.

-Oh, sono felice per te!- Disse, abbassando lo sguardo. -Per me invece non c’è proprio speranza, eh?-

Sentendo quelle parole il rosso si sentì in colpa come non mai: Amagi non aveva mai avuto voti eccellenti a scuola, far parte della squadra di calcio lo aiutava ad alzarli un po’, ma rimanevano comunque nella norma ed il Nishi era famoso per avere i test d’ammissioni più difficili di tutta Inazuma-cho. Poi però Mahoro cercò di scrollarsi il senso di colpa di dosso e di reagire.

-Non dire così, se vuoi provarci possiamo studiare insieme.-

Il difensore alzò lo sguardo, osservando sorpreso l’amico.

-Dici davvero?-

Il rosso fece cenno di sì con la testa, deciso: aveva già fatto soffrire troppo Amagi in passato, in quel momento voleva fare il possibile per renderlo felice. Ma l’amico continuava ad esitare.

-Non lo so Mahoro, non voglio rallentarti, rischieremmo di non passare entrambi…-

L’attaccante fece spallucce con aria noncurante.

-Non fa niente, tanto provo ad andare in quel liceo solo perché i miei insistono. Casomai non riuscissi a passare proverei ad andare ad un altro liceo, preferisco passare tre anni scolastici insieme a te piuttosto che passarli al Nishi.-

Mahoro arrossì ripensando a quello che aveva appena detto, mentre Amagi ritrovava il suo solito sorriso.

-Grazie Mahoro, sei un vero amico! Voglio fare qualcosa per ringraziarti come si deve… Ci sono, ti offro la cena! Conosco il ristorante cinese migliore della città!-

Il rosso sorrise, ma poi si rese conto di quello che aveva fatto: prepararsi per gli esami con Amagi significava vedersi ogni giorno dopo la scuola e stare insieme per ore chiusi in camera. Il solo pensiero fece avvampare il ragazzo, non sapeva proprio come sarebbe riuscito a mantenere il suo segreto in una situazione del genere. Yukie aveva ragione: non sarebbe mai riuscito a nascondere i suoi sentimenti per più di una settimana, la cosa migliore era confessare tutto, e subito. Mahoro prese un bel respiro per farsi coraggio.

-Amagi, prima però devo parlarti di una cosa…-

Il lilla guardò l’amico con un velo di preoccupazione negli occhi.

-Qualcosa non va?-

Mahoro non rispose, prese il difensore per mano e lo condusse in una parte più appartata del parchetto in cui si erano incontrati. Quando fu sicuro di essere lontano da occhi indiscreti, il rosso prese un altro respiro profondo, sistemandosi di fronte al suo amico.

-Amagi, tu mi piaci.-

Mahoro poté leggere tranquillamente il sollievo sul volto del difensore.

-Anche tu mi piaci, Mahoro!-

L’attaccante scosse la testa.

-No, io intendo… Che tu mi piaci di più rispetto ad un semplice amico… Io… Io ho una cotta per te!-

Mahoro chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire un rifiuto e sperando che non fosse esagerato.

-In realtà… Anche io intendevo la stessa cosa…-

Il rosso riaprì gli occhi, confuso: stava sognando? Si stava immaginando tutto? Quando alzò lo sguardo e vide l’espressione timida sul volto dell’amico gli fu tutto più chiaro: Yukie sapeva che Amagi ricambiava i suoi sentimenti, per questo aveva insistito tanto per farlo dichiarare! Mahoro si sentì tanto stupido e tanto felice allo stesso tempo mentre sentiva il suo cuore battere all’impazzata, ma cercò di rimanere calmo: aveva fatto trenta, poteva fare trentuno.

-S-Sono davvero felice di saperlo! Quindi… Vorresti essere il mio ragazzo?-

Amagi sorrise e fece cenno di sì con la testa, facendo battere ancora più forte il cuore del rosso che gli tese la mano.

-Allora impegniamoci al massimo per essere ammessi allo stesso liceo, così potremo passare insieme più tempo possibile.-

-Certo!-

Il difensore strinse la mano di Mahoro, guardandolo con aria entusiasta.

-Adesso andiamo al ristorante? Voglio festeggiare!-

Mahoro annuì ridacchiando e seguì il suo fidanzato verso il centro, tenendolo per mano. Mentre camminava gli tornò in mente la domanda dei gemelli Shiranui. Ho già fatto la mia scelta -rispose mentalmente- E non potrei essere più felice di così.

 

 

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Angolino rotondo

Eeeeeeeeh non prometto niente e sono più attiva del solito. Già. Come sono trasgry. Comunque io scrivo sempre su personaggi molto poco cagati perché ho gusti strani e mi piacciono tanto. Ho deciso di scrivere questa shot dopo aver parlato un po’ con amiche, doveva essere una Mahoro/Amagi, ma alla fine si è concentrata molto più sul primo… Spero che a voi lettori i personaggi non siano sembrati troppo OOC, io interpreto così il rapporto tra i due, lasciano stare per qualche ora i loro caratteri burberi per tornare a sorridere come facevano da piccoli~ Comunque spero che la storia vi sia piaciuta!

Alla prossima, 

 

-Lau ° 3 °

 

   
 
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