-Ehi
capitano, quando ti scegli una ragazza?
Mahoro
sospirò, cercando di ignorare le risatine dei gemelli Shiranui: da quando Eiji
e Genichi avevano notato il discreto numero di ragazze che si mangiavano con
gli occhi il loro capitano, i due attaccanti non avevano fatto altro che
tormentare quest’ultimo con battutine e domande allusive. Dal canto suo Mahoro
non aveva mai dato molto peso alle loro parole, era abituato a limitarsi a
sospirare ed ignorarli: ormai mancavano pochi mesi alla fine della scuola e
l’anno seguente lui avrebbe iniziato ad andare alle superiori, così i gemelli
non avrebbero più avuto la possibilità di infastidirlo. Ma la cosa in cui
sperava di più il giovane attaccante era lasciare la Genei
Gakuen senza dover rivelare a nessuno il suo segreto:
a lui in realtà non piacevano le ragazze, bensì i ragazzi. Si era reso conto di
queste sue preferenze l’anno prima e la cosa a primo impatto l’aveva fatto
sentire un po’ a disagio, ma poi, dopo averne parlato con il precedente
capitano della squadra, si era tranquillizzato, accettando la cosa. Solo che
non aveva mai confessato a nessuno le sue inclinazioni: il capitano gli aveva
detto che non doveva preoccuparsi, non c’era niente di male nell’essere
attratti dai ragazzi, ma che non tutti la pensavano così e per evitare problemi
con il resto della squadra doveva tenersi la cosa per sé. E così aveva fatto
Mahoro, non aveva confessato a nessun altro la cosa; aveva fatto un’eccezione
solo per la sua vecchia amica Yukie. Il ragazzo in quel periodo non aveva avuto
grandi difficoltà a nascondere le sue preferenze sessuali: il suo carattere
freddo e poco socievole era un ottimo modo per giustificare il suo disinteresse
per il sesso opposto, ma il suo rapporto con Yukie faceva sospettare agli altri
che fra loro ci fosse più che una semplice amicizia e lui non aveva mai avuto
cotte per i suoi compagni di scuola o cose del genere. I veri problemi erano
iniziati dopo la partita dell’Holy Road contro la
Raimon: dopo aver risolto le sue incomprensioni con Amagi, Mahoro si era reso
lentamente conto di avere una cotta per lui. La cosa non aveva reso per niente
felice l’attaccante: aveva appena risolto i suoi problemi con l’amico, non
voleva rovinare nuovamente tutto per una stupida cotta, ma allo stesso tempo
gli riusciva difficile frequentare Amagi nascondendo i suoi sentimenti. Il
rosso ricordava ancora la scenata di gelosia che stava per fare quando il
difensore della Raimon gli aveva presentato un suo caro amico, Hikaru Kageyama, cosa che non era per niente da lui!
Fortunatamente Amagi non aveva notato il nervosismo dell’amico, ma Yukie sì. La
ragazza aveva tempestato di domande Mahoro per giorni fino a quando non le
aveva rivelato il motivo del suo comportamento bizzarro. La prima reazione di
Yukie era stata quella di assumere un’espressione quasi contenta, come se lei
avesse già saputo della cosa da molto più tempo di Mahoro, poi aveva assunto
un’aria severa.
-Devi dirlo
ad Amagi, assolutamente!-
A nulla
erano servite le obbiezioni sollevate dall’attaccante, la ragazza aveva
continuato a ripetergli che doveva confessare i suoi sentimenti all’amico, che
sarebbe stato meglio per tutti e che comunque lui non sarebbe riuscito a
nascondere i suoi sentimenti a lungo. Mahoro sospirò di nuovo: quel pomeriggio
lui, Amagi e Yukie avevano un appuntamento per prendere insieme un gelato e,
visto che era stata proprio la ragazza ad organizzare la cosa, sospettava che
avesse in mente un piano per farlo dichiarare. Il rosso si accorse di aver ragione
quando, circa dieci minuti dopo essere arrivato sul luogo dell’appuntamento ed
aver salutato Amagi, ricevette una telefonata da Yukie.
-Scusate
ragazzi, devo trattenermi più del dovuto al doposcuola e non posso
raggiungervi. Divertitevi anche per me, okay?-
Amagi
sospirò, guardando il cielo con aria sognante, mentre Mahoro cancellava
nervosamente il messaggio dell’amica ricevuto subito dopo la chiamata in cui
lei lo incitava per l’ennesima volta a dichiararsi.
-Yukie è
proprio fantastica, si sta impegnando al massimo per i test di ammissione alle
superiori… Lei andrà al Nishi, vero?-
Il rosso
annuì, cercando di guardare l’amico senza farsi notare.
-Sai
Mahoro, vorrei andare nel tuo stesso liceo l’anno prossimo…-
L’attaccante
sentì il suo cuore saltare qualche battito.
-I-Il mio
stesso liceo…?-
Il lilla
annuì, sorridendo.
-Vorrei
passare i prossimi tre anni in tua compagnia, recuperare un po’ del tempo
perso, ecco.-
Mahoro
abbasso lo sguardo e si morse le labbra, sentendosi un po’ in colpa per quello
che stava per dire.
-Ecco…
Anche io proverò il test per il Nishi…-
Il sorriso
di Amagi si spense un pochino.
-Oh, sono
felice per te!- Disse, abbassando lo sguardo. -Per me invece non c’è proprio
speranza, eh?-
Sentendo
quelle parole il rosso si sentì in colpa come non mai: Amagi non aveva mai
avuto voti eccellenti a scuola, far parte della squadra di calcio lo aiutava ad
alzarli un po’, ma rimanevano comunque nella norma ed il Nishi era famoso per
avere i test d’ammissioni più difficili di tutta Inazuma-cho. Poi però Mahoro
cercò di scrollarsi il senso di colpa di dosso e di reagire.
-Non dire
così, se vuoi provarci possiamo studiare insieme.-
Il
difensore alzò lo sguardo, osservando sorpreso l’amico.
-Dici davvero?-
Il rosso
fece cenno di sì con la testa, deciso: aveva già fatto soffrire troppo Amagi in
passato, in quel momento voleva fare il possibile per renderlo felice. Ma
l’amico continuava ad esitare.
-Non lo so
Mahoro, non voglio rallentarti, rischieremmo di non passare entrambi…-
L’attaccante
fece spallucce con aria noncurante.
-Non fa
niente, tanto provo ad andare in quel liceo solo perché i miei insistono.
Casomai non riuscissi a passare proverei ad andare ad un altro liceo,
preferisco passare tre anni scolastici insieme a te piuttosto che passarli al
Nishi.-
Mahoro
arrossì ripensando a quello che aveva appena detto, mentre Amagi ritrovava il
suo solito sorriso.
-Grazie
Mahoro, sei un vero amico! Voglio fare qualcosa per ringraziarti come si deve…
Ci sono, ti offro la cena! Conosco il ristorante cinese migliore della città!-
Il rosso
sorrise, ma poi si rese conto di quello che aveva fatto: prepararsi per gli
esami con Amagi significava vedersi ogni giorno dopo la scuola e stare insieme
per ore chiusi in camera. Il solo pensiero fece avvampare il ragazzo, non
sapeva proprio come sarebbe riuscito a mantenere il suo segreto in una
situazione del genere. Yukie aveva ragione: non sarebbe mai riuscito a
nascondere i suoi sentimenti per più di una settimana, la cosa migliore era
confessare tutto, e subito. Mahoro prese un bel respiro per farsi coraggio.
-Amagi,
prima però devo parlarti di una cosa…-
Il lilla
guardò l’amico con un velo di preoccupazione negli occhi.
-Qualcosa
non va?-
Mahoro non
rispose, prese il difensore per mano e lo condusse in una parte più appartata
del parchetto in cui si erano incontrati. Quando fu sicuro di essere lontano da
occhi indiscreti, il rosso prese un altro respiro profondo, sistemandosi di
fronte al suo amico.
-Amagi, tu
mi piaci.-
Mahoro poté
leggere tranquillamente il sollievo sul volto del difensore.
-Anche tu
mi piaci, Mahoro!-
L’attaccante
scosse la testa.
-No, io
intendo… Che tu mi piaci di più rispetto ad un semplice amico… Io… Io ho una
cotta per te!-
Mahoro
chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire un rifiuto e sperando che non fosse
esagerato.
-In realtà…
Anche io intendevo la stessa cosa…-
Il rosso
riaprì gli occhi, confuso: stava sognando? Si stava immaginando tutto? Quando
alzò lo sguardo e vide l’espressione timida sul volto dell’amico gli fu tutto
più chiaro: Yukie sapeva che Amagi ricambiava i suoi sentimenti, per questo
aveva insistito tanto per farlo dichiarare! Mahoro si sentì tanto stupido e
tanto felice allo stesso tempo mentre sentiva il suo cuore battere all’impazzata,
ma cercò di rimanere calmo: aveva fatto trenta, poteva fare trentuno.
-S-Sono
davvero felice di saperlo! Quindi… Vorresti essere il mio ragazzo?-
Amagi
sorrise e fece cenno di sì con la testa, facendo battere ancora più forte il
cuore del rosso che gli tese la mano.
-Allora
impegniamoci al massimo per essere ammessi allo stesso liceo, così potremo
passare insieme più tempo possibile.-
-Certo!-
Il
difensore strinse la mano di Mahoro, guardandolo con aria entusiasta.
-Adesso
andiamo al ristorante? Voglio festeggiare!-
Mahoro
annuì ridacchiando e seguì il suo fidanzato verso il centro, tenendolo per
mano. Mentre camminava gli tornò in mente la domanda dei gemelli Shiranui. Ho già fatto la mia scelta -rispose
mentalmente- E non potrei essere più
felice di così.
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Angolino rotondo
Eeeeeeeeh non prometto niente e sono più attiva del solito. Già. Come sono trasgry. Comunque io scrivo sempre su personaggi molto poco
cagati perché ho gusti strani e mi piacciono tanto. Ho deciso di scrivere
questa shot dopo aver parlato un po’ con amiche,
doveva essere una Mahoro/Amagi, ma alla fine si è concentrata molto più sul
primo… Spero che a voi lettori i personaggi non siano sembrati troppo OOC, io
interpreto così il rapporto tra i due, lasciano stare per qualche ora i loro
caratteri burberi per tornare a sorridere come facevano da piccoli~ Comunque spero che la storia vi sia piaciuta!
Alla prossima,
-Lau ° 3 °