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Autore: neesama    07/08/2014    1 recensioni
A volte sembra un sogno, a volte sembra reale. A volte non sembra proprio un cazzo e ci rimane di merda.
Rimane lì e pensa, pensa di continuo, anche mentre balla.
Cazzo se gli piace.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A quel ragazzo piace fare la spesa verso sera, o meglio appena riesce ad uscire dalla sala prove, quando ha finito di ballare. E questo accade verso le sei e mezza.

E' un bell'orario, almeno secondo lui, dato che poi può andarsene a casa e preparare tutto insieme ai suoi amici o perlomeno quando li invita a casa sua.

 

Stasera è una di quelle sere da passare in compagnia, decisamente.

 

Ultimamente, però, non si sente molto bene, vive in uno stato di inquietudine che non si sa spiegare. Non riesce a capire da dove parta tutto questo, ma sa che c'è un qualcosa di misterioso dietro e che lo prende dentro, all'altezza dello stomaco.

 

Anche adesso, mentre sta prendendo della carne e delle verdure da fare grigliate, si sente strano.

 

Si sente così strano che, tutto d'un tratto, questa sensazione diventa sin troppo opprimente, tanto da fargli girare la testa e a costringerlo ad alzare lo sguardo: deve uscire, deve, e questo è l'unico pensiero che vaga nel suo cervello mentre i muscoli del torace si contraggono ed il respiro diventa via via più affannoso.

 

Cazzo!

 

Cerca disperatamente l'uscita con lo sguardo, provando in qualche modo ad immagazzinare dell'aria in maniera più o meno "normale" ( se la normalità esiste, in certi momenti ) e vaffanculo, chiederà ad uno dei suoi amici di comprare qualcosa lungo la strada, oppure potranno prendere una pizza.

 

Ecco, la pizza!

 

Intanto già s'incammina, mentre le gambe si fanno via via sempre più molli, lungo la corsia dei detersivi ( che avrebbe volentieri evitato, dato che odia quegli odori troppo forti ) pensando a quale parola dire alla cassiera per scusarsi di non comprare quella roba che teneva tra le mani.

Magari poteva semplicemente sganciarla da qualche parte, no? No. Lui è troppo educato e gentile per fare come quei cialtroni che prendono certi cibi e li gettano dove gli capita, perciò arriva alla cassa e li poggia lì.

 

Dannazione!

 

Respira ancora affannosamente, o meglio cerca di concentrarsi per respirare nella maniera più normale possibile e si stampa un sorriso, oltremodo finto, in faccia, scusandosi più volte con la cassiera.
 

Non dice nulla lei, lo guarda e basta perché lo vede pallido. Pallido e la fronte imperlata di sudore.

 

Ha pure la gola secca, il ragazzo, ma almeno è riuscito ad arrivare all'uscita del supermarket.

Aria.

A r i a.

E finalmente le porte si aprono e gli arriva una folata di vento dritta in faccia. E chiude gli occhi, mentre respira a pieni polmoni.

Respira una, due, tre volte, ed i muscoli del petto si decontraggono, come se avesse respirato per la prima volta nella sua vita proprio adesso. E poi...

 

***

 

... gli arriva un colpo diretto sul petto e fa un passo indietro. Tanto la botta sul naso mica l'ha presa lui, ma quel ragazzetto distratto che camminava ad occhi chiusi.

 

A Myungsoo stanno già per uscire delle parole ben poco carine contro quel piccolo distratto: come cazzo si fa a camminare ad occhi chiusi? Bisogna essere davvero scemi no? Ed eccole, eccole lì delle parole taglienti, pronte per essere riversate su di lui... anche se, d'un tratto, si blocca.

“Cazzo..” e si umetta le labbra secche, sgranando gli occhi, accorgendosi poi di chi è realmente quello lì. Lo stupore è talmente grande e le sue mani sono veloci nell'afferrare i suoi fianchi stretti, come veloci sono quegli occhi profondi ad aprirsi.
Le mani del ragazzetto, però, sono sul proprio naso e nascondono anche la bocca aperta in un'espressione stupita.

 

Sono vicini quei due. Sono abbracciati.

Si stanno guardando.

 

“ Io.. uhm.. io.. mi dispiace...” afferma sconsolato, quello che sembra essere il più piccolo tra i due, che adesso s'è tolto le mani dal viso.

 

E' lui.

 

“ Ti ho fatto male?” glielo sta chiedendo, ma Myungsoo non riesce a proferire parola, perché la persona che da giorni gli appare nei sogni, gli si è materializzata davanti.
No, non solo davanti, gli è praticamente caduta addosso, sbattendo il naso contro il proprio torace. E si è pure fatto male, a dirla tutta.
Ma qualcosa glielo deve dire, non può rimanere lì impalato come un cretino a fare la bella statuina. Così, dopo essersi umettato nuovamente le labbra, ci prova a dire qualcosa che però non è più così tagliente come sarebbero state le parole di poco prima, se non fosse stato lui ad andargli addosso.

 

“Credo che ti sia fatto male tu.” e se prima, con i suoi compagni, Myungsoo era stato di una durezza quasi inconcepibile, ora, nelle sue parole, traspare una dolcezza disarmante.

Sì, perché i suoi occhi stanno vagando in quel viso che trova perfetto, in quegli occhi scuri, in quelle labbra che ha sognato di baciare.

E la cosa più sconvolgente di tutte qual'è? Che era un sogno ed ora è la realtà.

 

“No.. beh, forse un po'.” ed il ragazzino sorride, ma mentre lo fa si rende conto che quella sensazione di giorni prima è svanita quasi in un lampo. E lo guarda. Quelle borsette sotto gli occhi, quella fossetta troppo tenera, quel viso a tratti duro, a tratti dolce, gli ricorda qualcosa di profondamente bello.

 

“ Ma... non ci siamo già visti?”

 

Magari nei sogni, sì.

 

   
 
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