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Autore: Alhena_n    07/08/2014    0 recensioni
Londra. Tempo indifinito, altalenante fra due secoli.
Anime legate dallo stesso destino avranno la possibilità di scegliere schieramento, la storia si ripete. Di nuovo....
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"A man was walking down a dark street near the Thames.
A whore was standing under a street lamp staring at him.
He suddenly heard rumors coming from the boulevards.
Then hands and arms on him.
And the whore wasn't there anymore."



Il solito tempo uggioso infastidiva i cittadini della grande città costruita intorno al Tamigi.
Sulle rive e i ponti le bancarelle del mercato venivano montate dagli infreddoliti venditori.
Nel frattempo una piccola folla si stava riunendo intorno all'angolo di una piccola stradina sussurrandosi nelle orecchie con facce curiose e stupite. Per i turisti o perlomeno per i frequentatori non abitudinari di quel posto un evento di quel genere rappresentava un fatto scandaloso, a differenza degli ormai abituati abitanti di quella zona che da settimane a quella parte non avevano sentito parlare d'altro che di misteriose morti.
<< E' il terzo in cinque giorni. Non pensate che dovremmo allarmarci? >> 
Ripeteva Beth da giorni preoccupata di essere destinata a essere la prossima vittima.
<< Tranquilla, credo di aver capito come agisce l'assassino. Nessuna delle vittime era donna. Tutti i morti erano stupratori o pervertiti che venivano qui per approfittarsi delle sprovvedute. Alla fine non ci ha fatto che un favore. >> 
Nonostante le sue parole fossero convincenti neanche Janet riusciva a credere di essere del tutto al sicuro. Era vero il fatto che tutti i cadaveri fossero degli uomini ma questo non voleva dire niente, non si era mai del tutto al sicuro.
La polizia in settimane di ricerche non aveva ancora una pista e questo la metteva in ansia, quell'assassino era dannatamente troppo bravo. Troppo discreto e pulito per essere cresciuto in quel quartiere dove l'istruzione non era altro che un sogno e che per mangiare un pasto si ci riduceva a rovistare fra la spazzatura oltre il ponte.
Ma ostentare sicurezza e tranquillità era meglio per tutti.
La loro condizione era misera, non che quella degli altri fosse differente, erano state cresiute nell'orfranatrofio in fondo alla via del mercato e raggiunti i 14 di Marie erano state buttate via a calci. Non c'era abbastanza cibo per sfamare tutti perciò qualche volta qualcuno veniva cacciato.
<< Smettetela di preoccuparvi, nessun lavoratore onesto è mai stato ucciso. Smettetela di fantasticare e ora lavorate. La polizia lo acciufferà presto. >>
<< Marie, come fai a sapere chi erano i morti, venivano tutti da zone diverse di Londra mentre noi non siamo mai uscite da questa. >>
Chiese Beth ingenua.
<< Non ne ho idea. Ho tirato ad indovinare.>>
Dal viso inespressivo di Marie non si poteva distinguere una bugia dalla realtà, delle tre sorelle fioraie era nota come "il pugno di ferro". Contrariamente a Beth e Janet non cercava risposte a domande troppo difficili, accettava solo il fatto di non poter comprendere cose fuori dalla sua portata.
A Janet invece continuava a non tornare qualcosa,  alle morti si affiancavano strane sparizioni, come se qualcuno stesse cercando di ripulire quella parte del fiume. 
Le tre sorelle si rimisero a lavorare ma qualcosa ancora non tornava a Janet, ma quando cercò di avvicinarsi alla folla Marie la trattenne per la gonna.
<< Meglio se non ci immischiamo troppo in questa faccenda. Ritorna a lavorare ora! >> Sentenziò Marie decisa.
La piccola folla radunatasi intorno al morto che per tutta la mattina era stato creduto un barbone dormente sciamava lentamente verso i banchi della frutta che non era mai fresca ma che perlomeno aveva un sapore a causa dell'arrivo di alcuni agenti di Scotland Yard.
Gli alti polizziotti vestiti di tutto punto i fecero largo fra la gente e appena arrivati al luogo del delitto isolarono la zona per le indagini.
Fino a quando non portarono via il cadavere a notte fonda nessuno osò avvicinarsi.
Un altro delitto era stato commesso nel frattempo, chi sapeva troppo ora veniva dimenticato.

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<< Signore cosa ha intenzione di fare con questa? >>
La stazione di polizia non era mai stata il luogo preferito di Sarah nonostante vi ci passasse a maggior parte del suo tempo.
<< Toh! Guarda chi si rivede. Ecco qua la nostra piccola Sarah.>> 
Il flacido comandante provava sempre un non so che di superiorità nel torturarla sia fisicamente che psicologicamente ogni volta che ricadeva fra le sue grinfie.
Con le sue dita grasse e untuose si avvicinò e piegandosi prese fra le dita il viso di Sarah che dovette trattenere i conati per il disgusto che quell'uomo le provocava. La fece girare verso di lui e una zaffata del suo alito le fece chiudere gli occhi.
<< Mi piace quando combini guai apposta per venire qui. Credo che tu abbia imparato la lezioni dell'altra volta, quindi vedi di non urlare e tenere la bocca chiusa almeno che non te lo dica io. Capito? >> 
La malcapitata annuì con sguardo truce, decisa a non sottomettersi senza combattere nemmeno stavolta. 
Con un cenno della mano l'uomo fece uscire un poliziotto e chiuse la porta a chiave. Si sfregò le mani sui pantaloni e si diresse verso la ragazza in manette.
Sapeva già quello che l'aspettava.
Le faceva ribollire il sangue nelle vene non poter reagire ma era l'unico modo per potersi comprare la libertà. La prima volta aveva urlato così forte da far allertare tutta la caserma cossichè il comandante scoperto in flagrante si beccò sei settimane di blocco mentre lei una cicatrice che partiva dalle costole fino al fianco destro.
L'uomo la sbatte col petto sul tavolo e sollevò la gonna di Sarah. Lei con le mani legate non riusciva a muoversi chiusa fra il corpo grasso di lui e il tavolo.
Poteva sentire la cerniera dei suoi pantaloni abbassarsi e la sua erezione sfiorare le sue cosce.
Era già pronta al peggio.

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Okkkkey momento cimentiamoci in cose che sono uscite alla cavolo dalla mia mente contorta.
Avevo voglia di fare una storia riguardante Londra visto che sono tornata da poco quindi mi sento ancora molto british.
Spero vi piaccia, se avete qualcosa da dire inserite una recensione.
E bom, nel prossimo capitolo si capirà di piu' la storia, state solo attenti all'epoca nei quali i racconti sono ambientati.
  
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