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Autore: Hope O_Brien    07/08/2014    3 recensioni
Hope è un ibrido, metà umana e metà vampiro. Stiles è umano.
Eppure c'è qualcosa tra loro.
Riusciranno a ritornare ad essere quelli di un tempo oppure il demone che hanno dentro vincerà su tutto?
"Si sentiva un'adolescente. Aveva 16 anni da molto tempo e solo adesso, dopo anni, se ne era ricordata.
Le era bastato guardarlo e tutta la sua vita le sembrava vuota.
Ricordava solo i suoi sedici anni, quelli da umana ed avrebbe voluto passarli con Stiles, anche se non lo conosceva davvero.
Il tocco delle loro mani le aveva dato una sicurezza che nemmeno l'immortalità le aveva dato.
Si sentiva collegata a lui, come se fosse stato destino incontrarsi."

CONTIENE SPOILER SEASON 3B
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Derek Hale, Melissa McCall, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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“Ma cosa è successo? Hope stai bene?” disse Chris entrando in camera.
“Si, io…”
“Ehi…” disse Stiles aiutandola a stendersi.
“… sto bene” continuò lei.
“A me non sembra che tu stia bene. Cosa è successo?” Chris si avvicinò al letto e gli mise una mano sulla fronte. “Sei bollente.”
“Io sto…” respirò a fatica “bene, te l’ho… detto.”
Derek la guardò come se non ci fosse nessun’altro nella stanza, ma fu riportato alla realtà da Scott che, entrando in camera, gli toccò il braccio con il gomito.
Si lanciò sul letto mettendo le braccia attorno al collo di Stiles e stringendolo forte.
“Amico così mi uccidi.” disse ridendo “…di nuovo!”
“Come stai? Tu non ti svegliavi e io… Dio, sei vivo. Non farmi più uno scherzo del genere.”
“E’ tutto merito di Hope, mi ha salvato la vita.” La indicò con lo sguardo sorridendo. Quando i suoi occhi si posarono su quelli della vampira, il suo sorriso curvò verso il basso e pensò di accarezzarle il viso, ma il suo amico lo stringeva ancora tra le sue braccia.
“Grazie.” disse Scott guardandola.
“Pr… prego.” 
“Hai bisogno di riposo, Hope. Vieni, ti porto a casa.” disse Chris aiutando Hope ad alzarsi.
“E’ troppo debole.” esordì Derek “Perché non la lasci riposare qui?”
“Potrebbe venire anche da me.” disse Stiles guardando male Derek.
“Oppure… potrebbe andare a casa sua.” Disse Chris con tono sarcastico alzando il sopracciglio.
“Io sto… bene. Non ho bisogno di riposare.” respirò a fatica “Tu… come stai?” continuò, poi, indicando con lo sguardo Stiles.
“Io sto bene ed è merito tuo. Devi riposare, io non voglio che tu stia male per colpa mia.”
“Invece è colpa tua.” disse Derek “Se non avessi fatto quella scenata, a quest’ora lei non sarebbe ridotta in questo stato.”
“Se tu non fossi entrato nelle sue mutandine, a quest’ora saremmo tutti più contenti.”
“Di certo non io.” disse Derek con fare di sfida.
“Aspetta… tu e… oh.” disse Scott guardando e indicando Derek e Hope con fare confuso.
“Smettetela. Siete due bambini. Vi sembra il modo?” disse Chris spostando lo sguardo verso di loro e guardandoli con una faccia da rimprovero.
“Io non so… sono una bambola.” disse lei alzandosi barcollando e tenendosi al braccio di Chris.
“Non intendevo questo.” disse Stiles.
“Infatti non è quello che intendevo.” disse Derek cercando di sovrastare la voce dell’altro.
“Andiamo ragazzi, basta." esordì Scott "Hope ha bisogno di riposare e voi litigate? Non è sicuramente una sfida e poi amico," abbassò il tono di voce avvicinandosi a Stiles "non puoi competere con lui, andiamo.”
“Ma io…” cercò di cominciare a parlare Stiles.
“Lo dice pure il tuo amico. Sei un perdente e lo sarai sempre, Stilinski.”
“Basta." urlò Hope concentrando tutte le forze che aveva in quella parola "Io…”

Aprì gli occhi e si ritrovo sul rogo, come nel 1692.
“Cos…”
“Bruciatela! E’ una strega! Figlia del demonio!” urlava la folla.
“Annabeth… aiuto!" disse lei guardandosi intorno "Per favore, qualcuno…" tossì per il fumo "mi aiuti!”
“Puoi farcela da sola, Hope.”
“Cos… Annabeth no, ti prego, aiutami.” urlò lei.
“Avanti, mostra agli altri ciò che sei.”


Aprì gli occhi e si lanciò in avanti respirando affannosamente.
“Hope, ehi!” disse Chris prendendole la mano.
“Cosa è successo?” disse lei spaesata.
“Sei svenuta per poco. Hai visto qualcosa?” disse Derek avvicinandosi al letto.
“James?” si collegò alla domanda precedente Stiles.
“No, io… Annabeth." si guardò intorno "Credo voglia aiutarmi, sta cercando di dirmi qualcosa.”
"Sei sicura che non sia solo un trucco di James?" disse Stiles roteando gli occhi preoccupato.
"Era Annabeth. Io... era lei davvero."
"Come fa a riposare se ogni volta che chiude gli occhi vede la gente morta?" si intromise Derek.
"L'unica soluzione è Stiles. E’ l’unico che riesce a portala indietro quando sogna.” disse Chris cercando di capire dallo sguardo di Hope se fosse favorevole oppure no.
Stiles, pieno di sé, guardò Derek con la coda dell’occhio che fece un passo indietro e si morse le labbra ripetutamente.
“Potete restare tutti qui stanotte, non ho problemi.” disse poi.
“Grazie, davvero.” si limitò a dire Chris guardandolo.
Hope si era accorta che Derek fosse dispiaciuto, ma non aveva forze per alzarsi e dirgli quanto lui fosse importante, come Stiles, nella sua vita. Perciò lo guardò soltanto perché per loro era sufficiente anche un solo sguardo.
"Andiamo, forza." disse Chris alzando di forza Scott dal letto e prendendo per il braccio Derek. "Tu, mi raccomando, non ti appisolare che finisce male." cotinuò, poi. guardando Stiles.
Quando i due furono soli fecero un respiro profondo e si lasciarono cadere sul letto.
Le loro mani si toccarono e Stiles, per il contatto inaspettato, si portò entrambe le mani al petto, poi girò la testa nella direzione di Hope e la guardò.
"Cosa?" disse lei sorridendo.
"Io..." le riprese la mano "Scusa."
"Per cosa?" sorride di nuovo lei stringendogli la mano più forte.
"Per prima. Non so cosa mi è preso. Non meriti di essere trattata così. E' solo che..." girò tutto il corpo in sua direzione "...mi preoccupo per te. Derek non mi sembra la persona giusta per te, tutto qui."
"E tu invece?" girò anche lei il busto in sua direzione.
"Io cosa?" disse imbarazzato.
"Sei tu la persona giusta per me?" sorrise abbassando lo sguardo.
"Io... non intendevo questo." abbassò lo sguardo anche lui "Fa caldo qui, non trovi?" sorrise, poi, cercando di nascondere il rossore che aveva in viso.
"E cosa intendevi?" si avvicinò di più a lui.
"Che..." deglutì "tu sei così... e lui..."
"Stiles..." gli accarezzò il viso "non preoccuparti per me, davvero. Io..."
"Perché ci sei andata a letto?" la interruppe lui.
"Sei geloso?" sorrise cercando di smorzare la tensione.
"Non lo so. Insomma, non geloso perché volevo essere al suo posto. Non che non vorrei, insomma, oh dio..."
"Sei così buffo." disse cominciando a ridere.
"E tu non scotti più." disse portandogli la mano sulla fronte.
"Merito tuo."
"No, è colpa mia. Derek aveva ragione. Se non avessi fatto quella scenata... Sono sempre io il problema, scusa."
"Ancora con questa storia? Non sei tu il problema, Stiles. Tu sei... la soluzione, la mia soluzione." si fermò ad accarezzargli il viso, toccandogli tutti quei nei che amava così tanto, poi ricominciò "Se non fosse per te, adesso, sarei già morta per quello che ne so. Tu mi rendi così... viva."
"Tu... oh." si lanciò su di lei e l'abbracciò, così forte che quasi penso di farsi male.
Quando Stiles lasciò un po' la presa fece una smorfia buffa cercando di liberarsi dai capelli di Hope che gli erano entrati in bocca.
Lei cominciò a ridere. Si fermò quando si accorse che il viso di Stiles era così vicino al suo che, per un attimo, pensò di fargli di nuovo la respirazione bocca a bocca, o baciarlo semplicemente.
Stiles si avvicinò di più a lei e le spostò i capelli dal viso, poi sorrise e le baciò la fronte.
"Sei così bella." 
"Smettila." sorrise lei.
"Vieni qui." disse prendendola per il bacino e portando la sua testa sul suo petto "Riposa. Io sono qui e non permetterò che ti accada nulla di male." proseguì mettendogli una mano sulla testa.
Hope strofinò il suo viso sul petto di Stiles, che cominciò ad accarezzarle i capelli. 
A quel tocco lei bloccò il movimento della testa e portò il braccio attorno al bacino di Stiles. Sospirò forte e chiuse gli occhi.

Quando riaprì gli occhi si accorse che anche Stiles si era appisolato.
"E non permetterò che ti accada nulla di male." bisbigliò cercando di imitare la voce di Stiles.
Si avvicinò all'umano e gli diede una bacio sulla guancia.
"Accidenti." disse strofindandosi gli occhi.
Lei sorrise.
"Come ti senti?" sbadigliò.
"Bene. Devo... devo parlare con Derek, però."
"Ah..."
"La soluzione, Stiles, la soluzione." sorrise lei dandogli un altro bacio sulla guancia ed uscendo dalla camera.

"Ehi." sorrise lei.
"Sei sveglia. Stai bene? Io..." la guardò.
"Sto bene. Io... volevo chiederti scusa per le cose che ti ho detto prima. Non mi pento di essere venuta a letto con te, assolutamente. Solo, ero così preoccupata per Stiles e..."
"Lui è più importante di me, lo so. Io sono solo... Lui invece è indispensabile, riesce a svegliarti quando hai gli incubi e..." abbassò lo sguardo.
"Sei importante per me, tanto quanto lui, Derek." gli alzò il viso tenendolo tra le mani "Non sottovalutarti così tanto." sorrise.
"Come ci riesci?"
"A fare cosa?" sorrise.
"Tu riesci a vedere chi sono in realtà. Le mie insicurezze e paura, tu riesci a percepirle. Come fai? Insomma, è così strano. Tutti pensano che sia uno stronzo senza sentimenti, ma tu no. Tu... mi vedi."
"Faremo in modo che lo vedano tutti, perché lo meriti."
"Vorrei tanto baciarti adesso."
"Anch'io, ma" si alzò sulle punte "non possiamo." si allontanò dandogli un bacio sulla guancia.
"Perché?"
"Perché..."
"Al diavolo." la interruppe lui baciandola.
Hope non riuscì a resistergli e si abbandonò al contatto. 
Il cuore di Derek scoppiò per l'emozione e strinse forte il petto di lei sul suo per paura che il suo cuore uscisse fuori dalla gabbia toracica.
"No..." disse lei allontanandosi appena trovò la forza di farlo.
"Perché?" si avvicinò di nuovo lui "Tu mi vedi, Hope e non posso lasciarmi scappare una cosa del genere. Sei la cosa più bella che abbia mai avuto in tutta la mia vita, e non scherzo. Sei l'arcobaleno dopo la tempesta per me. Ti prego, non voglio che continui a piovere ancora, non posso."
"Oh..." disse lei spaesata "devo andare."
"No, non puoi fare sempre così." disse prendendole il polso.
"Chris?!" urlò lei guardando la mano di Derek lasciare il suo braccio a poco a poco.
"Hope! Sei sveglia, come ti senti?" disse il vampiro avvicinandosi a lei.
"Bene, tutto bene, perfetto direi. Andiamo? Non voglio approfittare della disponibilità di Derek ancora a lungo." disse velocemente.
"Non disturbi affatto." disse il padrone di casa spostando lo sguardo da lei a Chris.
"Cosa è successo?" chiese il vampiro.
"Niente, niente, assolutamente niente. Cosa sarebbe dovuto succedere? Andiamo?"
Hope prese il braccio di Chris e lo trascinò alla porta. Si girò prima di chiudere la porta alle sue spalle e notò che Stiles era arrivato in soggiorno. Fissò i due e dopo aver trascinato Chris fuori la porta, la chiuse e sospirò.
"Cos'ha?" chiese Stiles perplesso.
"Niente." disse il licantropo mordendosi il labbro "Niente."
   
 
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