Era una sera di giugno, la sera del 28 giugno precisamente. 
Quella sera, Louis, Liam, Harry, Zayn e Niall avrebbero dovuto esibirsi allo stadio San Siro, la prima tappa italiana, una delle tappe che sarebbe stata ripresa.
I ragazzi erano eccitatissimi all’idea di esibirsi in uno degli stadi più importanti nella storia del calcio, specialmente Louis, che fin dalla mattina saltellava ovunque dalla felicità. Non solo perché entrare in quello stadio era un suo sogno fin da bambino, ma anche perché avrebbe avuto accanto la persona che più amava al mondo. La persona che era il suo sostegno morale, la sua ancora di salvezza. Harry era contento di vedere Louis così felice, non lo era da tempo ormai.
La loro relazione aveva complicato tutto fin da subito. Dovevano stare lontani, non potevano essere se stessi. E la cosa peggiorò ancora di più quando Paul annunciò la comparsa di Eleanor. 
‘’Non potete stare assieme, non possiamo permetterci di mettere a rischio la vostra carriera, due componenti gay nella band più famosa del momento sarebbero un flop totale, lei è El, sarà la ragazza di Louis’’ disse sbrigativo. Nel corso del tempo, progettarono anche un’amicizia tra Eleanor e Harry, un’amicizia che non poteva esistere. Insomma, per quanto buono fosse Harry, lei non gli piaceva per niente. 
Per la prima volta dopo tempo, c’erano solo loro. Eleanor era rimasta in Inghilterra, così come le altre ragazze, Sophia e Perrie. Si sentivano liberi, non dovevano fingere di amare qualcun altro al di fuori di loro due. Certo, non potevano essere se stessi, ma non averla tra i piedi era una liberazione. Sembrava un sogno. 
Si fecero le sette e mezza,  e i ragazzi erano finalmente arrivati. Non toccava ancora a loro, quindi decisero di rilassarsi un po’ nel backstage, e fare qualche esercizio con la voce. Ma Louis non era troppo tranquillo. 
‘’Harry, sto bene così? E se sta sera stono? Deluderò tutti, e anche te!’’ 
Louis diceva questa frase quasi ogni 5 minuti, era più insicuro del solito. Harry lo rassicurava sempre con un sorriso dolcissimo, mettendo in mostra le sue profonde fossette, e di conseguenza Louis, per ringraziarlo, stampava un bacio dolcissimo sulle labbra di Haz, per poi accennare un sorriso sghembo.
Harry amara rassicurare Lou, smorzare ogni sua minima debolezza, o insicurezza che sia, vederlo sorridere era la cosa che più amava al mondo. Ma era tutto troppo bello, tutto troppo tranquillo, e questa cosa lo spaventava. Mentre Harry rassicurava il suo ragazzo, una voce più che familiare interruppe l’atmosfera magica di quei bellissimi momenti.  ‘’Harry, Louis, abbiamo bisogno di scambiare due chiacchiere’’, disse Paul che stava in piedi dietro Louis, accompagnato da un altro membro della crew.
I due innamorati si scambiarono un’occhiata pensierosa, fecero un cenno con la testa e seguirono Paul, che li guidò in un’altra stanza per poi sedersi su una poltrona girevole. ‘’Come sapete, non mi piace darvi queste notizie. Sta sera, l’intero concerto verrà ripreso, e spero capiate quello che sto per dirvi,’’ si fermo un attimo, arricciando le labbra, poi riprese il discorso. ‘’avete fan molto attente, durante le tappe precedenti, molte di loro si sono accorte dei così detti “momenti larry” che avete ai concerti. Ve l’abbiamo concesso in precedenza, ma non possiamo permetterci altri strafalcioni, soprattutto per il dvd. Attenetevi al programma, nessuno di noi vuole punirvi. State il più lontano possibile l’uno dall’altro, sapete che le conseguenze non sono per niente piacevoli.’’ 
A quelle parole, Louis andò su tutte le furie. Il suo viso si colorò di rosso, e l’espressione era sempre più aggressiva.
Cominciò ad inveire contro Paul, urlando cose come ‘’siamo umani anche noi!” o ‘’vorrei vedere te, come faresti a stare senza tua moglie!’’. Harry abbracciò Louis portandolo fuori, lanciando un’occhiataccia fulminante a Paul e gli altri due, mentre Lou scoppiò a piangere nascondendosi nel suo petto. ‘’Andrà tutto bene’’ sussurrava il riccio, infrangendo in singhiozzi del moro. ‘’Non ce la faccio più Harry, tutto questo mi distrugge’’ sussurrava Louis con un filo di voce.
 Dopo essersi per così dire calmati, si prepararono per lo show.  Salirono sul palco tenendosi per mano, erano entrambi emozionatissimi.  Harry fece l’occhiolino a Louis prima di iniziare a correre sul palco intrattenendo le fan, mentre quest’ultimo lo guardava come se fosse l’unica persona presente lì. Il concerto fu strepitoso, e a parte qualche “you” che diventava un “lou”, si contennero come d’accordo. 
Tornati nel backstage, Louis abbracciò forte Harry, era felicissimo. ‘’Ti amo haz” sussurrò ridendo. ‘Ti prometto che un giorno, nessuno potrà dirci cosa possiamo o non possiamo fare. Ti amo anche io.’’
concluse il riccio, che baciò Louis in modo appasionato, dal quale si presagivano perfettamente le sue intenzioni, portandolo nel suo camerino.

Quel che successe dopo, è storia.