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Autore: Campusadventure    07/08/2014    1 recensioni
Non so perchč siamo qui. Ma troveremo una soluzione.Insieme." Mi stringe ancora piu forte. Tra le sue braccia,per la prima volta,da quando sono arrivata su quest'isola,mi sento al sicuro.
Se siete curiosi di sapere come va fino al capitolo 49,leggetela sul mio profilo wattpad cercando "campus adventure" :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi rigiro con lo sguardo davanti. 
Non capisco. Che cosa č successo?.
Fino a pochi giorni fa non si calcolavano neanche. E adesso addirittura si abbracciano.
Meglio se non ci penso.
Eccoci di nuovo davanti al portone. Lo apriamo. Attraversiamo il giardino e entriaml dentro il nostro bungalow. 
Ho fame. Perció,appena Alex apre casa,mi metto a correre per andare in cucina.
Prendo la carta con le patatine fritte.
Eccole. Mamma che profumino.
Mi siedo a tavola e comincio a divorarle una alla volta. 
Arrivano anche gli altri. Alex mi passa accanto e mi ruba una patatina. Lo guardo arrabbiata.
Si siedono tutti a tavola. Mangiano. Poi Linda dice:"vado a prendere un po' d'aria." Si alza anche David e dice:"vengo anchio. Mi gira un po'la testa." 
Escono.
Sono strani. 
Alex mi ruba un'altra patatina. Che cattivo. 
Finito. Sono super piena . Sono anche stanchissima perció mi alzo dal tavolo. Dico:"vado a nanna." 
Mi avvio verso le scale. Sono stanchissima. Cosí stanca che ci metto tantissimo tempo per salire tutte le scale. Sembrano molte di piú. Arrivo in camera mia e mi butto sul letto. Guardo il soffitto per pochi secondi. Nella mia mente si susseguono numerosi pensieri.
Il piú importante. Come sopravviveró alla prossima sfida? Saró eliminata. 
Ma poi..chissŕ come sarŕ la sfida. Magari me la sapró cavare. 
Ho tanta paura.
Il solo pensiero di trovarmi nella foresta da sola,mi fa rabbrividire.
Chiudo gli occhi. E cerco di concentrarmi sul sonno per non demoralizzarmi.
Mi addormento.

Mi sveglio. I raggi del sole entrano in camera mia illuminano tutto. Sono qui da un po'di giorni ormai e non ho ancora esplorato la camera in cui dormo. 
Mi alzo e curioso tra i cassetti. Li apro. Ci sono dei fogli scritti in qualche strana lingua. Li rimetto dentro. Vado verso l'armadio. Apro ed č vuoto.
Poi mi concentro sui quadri. Ci sono delle figure stranissime. Alcune sembravo avere degli occhi. Altre solo una stranissima bocca.
Saranno disegni astratti,immagino. Mi guardo attorno. E torno a sedermi sul mio letto. Guardo fuori dalla finestra.
Vedo tutti fuori. Linda sta prendendo il sole. Zack sta correndo con Michael. Non mi sorprende. Gli avrá rubato qualcosa.
Vedendoli correre mi scappa un sorriso.
Non vedo ne David,ne Alex. Guardo attentamente ma non li vedo. 
Decido di cambiarmi. 
Ieri sera ero cosí stanca che ho buttato la divisa per terra. La sollevo e sotto trovo una cartina.
La guardo attentamente.
Deve essere la cartina del nostro villaggio.
Vedo le nostre casette. E anche quelle degli altri. Deve essere molto grande perchč tutti bungalow sono collocati molto distanti tra di loro. 
Mi metto la "divisa" e mi metto nella tasca posteriore la cartina.
Esco dalla camera e vedo la porta della camera di Alex aperta. Mi affaccio. Ma lui non c'č. Che strano. 
Scendo le scale e vado in cucina. 
Prendo la carta con i biscotti. La passo sul forno e mangio. 
Intanto guardo lo schermo con tutte le squadre ancora in gara. Conto di nuovo i concorrenti. 20...21...22. 
22. Non erano ventidue. Erano ventitre. Non ci credo. Č morto qualcun'altro.
Č uno della squadra 1.
Chissŕ cos'č successo.
Avranno litigato e uno per vendetta uno di loro l'avrá uccido. 
Mi allontano. Se sto ancora li rischio di non digerire bene la mia colazione.
Esco da casa e vado in giardino. Mi siedo sulle scale all'entrata e guardo ancora la cartina che ho trovato. 
Alzo lo sguardo e vedo David uscire dal suo bungalow. Mi guarda. Io gli sorrido. Ma lui poi distoglie lo sguardo e se ne va da Linda.
Ci sto male. 
Non capisco che gli ho fatto. Dovró parlargli.
Mi guardo attorno. Ma non vedo Alex.
Non mi importa. Per ora. Sarŕ per affari suoi. 

Sulla cartina c'č indicato il posto in cui ieri ci siamo allenati.
Voglio tornare li. Voglio allenarmi per diventare piú forte.
Esco dal cancello e seguo le indicazioni sulla cartina.
Č da tanto che cammino e comincio ad avere sete. Vedo una casetta. Sembra abbandonata. Ci siamo passati anche ieri. Sicuramente ci sarŕ un rubinetto con dell'acqua dentro. Mi avvicino. Ma sento delle voci. Mi affaccio alla finestra.
Oddio.
Vedo Alex e la ragazza di vent'anni che stanno parlando. Purtroppo non si sentono i loro discorsi.
Mi allontano. Scappo via.
Non immaginavo che a Alex piacesse la ventenne.
Mi fermo per prendere aria e per cercare di capire dove sono finita.
Controllo sulla cartina. 
Non riesco a capire. Torno indietro.
E sto attenta a non farmi vedere davanti alla casetta in cui c'era Alex. 
Ci passo davanti e Alex esce. 
Divento tutta rossa. No. Non mi doveva vedere.
"Che ci fai qui?" Mi si avvicina.
"Stavo facendo un giro." Lui mi guarda. Abbassa lo sguardo. Si mette la mano fra i capelli dorati tirati su con il gel. Il sole lo illumina e lui alza lo sguardo. I suoi occhi sembrano due smeraldi. Mi batte forte il cuore.
"Mi stavi seguendo?" Chiede. Scuoto la testa. Gli mostro la cartina e gli dico:"stavo curiosando in giro."
"Ah..va bene". Dice. E sorride.
Mi giro e comincio ad andarmene. Lui mi prende per il braccio e mi dice:"dove stai andando?" .
"Penso di andare in palestra." Dico.
"Se vuoi posso aiutarti." Dice.
Io:"non ho bisogno del tuo aiuto." Lui:"sicura?". E mi prende la mano. Le nocche sono piene di croste. "Vuoi continuare a farti male?" Mi chiede. 
Le ha viste. E io che avevo cercato di tenerle nascoste." Va bene." Dico. Sorride.
Rimaniamo immobili, mano nella mano per 2 secondi e poi arriva la ventenne. " alex,a dopo." Lui si gira e le dice:"a dopo Evelyn."
EVELYN.
EVELYN.
Che sia lei la ragazza che ha intagliato il suo nome sul davanzale nella mia camera?. Mi sale il dubbio. 
Devo scoprirlo.
Alex si gira di nuovo verso di me. E mi dice:"andiamo."
Siamo davanti alla palestra. Vendo da lontano Linda. Entriamo.
Rivedo da lontano il sacco che ho colpito qualche giorno fa. 
Al solo pensiero mi sento male.
Sento le nocche bruciarmi.
"Non potrai fare molto oggi con un braccio e entrame le mani ferite." . Ha ragione.
Sono inutile. Abbasso lo sguardo.
"Ma potresti provare qualcosa per allenare le gambe o il fisico in generale senza fare troppo sforzo." Dice.
"Tipo?" Chiedo. 
Si guarda attorno. "Vieni." Mi dice.
Lo seguo. 
Andiamo in una stanza fatta di vetro.
Mi fa entrare.
Da sola.
Ho paura. Non so a che cosa possa servire una stanza fatta tutta di vetro. Non č neanche tanto grande.
Lui chiude la porta e digita delle cose. 
"Divertiti." Mi dice sorridendo.
Mi avvicino alla porta di vetro e gli dico:"dai,apri". Scuote la testa. "Non sei divertente. Apri." Sorride e mi indica una cosa dietro di me.
Aiuto.
Vorrei scomparire per sempre.
Voglio uscire.
Ora.
   
 
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