Quel giorno Blaise Zabini camminava a passo elegante.

Quel giorno Blaise Zabini camminava a passo elegante nel suo studio.

Quel giorno Blaise Zabini camminava a passo elegante nel suo studio, all’interno della tenuta di famiglia.

Quel giorno Blaise Zabini camminava a passo elegante nel suo studio, all’interno della tenuta di famiglia, da almeno un quarto d’ora prima che Draco Malfoy si degnasse di raggiungerlo.

“Prego, siediti” gli disse ignorando il suo cenno di saluto e invitandolo ad accomodarsi.

Draco lo guardò profondamente.

Le opzioni erano due: o Blaise aveva scoperto che due mesi prima si era fatto la sua ex – e quella inquietante busta che stringeva tra le mani spasmodicamente era una lettera di ammissione della cara e illibata donna in questione – oppure il suo amico si era fatto fino allo sfinimento di polvere di corno di unicorno.

Quando il moro parlò, però, Draco si chiese se non fosse stato proprio lui a fare uso di droghe e a star vivendo quella strana allucinazione.

“Alla cortese attenzione del Signor Draco Malfoy” lesse Blaise. “Eppure è sulla mia scrivania”.

“Cosa c’è scritto?”

Blaise allungò il foglio di pergamena verso di lui.

“E’ l’indirizzo di un pub” disse sorpreso.

“Che intuito” lo sbeffeggiò Blaise “ma la parte migliore non è ancora arrivata, Draco. Recati sul posto alle otto e dieci, fra due giorni. Abbiate una buona serata, serpi! Ginny Weasley”.

“La piattola deve aver contratto qualche strana malattia. Indirizza la busta a me ma la manda sulla tua scrivania. Parla al singolare ma poi scrive buona serata, serpi. E poi perché dovremmo andare all’appuntamento?”.

“Non credo che sia con lei, l’appuntamento” disse l’altro.

“Cioè?”.

Draco era abbastanza turbato dal comportamento enigmatico di Blaise.

“La Weasley femmina è sposata con Potterino. Ti viene in mente qualche donna che, di recente, è rimasta single ed è estremamente legata a loro?”.

“Salazar. Blaise, non dirmi che…”

“La Granger!”


*


Draco aveva riflettuto a lungo.

Aveva bevuto parecchi bicchieri del suo Incendiario preferito e poi aveva appellato il giornale di quella svitata della Lovegood. Il Cavillo.

Sulla terza pagina una gigantografia della Granger sotto il titolone “ELFI DOMESTICI: HANNO DIRITTO DI REPLICA?” faceva bella mostra di sé.
E le parole bella mostra di sé erano di sicuro le più adatte!

Hermione Granger era diventata davvero una bella donna, anche se Draco faticava a crederlo possibile.

Indossava un tailleur azzurro, con una camicia bianca e aderente e la gonna sopra al ginocchio. I ricci erano domati (“lo credevo impossibile”), leggermente più chiari e le incorniciavano perfettamente il viso. Occhi grandi e espressivi, pelle brillante, naso all’insù e labbra carnose.

“Che schianto!”.

Nonostante l’avesse pensato non era stato lui a parlare ma Blaise che si era appena smaterializzato dietro di lui e l’aveva fatto crepare di paura.

“Giuro che se ci riprovi ti infilo la bacchetta nel-"

“L’unica cosa che voglio riprovare è corteggiare la Granger”.

“Come prego?”

“C’è stato un episodio… al sesto anno…”

Blaise Zabini aveva flirtato con Hermione Granger al sesto anno?

“Eri troppo impegnato a provare ad uccidere il nostro caro preside per prestare attenzione a un compagno Serpeverde che non ti stava nemmeno troppo simpatico, sai”.

“Cuciti la bocca o domani ti ritroverai nel letto tutti quelli che si sono fatti tua madre”.

“Non oseresti!”

“Vuoi scommettere?”

Draco e Blaise si insultarono per almeno altri dieci minuti per poi tornare all’argomento Hermione.

“Comunque” esordì Draco “al pub ci andrò io, rassegnati”.

Blaise scoppiò a ridere.

“Oh sì, Hermione Granger non vede l’ora di avere un appuntamento con un ex mangiamorte che per sette anni l’ha chiamata Mezzosangue, Zannuta, Mezzosangue Zannuta, Sanguesporco, Castora, Secchiona, Topo di Biblioteca e-“

“Vuoi tacere? Ti ricordo che la lista degli amanti di tua madre è decisamente più lunga” lo seccò Draco.

“D’accordo, d’accordo. Ma ammetterai che un bel Blaise Zabini sia migliore di un qualunque Draco Malfoy!” disse spocchioso, scacciando con la mano il nome dell’amico.

“No” commentò semplicemente il biondo “Io credo che la Granger non veda l’ora di abbracciare il qui presente uomo, pentito, che ha subito gravi ingiustizie e si è voluto riscattare. Concorderai con me sul fatto che questo vale più di un mangiamorte mancato che, sfruttando il suo essere codardo, si è nascosto nella sua dimora per tutta la durata della guerra”.

I due ghignarono.

“A noi due allora!”

“Hai davvero intenzione di presentarti?” domandò Draco.

“Mi hai rubato le parole di bocca!” rispose Blaise.

“La lettera era per me e sarò io a rispondere a questo gradito invito”.

“Per caso ti ricordi di chi è quella meravigliosa scrivania intarsiata, costata fior, fior di galeoni, con una foto del sottoscritto incorniciata in argento colato e decorata con le iniziali del già citato sottoscritto? Ah già, è la mia!” esclamò Blaise, indicandosi.

Draco sbuffò.

“Sogna, la Granger non inviterebbe mai te. Ci vediamo!”.

“Al pub, alle otto e dieci, sì, fra due giorni esatti. Addio” lo congedò Blaise.

“Guarda che siamo a Malfoy Manor, non so se ti è chiaro. Evapora!”.

“Lo sapevo benissimo!” disse con tutta la dignità che si può avere avendo torto marcio, Blaise e con una giravolta, sparì.

Draco guardò ancora la foto della Granger che salutava e sorrideva vittoriosa.

“Preparati, Blaise. Questa non te la lascio per nessun motivo al mondo”.





Angolo Autrice:
Ciao :D
In attesa di chiarirmi le idee su questa dramione, cerco di riempire i vuoti che il prologo (il prologo 0.1) ha lasciato.
Potrei scrivere tutto quello che c'è da chiarire su Hermione, Draco, Blaise, la famiglia Potter, Ron e *evitiamo spoiler* per poi riunire tutti questi possibili spin off e creare (FINALMENTE, SAREBBE ANCHE ORA) la storia vera e propria.
Non mi cruciate ma lasciatemi una recensione in cui dite di volermi cruciare!
Alla prossima,
FavoladiBeda