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Autore: S e l v a g g i a _    08/08/2014    2 recensioni
Un idolo è quella persona speciale, quell’amore platonico che ci accompagnerà per il resto della nostra vita.
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Sono quelle persone che incroci nel tuo cammino e che non ti lasciano più andare ed è gratificante perché per una volta c’è qualcuno che vuole rimanere. Rimanere per davvero.
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E poi ci sono i concerti mancati e le persone che erano lì, pronte a ricordarti che loro c’erano e tu no.
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Ma chi se ne frega dei Beatles poi, saranno pure stati ottimi cantanti ma per me il meglio sono loro, in fondo che me ne frega se faranno la storia della musica o no, quando possono essere la colonna sonora più bella della nostra vita?
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Os scritta da una Directioner a meno di quarantotto ore dal concerto del 6 Luglio.
Pensieri e incertezze di una ragazza rimasta a casa mentre il suo mondo stava bene anche senza di lei.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                            4 Luglio







Siamo già al quattro Luglio e loro fra due giorni saranno di nuovo qua.

Così vicini e così lontani, un controsenso bello e buono, un sentimento che ti logora dentro.
Volerli vedere solo per un secondo, desiderare uno scontro di sguardi anche solo per fargli capire quanto li amiamo, senza nessuna differenza di paese, siamo Directioners e come tali abbiamo imparato proprio da loro a rispettare gli altri.
Ma dove sono finiti tutti quegli insegnamenti che ci hanno dato?
Eppure mi sembra che loro ci abbiano fatto rompere i pregiudizi verso gli altri, ci abbiano spronato a non mollare mai anche quando tutto sta andando in frantumi, ci hanno indotto a credere in noi e nei nostri sogni impossibili, o no?
Un idolo, in un certo senso, è quel qualcuno che ti sta accanto nonostante tutto. Nonostante la distanza.
Un idolo è quella persona speciale, quell’amore platonico che ci accompagnerà per il resto della nostra vita.
Perché – ne sono sicura- loro resteranno, resteranno come non ha fatto mai nessun altro. Resisteranno alla nostra rabbia nei giorni in cui sono vicini ma in cui ci sono sempre quei fottutissimi chilometri a separarci, rimarranno nonostante gli anni e nonostante tutto noi li ameremo come la prima volta che li abbiamo ascoltati, se non di più. Li amerò come li ho amati in quella sera del Diciassette Febbraio, quando tutto ha avuto inizio.
Sono quelle persone che incroci nel tuo cammino e che non ti lasciano più andare ed è gratificante perché per una volta c’è qualcuno che vuole rimanere. Rimanere per davvero.
E tutte quelle volte che ci siamo chieste se li incontreremo mai, tutte quelle lacrime versate di gioia o di tristezza, tutti quei momenti che ci hanno regalato, il sogno di incontrarli, tutto questo ne è valsa la pena?
Ci sono volte in cui penso di dover abbandonare tutto, volte in cui sono consapevole del mio rifiuto per ogni cosa che non li riguardi e mi chiedo se davvero non sto andando oltre.
Ho paura, a volte, perché loro sono sempre lì e non se ne vanno, sono lì con i loro sorrisi e quegli occhi dolci e il mio cuore forse è troppo debole e piccolo per contenere tutte quelle emozioni che si vanno a scatenare.
E poi ci sono i concerti mancati e le persone che erano lì, pronte a ricordarti che loro c’erano e tu no.
E fa male, perché sì, si è felici per chi ha realizzato il suo –tuo- sogno ma sarebbe da ipocriti ammettere di essere felici veramente, quando dentro ti senti morire; quando invece di alzarti e sorridere vorresti rimanere nel letto a piangere.
I genitori che – per la maggior parte- non ci capiscono perché ‘ Sei solo una ragazzina, fra qualche anno li dimenticherai’.
 Ma come faccio mamma? Come faccio a dimenticarli se loro per me sono tutto?
La madre di un’amica che ti dice ‘ E’ stato bellissimo, mi sono commossa a vedere mia figlia così felice’  e gli occhi che si fanno lucidi per l’amarezza. La consapevolezza che anche se senza di te loro sono stati bene lo stesso.
Gliele invidio quelle parole perché vorrei che una frase almeno lontanamente simile a quella, fosse uscita dalle labbra della mia di madre, ma non è successo e sicuramente non succederà mai.
Ed è inutile che mi prenda in giro dicendomi che l’anno prossimo ci sarò perché sarebbe una fottuta cazzata che mi illuderà ancora e ancora.
E di illusioni ne ho avute fin troppe, e tutte sono finite in altrettanti delusioni, sogni infranti che non realizzerò mai.
E alcuni potrebbero definirmi pessimista ma io so solo che questa è la realtà e nella realtà non c’è posto per i sogni, figuriamoci se c’è posto per una ragazzina con la testa fra le nuvole e le cuffiette costantemente nelle orecchie.
La consapevolezza è dura e il mondo degli adulti fa schifo e credo che Louis abbia ragione, meglio rimanere bambini.
E forse- sicuramente- mi sto contraddicendo con le mie stesse parole, perché sì loro ci hanno insegnato a credere nell’impossibile ma ne avrò ancora la forza dopo tutto questo?
Troverò nuovamente la forza per rimettermi in gioco?
Non sempre si può ricominciare ma allora perché con loro ritrovo il coraggio?
Perché, io davvero non ho idea se tutto questo un giorno finirà, e non sto parlando della fine dei One Direction, no, ma di un’altra fine, quella dei miei sentimenti per loro.
La paura di svegliarmi una mattina e non sentire più lo stesso sentimento che ti attorciglia le budella al solo pensiero di loro, delle loro voci.
Se finisce tutto che faccio?
L’amore prima o poi finisce, ma il nostro non finirà vero? Vero ragazzi? Sarete con noi fino alla fine si?
Ho letto e visto commenti di ragazze che dopo il concerto si sentivano vuote ma speranzose di rivederli mentre altre che dopo che tutto era finito li hanno lasciati andare, che li hanno fatti scivolare via, ma come è possibile? Non si può lasciare andare qualcuno così, non ci voglio credere.
E se da una parte vorrei davvero incontrarli per dirgli ‘grazie’, dall’altra sono terrorizzata dal fatto che possano scivolare via anche da me, dal mio cuore; e da lì purtroppo se si va via allora non ci si fa più ritorno.
La sera del concerto, con le cuffiette alle orecchie, pronta per piangere insieme a quelle che erano lì vicino a loro, per un motivo diverso certo ma pur sempre con loro e per loro.
E ultimamente –negli ultimi due anni- quei cinque ragazzi sono stati il centro del mio tutto, mentre tutto il resto era sospeso.
Faccio un passo indietro e il cuore pompa forte, e loro sono lì, immobili, dietro tutte quelle porte.
I voti scolastici che vanno sempre più giù e quegli idioti che si credono sto cazzo solo perché ‘I Beatles erano veri artisti, hanno fatto la storia della musica loro’ e poi nemmeno sanno mezza strofa di una loro canzone.
Ma chi se ne frega dei Beatles poi, saranno pure stati ottimi cantanti ma per me il meglio sono loro, in fondo che me ne frega se faranno la storia della musica o no, quando possono essere la colonna sonora più bella della mia vita?
Le loro voci sono quello che voglio e degli insulti, davvero, non ne ho bisogno e sai Harry? Credo di non essere una di quelle persone che se ne fregano del giudizio della gente, proprio come te.
Perché il dolore lo sento e il cuore ogni volta si appesantisce, e credo che un giorno arriverà quel qualcosa che lo farà esplodere.
Fa male avere tutte quelle cattiverie addosso, perché il mio cuore non è così forte, però ho loro e quale miglior rimedio se non attaccare le cuffiette e premere play.
Quelle note, ora così famigliari, del loro primo singolo a coprire tutto il casino che ho in testa e sono gli unici che mi fanno stare in pace con me stessa.
La bellezza non c’è eppure loro mi fanno sentire una principessa.
Voglio che loro rimangano il migliore dei ricordi ,il più bello dei sogni, da cui ci si sveglia con l’amarezza in bocca e gli occhi lucidi.
E vorrei dargli tutto l’amore del mondo, vorrei dargli quell’amore che non ho mai ricevuto, vorrei dargli il meglio di me e tutte le certezze che non ho. Vorrei farli sentire a casa anche se nemmeno io ne ho trovata ancora una e forse un giorno chissà, magari sarà il mio momento ma per ora resto dietro a tutto questo, guardandoli splendere e accontentandomi di seguirli nell’ombra di uno schermo perché si sa che non tutto quel che si vuole si può avere.
La mia unica certezza sono loro e so che rimarrò fino alla fine, finché tutto sarà finito e allora cliccherò di nuovo su quel video girato in spiaggia e tutto inizierà da capo.

 













NDA.
Ringrazio chi è arrivato fino in fondo a questa os, se è piaciuta bene sennò si accettano critiche.
Credo che un po’ tutte le ragazze che sono rimaste a casa abbiano provato sentimenti simili ai miei.
Questa one shot è stata scritta di getto nella notte tra il 3 e il 4 Luglio e di quello che è stato scritto quella sera, non è stata cambiata nemmeno una parola, i sentimenti sono confusionali e non seguono logica, per cui anche se è un po’ incasinata ho voluto lasciarla nel perfetto ordine in cui i miei pensieri hanno viaggiato quella notte.
E’ ovviamente diversa dalle solite storie che si leggono qui su efp ma comunque sia pur sempre di amore si tratta no?
In realtà non era stata pensata per essere pubblicata ma era stata scritta con l’unico scopo di sfogarsi ma poi ho pensato ‘perché no?’ e quindi eccola qua.

Un bacio,
Sel.
  
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