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Autore: imabossassbitch    08/08/2014    1 recensioni
Alzai lo sguardo e guardai il cielo sentendo una lacrima calda e pesante, scaldata dai sentimenti che ancora provavo per Liam e piena del rimpianto di non avergli detto abbastanza volte quanto lo amavo e quanto mi rendeva felice, rigarmi il volto.
||Ziam||
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime. Piene di dolore, amarezza, rabbia, emozione... odio. 
Loro rimangono lì, incastrate tra le ciglia. Vogliono scendere, cadere e corrodere lentamente il mio viso ricordandomi quanto faccia ancora male, per quanto tempo io abbia cercato di incollare ed aggiustare ogni singolo pezzo del mio cuore che però, ogni giorno che passava, si rompeva in pezzi sempre più piccoli. 
Ed ora mi ritrovo con una vecchia lametta tra le mani, la rigiro e rigiro quasi fosse un divertimento e la premo più volte, con forza, sul polso sempre circondato da quegli stupidi ed inutili braccialetti rubati a mia sorella, troppo vecchi e troppo scoloriti per sembrare da ragazza. In realtà non li avevo mai usati e non ci avevo neanche pensato ma, da quando lui se ne è andato, ormai niente ha senso. 
Oggi é passatto un anno. 
Un anno senza il rompiscatole che la mattina mi svegliava saltandomi addosso. 
Un anno senza la mia ragione di vita. 
Un anno senza Liam Payne. 
Mi rialzo e nascondo quel piccolo aggeggio di metallo in un cassetto della mia camera, stando attento che nessuno riesca a trovarlo oltre a me, ed esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle con un piccolo calcio, esattamente come faceva Liam quando entrava o usciva di casa per fare la spesa o per andarmi a comprare qualche suo solito regalino, che io avevo sempre ritenuto cose troppo da ragazze. Insomma, non avevo mai pensato a me e Liam come una coppia, come dei veri fidanzati. Non riuscivo ancora a realizzare, era sempre stato un sogno per me, il sogno più bello che avessi mai fatto. 
Un bellissimo sogno che si tramutò poi nell'incubo peggiore quando Liam morì. Era stato tutto così inaspettato. Lui stava solo tornando da casa di sua madre. 
Ricordo ogni singolo messaggio che ci eravamo mandati mentre lui si annoiava, seduto in salotto, e sua madre discoteva con Ruth di una vecchia questione tra le due donne. Dopo qualche ora mi scrisse 'Sto tornando amore. Ti amo xX' e io sorrisi. Lo ricordo. Ero in cucina e volevo fargli una sorpresa, volevo provare a preparare una torta solamente per lui ed era uscita, non l'avevo bruciata e ora ero lì, piegato in due col cuore a mille a pensare alla sua reazione quando avrebbe letto quel "5 mesi di noi. Ti amo" scritto distrattamente in glassa rossa in cima alla torta ricoperta di panna, a pensare che avrebbe ritardato per comprarmi uno dei suoi soliti mazzi di fiori, a pensare che avremmo fatto l'amore sporchi di torta e con la pelle impregnata dal profumo di rose. 
Sentii il telefono squillare, lo afferrai e risposi con il sorriso stampato sul volto, sapendo che anche lui non riusciva a non stare senza la mia voce anche solo per due ore. Ma quella che sentii non fu la voce di Liam, era quella di un uomo che non conoscevo. Lui parlava e io restavo in silenzio. Ascoltavo con ancora lo sguardo fisso su quella scritta, quella di glassa rossa. 
Non capivo nulla, non avevo nessun groppo alla gola, non sentivo niente, pensavo solo fosse uno scherzo quando mi dissero 'È morto sul colpo. É stato un incidente. Non ce l'ha fatta, mi dispiace'.
Mi trascinai in camera lasciando cadere il telefono a terrà, lo schermo si ruppè esattamente come il mio cuore appena realizzai che non avrei mai più sentito quello strano brivido che mi provocava Liam quando mi accarezzava e mi dichiarava il suo amore, e non avrei mai più sentito il cuore battere e tirar pugni alla cassa toracica quando lui mi guardava, l'unico in grado di farmi arrossire con uno sguardo.
I tre giorni successivi rimasi nel letto ma non piansi, guardavo il soffitto e rimanevo tra le coperte, compiaciuto da quel calore che solo durante le mattinate fredde di Dicembre si può davvero apprezzare. 
Ma le coperte non erano calde come al solito. 
Quando mi svegliavo ero solo con le gambe strette al petto, a premere le unghie nella vecchia felpa nera di Liam, quella grande con sopra i disegni. Era ancora impregnata del suo odore e in quel momento non c'era cosa più bella.
Quella volta mi alzai, infilai un paio di pantaloni neri e misi le scarpe, lentamente. 
Uscii di casa.
Non mangiavo da giorni. Lo stomaco imprecava, mi girava la testa ma continuai a camminare fino al cimitero. Non mi ero presentato al funerale, sapevo che non avrei retto così mi limitai a raggiungere la sua tomba, quella lapide bianca con sopra inciso il suo nome. Guardavo solo quello perchè faceva male. Il cuore iniziava a far male, così come anche i polsi, le braccia. Non sapevo che sarei arrivato a tanto.
Alzai lo sguardo e guardai il cielo sentendo una lacrima calda e pesante, scaldata dai sentimenti che ancora provavo per Liam e piena del rimpianto di non avergli detto abbastanza volte quanto lo amavo e quanto mi rendeva felice, rigarmi il volto. 
Passarono circa tre mesi quando mi ritrovai in bagno con la lametta in mano, a farmi del male per l'ennesima volta. Il sangue mi colava lungo il braccio fino a terra.
Era rosso, rosso come il colore della glassa sulla torta, rosso come lo stesso sangue che Liam aveva perso quel giorno e rosso come le dodici rose che avevano trovato nella sua macchina. 
Le stesse dodici rose rosse erano state quelle che avevo deposto sulla pietra marmorea della sua tomba nelle settimane seguenti l'incidente. 
Le rose, erano i fiori che Liam mi regalava nelle belle occasioni. Erano i fiori del cespuglio che ci aveva nascosti da Harry mentre ci baciavamo di nascosto perchè loro non sapevano.
Il rosso, era il colore del cielo mentre mi baciava per la prima volta. Era il colore della sua maglietta mentre mi chiedeva di essere suo. 
E forse si, nonostante tutto noi ci appartenevamo. Ancora e per sempre.
Avevo lasciato la lametta a terra poggiando la testa al bordo della vasca da bagno.
Lì dentro io e Liam ci divertivamo come dei bambini, lui mi schizzava l'acqua addosso e io imprecavo per colpa del sapone. Ma in quel momento l'unica cosa che pensai fu la prima volta che mi fece suo. La prima volta che i nostri corpi si fondevano, dandoci il consenso di essere finalmente l'uno dell'altro. 
Era la tarda sera del 13 settembre ed io e Liam eravamo appena tornati  dalla festa di Niall. Mi aveva guardato e preso in braccio, portandomi nel nostro letto, accarezzandomi i fianchi con dolcezza mentre non smetteva di baciarmi, nonostante sembrava avere qualcosa dentro che lo bloccava e non gli permetteva di andare avanti, come con la paura che sarei scappato, che non avrei voluto.
Ma io capii, prendendogli il viso tra le mani e accarezzando le sue morbide guance, paffute come quelle di un bimbo, con i pollici. 
Ricambiai ogni suo bacio, muovendo la lingua a seguire la sua, a muoversi nella sua bocca come se fosse la prima volta che lo baciavo in quel modo, esplorandolo e rendendomi conto di quanto fosse buono il suo sapore; dolce per la torta che avevamo mangiato alla festa appena finita e acre come il fumo della sigaretta che ci eravamo fumati mentre tornavamo a casa mano nella mano.
Le mie mani scorrevano sul suo corpo privo della maglietta rossa che indossava da quella mattina. 
Mi ritrovai sotto di lui ormai senza nulla a coprire i troppi tatuaggi che mi ero fatto, senza nulla addosso. Mi sentivo vulnerabile, debole perchè nessuno mi aveva mai visto in quello stato, nessuno tranne Liam.
Ed era quello che avevo sempre sognato.
Doveva essere con la persona che amavo, ed era successo davvero, per quello mi ritrovai a sorridere tra i baci che Liam non smetteva di darmi. Perchè forse non gli bastavo mai come lui non bastava mai a me. 
Gemetti quando lui era ormai dentro di me. Mi teneva i fianchi ma non aveva gli occhi chiusi. Erano aperti e mi guardava proprio come io guardavo lui. 
I miei occhi che lasciavano trasparire l'insicurezza, la malizia e tutto ciò che provavo per lui.
I suoi che non riuscivo a decifrare.
Ma ero sicuro, nonostante il buio, che in quel momento mi stessero urlando quanto mi amava. 
Non c'era stato niente oltre a quello. Era solo amore. Forse l'inizio e di sicuro non la fine perchè io ero ancora abbracciato a lui e i suoi vestiti ancora a terra e quel che vi dico é che la mattina dopo li avrei ritrovati accanto ai miei nell'armadio.
Da quella volta tutto cambiò.
Ogni giorno la casa si riempiva sempre di più. L'armadio di vestiti. Il soggiorno di nuovi oggetti, nuovi giochi per la PlayStation, altri soprammobili di cui Liam non poteva fare a meno e le sue Converse che non metteva mai al loro posto. Il bagno era forse il più ordinato. Sul bordo della vasca era appoggiato uno shampoo alla fragola, l'unica cosa diversa. Le stanze erano piene del suo odore e il mio cuore era pieno di emozioni che non sapevo descrivere. 
Ricordo di quando non era a casa e sentivo la sua mancanza, così odoravo il profumo dei suoi abiti sempre piegati a fianco ai miei. Dopo un po', abituato all'odore di shampoo alla fragola e quello della sua pelle non sentivo più nulla perchè sapevo che non poteva durare per sempre, tutto aveva una fine. 
E noi dopo un'anno non l'avevamo ancora avuta perche il sentimento che provo per lui è ancora vivo e batte assieme al mio cuore, non accenna ad uscire, andarsene e sparire. Lasciare per sempre il mio stupido corpo pieno di cicatrici e ferite. 
Nonostante il dolore, nonostante tutto ciò faccia male lui rimane per farmi ancora più male.
Ma no. Io non voglio smettere di cercare l'odore di Liam in ogni angolo della casa per paura di dimenticarlo, non voglio smettere di pensare a lui, di guardare le nostre foto per paura di dimenticare il suo volto, i suoi occhi color nocciola che la mattina, mentre dormivo, mi guardavano come se fossi un opera di inestimabile valore. 
Non voglio smettere di rileggere le conversazioni sul telefono o di guardare quegli stupidi video che mi faceva da ubriachi. 
Non voglio. Non posso e non devo, perchè noi non dobbiamo avere una fine.


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Ciao a tutti, uaa. Finalmente ho pubblicato qualcos'altro grazie all'ispirazione delle 3.00 di notte :P
In questi giorni direi che ne ho molta e sono dell'umore giusto per iniziare una Fan Fiction -ancora devo decidere eheheh-.
Anyway, se volete posso scrivere qualcosa anche sotto richiesta, basta che mi scrivete tutto tramite un messaggio email o nelle recensioni che fa sempre piacere.
Che dire? Spero di ricevere tante recensioni visto che ci ho messo l'anima su alcuni punti, nonostante mi riesca abbastanza facile scrivere eew.
Con questo, alla prossima! Baci.
-Sara



  
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