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Autore: Sarah Shirabuki    09/08/2014    0 recensioni
Ho scelto un titolo giapponese perchè mi piaceva molto la pronuncia. Spero posa piacervi la mia storia, ci sto mettendo tantissimo impegno. Aspetto le vostre recensioni ed i vostri pareri, mi raccomando!
DALLA STORIA
Zwei non ricambiò l’abbraccio, anche se, per qualche istante, rimase sorpreso. Poi una fitta. Sangue. Suo padre l’aveva colpito a tradimento con la spada. Perché, si chiese? Perché aveva voluto che morisse mentre lo abbracciava? Cosa diavolo voleva dimostrare? Che in fondo non lo odiava? Che l’aveva ucciso solo per “ dovere “? Perché, secondo lui, era un pericolo? No. C’erano altre ragioni al di la di quel gesto, ragioni che solo i due riuscirono a comprendere. Eppure Zwei non pareva troppo sorpreso, anzi. Finalmente ricambiò l’abbraccio, sporcando suo padre con il suo stesso sangue.
“ Ricordatevi, padre… “ iniziò il discorso, appoggiandosi a suo padre per non cadere. “ la morte.. è solo… l’inizio “. E svenne, lasciano Metatron confuso. Cosa aveva voluto dirgli suo figlio con quella frase? Che, un giorno, la sua anima sarebbe tornata dagli inferi per fargliela pagare?
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Fukkatsu - shi wa hajimari nisuginai ( Rinascita – la morte è solo l’inizio )
“ La morte è soltanto l’inizio “
( Zwei )
Sabrie, regno dei Vampiri, 1000 anni prima. Era una fredda giornata piovosa, ed una bellissima ragazza dai lunghi capelli rosa attendeva. Dopo alcuni istanti, la giovane decise di voltare lo sguardo, e guardò per l’ultima volta una bellissima bambina dai lunghi capelli biondi e dagli occhi di ghiaccio, nascosta dietro ad una poltrona di colore rosso – il colore dei Baskerville – pensò la giovane donna, avvicinandosi e prendendo le mani alla piccola. Certo, non poteva sapere che, probabilmente, sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe rivisto la sua amata figlia.

“ mamma, perché dici che mi devo mettere in salvo? Io non ho paura, sono sicura che papà verrà presto “. Fece la bimba, ricevendo un abbraccio dalla madre. Che avesse ragione la piccola? Che questa fuga fosse sul serio una cosa insensata?

“ Piccola mia, io e tuo padre vogliamo che ti salvi, lo capisci questo? La fuori è pieno di persone malvagie e crudeli, che desiderano la nostra morte “ le spiegò la madre, ma la bimba scosse la testa. Ne era certa, il suo papà non avrebbe permesso alle persone cattive di uccidere lei o sua madre. Le amava troppo. Un rumore improvviso fece sobbalzare la giovane donna, che subito si staccò dalla figlia e prese il pugnale, sua unica arma di difesa. Dopo tutto, lei era solo una neo vampira, umana fino a qualche anno prima. Non aveva ancora ottenuto i suoi poteri. La porta si aprì, e la giovane si rilassò finalmente, vedendo chi era entrato. Corse ad abbracciarlo e scoppiò in lacrime. “ finalmente sei qui! Credevo che tuo padre non ti avrebbe mai permesso di raggiungere me e la piccola “.

“ Non sarà mio padre ad impedirmi di stare con mia moglie e mia figlia “. Rispose deciso lui. Occhi di ghiaccio, capelli d’argento ed uno sguardo perennemente triste. Era colui per il quale aveva accettato di diventare vampira. Colui che aveva sposato contro il volere della sua famiglia, che la ritenevano una macchia al buon nome dei Baskerville. Solo una persona fu dalla loro parte. Purtroppo, però, non bastò. Il padre di lui, tornato dall’esilio forzato che gli era stato imposto, cercò di costringere il figlio a rinunciare alla donna che amava, con scarsi risultati. L’unica cosa che riuscì ad ottenere fu costatare che, per il loro amore, quei due erano pronti a rischiare la vita. Poi c’era la loro unica erede. La mezzosangue, come l’aveva definita lui. Se avesse potuto, le avrebbe tolto ogni singola goccia di sangue che appartenesse alla madre, per renderla una purosangue, una degna erede dei Baskerville. Ma purtroppo per lui, questo non fu possibile, e la situazione degenerò, fino ad ora. Fino alla fuga della giovane donna e di sua figlia. Non avrebbe pensato che suo marito riuscisse a scappare all’ira di suo padre e che riuscisse a raggiungerle.

“ Amore, dobbiamo pensare alla piccola. Se tuo padre la trova… “ mormorò la giovane. Un altro rumore. Stavolta, entrambi lo sapevano bene: non era nulla di buono. Il ragazzo dai capelli argento guardò gli occhi azzurri della sua giovane sposa.

“ Hope, giuro che ti resusciterò “. Poi, più nulla. Il buio totale.

Passarono molte ore da quando quelle parole furono pronunciate. La bimba dai capelli biondi stava piangendo, guardando suo padre. Era sporco di sangue. Il sangue di sua madre, il cui corpo giaceva a terra, priva di vita. Sembrava quasi una principessa addormentata. Ma la realtà era ben diversa. Era morta, e la bambina lo sapeva bene. Guardò prima suo padre, poi la sua falce, la sua arma. Quell’arma con la quale avrebbe dovuto proteggere lei e sua mamma. Lui ricambiò lo sguardo della piccola, e si abbassò alla sua altezza, abbracciandola. Fu la prima volta che abbracciò sua figlia in quel modo. Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò una frase.

“ Ricordalo bene, piccola mia. La morte è solo l’inizio “. E la colpì. Così, senza pensarci due volte. Colpì la sua stessa figlia con la sua falce, per poi prenderla in braccio. Ormai aveva le mani completamente sporche di sangue, ma non gli importava un gran che. A lui bastava che sua figlia non soffrisse più. Gli bastava averla liberata al peso di questa inutile vita. Già. Ormai, anche per lui, la vita era diventata una maledizione. Mise il corpo della sua bambina accanto a quello della madre. Poi si alzò di scatto, guardando colui contro il quale avrebbe dovuto disputare la battaglia più difficile: Metatron, suo padre. Eh si, era arrivato in tempo per assistere alla scena. Era solo, senza le sue guardie. Si sentiva sicuro, evidentemente. Perché? Eppure si trovava di fronte a suo figlio, totalmente impazzito e con in mano una falce. Chi gli diceva che la sua prossima vittima non sarebbe stato proprio lui? Sorrise beffardo.

“ A quanto pare, anche quella sgualdrina di tua moglie ha avuto ciò che si meritava. Eh, Zwei? “ Rise crudele, e questo fece solo infuriare di più suo figlio, che non esitò a cercare di colpirlo. Avrebbe fatto un regalo a suo padre, liberarlo dal peso della vita, ma che gli importava? Odio, amore, rabbia, felicità, rancore, delusione, vendetta. Per lui non aveva più senso niente, adesso che non c’era più la sua Hope al suo fianco. Peccato che Metatron fu più veloce, prevedendo le mosse del figlio. Con un abile mossa riuscì a farlo finire a terra, piantando la sua spada proprio nella mano del figlio. Chiunque avrebbe gridato di dolore. Lui no. Lui si limitò a guardare il padre con rabbia. “ Figlio mio, sei totalmente pazzo, è evidente. Hai persino cercato di aggredirmi “. Sogghignò Metatron, muovendo di proposito la spada, per ferire maggiormente il figlio. Voleva dimostrare la sua superiorità, fare soffrire chi ha osato sfidarlo, anche se si tratta di sangue del suo sangue. Voleva sapere fin quando avrebbe resistito, prima di piangere e chiedere il suo perdono, terrorizzato all’idea di morire. Perché lo sapeva bene, suo figlio temeva la morte. Ma nulla di ciò che voleva accadesse accadde. On lo sentì piangere, né gridare. Non lo sentì chiedergli spiegazioni, o pietà. Solo quello sguardo, di chi non aveva più nessun timore. Come se avesse perso anche quella paura che aveva sempre avuto, la paura si morire di una morte violenta. “ avanti! Chiedi pietà “ Ordinò Metatron. Nessuna risposta da suo figlio. Non lo stava implorando, anzi, addirittura disobbediva ai suoi ordini. Non che fosse la prima volta. Aveva sposato Hope senza il suo consenso, e l’aveva messa incinta pur sapendo che solo vampirizzandola sarebbe sopravvissuta al parto. Aveva creato un abominio con le sue stesse mani. Un’umana vampirizzata. Ed una nipote che era l’erede della famiglia solamente per metà, perché metà del suo sangue era infetto, era il sangue di sua madre. Questo lo fece infuriare di più. Estrasse la spada dalla mano del ragazzo dai capelli argento, con furia. Lui nemmeno lo guardò, si alzò e basta. Ci impiegò qualche istante, ma alla fine si voltò verso il padre. Stessi, identici occhi di ghiaccio. Forse anche stessa crudeltà? Chi lo può dire? Nessuno ormai. Lui pareva saperlo. Ormai mancava poco, ed avrebbe raggiunto la sua Hope. Invece, il gesto di suo pare lo sorprese. Lo abbracciò, forse per la prima volta in tutta la sua vita, dato che nemmeno quando era piccolo l’aveva mai fatto. Zwei non ricambiò l’abbraccio, anche se, per qualche istante, rimase sorpreso. Poi una fitta. Sangue. Suo padre l’aveva colpito a tradimento con la spada. Perché, si chiese? Perché aveva voluto che morisse mentre lo abbracciava? Cosa diavolo voleva dimostrare? Che in fondo non lo odiava? Che l’aveva ucciso solo per “ dovere “? Perché, secondo lui, era un pericolo? No. C’erano altre ragioni al di la di quel gesto, ragioni che solo i due riuscirono a comprendere. Eppure Zwei non pareva troppo sorpreso, anzi. Finalmente ricambiò l’abbraccio, sporcando suo padre con il suo stesso sangue.

“ Ricordatevi, padre… “ iniziò il discorso, appoggiandosi a suo padre per non cadere. “ la morte.. è solo… l’inizio “. E svenne, lasciano Metatron confuso. Cosa aveva voluto dirgli suo figlio con quella frase? Che, un giorno, la sua anima sarebbe tornata dagli inferi per fargliela pagare?

SALVE :) ECCOMI CON UNA NUOVA STORIA. CHE NE PENSATE? SPERO POSSA PIACERVI. COSA ACCADRA' ADESSO? COSA AVRA' VOLUTO DIRE ZWEI CON QUELLA FRASE( CHE POI DA IL TITOLO A TUTTA LA STORIA)? ASPETTATE IL CAPITOLO 2 E LO SAPRETE :) MI RACCOMANDO SEGUITEMI E RECENSITE! KISS

ANGUSTIAS 

 
  
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