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Autore: Dedde_Jester    09/08/2014    0 recensioni
«Va indecentemente dietro ad un giocatore della squadra nemica, rivela tutte le nostre tattiche agli avversari, contraddice ogni mia frase, rischia la bocciatura in Trasfigurazione e ha pure la faccia tosta di tornare con quell'aria innocente a chiedere di venir accettata. Dimmi che non è vero. Ho forse dimenticato qualcosa?» aggiunse poi al pubblico muto come una tomba, gettando malamente la mazza a terra e incrociando le braccia al petto.
«Ha Affatturato la tua Cercatrice!» strillò oltraggiata Vivian, ancora incastrata tra i cespugli e senza bacchetta. Le sopracciglia di Gwenog sparirono tra ciuffi di capelli color cannella.
«Ammetto che questa mi mancava. Hai qualcosa da dire in tua difesa prima che ti spelli a suon di Schiantesimi?».

*
Ovvero di come Ludo Bagman incasina il Quidditch ad Hogwarts, il capitano delle Holyhead Harpies è una bulla e ad aver a che fare con loro è una Tassorosso che dovrebbe imparare a star zitta di tanto in tanto.
|Prima classificata al contest "OC che mania!" indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco sul forum|
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ludovic Bagman, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Atto Primo
Non ironizzare sul latte versato
 
Isola di Holyhead, Galles nord-occidentale
Dicembre 1971

«Nome».
«Lo sai benissimo chi sono».
«Nome» ribadì la strega con un lampo di sadico divertimento negli occhi, incrociando le braccia al petto.
Lei sbuffò, seccata. «Courtney Griffiths». 

«Motivo per cui sei qui?».
«Voglio incontrare il capitano».
«E perché mai?». Se nelle domande precedenti la strega aveva tentato di non manifestare troppo la palese soddisfazione, quella volta intrise la frase di tutto lo scherno possibile, il sorriso che andava allargandosi.
«Fatti gli affari tuoi» borbottò Court nervosamente, cercando di aggirarla con grandi falcate e testa bassa.

Vivian, un esemplare particolarmente irritante di giovanissima giocatrice di Quidditch professionale, l’affiancò in un battibaleno con un sorrisetto angelico, commentando con leggerezza: «Sai, sapevamo tutte che saresti tornata, persino Gwen. Tra parentesi, ha giurato di Schiantarti se avessi osato rimettere piede nel campo e, nel caso ti interessasse, abbiamo già un nuovo portiere. Non eri un rimpiazzo difficile, in effetti».
Scrollò le spalle, aggiustandosi la divisa smeraldina con nonchalance.

Tassorosso, la Casa dei giusti, leali e pazienti.

Court si ficcò le mani in tasca per dominare l'impulso di Affatturarla e incassò il colpo con ammirevole silenzio, nonostante il passo si fosse trasformato in una marcia serrata il cui obiettivo principale era martoriare il muschio e l'erba del loro prezioso campo accidentato.

Holyhead, nel Galles nord-occidentale, era senza dubbio il peggior posto di sempre dove stabilire un campo da Quidditch: boschi intricati, rocce enormi che spuntavano dal terreno senza apparente criterio e pioggia quasi perenne ne erano i principali motivi. Ma le Holyhead Harpies, l'unica squadra professionale completamente femminile, erano troppo fedeli al loro nome per cercarsi un luogo migliore, e così avevano scovato la radura più sgombra di quello sputo di isoletta gallese e ci avevano costruito un campo di fortuna con annesso un piccolo spogliatoio.

Courtney non l'aveva mai ritenuta una mossa particolarmente intelligente, dal momento che venire disarcionati in volo su quel campo significava morte certa per impalatura su uno dei massi frastagliati che lo circondavano, o almeno buona parte delle ossa rotte per il terreno tutt'altro che morbido, ma le originarie Holyhead Harpies avevano stabilito lì il loro campo e nessuna delle giocatrici dei successivi duecento anni si era mai preoccupata di modificare tale decisione.

Court aveva quasi raggiunto gli spogliatoi, quando Vivian, forse delusa per la sua mancata reazione alle provocazioni, riprese con cortesia ancora più affettata: «Come hai intenzione di convincere Gwen a riprenderti in squadra? Se anche riuscissi a calmare la sua ira, il che è improbabile, resta comunque il fatto che abbiamo già un nuovo Portiere e non possiamo sbattere fuori la nuova ragazza solo perché la grandiosa Courtney Griffiths si è degnata di onorarci con la sua celestiale presenza». Vivian abbozzò una profonda riverenza, per poi appoggiarsi alle malandate pareti di legno del piccolo spogliatoio, scrutandola con curiosità e scherno in egual misura.

«Voglio proprio vedere cosa ti inventerai questa volta» commentò incrociando le braccia al petto e alzando il mento in segno di sfida, il suo maledetto sorrisino mellifluo ancora ad incresparle le labbra sottili.

Così come l'animale della loro Casa, i Tassorosso non attaccano mai per primi: ma se li provocate, è a vostro rischio e pericolo.

Courtney abbassò la testa, lasciando che la cortina di arruffati ricci scuri nascondesse il suo sorriso seccato, e annuì impercettibilmente. Ci fu un lampo azzurro, e Vivian finì a gambe all'aria tra una macchia di cespugli dall'aria scomoda.
La Tassorosso infilò nuovamente la bacchetta nel mantello, inarcando soddisfatta le sopracciglia, ma perse di colpo l'aria boriosa non appena la porta dello spogliatoio si spalancò di scatto, rivelando una giovane donna scura e tozza che brandiva una mazza da Battitore con tutta l'aria di saperla usare. Appena vide Courtney assottigliò pericolosamente gli occhi, e strinse la presa sulla mazza fino a farsi sbiancare le nocche.

«Tu» sibilò. «Cosa sei venuta a fare tu qui?».
Courtney abbozzò un sorrisetto colpevole, tossicchiando imbarazzata. «Complimentarmi per lo splendido paesaggio innevato?».

Il che sarebbe stato davvero un ottimo diversivo per deviare l'attenzione da sé e riprendere il discorso davanti ad un boccale di Burrobirra, magari nel weekend, se solo Gwenog Jones avesse avuto un briciolo di senso dell'umorismo. Di fatto, invece, la battitrice e capitano delle Holyhead Harpies la fulminò con un'occhiataccia e strinse rigidamente le labbra come se stesse impiegando tutta la sua forza di volontà per non ridurle le ossa in polvere con la mazza. Saggiamente, Courtney si affrettò a distogliere lo sguardo.

Vide alcuni volti familiari affacciarsi dagli spogliatoi, richiamati da tutto quel trambusto, chi con un'espressione dispiaciuta per la sua probabile dipartita imminente, chi sfoggiante un sorrisetto compiaciuto. Nessuno, in ogni modo, lasciava trasparire la più pallida intenzione di prendere la sue difese.

«Evidentemente il figliol prodigo ha voglia di scherzare» ringhiò infatti la Jones nel silenzio più totale.
«Va indecentemente dietro ad un giocatore della squadra nemica, rivela tutte le nostre tattiche agli avversari, contraddice ogni mia frase, rischia la bocciatura in Trasfigurazione e ha pure la faccia tosta di tornare con quell'aria innocente a chiedere di venir accettata. Dimmi che non è vero».
Inarcò le sopracciglia con una smorfia sprezzante, squadrandola dall'alto in basso con lo stesso disgusto che avrebbe riservato ad un vermicolo marcio su cui avesse inavvertitamente posato la mano.

«Ho forse dimenticato qualcosa?» aggiunse poi al pubblico muto come una tomba, gettando malamente la mazza a terra e incrociando le braccia al petto.
«Ha Affatturato la tua Cercatrice!» strillò oltraggiata Vivian, ancora incastrata tra i cespugli e senza bacchetta.
Le sopracciglia di Gwenog sparirono tra ciuffi di capelli color cannella.

«Ammetto che questa mi mancava. Hai qualcosa da dire in tua difesa prima che ti spelli a suon di Schiantesimi?».
«Ecco, io - aspetta, come fai a sapere del mio rendimento scolastico?».
«Ti ho fatta pedinare» replicò Gwenog senza esitazioni, come fosse la cosa più normale del mondo.
«Certo, mi hai fatto pedinare» borbottò Court a mezza voce, scuotendo la testa esasperata. «Come ho fatto a non pensarci».
«Altro da aggiungere?».

Court azzardò un sorrisetto contrito, inclinando la testa di lato e infilandosi le mani in tasca.
«Uhm... mi dispiace?».
 
Courtney era sempre stata una Tassorosso un po' particolare.
Era permalosa, caratteristica che si addiceva molto di più alle altre Case che alla mite giallo-nero.
Per questo, dopo che Gwenog le trasfigurò le orecchie in lunghe e pelose orecchie d'asino, non riuscì a trattenersi dall'urlarle dietro, mentre si allontanava piccata: «E comunque io non rischio affatto la bocciatura in Trasfigurazione!».

A quel punto, ci vollero ben quattro ragazze per allontanare Gwenog dalla ex giocatrice e disarmarla delle bacchetta prima che si macchiasse di omicidio colposo.
Inoltre le orecchie d'asino non sparirono dai riccioli di Courtney per ben due settimane. 




Angolo Della Più O Meno Autrice

Allora, come già detto questa storia è stata scritta per il contest sul forum OC mania! di quella che era ColeiCheDanzaConIlFuoco e che adesso è scomparsa nel nulla. Bah. Vi metterei il link del contest ma sono negata e non sono capace di inserirlo, quindi biscotti per tutti e passiamo ad altro: questa sarà una mini-long (non doveva esserlo, ma una OS di 19 pagine era leggermente esagerata xD), e nulla, spero che vi piaccia.
Il 1971, per intenderci, corrisponde al primo/secondo anno dei Malandrini, in cui se non sbaglio Voldie era ancora fuori dai piedi. Quindi niente faida Mangiamorte-Ordine a scuola, volevo scrivere di un mondo magico non ancora segnato dalla guerra.
E sì, Gwenog Jones sarebbe più giovane dei Malandrini ma l’ho invecchiata di una decina di anni per licenza poetica. 




Grammatica: 9.6/10 
Ci sono solo un paio di sviste nella storia, te le segnalo (sono errori di battitura, per cui ho tolto 0.1 punti per ognuno, per un totale di 0.4): 
"che celava l’ingesso della Sala Comune di Tassorosso" Hai scritto "ingesso" invece di "ingresso". 
"alla sua famiglia su senza dubbio il peggiore di tutti." Hai scritto "su" invece che "fu". 
"e conversazioni a notte fonde arrivò Marzo" Al posto di "fonda" hai scritto "fonde". 
"è stata trasferita in riabilita al San Mungo." "Riabilita" va scritto con l'ultima "a" accentata. 

IC (dei personaggi conosciuti) e caratterizzazione dei personaggi: 10/10 
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati! 
Courtney è fantastica, con quell'ironia che ti fa morire dal ridere e riesce ad alleggerire la tensione e quel suo ricordarsi che "Sono una Tassorosso" quando la rabbia inizia a possederla. 
Mi ha divertito molto leggere di lei, è davvero un bel personaggio e tu l'hai reso molto bene! 
Anche gli altri personaggi sono ben descritti, soprattutto la Jones e la sua fida (?) compare -Vivian- e Ludo Bagman, che sei riuscita a mantenere IC nonostante si sappia poco e niente su di lui. 
Complimenti! 

Utilizzo pacchetto: 2/2 
Il pacchetto è utilizzato in entrambi i suoi elementi, quindi hai ottenuto punteggio pieno. 

Originalità: 10/10 
Non avevo mai letto una storia basata completamente su una giocatrice di Quidditch, complimenti! 
Devo dire che in quanto a originalità questa storia mi ha davvero conquistata, grazie anche al carattere della protagonista, sempre Tassorosso ma non troppo calmo. 
In ogni punto hai saputo sorprendermi e non posso che complimentarmi con te! 

Gradimento personale: 15/15 
Una storia fantastica e divertente, che mi ha catturato fin da subito, fin da quel litigio e quelle orecchie d'asino! 
E' una storia che parla di un sogno e di una ragazza -con uno spiccato senso dell'umorismo- pronta a tutto pur di vederlo realizzarsi. 
Che dire? Credo che inizierò a tifare per le Holyhead Harpies, d'ora in avanti! 

Totale: 46.6/48
 
 
  
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