Tutto partí da un semplice "ciao" detto quando ancora eravamo troppo innocenti per sapere che dietro anche ad una così semplice parola poteva nascere qualsiasi cosa: di certo non potevamo sapere che sarebbe stata la cosa più difficile da sopportare e accettare della nostra vita...


Vivevo con il mio coinquilino Louis da circa 3 anni, era il mio migliore amico e che dire, non potevo lasciarlo solo quando aveva deciso di abbandonare il suo passato, quel passato che non lo accettava per quello che era veramente.
Louis aveva 2 anni in più di me, ma non aspettatevi una storia d'amore tra noi due, lui era già innamorato.
Harry Styles.
Questo era il nome del ragazzo che dannava la sua anima da ormai 4 anni.
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Mi richiamó la voce acuta di Louis.
Mi alzai dal mio letto, chiusi il libro che ero intenta a leggere e lo raggiunsi al piano terra dove lui era immobile davanti alla finestra, abbassando il capo cominció a parlare: << È successo di nuovo, lo stavo raggiungendo per parlare -prese un lungo respiro- e appena... Appena mi ha guardato negli occhi mi ha.. Mi ha.. >> non riuscì a finire perchè le parole gli morirono in gola e cominció a lasciare libere piccole lacrime che scendevano lentamente dai suoi occhi azzurri arrossati dalla troppa tristezza.
Avevo capito di cosa parlava, e sapevo che non era un buon segno se lo aveva incontrato..
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Mi abbracció di slancio scoppiando in un pianto soffocato sulla mia spalla : << Reen, mi ha detto di lasciarlo stare e che siamo in pericolo.. >> 
<< Siamo?>>
<< Reen, sta.. Sta tornando per vendicarsi.. Io.. Io lo so che provi ancora.. Ancora qualcosa di forte per lui.. E.. Ti staró accanto, dobbiamo aiutarci.. >> 
Per vendicarsi? Sarei dovuta sparire, scappare.. Ma l'unico impulso che ebbi fu di dire: << Merda.. >> 
Come sarei riuscita a sopravvivere ai sentimenti fin troppo forti che provavo per quel ragazzo? Ero completamente ed incodizionatamente innamorata di lui.. E lui era la mia medicina, ma al tempo stesso il demone che assillava la mia mente..
<< Reen, non voglio vederti tormentata ok? Ce la caveremo.. Spero.. >> lo guardai negli occhi per essere veramente sicura di ció che stava dicendo e come ogni volta mi ritrovai confortata da quello sguardo fraterno che mi regalava ogni volta, lo abbracciai più stretto e sentii da parte sua un gemito di dolore : << Louis.. Che succede? >>
<< Niente di che tranquilla.. >> 
Non mi fidai e provai ad alzare la maglia nel punto in cui un secondo prima c'era la sua mano messa per stringere il punto dolorante.
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Ragazzeeee ciao, questa è la prima storia che scrivo, il capitolo è cortissimo ma gli altri saranno luuuunghi prometto, ahah se vi piace ditemi qualcosa :)