Capitolo IV – Chi è stato
a farti questo?
Le guerriere sailor nelle loro sembianze terrestri erano fuori al tempio
di Rei e discutevano animatamente. “Sono sicura che è un nuovo nemico che sta
prendendo di mira Usachan per indebolire tutte noi!”
– “Makoto io però ho sempre percepito delle minacce quando stavano per
arrivare, anche con largo anticipo, però in questo caso non è successo, non lo
so…” – “Rei conosciamo i tuoi grandi poteri divinatori, ma Usachan
sta male e non so se è per cause naturali…” – “Ha avuto un calo di pressione
impressionante, inoltre la cecità momentanea di solito non dura più di cinque
minuti, eppure lei non ha potuto vedere niente per più di due ore!”,
puntualizzò Ami preoccupata.
“Non è che…la nostra
dolce Usachan è incinta???” – le tre ragazze
guardarono Minako con incredulità – “Mi ha assicurato
che con Mamoru non è mai successo niente…in quel
senso.” – affermò con certezza Rei – “Caspita! E quando si sbrigano?! Mamoru ormai ha una certa età…” – “La vuoi smettere Minako! Qui stiamo parlando della sua salute! E poi se non
sbaglio i risultati degli esami saranno pronti tra poche ore, quindi
sbrighiamoci a raggiungerla a casa.” Rei prese le redini della situazione come
al solito.
Mezz’ora dopo erano tutte
davanti alla porta di casa Tsukino.
“Che dite…bussiamo?” –
“Forse Usachan sta ancora dormendo” – “E’
mezzogiorno, almeno Mamoru sarà sveglio…” – “Ho
parlato con sua madre prima per telefono, mi ha detto che stavano tutti uscendo
e di fare come a casa nostra” – “Beh, allora che aspettiamo, entriamo.” Ami
prese la chiave di riserva dalla cassetta delle lettere e aprì con
circospezione la porta. Si aspettavano di trovarli entrambi in cucina, ma non
c’era nessuno. “Forse Mamoru è andato all’università
e Usagi starà ancora dormendo”, bisbigliò Minako. Le altre annuirono, poteva essere solo così, non
era da Mamoru svegliarsi più tardi delle 9. Cercando
di fare meno rumore possibile salirono le scale e arrivarono di fronte alla
stanza di Usagi: la porta era socchiusa e Makoto che
capeggiava il gruppetto entrò lentamente. Quando i loro sguardi si posarono sul
letto di Usagi per poco non urlarono per lo stupore!
Usagi e Mamoru erano…nello
stesso letto
…addormentati
…abbracciati
e
seminudi!!!
Con grande sangue freddo
Makoto e le altre richiusero la porta, scesero le scale, uscirono dalla porta
principale e finalmente urlarono
Makoto
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA LI AVETE VISTI!!!”
Minako “MENO MALE CHE NON AVEVANO FATTO NIENTE!”
Di nuovo Makoto “Mi
chiedo se li abbia visti il padre di Usagi, forse lo
troviamo ancora stecchito da qualche parte in casa!”
Rei “Ora capisco Usagi, potrei scommettere che era tutta una scusa!!!”
Ami “Ma poi non si
vergognano di fare queste cose in casa di Usagi,
hanno tutto l’appartamento di Mamoru a disposizione!”
Minako “OMIODIOMIODIOMIODIOMIODIO”
Ami “Ehm…Minachan, calmati su…”
Minako “OMIODIOMIODIOMIODIOMIODIO”
“Ehi ragazze?” – la voce
di Mamoru le sorprese dalla finestra di Usagi come delle ladre – “Cosa avete da urlare tanto?” –
“MA NIENTE MAMORU!” risposero in coro “Stavamo passando a vedere come sta Usagi…” – “…però crediamo che sia tutto a posto…” – “…non
c’è bisogno di noi qui…” – “…eh già!” – quindi di nuovo tutte insieme “TANTO CI SEI TU, VERO?!”
“Ehm…ragazze scusatemi ma
siete sicure di star bene?” – le facce rosse e imbarazzate delle quattro
potevano far pensare male – “Si Mamoru, Usagi sta bene?”, Makoto fu la prima a riprendersi. “Un po’
meglio, però perché non salite, non state lì impalate. Fate piano che dorme
ancora.”
“Ci credo…dopo tutto il
movimento che avete fatto stanotte…”, mugugnò Minako
“Hai detto qualcosa Minako?” – “NOOOO! Dicevo che
avrei proprio bisogno di un po’ di movimento, sto ingrassando troppo.” – “Ah,
capisco.” Mamoru non ci capiva più nulla.
Entrarono e salirono di
nuovo le scale, quindi con gli occhi bassi entrarono nella stanza di Usagi, trovandola ora infagottata tre 3 strati di coperte.
“Dovete scusarmi ragazze, Usagi non sta molto bene…”
– “Che cos’ha?” – “Stanotte mormorava di morire di caldo eppure il suo corpo
era freddissimo e quando mi allontanavo le si alzava la febbre.” – “Molto
strano”, disse Ami. “Ho provato a staccarmi adesso per farmi una doccia e l’ho
coperta più che potevo, toccatela, è gelida.”
Le ragazze capirono che
tra loro non c’era stato nulla. “Ho bisogno di una doccia, potete starle
vicino?” – “Certo Mamoru.” – “Bene, ora scusatemi.”.
Le ragazze lo videro entrare in bagno: aveva delle occhiaie tremende. “Deve
aver passato una gran brutta nottata…” fece notare Ami alludendo più a Mamoru che a Usagi “E noi che
pensavamo…” – “Siamo state delle stupide, ma ora basta, pensiamo ad Usagi.”. Rei pose i suoi pollici sulle tempie di Usagi e fece una leggera pressione concentrandosi.
L’aura della guerriera di
Marte divenne visibile per qualche minuto e quando la ragazza tornò normale i
suoi occhi erano sbarrati “Cosa c’è Rei?!” – “Il cristallo d’argento…la sua
energia si sta esaurendo!” – “Come è possibile?!” – “E’ la verità, e non riesco
a capire perché…”
Tutte guardarono il viso
della loro migliore amica, sempre più pallido.
“Ragazze, proviamo ad
unire i nostri poteri per darle un po’ di forza!” – “Si, ma facciamo piano, per
ora non utilizziamo molta energia, potrebbe servirci più in là” – “Hai ragione
Ami. Cominciamo!”
Le ragazze si
trasformarono in guerriere sailor. Spostarono con
molta delicatezza Usagi al centro del letto. Venus si sedette sul letto posizionando il suo diadema in
direzione della testa di Usagi, Mars
scavalcò l’amica e si sistemò contro la finestra, con il diadema puntato al
fianco destro. Mercury rimase sul bordo del letto,
proteggendo il fianco sinistro e Jupiter le sue
gambe. Si presero le mani e si concentrarono.
“Potere di Mercurio”
“Potere di Marte”
“Potere di Giove”
“Potere di Venere”
“Infondiamo la nostra
forza nella nostra principessa Serenity!”
Le loro auree si fusero e
formarono un cerchio luminoso intorno ad Usagi.
Lentamente la ragazza riprese conoscenza.
“Amiche…”. Le quattro ragazze tornarono normali. “Come ti senti Usachan?” – “Un po’ meglio… grazie a voi” – “Non temere,
capiremo presto quello che ti sta succedendo.” – “Vi ringrazio…tanto…Mamochan?” – “E’ sotto la doccia, il tuo bello sarà qui a
minuti”, le fece l’occhiolino Minako. “Scusatemi se
vi do tanti fastidi…” – “Adesso non ricomincerai a piagnucolare?” – “No Rei,
scusami tanto, mi sento così debole…grazie ai vostri poteri io” – “La vuoi
smettere di ringraziarci Odango?”, la prese in giro
Makoto.
“Usako!
Finalmente ti sei svegliata!” – Mamoru si precipitò
da lei ancora in accappatoio – “Mamochan, perché mi
sento così male?”. “Mamoru, il cristallo d’argento è
debolissimo” gli bisbigliò Rei.
“Troverò chi ti sta
facendo del male piccola, te lo giuro!” – “No…lascia stare…ho bisogno di te
qui.” – nel momento in cui le loro dita si sfiorarono una luce si espanse per
tutta la stanza. “Il cristallo d’oro e il cristallo d’argento reagiscono
insieme. Mamoru, tu devi restare qui, penseremo noi a
trovare chi sta facendo del male alla nostra Usachan!”
– “D’accordo – sospirò Mamoru – però se doveste avere
bisogno di aiuto io non esiterò ad intervenire!” – “Ci faremo aiutare dalle Outer, stai tranquillo.”
“Ora dobbiamo andare Usachan, cerca di essere forte!” – “Goditi il tuo Mamochan, mi raccomando…” – “E non esagerare…”, le ragazze
la presero in giro per un po’ quindi con un bacio sulle sue gelide guance si
congedarono.
In strada non persero
tempo e si trasformarono di nuovo in Sailor. “Andiamo alla torre! Forse da lì
riusciremo a capire qualcosa di più!” – “SI!”
Usagi le seguì con la mente per un po’, poi sprofondò
di nuovo nel sonno. Mamoru le stringeva forte la mano
come aveva fatto durante la notte, sentendo il flusso del cristallo d’oro
passare dalle sue mani in quelle della sua Usako.
“Piccola mia, non ti
abbandono…non ti abbandono!”
Grazie a tutte per i
commenti, spero che vi piaccia anche questo capitolo! Come gli altri ho cercato
un misto di serietà e di comicità, le caratteristiche che più adoravo di questo
cartone! Vi prego di scusarmi se passeranno molti giorni o settimane da questi
due capitoli che ho postato in modalità “Flash”, ma sto organizzando un
trasloco (Roma, here I come! :D), una tesi e nuovi
corsi da seguire!