Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Green_Directioner    09/08/2014    4 recensioni
Ora sono qui, su questo tetto, seduta con le gambe fuori dal cornicione a pensare ai momenti più belli che ho passato con lui.
A pensare a quanto io sia stata stupida, per non averlo capito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
* * *
Crescendo mi è mancata una figura paterna, ma pazienza. Io e la mamma adottammo un bambino, a distanza. Era pakistano e aveva la mia stessa età, ogni tanto ci inviavano delle sue foto o suoi disegni..a cinque anni era veramente dotato per il disegno!
Conobbi Zayn a quell'età: io e mia madre andammo a conoscerlo lì. Atterrammo e all'aeroporto c'erano, ad aspettarsi, una ragazza di MSF(l'associazione con la quale avevamo fatto l'adozione) che teneva per mano un bambino felice..che appena ci vide e ci riconobbe ci venne incontro sorridendo. Ci salutò in arabo, ma noi ovviamente non capimmo e allora lui si mise a parlare inglese. Era dolce e gentile e ci fu subito intesa tra noi due.
La nostra intenzione era di rimanere li un mese e poi tornare in Inghilterra, dove vivevamo. Il mese passò in fretta tra risate...e altre risate. Un giorno una signora prese da parte mamma e a noi  ci disse di andare in un'altra stanza, ma io  che non avevo nessuna intenzione di ubbidire, mi appostai dietro la porta e ascoltai.
-ha visto? Ora che ci siete voi Zayn è felice, voi non avete visto come era prima, non parlava mai con nessuno e stava sempre in camera sua a disegnare.
Ero felicissima di aver reso qualcuno felice, anche se non so quanto potessi capire a cinque anni.
Intanto Zayn mi insegnava qualcosa di arabo, e a me piaceva molto questa lingua. Purtroppo (ora posso dire per fortuna) il giorno di ripartire arrivò, e sia io che Zayn eravamo le persone più tristi di questo mondo. Io piangevo, e affianco a me c'era  mamma che cercava di consolarmi.
Zayn ci accompagnò fino alla scaletta dell'aereo. Non so che mi acchiappò, ma lo presi per mano e incominciai a correre. Quando mamma se ne accorse, ci rincorse, ma oramai eravamo già fuori dall'aeroporto. Spinta da non so quale coraggio le andai vicino e le dissi all'orecchio:
-perchè non facciamo venire Zayn a casa con noi?
Mamma mi guardò incredula e disse:
- beh ecco non so...vedremo. ma perché sei scappata..non si fà!
- se lui non viene io non andrò da nessuna parte.
Li mamma capì che non aveva nessuna speranza con me, qualche giorno più tardi andò dalle "signore" (così le chiamavo io) che furono molto felici della proposta di mamma e poco dopo iniziarono le pratiche.
Passarono due lunghi anni prima che ci dessero il consenso di portare l'unico rimasto della famiglia Malik a casa con noi. Per mamma era stato difficile ottenere l'adozione, visto che era sola...ma poi vinse.
Intanto io è lui eravamo cresciuti, e io avevo imparato l'arabo alla perfezione. Mi ricordo che Zayn non sapeva che poteva venire con noi è il giorno di partire mi fece un ritratto e mi disse:
-Così ti ricorderai di me.
Che cosa dolce.
Intanto mamma  era entrata nella stanza, e io dissi
-è bellissimo, grazie...non mi dimenticherò mai di te...dai andiamo ci
accompagni?
- certo.
Mamma credeva che glielo dicessi in quel momento ma poi capì.
All'aeroporto mi sembrava di avere un déja-vu, ma questa volta non avrei avuto
bisogno di scappare.
Superato il check-in, aspettammo che il nostro volo venisse chiamato. Non
riuscivo a spiccare parola, tanto ero felice...ma cercavo di non farlo a vedere.
Il nostro bus arrivò e ci portarono fino all'aereo. Zayn, ovviamente si fermò e ci guardò salire.
Mamma mi guardò e io capii al volo.
- ehi Zayn che fai, non vieni?
Lui incredulo, mi guardò con gli occhi sgranati.
- ma come?
Io, vedendolo così spaesato, scesi e gli sventolai il suo biglietto davanti al viso, lui lesse il suo nome, e gli spuntò un sorriso che andava da un'orecchio all'altro. Mi stritolò in un abbraccio e salimmo insieme. Sull'aereo non faceva altro che ringraziare, e mamma lo dovette zittire dicendo che voleva dormire.
* * *
Ora sono qui, su questo tetto, seduta con le gambe fuori dal cornicione a pensare ai momenti più belli che ho passato con lui.
A pensare a quanto io sia stata stupida, per non averlo capito.
A pensare che in fondo è stata causa mia se ora mi guarda da lassù.
Di colpo mi torna in mente il giorno del ballo d’autunno al college… avevo 16 anni.
***
Ero vicino al bancone del locale scelto per questa festa. Il mio vestito era  turchese con un corpetto aderente ed una gonna più larga, con una fascia nera sotto il seno. Mi si avvicinò un tizio con una strana maschera sul volto, anche se i suoi occhi azzurri mi dicevano qualcosa. La sua voce mi chiede di ballare con lui, ma non so perché era un po’ inquietante.
-“Dai bambolina…vieni non ti mangio mica: magari qualcos’altro” inorridii a queste parole e cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma ero abbastanza brilla e non avevo la forza.
Poi una figura spuntò dall’ombra e disse alcune cose che non capii, ma afferrai solo “lasciala” e “ragazza”. Mi ci volle qualche minuto per capire quello che aveva detto. Io ero la sua ragazza.
-“Aspetta!” Riuscii a d allontanarmi ma quando arrivai fuori dal locale Non c’era più nessuno.
* * *
Solo poco tempo fa ho capito chi era.
E mi maledico ancora addesso per non averlo capito subito.
Guardo giù. No, non ce la faccio...
 
* * *
-“Che cosa ho fatto di male, eh?” Lo guardai negli occhi, e per la prima volta non riuscii al leggervi dentro.
-“ Hai baciato Drake! Ti pare poco?” Mi dispiaceva che fosse così arrabbiato, ma io non avevo fatto niente di male infondo.
-“ Bhe, io credo di poter baciare chi voglio, no?” Si sbattè una mano dualla fronte.
-“ No, tu non capisci. Non puoi capire.” Se ne andò verso la porta e prese il giubbotto di pelle.
-“ No, non ti capisco, ma tu non è che sei da meno.” “Aspetta!” Mi sbattè la porta in faccia e se ne andò.
 Lo rincorsi e vidi che quando stava per attraversare una macchina stava passando a tutta velocità.
“ Zayn!” Il mio urlo lacerò la notte, ma era troppo tardi.
* * *
A quel ricordo mi scende una lacrima. Ora capisco perché mi disse quelle cose, era geloso. Ma io, stupida, ero troppo accecata dal fatto che fossimo fratelli per accorgermene.
Mi alzo in piedi…posso  farcela se penso che di li a poco lo rivedrò.
 Ormai ho il viso rigato di lacrime, lacrime di dolore se penso a quello che sto per fare, ma lacrime di felicità quando penso al dopo. E mi sporgo ancora un po’ di più. Il mio ultimo pensiero prima di saltare è lui. Rivedo la sua faccia, il suo ciuffo che adoravo, il suo sorriso e la sua risata cristallina. Tutti i nostri momenti migliori mi scorrono davanti agli occhi come fossero fotogrammi mentre sento il vento nei capelli. 
Si, perché io amo Zayn Malik.



Sciau.
Allora… mi vergono tantissimo di questa os (che poi è la prima che scrivo), ma volevo provare un genere diverso da quello che ho sempre fatto, cioè l’azione.
E’ orrenda lo ammetto…se non vi piace la cancello dalla faccia della terra.
Non so come mi sia venuta in mente questa cosa, ma spero dia di vostro gradimento… ringrazio tutte quelle che passeranno di qui, anche se non lascerete una recensione (anche se ve ne prego)
*faccia cucciolosa*
A presto…baci
Sofii
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Green_Directioner