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Autore: Kotoko_chan    09/08/2014    5 recensioni
Questa raccolta di one shot saranno collegate alla mia opera principale, ossia "Junjou Revolution!". Tutte cercheranno di completare alcune lacune della storia principale mentre altre saranno divertenti. Buona lettura! (Per chi non ha letto la storia principale consiglio di leggerla per poter capire bene questa raccolta).
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi, Ryūichirō Isaka, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La malinconia di Cupido

“Salve a tutti! Sono Ryuichiro Isaka, colui che ha risolto molte situazioni spinose per diverse coppie facendo trionfare l’amore! C’è solo un problema. Porto fortuna in amore a tutti tranne a me”.
“Ehi Usagi sensei? Ma cosa sta facendo Isaka-san vicino allo specchio?”
“Ignoralo Aikawa. E’ impazzito del tutto”.
“Akihiko!!! Non dire così!!!”
Ryuichiro si accasciò a terra afflitto stritolando uno dei tanti Suzuki facendo irritare ancora di più il sensei.
“Stiamo lavorando e se proprio vuoi infastidire qualcuno, fallo fuori di qui!”
Akihiko si alzò iniziando ad ingaggiare una lotta con Isaka per strappargli Suzuki tra le mani. Il rumore della porta d’ingresso fece zittire tutti i presenti che interruppero le loro attività.
“Usagi-san, sono a casa”.
“Misaki! Bentornato!”
Il sensei corse velocemente verso l’ingresso lasciando improvvisamente il peluche così da far cadere Isaka. Si alzò infastidito notando la coppietta che si scambiava effusioni sotto lo sguardo eccitato di Aikawa che prendeva appunti. O meglio. Usagi lo stava letteralmente stritolando e Misaki si limitava a ricambiare l’abbraccio imbarazzato. Da quando erano tornati insieme il piccoletto era diventato più tenero e nonostante cercasse di mantenere la sua aria da duro, si scioglieva come neve al sole di fronte a lui.
“Misaki!” esclamò Isaka attirando la sua attenzione.
“Ah, buonasera a tutti. Isaka-san, cosa stai facendo a Suzuki?” chiese entrando nel salone con Usagi alle calcagna.
“Ho bisogno di affetto. Vuoi farmi tu delle coccole?” chiese con degli occhioni da cucciolo.
Akihiko lo fulminò con lo sguardo.
“Non provocare Usagi-san” disse semplicemente Misaki andando verso la cucina per prepararsi del tè.
“Sensei, per oggi abbiamo finito. Il manoscritto è perfetto e questi sono gli ultimi appunti per una nuova boys love” eccitata li consegnò un foglio che lui iniziò a leggere con attenzione lanciando sguardi curiosi verso la cucina.

“Va bene, portati anche Isaka-san” disse con un sorriso malizioso.
“Andiamo capo e lascia quel peluche!”
Trascinò via Isaka lanciando verso il divano il peluche e mentre chiudevano la porta sentirono distintamente: “Misaki, facciamo una bella torta?”
“Aikawa-san come fai ad attirare l’attenzione di tuo marito?” chiese di getto Isaka facendola arrossire.
“Oh… ehm… ecco… so come giocare le mie carte” rispose lanciando uno sguardo eloquente al suo seno prosperoso.
“Ah… giusto… sei una donna” rispose lui tristemente.
“Problemi con Hasahina?” chiese mentre arrivarono a pian terreno.
“Come??? Cosa??” chiese lui sconvolto.
“Avanti boss, lavoriamo a stretto contatto da anni e sono la redattrice del più grande scrittore di boys love di tutti i tempi!” disse lei sorridendo.
“Non hai tutti i torti…” annuì Isaka rassegnato.
“Ah! E’ arrivato mio marito. Per qualsiasi cosa puoi parlarne con me Isaka-san” disse salutandolo con la mano.
“Grazie” mormorò lui raggiungendo la sua solitaria auto.
Quel giorno Hasahina non c’era perché era impegnato con suo padre. Nonostante fossero insieme da anni al di là del lavoro non uscivano mai insieme, raramente effusioni, per non parlare del sesso quasi assente. Una volta si erano confessati i loro reciproci sentimenti.
“Esatto… una volta… quattro anni fa… e poi… più nulla”  pensò.
“Basta! Sono depresso! Vado da Ricchan!”
Correndo come un forsennato, e fermandosi solo per prendere dei super alcolici, raggiunse casa Takano-Onodera. Era il periodo natalizio, per cui era addobbata a festa.
“Ricchan!!! Sono arrivatoooo!” urlò entrando nel cancello aperto.
“Chi ti ha invitato?” chiese Takano irritato scendendo dalla scala che aveva utilizzato per addobbare il gazebo con delle luci.
“E’ così che tratti il tuo capo? Ah ecco Ricchan!!!” corse verso di lui mentre usciva di casa sorridente, abbracciandolo forte rendendo furioso Takano.
“Ryuichiro è proprio che ami metterti nei guai” commentò Onodera vedendo Takano allontanarlo da lui “vieni in casa” continuò indicando la porta.
Entrarono dentro dove dopo qualche frase senza senso di Isaka iniziarono a bere senza ritegno.
“Quel Hasahina! Non lo voglio più! Non mi tratta da amante ma da capo!” sbatté il bicchiere di whiskey sul tavolo del salotto mentre caldi fiamme del caminetto lambivano la stanza.
“Fai bene! Anche Ma-kun ultimamente mi trascura! Lavora troppo e quando riesce a tornare a casa crolla! Tutto per colpa tua!”
“Ehi Ritsu!”
“Gli ridurrò le ore di lavoro!”
“Ritsu cosa stai dicen… come??? Davvero Isaka-san??!”
Il più lucido dei tre era senza dubbio Takano che reggeva meglio l’alcol. Gli altri due quando bevevano diventavano irascibili e odiosi.
“Shiiiii!!! Niente lavoro!!!!”
“Ottimo! Diamoci da fare allora Ma-kun!” un barcollante Ritsu si alzò dal suo posto per mettersi a cavalcioni su Takano.
“Ritsu c’è Isaka” disse semplicemente alzandosi per poterlo depositare sul divano.
Il suono del campanello lo fece sospirare di sollievo. Abbandonò Ritsu e aprì la porta ad uno stanco Hasahina.
“Portatelo via!”
Lui entrò per recuperare il suo capo ma la scena che vide non gli piacque. Isaka si era avvinghiato contro Ritsu nel tentativo di baciarlo e lui opponeva una fiacca resistenza. Takano arrabbiato gli lanciò una ciabatta che lo prese in testa mentre Hasahina lo trascinò via lasciandoli soli.
Con un sospiro di sollievo si girò verso Ritsu con uno sguardo malizioso.
“Allora… dove eravamo rimas… Ritsu!”
Onodera stava dormendo placidamente sul pavimento. Ridacchiando lo prese in braccio portandolo di sopra pensando a quanto fosse fortunato ad essersi sposato con un tipo imprevedibile come il suo Ritsu.
Intanto in macchina Isaka era in guerra.
“Tuuuu!!!! Ti odiooooo!!!! Non ti amo più!!! Mi trascuri sempre!!! Non ti voglio!!!”
Hasahina resistette fino all’arrivo del loro appartamento dove lo scaraventò sul letto spogliandolo con rabbia.
“Ti farò rimangiare tutte le parole che mi hai detto”.
Passarono la notte così, facendo sesso frenetico, rabbioso, selvaggio. Mesi di frustrazioni concentrati in una notte.
Il giorno dopo Isaka aprì gli occhi confuso.
“Dove sono?”
“A casa” rispose una voce timorosa.
Si mise a sedere sentendola e gemette a causa del fondoschiena dolorante.
“Cos’è successo?” chiese.
“Non ricordi?”
“Non dirmi che… noooooo non dovevo dimenticarlo!!”
Si nascose sotto le lenzuola per la vergogna. Aveva fatto ciò che desiderava da mesi e lo aveva dimenticato!
“Hasahina sarà davvero arrabbiato!!!” pensò imbarazzato.
“Scusami per averti trascurato e per quello che ti ho fatto stanotte… se vorrai andartene non te lo impedirò, capirò…”
Isaka emerse piano dalle coperte per vedere in volto il suo compagno che intanto era seduto nella semi oscurità su un divano.
“Perché dici così? Dovrei essermi io a scusarmi!”
“E invece no! Fai bene a non amarmi più… io non ti costringerò a fare più nulla… sarò il tuo segretario… e se non mi vorrai più in quel ruolo me ne andrò…”
“Frena, frena, frena!!!! Chi ti ha detto che non ti amo più???”
“Tu”.
Silenzio.
“Quando?”
“Ieri sera quando sono venuto a prenderti a casa di Takano e Onodera”.
Impallidì ricordando strascichi della conversazione.
“Ah… ma non è vero! Ero solo arrabbiato perché tu mi trascuri sempre, ma io… io ti amo idiota!!!” esclamò con tono disperato coprendosi poi con il lenzuolo per nascondere il suo viso.
Hasahina si mosse e uscì dall’ombra avvicinandosi al letto.
“Ripetilo” disse sedendosi accanto.
“No!”
Hasahina scostò il lenzuolo per guardarlo sorridente.
“Prima tu” disse Isaka imbarazzato cercando di avere un tono di sfida.
Hasahina ridacchiò e avvicinandosi al suo viso mormorò a fior di labbra: “Ti amo”.
Il povero Isaka non resistendo più lo abbracciò tremante.
“Buon Natale” disse Hasahina con il cuore più leggero abbracciandolo stretto. Aveva rischiato di perderlo per sempre ma da quel giorno in poi le cose sarebbero cambiate.
Isaka a quelle parole si emozionò pensando che quello sarebbe stato il miglior Natale di sempre.
 
Angolo della follia
Salve a tutti!!! Sono ritornata come promesso con “Junjou Revolution! Il ritorno” =D
Ho deciso che non sarà una nuova serie ma alcune one shot dedicate ai nostri personaggi più amati. Dovrebbero essere sei… poi non so, la mia mente è sempre al lavoro. Coooomunque ho sempre desiderato scrivere qualcosa su Isaka e questo è il risultato =)
Le altre one shot completeranno la storia principale concentrandosi non solo sui protagonisti ma anche su alcuni personaggi secondari e ci sarà anche qualcosa di molto divertente ^^
Spero che vi sia piaciuta e attendo commenti! Vi comunico già il titolo della prossima one shot: “Una canzone ambigua”.
Secondo voi a chi si riferisce??? Hihi a presto =D

P.S. consiglio a tutti coloro per capire qualcosa in più di leggere “Junjou revolution!” e “Shadows” così capirete perché in questa sorta di mini crossover Takano e Onodera sono sposati ;)
 
Mi trovate su Facebook con il nome "Kotoko Chan".
   
 
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