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Autore: glam2012    09/08/2014    6 recensioni
Ascoli Piceno, Marche, Italia. Quattro amiche un po' strane e un po' bulle sono state escluse dal progetto di scambio culturale all'estero organizzato dalla scuola a causa di un brutto scherzo architettato precedentemente alla loro acerrima nemica, Antonella Alberghini. Di conseguenza sono costrette a passare l'ultimo anno di liceo in Italia, vivendo la solita e monotona routine. Ma tutto cambia quando conoscono i nuovi studenti arrivati dall'estero: Calum, Ashton, Luke, Micheal, Niall, Louis e Harry si rivelano infatti ottimi compagni di avventura per le loro marachelle, e non solo. Una storia ideale per farsi due risate, ricca di humor, comicità, e anche un po' di romanticismo, ambientata nella classica atmosfera italiana. Larry moments.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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il Piano


Se c'era una cosa che Nives amava, era fare amicizia.

Se c'era qualcosa che Nives amava più di fare amicizia, era fare amicizia con aitanti australiani dall'aspetto ribelle e alti circa due metri e mezzo.
 
"Piacere, Nives!" si affrettò a presentarsi la ragazza, ignara dell'epistassi che aveva ripreso il suo corso compromettendo le -importantissime- prime impressioni che occorrevano in quel momento.
Tuttavia, Michael ricambiò energicamente la stretta di mano di Nives con espressione divertita.
Dopo le altre presentazioni (che avevano provocato un'alzata di sopracciglia di Talia e una plateale alzata d'occhi al cielo di Atena), Immacolata passò finalmente un accendino a Michael, che prima di usarlo lo esaminò con un cipiglio.
 
"Non gli avrai dato QUEL maledetto accendino..." sussurrò Nives all'amica.
"Credo proprio che l'abbia fatto" mormorò Atena, stringendo gli occhi nella direzione dell'oggetto.
"Che c'è di male?" chiese Immacolata, incrociando le braccia sul petto. "E' solo un accendino... e poi me l'ha portato mia nonna da Lourdes! Sarebbe un vero peccato non usarlo!" protestò mentre si riprendeva il souvenir in questione, consacrato da un'immagine della Madonna in rilievo che trovava deliziosa (si illuminava al buio, persino!).
Talia sbuffò divertita, facendo per andarsene.
"Dove credi di andare?!" le fece Nives, parlando a denti stretti.
Talia sbuffò scocciata, restando dov'era.
 
"Allora, Michael," riprese Nives, dandogli una pacca sulla spalla fin troppo amichevole per uno che a malapena sapeva il suo nome, "qual buon vento ti porta in Italia?"
"Sono un exchange student" rispose Michael con un accento adorabile, tirando una boccata di fumo.
"Ma che bello! E in che classe ti hanno messo?" Continuò lei, sperando per il meglio.
 
Non le sarebbe dispiaciuto avere quello strano tipo coi capelli viola in classe con lei, e sarebbe stato un ottimo passatempo, di certo un'alternativa migliore al dormire sul banco o al rendere tutte le penne inutilizzabili trasformandole in cerbottane.
 
"Uhm... Quinta D, se non erro. Non ho ancora capito bene come funziona" ammise il ragazzo.
Nives si immobilizzò per un momento e si girò verso le sue compagne.
"Noi non andiamo in quinta D."
"Ma davvero?" disse Atena sarcasticamente.
"Non possiamo permettere che questo succeda" disse una Nives piuttosto agitata, ignorando la risposta ironica della sua amica. 
Si girò verso Michael e lo congedò con un "ci si vede in giro!", poi si rivolse nuovamente alle altre tre ragazze.
 
"Credo di avere un piano."
"Oddio, no" fece Talia, reggendosi la fronte con una mano.
"Perché ho il presentimento che stiamo per ficcarci nei casini?" aggiunse Atena, guadagnandosi uno sguardo apprensivo di Immacolata.
"Mimma, devi entrare nel sistema della scuola e cambiare Michael di classe..."
"Sei impazzita, per caso?!" esclamò Immacolata a gran voce.
"Sssh! Vuoi che ci scoprano già da ora?!" sussurrò Nives, guardandosi intorno per controllare di non aver destato sospetti.
"Dicevo," continuò imperterrita, "cambierai Michael di classe dall'aula di informatica..."
"E come intendi entrarci, nell'aula di informatica?" la interruppe Atena, che era piuttosto scettica sull'impresa.
"Secondo te per cosa ho coltivato i miei rapporti con i bidelli in questi 4 durissimi anni? Chiederò le chiavi a Bartolo..."
"Chi è Bartolo? Quello muto o quello a cui mancano due falangi alla mano destra?" chiese Talia.
"Quello senza dita. Come fai a non conoscerlo? Ci sei venuta per 5 anni in questa scuola..."
"Non è una cosa molto carina da dire!" si intromise Immacolata. Talia scrollò le spalle, incurante della sua bocciatura.
"Scusa, Talia. Comunque, ritornando al piano... io e Immacolata saremo nell'aula computer, mentre voi due farete la guardia fuori e picchierete chiunque cerchi di ficcanasare." concluse Nives.
"Bello", commentò Talia, "però non ho ancora capito perché dovremmo fare tutto 'sto casino per questo Kyle Scissor..."
"Michael Clifford" la corresse prontamente Atena, a cui il piano cominciava a incuriosire.
Nives fece l'occhiolino ad Atena e poi si rivolse alla bionda. "Almeno facciamo qualcosa di diverso in classe! Senza contare che molto probabilmente non faremo un cazzo per i primi due mesi, per farlo ambientare e cose del genere" spiegò.
"Okay", acconsentì Talia. "Ma come faremo a fare tutto in così poco tempo? Tra 5 minuti suona..."
"Oh Gesù!" esclamò Nives guardando l'orologio.
"Ehi!" la rimproverò Immacolata per quell'esclamazione blasfema.
"Dobbiamo... dobbiamo cercare un diversivo..." Nives si mordicchiò le unghie dipinte di arancione mentre pensava (e ignorava Immacolata).
"Potremmo far scattare l'allarme antincendio" consigliò Atena, ricordandosi di quella volta in cui, in secondo superiore, aveva usato la stessa tecnica per saltarsi un'interrogazione che avrebbe altrimenti compromesso la sua media perfetta.
"Sì! Sì! Sei un genio!" disse Nives, strappando di mano a Immacolata l'accendino di Lourdes che non aveva ancora messo a posto e dandolo ad Atena.
"Ehi!" protestò ancora inutilmente Immacolata.
"Fai il tuo sporco lavoro e poi raggiungici al corridoio del primo piano" raccomandò la fautrice del piano ad Atena, legandosi i capelli rossicci e alzandosi le maniche neanche avesse dovuto affrontare un orso a mani nude.
"Andiamo", disse poi, trascinando le altre due amiche verso l'entrata della scuola che dava sulla palestra.
 
Convincere Bartolo fu più difficile del previsto: Nives dovette promettergli cornetto e caffè tutte le mattine per un mese e 5 grammi della sua preziosa marijuana coltivata sul tetto.
Tuttavia ottenne le chiavi desiderate, e aprì l'aula di informatica con un gran sorriso, mentre Immacolata la seguiva un po' pallida e guardandosi attorno preoccupata.
 
Due secondi dopo il suono della campanella, un allarme assordante rimbombò per i corridoi di tutto il liceo Orsini.
"E brava Atena", fece fiera Nives con i piedi appoggiati su una delle scrivanie.
"Com'è che si chiamava il tipo?" le chiese Immacolata dopo un paio di minuti.
"Sei già entrata?!" le rispose meravigliata, avvicinandosi allo schermo e indicando il nome di Michael con l'indice.
"Questi sistemi sono ridicoli" affermò, "e poi la password era la stessa dell'anno scorso. Immagino che non si siano neanche dati la pena di chiedersi come facesse Nives Quercetti ad avere la media del 7,15 con tutti quei 3 a metà anno..."
"Che talento" si gongolò Miss 7,15 completamente a suo agio, dando dei colpetti affettuosi sulla schiena della sua amica hacker. Amica che non si tranquillizzò finché non spense il computer e risistemò tutto com'era prima con precisione chirurgica.
 
Dopo l'operazione di ripristino dell'aula a cura di Immacolata, ne uscirono e la chiusero in fretta, mentre Talia e Atena le raggiungevano. "Ci ha quasi sgamate il preside Scotti mentre faceva il giro delle classi per assicurarsi che non ci fosse nessuno", disse Atena "ci devi un favore grosso quanto oggi e domani... Ah, e ho anche dovuto spaventare un pivellino di secondo..."
"...e distrarre il professor Cosmodavide chiamandolo al cellulare con l'anonimo" aggiunse Talia.
Nives annuì contenta.
"Comunque adesso sono tutti alle piazzole d'emergenza. Troppo bello!" esclamò Atena.
"Dovremmo andarci anche noi, se non vogliamo che ci scoprano" fece Talia, avviandosi.
 
Quando anche le quattro ragazze furono nel cortile, Talia notò un certo brusio eccitato proveniente dalle ragazzine di primo. Molto probabilmente stavano fissando il nuovo arrivato, Mason Gringotts o come accidenti si chiamava lui (quel nome non riusciva proprio ad entrarle in testa), e per dare conferma alle sue supposizioni seguì la linea del loro sguardo.
"Oddio", si trovò a dire, attirando l'attenzione delle sue amiche, che guardarono nella sua stessa direzione.
"Oddio."
"Oddio..."
"Oddio!!!"
 
Di fronte a loro, a qualche metro di distanza, c'era sì Michael Clifford... Ma era circondato da altri ragazzi, molto, MOLTO attraenti. 
"Ragazze," cominciò Nives, "credo di avere un p..."
 
Ma non potette continuare, perché le sue amiche la interruppero con un altisonante "NO".
L.
   
 
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