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Autore: HZLNL_1D    09/08/2014    10 recensioni
Dopo aver avuto soltanto delusioni, tendi sempre a stare sulle tue, a mantenere una certa distanza dalle persona, qualsiasi rapporto ci sia, tendi a mantenere una certa distanza da tutto quello che potrebbe procurarti altro dolore.
Ti abitui alla solitudine, oltre a quella esteriore, anche a quella interiore, che è peggio.
Impari a fare affidamento solo tu stesso.
È così la vita: ti toglie e ti da.
Sta a te trovare un modo per sopravvivere.
Qualcuno, per cui sopravvivere.
_______________________________
Dicono che gli opposti si attraggono.
Ma se per una volta, fossero due persone apparentemente diversi ma così profondamente uguali ad attrarsi?
Dalla storia:
"Allora, vado così ti lascio sola."
"Tanto ci sono abituata."
"Ok, vado."
"Ho detto che ci sono abituata, non che mi piace."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You were not in my plans.


Dicono che la situazione peggiore è quando qualcuno ti parla e ti dice il contrario di ciò che avresti voluto sentirti dire. Probabilmente si, è una delle situazioni peggiori in cui qualcuno si potrebbe mai trovare, ma quella in cui si trovava adesso Haley era davvero estenuante. 
Aveva riferito a Janelle ogni minima cosa, senza omettere nessun dettaglio, comprese le sue emozioni, di quello che era successo con Ashton.
Da quella festa a oggi, ogni minimo particolare, baci inclusi.
Ma non aveva ancora ottenuto nessuna risposta, nessun segnale che potesse fargli capire cosa pensava la bionda di tutto questo.
Il suo sguardo era come perso, fissava lo stesso punto da almeno cinque minuti, ovvero il tempo che Haley aveva già smesso di parlare.
Janelle non si mosse di un centimetro, facendo aumentare l’ansia di Haley, che era seduta di fronte a lei con le gambe incrociate sul letto mentre torturava le sue dita.
Certamente sapeva che tutto questo non sarebbe piaciuto tanto a Janelle, ma il suo silenzio la stava torturando. Doveva sentirla parlare, emettere qualche suono. Doveva sapere cosa ne pensava.

-Janelle, ti supplico di’ qualcosa. Così non mi aiuti.- gemette Haley, frustrata.
-Io… non lo so Haley. Tutta questa situazione è strana. Non so cosa dirti. Non so cosa vuoi sentirti dire.- ammise Janelle, passandosi una mano tra i capelli biondi.
-Non devi dirmi cosa vorrei sentirmi dire, anche perché sinceramente non ne ho idea. Sono confusa almeno quanto te, anzi di più Janelle, credimi. Devi solo parlarmi, dirmi cosa ne pensi. Come facciamo sempre.- 
-I primi giorni che mi hai parlato di questo Ashton, non mi ha per niente fatto una buona impressione. Insomma Hal, ti ha preso di mira e ti ha minacciato per una cosa alla quale tu non ne sei a conoscenza, almeno non del tutto. Questo mi ha portato a pensare che fosse uno psicopatico o che ne so. Poi alla festa ti ha aiutato, grazie a dio, e gliele ha date a quello stronzo che ha provato a metterti le mani addosso. Questo mi ha fatto pensare che allora Ashton ha un cuore, non ti avrebbe soccorso altrimenti. Poi tu vai a ringraziarlo e lui fa lo stronzo, poi ti bacia, poi lo ritrovi coinvolto in una rissa e tu finisci con il curare le sue ferite nell’infermeria della tua scuola e lì riprova a baciarti. Davvero, non so cosa dire. È strano, davvero strano. Non ho mai avuto a che fare con una persona così.- sospirò Janelle, puntando le sue iridi verdi in quelle azzurre della ragazza seduta di fronte.
-Nemmeno io. Credimi, non riesco a non pensarlo e mi manda in confusione.- sbuffò afflitta Haley, lasciandosi cadere sdraiata sul letto.
-Sprechi del tempo a pensarlo? Haley ti piace?!- sbottò la bionda, un misto di malizia e preoccupazione nel suo tono.
Haley, udendo le parole dell’amica, si tirò di nuovo dritta e la guardò accigliata.
-Cosa? Ma che ti salta in mente Janelle. Insomma…- Haley cercava qualcosa da dire, ma la mente le si era annebbiata, riusciva solo a pensare a quegli occhi dorati con sfumature verdi. Janelle la interruppe, zittendola.
-Haley, mi hai detto di aver ricambiato il bacio. E lo avresti ricambiato anche in infermeria se solo quella signora non vi avesse fermato. E poi mi vieni a dire che non fai altro che pensarlo ultimamente. Forse… comincia ad interessarti…- 
-Io… non lo so Janelle.- sospirò afflitta. Tutta questa storia la confondeva, ma non poteva negare che provasse un certo interesse. Uno strano e malsano interesse verso il biondo. -Credo che… mi incuriosisce. Il suo comportamento, il suo modo di fare. Io… credo che ci sia qualcosa sotto. Che lui non fosse così una volta, qualcosa l’ha cambiato. E … mi ritrovo spesso a pensare che potrei scoprire cosa è successo, e chi è il vero Ashton Irwin.- ammise, dirlo ad alta voce le suonava così strano e … sbagliato.
-Può darsi che sia così, probabilmente. In fondo anche noi siamo state cambiate da qualcosa.- rifletté Janelle e Haley annuì. -Ma Hal … non so se lui sarebbe una buona cosa per te. Insomma… tu vuoi ‘aggiustarlo’, ma cosa ti dice che lui non guasterà te?- 
-Non lo so. Ma… nonostante tutto, voglio sapere di più su di lui. Non so nemmeno se è rimasto qualcosa da aggiustare.- disse Haley, liberando una piccola risata per la strana scelta di parole dell’amica.
Aggiustare: quasi come fosse un giocattolo rotto. A lei nessuno aveva mai cercato di aggiustarla, seppure si fosse rotta cento volte.
-Haley io sono qui e sai che troverai sempre il mio consenso, solo… stai attenta.- concluse Janelle sospirando, per poi abbracciare l’amica.
Sciolsero l’abbraccio e Haley si sentì leggera. Parlare di questo con qualcuno l’aveva aiutata, ma soprattutto ammettere a se stessa quello che pensava del biondo la faceva stare meglio.
Era ancora un po’ confusa, non riusciva a capire come fosse arrivata a questo. Ma ora le cose stavano così e non sapeva cosa avrebbe fatto adesso, in fondo era di Irwin che si trattava.
-Quindi ti piacciono i bad boy.- la stuzzicò Janelle, dandole una scherzosa gomitata nel fianco.
-Piantala.- rise Haley. -A te invece piacciono gli amici della tua migliore amica eh?- 
-Beh in effetti Ashton è un bel ragazzo, credo che se non fosse stato così antipatico con me oggi ci avrei provato a farmi dare il suo numero.- disse Janelle, sperando di ottenere la reazione che si aspettava dall’amica.
-Janelle!- urlò la mora con un tono di voce fin troppo stridulo. 
-Cosa, sei mica gelosa?- la derise l’amica.
-Ma cosa dici. Solo che … io intendevo Calum!- sbottò Haley, tappandosi poi la bocca con entrambe le mani.
-Cosa, perché? Haley devi dirmi qualcosa?- Janelle le rivolse uno sguardo minaccioso e cominciò ad avvicinarsi a passi lenti a lei.
-Non devi far capire a Calum che te l’ho detto ma… credo abbia una cotta per te.- disse Haley, cercando di trattenere una risata.
-Oddio, davvero?- urlò Janelle, un po’ troppo emozionata per i gusti di Haley.
Era chiaro ormai che entrambi trovavano simpatia nei confronti dell’altro, era una cosa ricambiata e Haley pensò che sarebbe stato tutto più facile.
-Cosa, anche tu lo trovi simpatico e interessante?- calcò l’ultima parola, come per stuzzicare l’amica.
-Può darsi, ma… ti prego non dirgli niente o ti uccido. Oggi quando l’ho abbracciato è stato… credimi quando dico che non mi sarei voluta staccare più.- rise Janelle, trascinando con lei Haley.

Erano ancora distese sul letto a ridere, quando la suoneria del cellulare di Haley attirò la loro attenzione.
-Chi è?- le chiese Janelle.
-Un messaggio.- rispose semplicemente Haley, dopo essersi allungata sul comodino per prendere il cellulare.

“Ehi, mi chiedevo… vi va di uscire domani tu e Janelle?
Mi piacerebbe vederla, cioè vedervi.
Ti prego, portala.
xx Calum”
 

Haley rise leggendo al messaggio, facendo così aumentare la curiosità dell’amica.
-Allora, vuoi dirmi chi è o hai intenzione di stare lì a ridere per il resto della sera?- chiese Janelle, cogliendo così l’attenzione della mora che cercava a stento di trattenere un’altra risata.
-Il tuo Calum…- cominciò Haley, ma subito fu interrotta dall’amica. 
-Piantala, non sei divertente.- sbottò Janelle, mentre cercava di trattenere anche lei una risata.
-Si, come se non ti piacerebbe.- rise Haley, ricevendo un’altra botta sulla spalla da parte della bionda. -Comunque, chiedeva se domani ci va di uscire con lui e…- 
-Certo!- un grido acuto uscì dalle labbra di Janelle, che si rese conto troppo tardi di essersi mostrata troppo entusiasta. -Intendo, sarebbe divertente.- si corresse, cercando di apparire indifferente alla situazione ma Haley rise di gusto, perché i tentativi di Janelle fallirono miseramente.
-Ok, allora gli dico di passarti a prendere domani sera.- sorrise Haley, pronta a digitare ma la sua amica le strappò il telefono dalle mani.
-Passare a prendermi? E tu? Haley non farai quello che stai pensando.- le puntò un dito contro, facendola sbuffare.
-Ma se vengo anche io ci sarà anche Ashton, per non farmi fare da terzo incomodo.-
-E cosa vuoi fare? Lasciarmi sola con un ragazzo che conosco da quanto? Cinque ore massimo?- s’imbronciò Janelle. -Ti prego, vieni anche tu. E poi non è detto che porti Ashton.- 
Il sorriso a trentadue denti bastò per convincere Haley, che svogliatamente rispose al messaggio di Calum, anche se qualcosa le diceva che se ne sarebbe pentita. 



-Non so come tu possa aver pensato una cosa del genere: io e Haley insieme.- disse Calum, per poi lasciarsi andare in una risata liberatoria. Convincere Ashton che avesse frainteso tutto, era stato parecchio difficile. Ci aveva impiegato tre ore per farglielo capire. Eppure Calum si ritrovò a pensare al fatto che Ashton trovava sempre una risposta pronta ad ogni sua affermazione, come se fosse stato attento per tutto il tempo ai comportamenti e ai gesti suoi e di Haley. Più a quelli della ragazza però, visto che aveva descritto i comportamenti di lei in ogni minimo dettaglio.
-Non c’è niente da ridere. Chiunque vi avrebbe scambiati per una coppia, sembrate così … affiatati.- disse Ashton serrando la mascella, con una smorfia sul viso come se fosse disgustato dalle sue stesse parole.
-Per poter affermare questo significa che sei stato attento ad ogni nostro comportameto.. o meglio, suo..- disse Calum, lasciando in sospeso la frase, ma facendo intendere perfettamente cosa intendesse. 
-Piantala.- rispose brusco, guardandolo male.
-Ti ho visto oggi quando ti fermavi a fissarla. In quei momenti vorrei tanto sapere cosa pensi.- sorrise Calum. -Devi dirmi qualcosa?- 
-Smettila di blaterale Calum. Non c’è niente da dirti. Lo sai… la tengo solo d’occhio.- sbottò Ashton, sperando che la conversazione si chiudesse lì o che almeno passassero a parlare di qualcos’altro.
-Perché lo neghi? Sappiamo entrambi che non la stai più tenendo d’occhio, o almeno non più. Ammettilo che ultimamente hai un.. malsano interesse nei confronti di Haley.-
-Non ho nessuno interesse, mi diverte solo darle fastidio.- 
-Ma oggi non l’hai fatto, quando avresti potuto farlo.- lo sfidò Calum, sistemandosi meglio sul divano in pelle.
-Solo perché non mi andava. Adesso smettiamola con questa stupida conversazione e ti prego, smettila di far squillare quel telefono!- borbottò in fretta, indicando l’iPhone di Calum con un gesto brusco.

Calum scosse la testa e rise, attento a non farsi sentire dal biondo.
Sbloccò il cellulare e il nome di Haley comparse sul desktop.

“Hai intenzione di provarci con la mia amica, Calum?
Ok, ci saremo.
E soprattutto, ci sarà Janelle ahaha c:
xx Hal”


Calum sorrise. 
Ora toccava convincere Ashton, prima di rispondere alle ragazze e dargli più informazioni.

-Ashton?- lo chiamò, ricevendo in risposta un mugolio da parte del biondo. -Hai da fare domani sera?- 
-Credo di avere del lavoro da sbrigarmi verso sera tardi. Perché?- gli chiese Ashton, senza distogliere lo sguardo dal film che stavano trasmettendo in tv.
-Perfetto, allora sei libero. Domani usciamo con le ragazze.- sorrise trionfante Calum, pronto ad alzarsi dal divano così da non lasciare il tempo di replicare all’amico, che però lo fermò prontamente per la spalla.
-Ho detto che ho del lavoro da fare. E poi con chi dovremmo uscire?- gli chiese, con un sopracciglio inarcato.
-Ashton dovresti smetterla di fare quelle merdate, o sai bene che prima o poi finirai nei casini.- replicò Calum, cercando di non rispondere alla domanda posta dall’amico.
-Questi sono affari miei Cal, non mi ritirerò adesso ho bisogno di questo lavoro. E rispondi: con chi dobbiamo uscire?- richiese, scandendo ogni singola parola dell’ultima frase.  Ormai la sua attenzione era completamente rivolta al moro, dimenticandosi completamente di ciò che stava guardando.
-Fa come vuoi.- borbottò infastidito il moro. -Usciamo con Haley e Janelle.- 
-Cosa?! Tu sei matto. Io non ci vengo. A volte arrivo a pensare che hai un criceto in prognosi riservata al posto del cervello, cazzo.- sbottò Ashton, agitandosi notevolmente.
Calum quasi rise al suo comportamento e alle sue parole, ormai lo conosceva fin troppo bene da capire quale fosse il vero motivo per cui non volesse andare.
-Scusa perché ti scaldi tanto? Sbaglio o per te Haley è indifferente? Non capisco cosa ti cambi venire a farmi da spalla, insomma.. Mi lasceresti solo?- lo provocò il moro.
-Il fatto è che quella ragazza non la posso vedere, ok? Non farmi domande, non avrai risposta.- sbottò il biondo.
-Ok, non ti farò domande. Quindi vieni?- tentò ancora Calum, cercando di non ridere. Il biondo serrò la mascella e dopo aver alzato gli occhi al cielo, rivolse uno sguardo truce all’amico.
-Ok, vengo. Ma non te la prendere con me se la serata non andrà come desideri.- 
-Mi accontenterò.- sorrise Calum, per poi digitare qualcosa sul suo telefono.


-Jane, Calum ha risposto!- urlò Haley, per poi sentire la porta del bagno sbattere e la bionda catapultarsi sul letto in meno di dieci secondi.
Haley non riuscì a trattenersi e cominciò a ridere, fino a quando Janelle le lanciò un cuscino sulla faccia, zittendola.
-Smettila di ridere e dimmi cosa ha detto.- disse Janelle, fingendosi offesa.
-Allora… - Haley tirò un lungo respiro così da non scoppiare a ridere, prima di continuare. -Dice che domani ci passeranno a prendere alle sette, di farci trovare pronte.- 
-Perfetto.- sorrise Janelle, ma smise quando vide la faccia afflitta dell’amica. -Haley dai, ci divertiremo. Ci sarà Calum, è il tuo migliore amico no?-
-Si, ma ci sarà anche Ashton!- sbuffò.
-Ma non dovrai stare per forza con lui o parlarci, potrai ignorarlo.- Janelle le si avvicinò e le rivolse un sorriso.
-Sarà la serata peggiore della mia vita.- sospirò Haley.
-O magari la migliore.- ammiccò la bionda, facendole alzare gli occhi al cielo.


L’ora dell’appuntamento arrivò in fretta. 
Haley non riusciva ancora a realizzare il fatto che avesse già passato ventiquattro ore con la sua migliore amica a distanza. Probabilmente avrebbe realizzato la cosa tra qualche giorno.
-Hal so che non sei entusiasta di questa uscita, ma tra venti minuti Calum sarà qui e tu stai ancora indossando un pigiama con le mucche!- si lamentò Janelle, catturando l’attenzione di Haley.
La mora alzò lo sguardo e vide la figura di Janelle piazzata davanti, con le braccia incrociate al petto mentre la fissava con uno sguardo che ad Haley non piacque per niente.
Indossava un top corto in jersey grigio a maniche lunghe, un paio di shorts Denim blu corti e consumati ai bordi insieme un paio di converse nere.
-Metti questi, su.- Janelle le lanciò qualcosa che andò a finirle sul viso.
Haley li raccolse svogliatamente, sbuffando e ricevendo sguardi omicidi dalla bionda.
-E io dovrei mettere questi?!- urlò quasi Haley, tenendo tra le mani i vestiti che l’amica le aveva scelto e guardandoli disgustata.
-Haley erano nel tuo armadio, non puoi dire che non ti piacciono!- sospirò afflitta Janelle.
-Non dico che non mi piacciono. Solo… è molto che non li uso, non credo mi staranno bene.- Haley abbassò lo sguardo e la sua insicurezza si fece sentire ancora una volta.
Non pensava di essere grossa o niente del genere, semplicemente adesso si faceva più problemi a mettere in mostra il suo corpo. Si sentiva a disagio. Non le piace essere guardata, si era abituata ad essere invisibile.
-Sono sicura che ti staranno bene, Hal. Dai su, vai a cambiarti.- le sorrise Janelle.
Haley ricambiò il sorriso e prese i vestiti, per poi portarsi con passo stanco al bagno.
Non era ancora riuscita a trovare un valido motivo per cui la serata sarebbe andata bene per lei, con il biondo intorno.
Smise di fissarsi allo specchio e scosse al testa. Si immerse nel getto dell’acqua calda, rilassando tutti i suoi muscoli tesi.
Dopo varie urla da parte di Janelle, che ogni  dieci minuti la informava dell’ora, decise di uscire e vestirsi.
Prese i shorts blu denim a vita alta con i risvolti cuciti in fondo alla gamba e il top nero corto in vita  a maniche lunghe e li indossò.
Mise il solito strato di trucco e tornò dall’amica.

-Haley, smettila di tirare giù quella maglia. Sei bellissima e quei vestiti ti stanno a pennello!- Janelle riprese per l’ennesima volta Haley, mentre erano sul portico della casa.
Haley sbuffò, per poi alzare gli occhi al cielo.
Delle luci soffuse si fecero largo dal fondo della strada e le due amiche scesero nel vialetto della casa.
-Pronta?- le chiese Janelle sorridendo.
-Prontissima.- disse ironica Haley, facendola ridere.

-Ragazze, siete bellissime.- le salutò Calum, dando a entrambe un bacio sulla guancia.
-Ciao Calum.- Haley gli diede un piccolo abbraccio, mentre Janelle si limitò a sorridere.
Si avvicinarono all’Opel Adam blu, pronte a salire entrambe nei sedili posteriori, quando Calum le fermò.
-Janelle, ti dispiacerebbe venire avanti?- il sorriso imbarazzato di Calum servì a intenerire Haley e fermarla dallo strangolarlo quando si rese conto che si sarebbe dovuta sedere nei sedili posteriori con Ashton.
Janelle diede un veloce sguardo di scuse all’amica, per poi prendere posto avanti, a fianco Calum, con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.
Haley tentennò qualche secondo, prima di aprire lo sportello blu e salire sulla macchina.
Una volta essersi comodamente seduta e aver poggiato la borsa sulle gambe, così da coprirle, fece un gran sospiro e si girò verso il biondo che sapeva la stesse fissando da quando aveva aperto lo sportello.
-C-ciao… - la voce di Haley suonò flebile e insicura.
-Ciao. - rispose secco, per poi squadrarla dalla testa ai piedi.
Haley si sentì terribilmente a disagio sotto lo sguardo del biondo, come se con quell’occhiata avrebbe potuto scoprire cose di lei che nessuno sapeva. Era pronta ad incassare un’affermazione dal ragazzo, ma quest’ultimo fece incrociare un’ultima volta i loro sguardi per poi prestare attenzione alla strada.
Haley sentì qualcosa muoversi all’altezza dello stomaco e un nodo alla gola. Cosa le stava succedendo non lo sapeva, così rivolse anche lei lo sguardo al di fuori del finestrino, per evitare di far notare i suoi occhi diventati lucidi per il nervosismo.
Perdere il controllo del suo corpo e delle sue emozioni la rendeva nervosa. Stare vicino al biondo la rendeva nervosa.

Il resto del viaggio passò tra i sospiri di Haley, i lamenti di Ashton e le chiacchiere e risate infinite tra Calum e Janelle.
-Siamo arrivati.- la voce di Calum, fece destare dai pensieri Haley.
Si guardò intorno e si rese conto solo in quel momento che Calum avesse parcheggiato la macchina in un grande parcheggio, per metà affollato. Capì di che posto si trattasse, quando vide la scritta ‘Bowling’ che si illuminava alternando il colore rosso, blu e bianco.
-Quanto tempo che non vado al Bowling!- affermò Janelle contenta, aggrappandosi al braccio del moro.
-Ti piace quindi?- le chiese lui felice di aver scelto il luogo giusto.
-Tantissimo- 
-E a te Haley?- le chiese Calum, facendole segno di seguirli.
-Diciamo che non sono proprio brava. Anzi, faccio pietà.- ammise Haley, scaturendo le risate degli altri, persino del biondo.
Haley fu sorpresa, almeno quanto Calum, nel sentire ridere Ashton che fece finta di nulla quando si accorse degli sguardi dei due.
La mora pensò che fosse una risata strana, non solo perché non l’avesse mai sentito ridere, ma anche perché la risata in sé era strana. Era strana quanto contagiosa, e Haley si ritrovò a dover mordersi il labbro per nascondere un sorriso.

Dopo aver preso una pista e aver preso le scarpe per tutti, cominciarono i primi tiri.
Cominciò Janelle con uno strike, seguita da otto birilli buttati su un totale di dieci da Calum e da uno strike di Ashton. Quando arrivò il suo momento, Haley si alzò dalla sedia azzurra con le mani che le sudavano. Non ci giocava da tempo ormai, ma comunque non era mai stata brava, sapeva per certo che tra qualche secondo avrebbe fatto una delle sue peggiori figure.
Si avvicinò alla pista, sotto lo sguardo divertito degli altri.
-Potete smetterla di fissarmi?- urlò imbarazzata, alzando le braccia al cielo. 
-Dai, tira campionessa.- la derise Janelle, ridendo con Calum.
Haley le fece una linguaccia e tirò la palla.

Ashton era seduto sulla sedia su cui prima c’era Haley, che adesso stava tirando goffamente la palla da bowling.
Ashton guardò ogni suo movimento, prevedendo prima ancora che tirasse, che la palla sarebbe andata fuori pista e così successe.
-Odio questo gioco.- sbottò Haley, causando così altre risate da parte della bionda e di Calum, che erano seduti in maniera fin troppo vicina per conoscersi solo da un giorno.
Senza pensarci, Ashton si alzò dalla sedia e si avvicinò alla ragazza che provava ad afferrare la palla nel modo giusto.
Le si avvicinò da dietro silenziosamente, per poi circondarle la vita con un fianco e far aderire la sua schiena al suo petto.
Sentì la mora sobbalzare e i suoi muscoli tendersi sotto al suo tocco.
Haley girò a malapena il volto, quanto bastava per vedere i lineamenti del viso di Ashton.
-Ti aiuto io.- disse piano Ashton e il respiro caldo le soffiò sul collo, provocandole brividi lungo il corpo.
Calum guardava la scena allibito, almeno quanto Janelle.
Ashton poggiò la sua mano su quella piccola di Haley, guidandola nei movimenti. Portò le loro mani all’indietro, per poi scattare in avanti e farle lasciare la palla facendole fare uno strike.
Presa dal momento, Haley saltellò sul posto, per poi girarsi di scatto verso il biondo e gettargli le braccia al collo.
Non appena si rese conto di non aver mai fatto cosa più sbagliata, si ritirò imbarazzata mentre Ashton la guardava con uno sguardo indecifrabile.
-Ehm… io, vado in bagno.- disse velocemente Haley, per poi scomparire di corsa.


Haley si gettò dell’acqua fredda sul viso, nella speranza di far cessare quel caldo improvviso e di far sparire il rossore dalla sue guance.
Si rimproverò mentalmente per almeno un centinaio di volte per il suo gesto impulsivo.
Non riusciva a capacitarsi di come fosse riuscita ad abbracciarlo.
Si gettò un altro po’ d’acqua fredda sul viso, per poi fermarsi a guardarsi allo specchio.
Quando fu sicura che le sue guance furono tornate del loro colore naturale, aprì la porta per tornare dagli altri quando una figura nera non le diede tempo di imporre resistenza, che la trascinò nuovamente dentro.
Haley indietreggiò spaventata, sbattendo la schiena contro le piastrelle fredde. Vide delle Vans nere, per poi alzare lentamente lo sguardo e incontrare quei occhi verdi.
Emise un respiro di sollievo, quando constatò di non essere stata presa da uno sconosciuto, ma poi un sospiro di frustrazione uscì dalle sue labbra quando cominciò a rendersi conto che alla fine non era poi così al sicuro, forse. Insomma, era chiusa in un bagno con Irwin.
I lineamenti duri e tesi del biondo, non la aiutarono a tranquillizzarsi. Non aveva la minima idea di cosa avesse intenzione di fare e questo la preoccupava. 

Ashton si fermò a pochi passi da lei. I loro volti erano a pochi centimetri di distanza e Haley poteva benissimo sentire il respiro del biondo sul suo volto. 
Non c’era alcun segno, neanche minimo, che potesse far capire ad Haley se fosse arrabbiato o quant’altro.
-Mi dispiace per… prima. Non volevo…- Haley tentò di giustificarsi, credendolo infastidito per il suo precedente gesto, ma il biondo premette il suo indice sulle labbra rosee di lei, zittendola.
-Non sono qui per questo.- le rispose brusco.
-E allora?- chiese lei, in un sussurro. Come sempre, in sua presenza, non riusciva a emettere più di tre parole messe in ordine.
-Non lo so. So solo che mi andava.- 
-Di fare cosa? Entrare in un bagno delle donne?- rispose Haley, non credendo di essere riuscita ad essere sarcastica con il biondo a due centimetri da lei e i loro corpi così vicini.
Ashton si fece sfuggire una piccola risata, fermandola subito prendendosi il labro inferiore tra i denti.
La mano destra di Ashton in pochi minuti fu sulla guancia di Haley, mentre il pollice cominciò a disegnare piccoli cerchi. 
-Questo.- sospirò il biondo, per poi premere le sue labbra su quelle rosee della ragazza, che all’inizio restò per un attimo titubante, ma poi schiuse le labbra e cominciò a ricambiare il bacio. Haley posizionò le mani dietro il collo del ragazzo, avvicinandolo ancora di più, mentre quest’ultimo le accarezzava il viso. Le loro lingue si scontrarono più volte, facendo perdere sempre di più la ragione ad entrambi. Ashton fece scendere le sue mani lungo il collo della ragazza, poi sulla spalla fino alla schiena e infine al pezzo di pelle che il top lasciava scoperto. Il tocco caldo del biondo fece venire la pelle d’oca ad Haley, che si lasciò scappare un gemito.
Ashton si allontanò leggermente, poggiando la sua fronte leggermente sudata su quella di lei.
-Cosa stiamo facendo?- le sussurrò ansante.
-Io..- L’imbarazzo cominciò a prendere il sopravvento, facendole abbassare lo sguardo.
-Non volevo una risposta.- sussurrò velocemente Ashton mentre il suo pollice percorreva il contorno delle sue labbra, adesso, arrossate. Un attimo e le loro labbra si incontrano ancora, un bacio più violento e voglioso. Trasportata dal momento e senza ormai un briciolo di lucidità, Haley strinse i capelli biondo cenere tra le sue dita e Ashton emise un gemito, per poi prendere il labbro inferiore della ragazza tra i denti e lasciarlo poco dopo. 
-Tutto questo … non ha senso.- soffiò il biondo, allontanando quanto bastasse dalle labbra di lei.
-E allora fermiamoci.- rispose lei di getto, pensando fosse davvero la cosa giusta da fare.
-Credo sia la cosa migliore.- rispose brusco, per poi schioccarle un ultimo e rude bacio sulle labbra gonfie. Si allontanò da lei senza proferire un’altra sola parola e uscire dal bagno, come se non fosse successo nulla.

Haley rimase qualche altro minuto davanti lo specchio, ad osservare le sue labbra gonfie e rosse. 
Era stato tutto così strano e … bello.
Le era piaciuto, ancora più del loro primo bacio. Ma continuava a ripetersi che tutto questo non aveva senso. 
Emise un urlo strozzato, per puro sfogo, per poi decidere di tornare dagli altri. 

-Finalmente! Pensavamo qualcuno ti avesse mangiato in bagno!- si lamentò Janelle, quando la vide arrivare. 
Haley incontrò subito lo sguardo del biondo, sentendosi terribilmente strana e imbarazzata.
-Beh, adesso sono qui.- rise istericamente Haley, cercando di apparire tranquilla.
-Si, ma proprio adesso che dovete andare!- si lamentò ancora la bionda.
-Dobbiamo cosa?- chiese confusa Haley, non capendo cosa l’amica stesse dicendo. Guardò Calum in cerca di spiegazioni, quando lo vide fare spallucce e indicare con la testa il biondo.
-Si, le ho appena detto che mi hai chiesto di accompagnarti a casa prima.- intervenne Ashton, alzandosi e passandole la sua borsa.
-Ah, si giusto.- rispose velocemente Haley, anche se al corrente di non aver mai chiesto nulla del genere.
-Sicura che non vuoi che torniamo tutto adesso?- le chiese Janelle, mentre Calum le circondava le spalle con un braccio tenendola stretta a se.
Haley sorrise nel vederli così e non ci pensò due volte a cosa avrebbe dovuto rispondere.
-Tranquilla, continuate a divertirvi. Mi accompagnerà Ashton.- rispose Haley, per poi rivolgere una veloce occhiata al biondo.
Janelle si alzò e strinse l’amica in un abbraccio, sussurrandole una marea di ringraziamenti all’orecchio.


Erano ormai dieci minuti che camminavano in assoluto silenzio, con i rumori delle suole contro l’asfalto come sottofondo.
L’aria era fin troppo tesa e Haley non riusciva più davvero a sopportarla, così quando vide il biondo guardare per almeno la decime volta in due minuti l’ora, decise di parlare.
-Devi andare da qualche parte?- 
-Cosa?- le chiese il biondo, scalciando un sassolino che gli era capitato davanti durante il tragitto. 
-Guardi di continuo l‘ora, se devi andare da qualche parte fai pure. Non devi per forza accompagnarmi alla porta.- specificò Haley.
-Se sono qui è perché lo voglio io, di certo non per fare un favore a te.- sbottò Ashton, facendola pentire di aver parlato.
Haley sentì un nodo in gola, dandosi mentalmente della stupida per aver pensato che il biondo sarebbe stato capace di avere un dialogo in maniera pacifica e gentile. Annuì senza proferire un’altra parola, per paura di far capire al ragazzo che ci fosse rimasta male.
-Senti… solo, mi andava di camminare.- spiego Ashton, quando capì di aver forse esagerato a rispondere in quel modo.
Non riusciva davvero a capire cosa gli stesse succedendo. 
Prima in quel bagno, i baci, le carezze, e ora si preoccupava di non risponderle male.
-Ok, chiaro.- sussurrò Haley.
Ashton annuì, non sapendo cosa rispondere. Probabilmente avrebbe detto qualcos’altro di sbagliato se solo avesse aperto bocca, così mise una mano nella tasca e prese le sigarette.
Prese una Lucky Strike e la posò tra le sue labbra, aprendola e cominciando ad aspirare il fumo.
Haley non poté fare a meno di perdersi in ogni suo movimento, osservando quelle labbra morbide che circondavano il filtro della sigaretta aspirando il fumo. Le stesse labbra che l’avevano baciata.
-Vuoi?- la voce del moro le fece distogliere lo sguardo da quelle labbra. Haley abbassò lo sguardo e vide il biondo porgerle il pacco delle Lucky Strike. Non fumava, ma ne prese comunque una. 
-Hai da accendere?- gli chiese, continuando a camminare. Ashton la fermò per il polso, facendola girare e scontrare contro il suo petto. 
Inizialmente rimasero a fissarsi per quelli che sembrarono due interminabili minuti, quando Ashton fu come essersi ripreso dal suo stato di trance e prese l’accendino dalla tasca dei jeans neri, accendendo poi la sigaretta alla ragazza.
Tornarono a camminare, uno di fianco all’altro, con solo il rumore delle loro suole sull’asfalto. 
-Non pensavo fumassi.- la voce di Ashton era quieta, risultando ad Haley del tutto diversa dal solito.
Non erano mai stata così vicini e tranquilli. 
-Infatti, non fumo.- rispose la ragazza, aspirando un altro po’ di fumo, tentando di non tossire.
Ashton la guardò, senza però dire nulla e continuando a camminare.
-E’ la serata più strana della mia vita.- ammise Haley, dando voce ai suoi pensieri senza preoccuparsi del fatto che accanto a lei ci fosse Ashton, che decise di rimanere in silenzio e continuare ad ascoltare. -Sono andata al Bowling con la mia migliore amica a distanza e il mio migliore amico, ho fatto il primo strike in diciassette anni e ho baciato lo stesso ragazzo che mi odia, nei bagni pubblici. E adesso sto fumando.- Haley finì il suo monologo, per poi portare alle labbra la sigaretta e aspirare l’ultima volta, per poi buttarla a terra e fermarsi.
Ashton fece la sua stessa mossa, fermandosi davanti a lei.
-Credi che io ti odia?- le domandò, con gli occhi fissi nei suoi.
-Non puoi dire che non sia così.- rispose Haley, sorpresa di riuscire a sostenere lo sguardo.
Ashton emise una piccola risata amara, che lasciò confusa la ragazza. Il biondo le si avvicinò, spostandole una ciocca di capelli via dal viso.
-Non puoi dire che sia così.- sussurrò a un centimetro dal volto di lei.
-Non hai fatto altro che importunarmi dalla prima volta che ci siamo visti.- sussurrò lei, alternando lo sguardo dalle iridi dorate del ragazzo alle labbra rosee, troppo vicine a lei.
-Ho i dei validi motivi.- replicò lui, con un ghigno ben impresso sul volto. Avvicino i loro volti, facendo sfiorare ancora una volta in quella sera, i loro nasi. Dei brividi percorsero la schiena di Haley, che rimase confusa quando il biondo si allontanò da lei improvvisamente.
-Buonanotte Bennet.- il suo tono di voce adesso era freddo. Rimase allibita dalla velocità in cui Ashton riuscisse a cambiare umore.
-Buonanotte Irwin.- rispose scuotendo la testa, per poi girare le spalle e percorrere il vialetto che la separava dal portico della casa.
-Bennet!?- la voce del biondo rimbombò nella strada deserte, facendola voltare.
-Non eri nei miei piani.- disse semplicemente, per poi dargli le spalle e sparire nell’oscurità della sera. Lasciando la ragazza più confusa di quanto già fosse.




__[Spazio autrice]_____________

Ciao a tutte ♥
Scusatemi per il ritardo, ma in questi giorni avevo la testa altrove e poi ho avuto problemi a scrivere questo capitolo, dato che è un capitolo di passaggio.
Spero che però sia di vostro gradimento, perché è comunque un capitolo importante. 
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo. ♥
Mi scuso per eventuali errori di distrazione. C:
Prima di andare volevo dirvi un’ultima cosa… Sul mio pc ho cominciato a scrivere una nuova storia, sui 5 Seconds of Summer, che però ha come protagonisti tutti e quattro i ragazzi questa volta. Volevo sapere, quante di voi la seguirebbero se la postassi? È una storia un po’ diversa da questa, ma avevo quest’idea da un po’ e ho deciso di cominciare a scriverla. Se mai dovessi postarla, lo farò quando questa su Ashton arriverà a buon punto. Comunque, quante di voi la seguirebbero? Fatemi sapere, così vedo cosa fare. C:
Bene, adesso vado.
Ciao ragazze ♥
Baci,
Giada

  
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