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Autore: Arancino Spietato    09/08/2014    17 recensioni
[CreepyPasta]
Ecco a voi il Creepy Ask!
L'unica raccolta dove VOI potete decidere su cosa si baserà il capitolo (e fare anche domande alle Creepypasta).
Come, vi chiederete?
Semplice, basta fare una piccola recensione dove scrivete la traccia per una scenetta, e io la svilupperò a modo mio ^^
Questa raccolta disomogenea è basata sulla storia "Vita da proxy", e se siete interessati a questa, vi prego di leggere anche quella :)
Spero di avervi incuriosito :)
Buona lettura.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: Nonsense, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Rating: arancione (per contenuti vagamente sessuali)
Genere: Comico, Demenziale, Nonsense, Fluff
Coppie: Shoujo-ai?

Pairing: Olex (OliverxAlex)
Note: Gender Bender
Personaggi: Tutti
Avvertenze: OOC
Lunghezza: One-shot, 2520 parole comprese le note dell'autrice


Scena chiesta da: little_alice


Che cosa succederebbe se un giorno le Creepypasta si svegliassero e si ritrovassero del sesso opposto?

 

Erano le sei e mezza del mattino, e come di consueto, la sveglia suonò.
Oliver, con gli occhi chiusi, alzò pigramente il braccio e cercò con la mano la sveglia sul comodino, e quando la trovò la scaraventò a terra, spegnendola.
Si mise a sedere e si stiracchiò.
Però sentiva che c'era qualcosa che non andava.
La spossatezza, pensò.
Si alzò dal letto e aprì le tende gialline, mostrando le prime deboli luci del sole.
Si dirisse nel bagno che aveva nella camera da letto per farsi una doccia.
Guardò le sue mani. Non sembravano virili come sempre, erano un po' più magre. Forse stava solo dimagrendo, anche se gli sembrava strano, dato che lui mangiava quasi come un saiyan.
Aprì l'acqua calda, e si tolse di dosso la sua canottiera bianca e i boxer neri.
Sentiva qualcosa ballonzolargli sul petto, come se avesse avuto della gelatina.
Abbassò la testa per guardare e non credette ai suoi occhi: al posto dei suoi pettorali sul suo petto spiccavano, grandi e sode, due mammelle.
Se le guardò qualche secondo, tra lo shock e la confusione.
Poi guardò le sue parti intime, e notò con orrore che il suo pene non c'era più.
Se avesse potuto, avrebbe urlato a pieni polmoni, ma siccome aveva lasciato la fascia in metallo sul comodino, non fece neanche un fiato.
“Ok, ok, ok Oliver. Calmati. É soltaaanto un sogno... approfittiamone” pensò Oliver.
Già, quale uomo etero non desidererebbe avere delle tette da palpare sempre a disposizione?
Perché forse aveva il corpo da donna, ma la mente era ancora quella di un uomo, giusto?
Senza indugio cominciò a toccarsi le tette, ma non sentiva nessuna eccitazione.
“Cazzo... forse, con le parti intime...”
Provò a toccarsi là sotto, ma siccome non sapeva una mazza di come si masturbassero le donne, non riuscì a combinare niente.
Rassegnato, si guardò allo specchio per vedere i suo corpo: aveva circa una terza di seno, e i suoi fianchi si erano ingranditi, così come il sedere.
Un po' traumatizzato si fece la doccia, sperando che fosse stato solo un brutto sogno.
Quando uscì cominciò a dare di matto.
Girava nervosamente per tutto il bagno e si portava le braccia al petto come una donna.
“E adesso che faccio?! Come farò ad uscire e a farmi vedere dagli altri?! Oh santo Cielo come farò?!... E perché sto sclerando come farebbe una ragazzina?! No, non posso diventare una femmina! Porca miseria, tutto questo è ridicolo!”
Nascose la testa fra le mani, esasperato.
Poi all'improvviso sentì un urlo proveniente da un'altra camera.
Sembrava quasi la voce di Sally.
Sentì la porta di quella camera sbattere e qualcuno che correva nel corridoio.
«SLENDEEEEEEEER!!»
“Aspetta, forse non sono l'unico!”
Oliver si asciugò, si fasciò il seno con una benda, uscì dal bagno e andò nell'armadio prendendo i suoi soliti vestiti, ovvero una camicia bianca con il colletto alto e bottoni, e dei pantaloni blu con degli stivali neri.
Prese la sua fascia di metallo e uscì dalla camera.
Sentiva delle voci dal piano di sotto, così ci andò, ma un rumore di porta che si apre all'improvviso lo fece sobbalzare.
«Giuro che se trovo lo stronzo che nel sonno mi ha fatto una mastoplastica additiva e mi ha tagliato il cazzo gli faccio mangiare le budella! E anche peggio!» (Sono fissata con le budella XD Nda)
Era Jeff, con una terza abbondante che spiccava da dentro il suo pigiama, ovvero una t-shirt nera con una scritta in rosso: “Fuck the police”, in procinto di avere una crisi isterica.
«Anche tu Jeff?!» esclamò Oliver.
«Eh? Non sono l'unico? Questo vuol dire che siamo diventati tutte donne?!»
«Non lo so!»
«Aspe, quindi forse... anche Slendy... Oh oh oh oh oh...»
Sul viso di Jeff si formò un sorriso malizioso, poi alla velocità della luce rientrò in camera sua, e alla stessa velocità in cui c'era entrato uscì, con in mano un cellulare.
«Oh sì! Adesso lo taggo su Facebook e lo rovino! (cit. Favij) Muahahahah!!»
E con la sua risata malvagia scese le scale per andare a cercare Slender al piano inferiore, lasciando Oliver attonito.
Si sentì un'altra porta aprirsi dietro il castano, così si girò e vide Liu, con un alquanto visibile tic all'occhio destro e delle occhiaie da far paura.
«Ehi Liu, come ti va?»
Liu prese un profondo respiro e poi rispose:
«... SONO DIVENTATO UNA FOTTUTISSIMA DONNA E TU MI CHIEDI COME TI VA?!?!?!?!»
Oliver, però, per nulla sorpreso dalla reazione del maggiore, disse:
«Era solo una domanda...»
Liu, calmandosi, vide due grosse protuberanze uscire dal petto di Oliver.
«E poi hai sentito che razza di voce ho?!- Aspetta... Cosa?! È successo anche a te?!»
«Già, anche a Jeff»
«Pff, buahahahahaha!! Jeff con le tette! Dov'è, voglio proprio vedere!»
«In effetti è stato esilarante»
«Dalla tua faccia non si direbbe»
«Che ci vuoi fare...»
Oliver osservò meglio il corpo di Liu: aveva minimo una quarta di seno, curve splendide e un sedere che avrebbe fatto invidia a una brasiliana.
«Liu»
«Sì?»
«Non ti offendi se ti dico che da donna sei molto sexy?»
«... Non credo... Ma adesso dobbiamo spostarci da qui e di corsa!»
«Perché?»
«Se le ragazze ci vedono conciati così rideranno di noi per anni!»
«Vero, dobbiamo-»
Prima che Oliver avesse potuto finire, si sentì un'altra porta aprirsi dietro i due: era Jane.
«Yaaaaanw! Ragazzi, ma si può sapere cos'è questo trambusto che viene dal corridoio? Perché tutti urlano?»
«Ehm... ciao Jane... no-noi non lo sappiamo...»
Oliver notò con divertimento che Liu era diventato tutto rosso.
«Ma che- coff coff... La mia voce!»
In effetti la voce di Jane era diventata mascolina.
Nel frattempo vide che il suo seno non c'era più e che aveva un rigonfiamento nelle parti intime.
«Oddio oddio oddio!! Perché sono diventata un uomo?!»
«I maschi sono diventati donne e le donne maschi!» disse Liu.
«Cosa?! Mhhh... Allora anche Jeff... eh eh eh...»
E così anche Jane corse in camera a prendere il cellulare.
«Finalmente avrò la mia vendetta! Ahahahahahahaha!!»
Jane scese le scale in fretta e furia per riuscire a scattare una foto alla nuova Jeffa.
«Allora è un vizio...» disse Oliver.
«Aspettami! Vengo con te!»
E Liu seguì Jane.
«... Ma perché oggi sono diventati tutti deficienti? E perché sto parlando da solo?!»
«Ci sono io»
«Giusto- Mh?! Quando sei arrivato tu?!»
«Vi ho guardati sin dall'inizio»
«M-ma quando ci giravamo tu non c'eri-»
«Vi guardavo negli angoli bui...»
Quell'ultima frase, detta con un sorriso a trentadue denti e bisbigliando, inquietò molto Oliver.
«Ehm... Ookaaay...»
Guardò meglio Alex: il suo seno si vedeva a malapena, doveva portare una seconda scarsa, anche meno, però aveva un bel fisico a clessidra.
«Quindi è successo anche a te...»
«Mh? Cosa?»
«Sei... una femmina»
«Aaahh sì, una femm- Una femmina? Come una femmina?!»
Oliver si spiaccicò la mano sulla fronte.
«Hai le tette, se non te ne sei ancora accorto»
«Le... tette?»
Alex allargò il colletto e abbassò la testa per vedere il petto, e fece un sonoro GASP.
Restò bloccato a guardare il vuoto per qualche secondo, poi alzò le braccia come sulle montagne russe e urlò ripetutamente:
«HO LE TETTE!»
Si mise a correre in cerchio urlando sempre la stessa frase, poi scese le scale.
«HO LE TETTE! HO LE TETTE! HO LE TETTE!»
Oliver avrebbe dato un patrimonio per sapere come funzionava e cosa c'era dentro quella testolina bacata di Alex.
«Meglio che scendo anch'io prima che mi capitano altri rincoglioniti»
Oliver scese le scale e si dirisse verso la grande sala da pranzo, dove si sentiva un gran brusio.
Entrò, e vide che già c'erano tutti quanti, e tutti erano del sesso opposto, compreso Smile e Slender, a cui era cresciuto il seno e dei capelli neri come la pece.
«Si può sapere che cazzo è successo?!» urlò Jeff.
«Ragazzi! Smettetela!» gridò Slender
Tutti al suo grido si calmarono.
«Sentite, non so nemmeno io cosa sia successo, quindi datevi una calmata!»
«E che facciamo ora? Resteremo così per sempre?» chiese Jane.
«Non lo so. Forse è solo una cosa temporanea»
“Lo spero” pensò Oliver.
Fecero colazione e poi le ex-ragazze si riunirono in camera di Jane, e gli ex-ragazzi, tranne Slendere, in camera di Liu.

«Ehi Jane, perché ci hai portate qui?» chiese Sally.
«Non sappiamo fino a quanto rimarremo così, perciò dovremo abituarci, no?»
«Io voglio rimanere così per sempre» disse Clock.
Tutti la guardarono come se avessero visto un fantasma.
«Che c'è? Chi di voi non ha mai sognato di essere maschio?» disse Clocky.
Silenzio totale.
«... Beh, io sì. Dai ragazze! Possiamo fare un sacco di cose da maschi!»
«Vuoi dire forse che gli uomini possono fare più cose delle donne?!» esclamò Nina.
«Oh no, non sto dicendo questo, solo che ci sono cose che un sesso può fare e l'altro no»
«E quelle maschili quali sarebbero?» continuò Nina.
«Bah, ce ne sono così tanti... per esempio, se vai a letto con molte ragazze non ti insultano, anzi, con i tuoi amici te ne puoi pure vantare»
«In effetti...»
«Poi le scene di nudo ed erotiche nei film sono al 99% femminili, ti devi radere solo la barba, e altre centinaia di cose. Insomma, non potete dire che non ci sono lati positivi»
«Già...»
Passò un po' di tempo, e le quattro si annoiarono.
«Ehi ragazze facciamo un gioco» propose Sally.
«Cioè?» chiese Jane.
«Che ne dite se diamo dei nomi da femmina ai maschi e poi magari li chiamiamo con quei nomi?»
Nei volti di tutte apparvero dei sorrisi malvagi e poi esclamarono:
«Sì!»

«Allora ragazzi, che facciamo?» disse Liu.
«Io propongo di amputare le tette, sono fastidiose» disse Toby, facendo ballonzolare la sua terza abbondante di seno.
«Sì! Facile per te parlare, non senti il dolore!» rispose Ben.
«... E adesso come ci masturbiamo?» chiese EJ.
«Boh... impariamo» disse Liu.
«Prendi il computer» disse Oliver.
Liu prese il computer e cercò su Google: “Come masturbarsi bene al femminile”
Dopo aver fatto una mezz'oretta di lettura tra dozzine di siti diversi sull'anatomia dei genitali femminili e come usarli da soli per eccitarsi al meglio, venne la parte più divertente, ovvero quella pratica.
E chi ti aiuta in queste cose meglio di Youporn?
Si abbassarono i pantaloni, ma era sicuramente molto più difficile rispetto a quando erano maschi, a parte per Smile: molti non sapevano dove mettere le mani, alcuni sbagliavano e scambiavano l'ano per la vagina, così decisero che prendere uno specchio fosse stata la cosa migliore.
Allora incominciarono sul serio. Alcuni stimolavano la clitoride, altri cercavano il punto G, ma tutti si divertirono ugualmente.

«AHAHAHAHA!!! SÌ! D'ora in poi lo chiamo Jeffa! Punto!»
Le ex-ragazze intanto si spaccavano dalle risate per i nomi da femmine, esistenti e non, che stavano dando agli ex-ragazzi.
A Jeff l'avrebbero chiamato Jeffa, a i due Jack Eyeless Jaquita e Laughing Jaquelita (si leggono “Giachita” e “Giachelita”), a Smile Fiona (non chiedetemi perché, secondo me ci sta XD Nda), Masky era Marika, Hoodie era Holly, Toby era Teresa, Ben era Consuelo, Oliver era Olivia, e Alex era Alexandra.
Per Liu erano indecise tra Luna, Lara, Leila e Luana, ma poi decisero per Luana.
«Facciamo un'imboscata alla camera dei maschi!» esclamò Jane.
«SÌ!» dissero tutte le ragazze, battendosi il cinque.
Uscirono tutte dalla camera e si fermarono davanti alla porta della camera di Liu, da dove si sentivano... rumori molesti.
«Ma secondo voi che stanno facendo?» chiese Sally bisbigliando.
«Staranno facendo una mega orgia» disse Clocky.
«Clock!» la rimproverò Jane.
«Che c'è? Non posso essere un po' volgare? I maschi sono volgari»
«Non è vero, non tutti, ma comunque essere maschio non ti dà il diritto di-»
«Vogliamo aprirla 'sta porta adesso?» disse Nina.
«... Ok, chi apre?» chiese Sally.
«Fate fare a me» disse Clocky, aprendo poco poco la porta, per vedere da uno spiraglio.
«Ehi, si stanno masturbando, ci uniamo anche noi?» propose Clocky, guardando Jane.
«Cosa?! Ma che dici! No!»
«Dai, sarà divertente!»
«No!»
«Ma noi non abbiamo il computer!»
«Questa è un'idiozia!»
«Idiozia?... QUESTA, È, SPARTA!!» gridò Nina, dando un calcio alla porta della camera, aprendola, zittendo tutti.
Tutti gli ex-ragazzi, che avevano finito da poco, si girarono a fissarla, fino a quando Toby disse:
«Cazzo le femmine! Aspetta, noi siamo le femmine... Ah! Non ci capisco più niente!»
«Noi siamo i maschi cretino!» rispose Jeff.
«Ma noi siamo diventati donne!»
«E che vuol dire?!»
Poi si rivolse a Liu.
«Ti avevo detto di chiudere a chiave la porta coglione!»
«Tu non hai detto un cazzo!» rispose Liu.
Inutile dire che dentro la camera si scatenò il putiferio.
Oliver poi venne trascinato da qualcosa che lo portò al di fuori della camera, ma non capì bene cosa finché non uscì.
«Alex? Perché mi hai-»
«Sshhh»
«... Hai fatto sshhh a me?!-»
«Sshhh!»
«... Mi fai finire?-»
«Andiamo in un posto più tranquillo»
Alex e Oliver andarono al piano di sotto e uscirono in cortile.
Il cielo era sereno e un fresco venticello accarezzava con grazia i volti dei due.
Decisero di sedersi ai piedi della quercia dove Oliver e Alex combatterono per la prima volta.
Il minore si era seduto accanto al maggiore, e lo fissava intensamente.
«... Perché mi fissi?»
Alex lo guardò per qualche altro secondo e poi fece uscire un foglietto di carta dal nulla più assoluto.
Alex glielo diede, ma quando Oliver lo prese in mano e rialzò lo sguardo, il piccolo era sparito.
Il maggiore, abituato al fatto che ormai Alex sembrava esser divenuto l'erede dello Stregatto, lesse il bigliettino:
“Mettiti a croce.
Gira il foglietto”
“Cosa? Ma perché dovrei mettermi a croce?” pensò.
Poi decise di girare il foglietto come c'era scritto.
“Fallo e basta”
Manco gli avessero letto in testa.
Dopo aver sospirato profondamente, si mise a croce.
Dopo qualche secondo sentì un peso sulla schiena, due braccia che gli circondavano il collo e due gambe che gli circondavano l'addome; girò la testa, e vide il piccolo Stregatto guardarlo con un sorriso a trentadue denti.
«Perché devi fare il koala sulla mia schiena?»
«La tua schiena è più calda e comoda dei rami»
«... Ehi»
«Mh?»
«... Lo sai che mi piacciono tanto i piccoli koala?»


Angolo dell'arancino autrice:

Salve ^^
Vi ricordo che questa raccolta NON è canonica con la storia “Vita da proxy”, quindi non gioite troppo se trovate qualche coppia che nella storia non c'è.
Tutti: … *preparano i pomodori*
Davvero? Soltanto?
Tutti: *preparano i forconi e le torce*
Tutta qui l'originalità?
Tutti: *preparano i bazooka, sempre più incazzati*
Ehi ehi ok calmatevi! Calmatevi! Non ho mica detto che un giorno le coppie non potranno essere canoniche!
… Bene...
Ho iniziato con la scena più semplice da realizzare, tranquilli che farò tutte le altre!
Arrivederci ;)

   
 
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