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Autore: Juliet94    12/09/2008    0 recensioni
Gli ultimi esseri intelligenti sulla Terra vivono nella base di Roccaluce, mentre nel resto del pianeta vagano creature mostruose...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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dark dream 7

Ciaoooooooooo!!!!!!!!!!!!!!Eccomi con il 7 chappy!!!!!!!!!!!!!!!!!!Spero vi piaccia…..^^

Recensite, please!

Buona lettura!!!!!!!!!!!^^

                                                                                                                   

                                                                                                         

 

 

CAPITOLO 7: VERSO IL CRISTALLO DI ROCCA!

 

Shitsune sentì suonare insistentemente alla porta e corse ad aprire: -Yukiko!Sei tornata!-, disse l’amica correndo ad abbracciarla. -Ciao, sorellina!-, esclamò Shizu alzandosi dal divano. Yukiko corse ad abbracciarlo: -Mi sei mancato-, gli sussurrò piano. Suo fratello le accarezzò i capelli e sorrise. -Aspetta un attimo…Ma tu che ci fai qui?-, gli chiese la sorella, curiosa. -Siccome non ti ho vista ritornare a casa l’altro ieri sera…Appena mi sono liberato sono corso da Shitsune per vedere se avevi passato la notte da lei e così mi ha raccontato tutto…-, rispose infine Shizu. Intanto Kosuke se ne stava all’entrata incerto sul da farsi. Shitsune se ne accorse e sorrise: Sono proprio una sciocca! Entra pure!-, gli disse cordialmente. -Tu devi essere Kosuke, non è vero?-, gli chiese, facendolo entrare. Lui ne rimase un po’ sorpreso, ma annuì. -Yukiko mi ha parlato molto di te…-, proferì Shitsune lanciando un’occhiata a Yukiko che arrossì. -Perché con me non ne hai mai parlato?!-, esclamò suo fratello facendo il finto arrabbiato. Sua sorella gli rivolse un sorriso a trentadue denti. -Ehm, ora sarà meglio andare…-, disse Yukiko cercando di dirigersi verso l’uscita, ma Shitsune la bloccò: -Siete appena arrivati!-. -Stasera Yukiko dovrà compiere il sacrificio e se non ci sbrighiamo non arriveremo in tempo alla montagna che custodisce il Cristallo di Rocca…-, spiegò per lei Kosuke. Yukiko annuì: -Siamo passati di qui per avvertirvi…-, aggiunse. -Bene…Io invece ho raccontato del Cristallo al vecchio Sayoko e, dopo qualche pretesta, si è convinto a lasciarti andare. Desiderava solo che qualcuno ti accompagnasse e a quanto pare l’hai trovato…-, enunciò Shizu, ammiccando a Kosuke. -Shitsune mi ha assicurato che la vecchia Chogi non ti avrebbe lasciata andare da sola…-, continuò suo fratello. -Aspetta…Tu sai della vecchia Chogi?!-, chiese sua sorella sbalordita. -Ehm…Ho dovuto per forza raccontaglielo…-, rispose per lui Shitsune.

Yukiko sospirò:- Prima o poi avrei dovuto diglielo, no?-, disse sorridendo all’amica che ricambiò. -Il saggio Sayoko mi ha dato l’autorizzazione per fornirti di queste…-, dichiarò il fratello, indicando il tavolo su cui spiccava un cesto contenente circa una decina di fiale, le stesse che Shitsune le aveva donato quando si era recata dalla vecchia indovina. - Le ho preparate io stesso…Spero solo che non ti dovranno servire…-, concluse lui, con un sorriso triste sul volto. Yukiko lo abbracciò nuovamente: -Non voglio perderti…ora che i nostri genitori e la nonna non ci sono più, tu sei l’unica persona che mi resta…-, le sussurrò il fratello all’orecchio. Lei lo strinse più forte: -Non succederà…Io sono forte…e con me c’è Kosuke-, disse lei, sorridendo e staccandosi dall’abbraccio. Shizu sorrise a sua volta. -Allora prendi le fiale e corri alla montagna…-. Yukiko annuì, ripose le fiale nella tracolla e corse ad abbracciare Shitsune:-Cerca di tornare sana e salva, mi raccomando-, disse l’amica, sorridendole. -Certo! Stenderò chiunque si metta tra me ed il Cristallo!-, rispose Yukiko ricambiando il dolce sorriso dell’amica.

-Forza, andiamo!-, esclamò Yukiko a Kosuke. Lui assentì. Quando fu a metà strada tra i battenti della base e la casa di Shitsune, si voltò per dare un’ultima occhiata al fratello e all’amica e alzò una mano in segno di saluto. Shizu e Shitsune ricambiarono il saluto e guardarono Kosuke e Yukiko allontanarsi.

 

                                                             * * *

 

 

-E’ da quasi quattro ore che corriamo!Quando arriviamo?-, chiese Yukiko. -Non ti preoccupare…Ci basta seguire questo sentiero…vedi, la montagna si sta facendo più nitida…-. -Hai ragione…per fortuna che non c’è nebbia, anche se questa pioggia sembra non cessare mai!-, dichiarò la ragazza. -Aspetta…tu come fai a…-. -La vecchia Chogi mi ha dato precise indicazioni sulla strada da seguire-, la interruppe lui anticipando la sua domanda. -Ti senti stanca per caso?-, le chiese ad un tratto Kosuke, vedendola tremante e con il fiatone. -No…abbiamo anche fatto due soste fino adesso. E’ solo che…-, esitò un istante. -Che?-, la esortò lui. -Ho ancora quella brutta sensazione…Stavolta però è molto più forte e angosciante-, disse lei guardandolo preoccupata. Lui si fermò, si avvicinò e la strinse forte a sé. Lei ne fu sorpresa ma non si ritrasse. -Stai tranquilla, ci sono qui io-, le disse lui dolcemente. Dopo qualche interminabile minuto si staccarono. La pioggia si fece più violenta e loro si misero a correre più veloce.

Ad un tratto il paesaggio si fece arido e spoglio, soltanto qualche timido arbusto secco spuntava qua e là.

All’improvviso Yukiko lo fermò: -Aspetta, Kosuke!Non senti anche tu?-, gli chiese, stando immobile nella pioggia, orecchie tese per captare ogni singolo rumore. Si mise anche lui in ascolto e avvertì degli strani fruscii, mentre un fetore che conosceva fin troppo bene cominciò ad alleggiare nell’aria. -Stanno arrivando…-, disse Yukiko in un soffio. Entrambi si voltarono a guardare l’orizzonte e allora li videro: un centinaio si Oscuri si erano radunati per formare un gruppo compatto e si stavano dirigendo verso di loro. Kosuke estrasse una spada dal fodero che portava alla cintura bluastra stretta in vita, fino ad allora coperta dalla casacca. “Che strano…Non avevo mai notato il fodero della spada…Forse perché sono sempre intenta a rimirare il suo volto…”, pensò la ragazza arrossendo. Kosuke la scosse dai suoi pensieri: -Raggiungi la montagna…Fra poco spunterà la luna piena…Sbrigati perché la vecchia Chogi mi ha detto che resterà visibile per poco tempo, dato che una nube la coprirà…-, esclamò il ragazzo. -Che cosa?!Non ti lascerò certo da solo con questi mostri!-, gridò lei. -Vai!-, urlò Kosuke. Lei rimase sconcertata da quell’ordine. -Ti prego…-, la supplicò poi. Lei chiuse gli occhi, per poi riaprirli dopo qualche istante. Poi si voltò e corse verso la montagna, mentre Kosuke ruggiva e si dirigeva verso i mostri.

Dopo qualche metro si fermò e diede un’occhiata alle sue spalle: mancava ancora molta strada da fare al ragazzo e un po’ si tranquillizzò. Doveva fare qualcosa però. In lei dovevano pur esserci degli sprazzi di potere delle sue antenate. Così cercò di concentrarsi, ma all’improvviso scorse delle strane sfere verdi piombare dal cielo: gli Oscuri stavano sputando la loro saliva corroborante verso i due ragazzi. Come facevano a sputare da quella distanza? Che creature orribili! Ad un tratto vide una sfera verdastra cadere su Kosuke. -Nooooooooooo!!!!!!!-urlò disperatamente lei, chiudendo gli occhi. Non voleva assolutamente aprirli, ma si costrinse a farlo: magari lui l’aveva scansata! Così li riaprì e ciò che vide la lasciò senza fiato: un campo di energia aveva respinto l’attacco e ora circondava Kosuke, impedendo a qualsiasi cosa di penetrare nella barriera.

“Sono stata davvero io?Non ci posso credere…”, pensò lei sbalordita. “Bene, ora vediamo quanto sono potenti le fiale che mi ha preparato Shizu!”. Subito estrasse dalla tracolla due fiale nere e le gettò più lontano che potè. Quando scoppiarono, l’esplosione fu tremenda: circa la metà degli Oscuri era stata sterminata e lo scoppio lasciò un cerchio immenso nel terreno. Yukiko rimase a bocca aperta, poi si riscosse e sorrise: “grazie fratellone!”, pensò, riconoscente verso il fratello. Subito dopo ne gettò altre due, sempre nere, e lasciò che Kosuke si liberasse dei cinque o sei Oscuri rimasti, ora che la barriera si era dissolta.

La pioggia cessò e la ragazza gettò uno sguardo al cielo: la luna piena era alta e fiera nella volta celeste, anche se qualche nuvola minacciava di nasconderla.

Yukiko corse più veloce che potè e mentre saliva su per la montagna, una nebbiolina cominciò a scendere. Continuò ad avanzare finché non arrivò in cima. Si fermò un attimo a riprendere fiato e alzò lo sguardo al cielo: la luna era ancora bianca e pallida nel cielo.

Entrò nella caverna e vide il Cristallo di Rocca sospeso a mezz’aria. Ormai era diventato nero e non rischiarava più la caverna, rendendola buia e fredda. Si avvicinò al Cristallo e poggiò entrambe le mani sulla sua liscia e fredda superficie. Ad tratto tutta la negatività accumulata negli anni dal Cristallo travolse la ragazza lasciandola sconcertata. Subito staccò le mani dalla sfera e indietreggiò di qualche passo, prendendo fiato. Ora capiva:

ogni 100 anni bisognava donare al Cristallo di Rocca il suo potere originario perché con il passare degli anni si caricava di energia negativa! E così solo le ninfe potevano fare il sacrificio di sangue…perché erano le sole ad avere un anima pura, priva di negatività.

“Io sono solo una discendente delle ninfe…posseggo metà dei loro poteri e solo metà della loro anima pura…come posso donare TUTTA la potenza originaria al Cristallo?”, rifletté la ragazza, presa da mille dubbi. “Forse…si… sono l’unica che può farlo…non mi resta altro che provare!”. Così si avvicinò di nuovo al Cristallo, si concentrò intensamente per respingere l’energia negativa e proprio quando la sfera stava per riprendere colore, una figura contorta si mosse silenziosa nell’oscurità e si diresse alle spalle della ragazza buttandola a terra. -Fermo, maledetto!-, urlò la ragazza. Ormai era troppo tardi: l’Oscuro, attratto dai residui di negatività rimasti nel Cristallo, aveva gettato a terra la sfera, rompendola in mille pezzi. Yukiko non ci poteva credere: adesso che il Cristallo era in mille pezzi, tutto era perduto?Non poteva saperlo, ma di una cosa era certa: quell’Oscuro doveva essere sterminato. Così si alzò e diede un potente calcio al mostro che indietreggiò, ma non si diede per vinto: torno all’attacco e fece per avventarsi su di lei, quando Yukiko gli lanciò un pugnale che lo trafisse in pieno petto. La creatura lanciò un urlo disumano e cadde dalla montagna, rotolando a valle per metri e metri, fino a fermarsi inerme al suolo. Yukiko cadde in ginocchio e si mise a piangere silenziosamente: “Come farò adesso…?”, pensò disperata. Di scatto levò la testa al cielo: la luna era ancora lì, come in attesa di qualche grande evento. “Devo provarci lo stesso, la luna è ancora alta nel cielo”. Così si alzò a fatica e si diresse verso i resti del Cristallo, sparsi per tutta la piccola caverna. Riunì tutti i pezzi in un mucchio e s’inginocchiò, posando le mani sopra il cumulo di vetri magici. Si concentrò intensamente, cercando di pensare positivo.

 

                                                                                                                   ************

 

 

Bene!Spero che questo chappy sia stato di vostro gradimento e che continuerete a seguirmi!!!!!!!!!!!Penso che il prox sarà l’ultimo cap….

grazie a chi ha letto e/o recensito!!!!!!!!

alla prox!!!!!!^^

giuly

                                                                                      

   
 
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