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Autore: SamuelC    09/08/2014    3 recensioni
"Io sono stata ufficialmente delegata dai miei superiori ad informarla che lei è una strega... una strega appartenente alla prestigiosa Setta di Saturno."
"Mi scusi... ma mi sta prendendo in giro?"
"Fate tutte così quando venite a saperlo".
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Questa è la mia prima storia in assoluto, spero che possa piacere a qualcuno. Recensite in tanti! ^_^
- Samuel
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♦ ~06~ ELLIE ♦

La testa di Charlie era piena di pensieri e preoccupazioni. Chi era quell'uomo che aveva attaccato lei e Leslie? Ma soprattutto, che cosa le era successo? Charlie non aveva provato nulla mentre l'uomo si rotolava a terra contorcendosi per il dolore causato dalle fiamme. Non aveva provato nè pieta, nè paura... soltanto una profonda ed incontrollabile rabbia. Non ricordava neanche bene la sequenza degli avvenimenti, forse era stato lo shock ad annebbiarle i ricordi, oppure l'alchool. Ricordava invece chiaramente il momento in cui Cassandra avevo rivelato la sua presenza... ma da quanto tempo era lì ad osservarla? Perché non era intervenuta il prima possibile?
Questi pensieri si intrecciavano nella testa di Charlie... se Leslie fosse stata lì in quel momento, sarebbe impazzita leggendole la mente.
Già, Leslie... ecco un'altra preoccupazione che pesava moltissimo nei suoi pensieri. L'ansia la faceva agitare ancora di più, difficilmente avrebbe potuto calmarsi.
Ce l'avrebbe fatta Leslie? Anzi, ce l'avrebbero fatta le streghe a curarla? Charlie aveva molta paura per lei, anche se sapeva che in fondo non aveva da preoccuparsi; se Cassandra e Miranda erano così tranquille vuol dire che l'avrebbero curata facilmente.
Infine c'era un'ultima presenza nei suoi pensieri: Gerard e Sam. Ricordava confusamente la scena che aveva visto, nonostante ciò i suoi sentimenti erano forti: provava rabbia, tantissima rabbia, ma anche disperazione... come avevano potuto comportarsi in questo modo? Gerard, il suo primo ragazzo... il primo ragazzo al quale Charlie si era donata! Non riusciva a credere che due giorni prima lei e Gerard erano su un letto a consumare la loro passione e adesso invece Gerard l'aveva tradita... l'aveva tradita con Sam! Charlie aveva sempre considerato Sam una delle sue più care amiche... si sentiva doppiamente tradita, doppiamente pugnalata! Forse le coltellate del pazzo con cui aveva combattutto le avrebbero fatto meno male...
Le scese una lacrima.
"Sono... sono sicura che Leslie starà bene" disse nervosamente Ellie.
Le due ragazze erano in corridoio, sedute su una vecchia panca di legno, ad aspettare notizie su Leslie.
Charlie la guardò e le rivolse un sorriso forzato. Non era soltanto quello il motivo dei suoi occhi bagnati, ma apprezzò il gesto.
"Sai..." continuò Ellie sempre con il suo tono di voce incerto, "non devi preoccuparti... Michelle ha pieno controllo dei suoi poteri di guarigione".
"Michelle?" chiese sorpresa Charlie, mentre si asciugava gli occhi, "credevo che l'avrebbero guarita Cassandra e Miranda".
"No no... Cioè, Miranda credo che potrebbe farlo, lei ha davvero studiato tantissimo i libri di stregoneria che ci sono in biblioteca, sicuramente saprebbe preparare qualche pozione adatta, ma..." spiegò Ellie, "Michelle è una guaritrice. Vuol dire che ha il potere di guarire le persone con la magia".
Charlie si sentì lievemente più sollevata e, per cercare di distrarsi almeno un po', chiese a Ellie: "quali sono i poteri di Miranda e Cassandra? Ho visto che Cassandra può muovere gli oggetti e anche le persone, però... per portare me e Leslie quì ha usato una specie di teletrasporto..."
Ellie in quel momento guardò Charlie dritta negli occhi: "le streghe generalmente hanno un solo ed unico potere... ad esempio Miranda ha il potere di indurre la paralisi nelle persone, ma..." in quel momento la ragazza abbassò lo sguardo e la voce, "alcune streghe, in casi estremamente rari, possono avere più di un potere..."
"Cassandra è una di questa streghe?" chiese Charlie.
Ellie annuì.
Charlie le stava per chiedere quale fosse il suo potere, ma proprio in quel momento si aprì la porta di fronte a loro e ne uscì Cassandra.
La strega stava sorridendo e, avvicinandosi verso le due ragazze, disse: "bene! Michelle è stata bravissima, sono così orgogliosa di lei..."
Charlie tirò un sospiro di sollievo. Dopo qualche secondo uscirono dalla stanza anche le altre. Leslie era fra loro, con il vestito completamente macchiato di sangue, ma era viva e vegeta.
Charlie corse ad abbracciarla. "Cazzo, fai piano..." le disse ridendo Leslie, "mi hanno accoltellata proprio dove stai premendo!"

Il giorno dopo fortunatamente era domenica. Charlie aveva bisogno di riposo e soprattutto non voleva rivedere Sam e Gerard.
Era quasi una fortuna che l'assassino le avesse lanciato il cellulare, così avrebbe evitato tutte le chiamate e i messaggi dai due. Le dispiaceva soltanto non riuscire a contattare Leslie.
Certo, si becco una sgridata dai suoi genitori quando inventò di averlo perso nel locale, ma era l'ultima delle sue preoccupazioni.
Nonostante avesse lasciato la chat di Facebook offline, sentì lo stesso il suono che l'avvertiva di un nuovo messaggio. Charlie si alzò dal letto sul quale si era stesa per rilassarsi, mentre ascoltava il disco degli Of Monsters and Men, e andò alla sua scrivania per controllare.
Era un messaggio di Sam: "Charlie, ti scrivo anche qua... ti prego, per favore, perdonami per quello che ho fatto ieri sera! Non ero in me, avevo bevuto... anche Gerard non era lucido, è stato tutto un fottuto incidente! Per favore Charlie, ho bisogno di parlare con te!"
Charlie rimase un po' a fissare il messaggio, lo aveva riletto quattro o cinque volte quando si decise a rispondere: "Scusami Sam, ho bisogno di essere lasciata sola in questo momento. Per favore, domani a scuola non cercare di parlarmi, non ne ho voglia."
La ragazza un po' si meravigliò della sua insolita fredezza nei confronti dell'amica.
Si ristese sul letto quando si ricordo del fiore che le aveva dato Miranda il primo giorno al castello.
Non era un vero fiore, era fatto di metallo. Era a forma di bocciolo e ricordava una noce. Charlie lo prese e lo osservò attentamente.
Non sembrava avere niente di strano, era solamente una specie di cosa fatta di metallo. Eppure era magico... come Miranda le aveva spiegato, quel fiore l'avrebbe teletrasportata al castello. Le era stato dato per potergli permettere di seguire le lezioni... già, le lezioni! Domani pomeriggio avrebbe dovuto andarci per la prima volta! La cosa la incuriosiva tantissimo, soprattutto dopo aver sperimentato in prima persona che cosa una strega può fare. L'eccitazione e l'ansia le erano salite alle stelle, non vedeva l'ora che fosse domani sera per la sua prima lezione!

Il giorno seguente Sam non si presentò a scuola. Un vero sollievo, penso Charlie. Per quanto riguarda Gerard, invece, essendo lui due anni più grande, frequentava ovviamente un'altra classe. I loro sguardi si incrociarono soltanto quando Charlie attraversò il cancello per entrare a scuola, ma non appena si accorse che il ragazzo stava camminando per raggiungerla, si mise a correre, entrando subito in classe. Non ci sarebbe stato il rischio di incontrarlo durante all'intervallo e al termine delle lezioni, perché i loro orari non coincidevano.
Charlie passò quindi una giornata di scuola come tante, ma venne spesso richiamata dai professori poiché immersa nei suoi pensieri.
Fra le tante cose che le ronzavano in testa, al primo posto vi era sicuramente l'attesa per la prima lezione di stregoneria questa sera!

Due giorni a settimana Charlie passava del tempo in piscina. Si era iscritta qualche anno fa e continuava a frequentarla ancora adesso, stare in acqua la faceva stare bene. Era come se nuotando ogni pensiero, ogni preoccupazione, venissero lavati via. Paradossale, pensò, mentre si stava asciugando per cambiarsi, che una strega del fuoco trovasse la pace proprio in acqua.
Uscì dagli spogliatoi con il suo borsone, pronta per andare a casa, quando vide Ellie nuotare in piscina. Rimase un paio di minuti ad osservarla e quando quest'ultima si fermò per fare una pausa, la chiamò: "ciao Ellie".
La ragazza non si era affatto accorta della sua presenza, quindi sembrò un po' sorpresa nel vederla. "Ciao Charlie, non sapevo che fossi qui..." le disse, sempre con quel suo tono timido ed impacciato.
"Scusami, è da qualche minuto che ti stavo osservando. Non volevo andarmene senza averti salutato" rispose Charlie sorridendo, "non sapevo che fossi iscritta in questa piscina".
"Mi sono iscritta qualche mese fa" disse Ellie, "ma solitamente non ci vado il lunedì, soltanto il martedì e il venerdì".
"Allora si spiega tutto" rispose Charlie sorridendo, "io invece vengo qui ogni lunedì e giovedì, ecco perché non ci siamo mai incrociate. Senti, quanto ti manca per finire?"
Ellie fece una faccia stupita e chiese: "perché?"
"Be', se ti manca poco per finire posso aspettarti. Magari andiamo a prendere un gelato insieme dopo, ti và?" disse Charlie sorridendo.
Ellie rimase un paio di secondi in silenzio, ma poi rispose: "c-certo! Possiamo andare anche adesso, dammi cinque minuti per cambiarmi."

Le due ragazze andarono ad un bar lì in zona. Presero i loro coni e si sedettero ad un tavolino all'esterno.
"Ellie, ho una domanda che vorrei farti..." disse Charlie, "qual è il tuo potere?"
Ellie sorrise, era la prima volta che Charlie la vide farlo.
"Non ti sei mai chiesta come hanno fatto a trovarti quando hai... be', diciamo quando hai attivato i tuoi poteri?"
Charlie era perplessa, non sembrava aver capito bene: "che cosa vuoi dire?"
"Intendo... non ti sei mai chiesta come hanno fatto Cassandra e Miranda a trovarti proprio subito dopo aver attivato i tuoi poteri? Oppure come Cassandra è venuta a sapere che tu e Leslie eravate in pericolo?" precisò Ellie
"Oh" rispose Charlie. In effetti non se l'era mai chiesto.
"È stato grazie a me..." disse Ellie.
"Come?"
"Be'... il mio potere è la divinazione. A volte, quando succede qualcosa che può essere importante per me o per qualcuno vicino a me, io lo vedo... riesco a vederlo anche se sta succedendo lontano da dove sono, proprio come se fossi lì in quel momento."
"E tu hai visto me?" chiese Charlie stupita.
"Be', il fatto che ci fosse un'altra strega in città è importantissimo per la setta e per Cassandra, quindi... io ti ho vista, ti ho vista mentre le tende prendevano fuoco."
"Che cosa?!" esclamò Charlie sconvolta, poi si mise a ridere: "fra te che hai certe visioni e Leslie che può leggere la mente, una strega non ha privacy!".
Ellie rise alla battuta e poi aggiunse: "quando mi succede è come in un film horror, dovresti vedermi! Perdo il controllo di me stessa, le pupille mi ruotano all'indietro, i muscoli si irrigidiscono e io spalanco la bocca. È come se perdessi coscienza per qualche minuto. Poi la visione termina e torno in me..."
"Come fai a saperlo?" chiese Charlie.
"Me l'ha raccontato mia madr... cioè, volevo dire Cassandra."
"Cosa?!" esclamò Charlie, "Cassandra è tua madre?"
"Sì..." rispose Ellie, ma Charlie notò che la ragazza cambiò epressione, abbassò lo sguardo e il suo volto si fece più cupo.
Forse non era un argomento da toccare, perciò decise di cambiare rapidamente discorso: "questa sera sarà la prima lezione per me!"
Ellie rialzò lo sguardo e rispose: "se vuoi possiamo andarci insieme! Incontriamoci qui alle nove, ti va? Così ti mostro come usare il fiore... io la prima volta non ci sono riuscita subito."
Charlie accettò.
Non vedeva davvero l'ora di inizare la sua prima lezione.
   
 
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