Capitolo 9
Una
delle scene cruciali del film non si sarebbero svolte negli studios, ma in un
promontorio fuori Midgar, in un boschetto attraversato dalle rotaie del treno.
Proprio di fronte ad esse era stata posizionata una rampa dal tecnico, Barrett,
un omaccione con la pelle scura. Tifa notò che gli mancava una mano, e le fu
spiegato da Genesis che l’aveva persa durante un incidente.
Il
registra Rufus dava ordini a destra e a manca sventolando un giornale
arrotolato, in particolare a coloro che stavano sistemando una bella macchina
lontano dalle rotaie:-Mi raccomando! I freni devono funzionare! Non facciamo
come l’ultima volta!-
Una
risata fragorosa scoppiò dalla parte di Cid, che intanto si infilava un paio di
guanti e finiva di fumare la sigaretta.
Sephiroth
era circondato da truccatrici che gli stavano tamponando il viso un po’ perlato
di sudore, mentre Kadaj gli reggeva la giacca e l’acqua, fissandolo con aria
ammirata.
Aerith
e Genesis furono condotti verso il promontorio con una macchina a parte,
guidata Tseng.
Tifa decise di rimanere davanti alle
rotaie per vedere la scena della macchina che salta il treno, mostrando
particolare interesse per il modo con cui Cid Highwind appariva calmo e
rilassato come se avesse dovuto saltare una staccionata.
-Ei,
pezzo di spilorcio! L’hanno detto a che ora passa il treno?!- esclamò, rivolto
a Rufus.
-Tra
cinque minuti! Sali in macchina!- sbraitò Rufus.-Ah! Non ne posso più! Finito
questo film darò le dimissioni! Dico a mio padre che vado a farmi una vacanza a
Icicle Inn.-
-Fa
freddo là, capo...- Commentò uno dei tecnici delle telecamere.
-Sempre
meglio che stare in mezzo a questo branco di pazzi.- Rufus si lasciò cadere
sulla sedia.-Allora, iniziamo le riprese!!!-
Cid
aprì lo sportello ed entrò in macchina con un sorrisetto sardonico stampato in
faccia. Niente di più facile. Saltare un treno era la sua specialità.
-Ma
non sarà pericoloso?- domandò Tifa.
-Certo
che lo è.- Rispose Rufus.-Ma i nostri ingegneri hanno calcolato tutto il millesimo
di secondo e al milionesimo di millimetro. Il margine d’errore è inesistente.-
-Speriamo.-
Tifa guardò la rampa davanti alle rotaie. Era piuttosto alta e sarebbe servita
a dare lo slancio per attraversare in volto i binari.
-Accendi
i motori!-
Cid
eseguì il comando e fece sgommare la macchina, provocando l’irritazione di
Rufus.
-Il
treno sta arrivando! Sentite la terra che trema?!- esclamò il regista,
emozionato.-Forza! Tre... Due... Uno... Si gira!!!-
Cid partì verso i binari come una saetta. Prese la rincorsa nel momento
in cui le vibrazioni del terreno diventavano sempre più forti e si cominciava a
sentire lo scampanellio che avvertiva l’arrivo del treno. Le sbarre
cominciarono ad abbassarsi e il semaforo lampeggiò.
La
macchina di Cid passò davanti a Tifa e Rufus alzando un gran polverone;
raggiunse la rampa e la imbeccò nel momento in cui il treno fece capolino e
passò sulle rotaie a tutta velocità.
Tifa
guardò la macchina in volo, che rifletteva il sole e sembrava ancora più
brillante, e pensò che si sarebbe schiantata sopra il treno. Invece quella
semplice scatoletta di latta eseguì tuffo perfetto e planò dall’altra parte dei
binari.
La
coda del treno sparì in lontananza.
Cid
corse un altro po’, poi fece fare alla macchina inversione a U e si fermò.
Rufus
era in visibilio:-Buona la prima!- gridò.
-Fantastico!-
esclamarono i tecnici delle riprese, tutti soddisfatti.-Scommetto che una scena
così non se l’aspetta nessuno!-
Le
sbarre davanti ai binari si alzarono, lasciando liberi Tifa e Rufus di
raggiungere Cid.
-Che
ne dici, taccagno?!- esclamò Cid, tra una risata e l’altra.
-Smettila
di chiamarmi taccagno, spilorcio eccetera,eccetera!- sbottò Rufus.-Piuttosto!
Sbrighiamoci a raggiungere il promontorio così giriamo anche la seconda parte
della scena!-
-Lasciami
il mio momento di gloria.- Imprecò Cid, risalendo in macchina. Abbassò il
finestrino e guardò Tifa, che intanto lo fissava con aria estasiata. Non aveva
mai visto una macchina che salta sopra un treno!
-Ei,
bambola... Tu vieni con me?-
-Tutti
veniamo con te.- Ringhiò Rufus, salendo sull’autovettura.-Non ho portato altre
macchine a parte il furgone per le cineprese.-
-Perché
sei spilorcio.-
Tifa
salì in macchina e, in pochi minuti, raggiunsero il promontorio. Da lì si
poteva vedere Midgar in lontananza, infatti Aerith stava ammirando il panorama
a fianco di Tseng, che le spiegava la posizione geografica del set.
-Ti
è piaciuta la scena?- domandò Genesis, all’arrivo di Tifa.
-Sono
davvero senza parole!- esclamò Tifa, felice.-Non mi sono mai sentita così
tesa!-
Genesis
scoppiò a ridere nervosamente. Tifa ebbe l’impressione che quel giorno ci fosse
qualcosa di strano nel suo sguardo.
-Ascoltatemi!
Sephiroth!!!- Rufus si fece avanti.
-Eccomi...-
La figura di Sephiroth si avvicinò lentamente e si posizionò accanto a Tifa, di
fronte a Rufus.
-Adesso
devi prendere la macchina e correre fino alla linea gialla che sta posizionando
Barrett. Devi frenare di colpo, hai capito?-
-Non
è una cosa difficile.- Lo rimbeccò Genesis, sarcastico, guadagnandosi
un’occhiata fulminante.
Tifa
ridacchiò sommessamente.
-Freno
di colpo e scendo dalla macchina.- Concluse Sephiroth.
-Sì!-
Esclamò Rufus.-Vorrei sprecare poco tempo, quindi cerca di fare bene la prima
scena.-
Sephiroth annuì lentamente.
-Spilorcio!-
esclamò la voce burbera di Cid.
-Smettila
Cid!-
Dopo
aver calmato tutti i battibecchi, Rufus fece sistemare la sedia da una parte e
ordinò a Tifa di non mettersi in mezzo:-Anche se hai il pass, non puoi stare
tra i piedi.- Le disse.
Lei
si sistemò sotto un albero, vicino a Tseng. Quest’ultimo stava guardando
Genesis che parlava con Aerith, e la sua espressione sembrava molto rilassata.
Forse era l’aria del bosco, che ricordava un po’ quella del giardino di Aerith,
o forse il panorama del promontorio, ma Tifa non aveva mai visto Tseng così
tranquillo.
-Zitti
tutti!! Si gira!- gridò Rufus, afflosciandosi sulla sedia.
Tifa fissò lo sguardo sul sentiero che
portava al promontorio e pochi secondi dopo l’avviso di Shinra vide comparire
la macchina con Sephiroth a bordo; inchiodò appena superata la soglia del bosco
e un secondo dopo lo sportello si aprì.
Sephiroth
scese dalla macchina con un’aria così diversa dal solito che Tifa trasalì. Non
era più il tipo freddo e impassibile che conosceva, ma un uomo normale, provato
dalla sua stessa vita, con lo sguardo preoccupato ed emozionato insieme.
Era
sorprendente.
Sephiroth
esitò un attimo vicino alla macchina, poi si lanciò verso il promontorio, dove
c’erano Genesis e Aerith, o meglio, Richard e Odette.
-Richard!-
esclamò Sephiroth, avanzando lentamente, come se avesse paura della reazione
dell’altro.
-Guarda,
guarda...- Genesis sogghignò e afferrò Aerith per un polso, trascinandola molto
vicino al baratro. Lei guardò in basso, spaventata, poi lanciò un’occhiata in
tralice a Sephiroth.-Alla fine sei venuto... Pensavo che non ti importasse
niente di lei...-
-Non
scherzare! Sai bene che amo mia sorella più di me stesso!-
-E
a me?! A me non ci hai mai pensato, vero?!- esclamò Genesis, fuori di sé.-Mi
hai sempre lasciato da solo, anche quando mamma è morta... Tu eri il suo
preferito... Sei il maggiore... Dovevi prenderti cura anche di me!-
-Per
questo ce l’hai con me?- domandò Sephiroth, con voce tremante.-Per questo stai
facendo di tutto per rendermi la vita impossibile? E per questo stai facendo
del male a Odette?!-
-Non
le sto facendo del male!- Genesis si voltò verso Aerith, i cui occhi erano
velati di lacrime.-Ti sto... Facendo del male...?-
Lei
singhiozzò e annuì lentamente.-Sì...-
-Sai
bene che nessuno di noi ha mai voluto che di sentissi a disagio... Sai bene che
sei sempre stato circondato d’affetto, anche quando mamma era qui... Io sono il
fratello maggiore, e non pensare che sia stato facile per me prendermi carico
di tutte le responsabilità... Rinunciare al mio sogno... Ma l’ho fatto!-
-Me
lo stai rinfacciando?!-
-No!-
esclamò Sephiroth, facendo un passo avanti.-Però...-
Lo
sguardo di Genesis s’indurì di colpo. Tifa aguzzò la vista. Il suo
atteggiamento era improvvisamente cambiato. Lo vide stringere il polso di
Aerith e spingerla ancora verso il baratro.
Rufus
si agitò:-Fermi! Fermi! Non continuate! State esagerando!-
-Allora...
Jay? Mi stai dicendo che ti sei
sacrificato per il bene della patria?-
-Non
voglio tornare su questo argomento. Ne abbiamo già parlato.- Anche Sephiroth
era tornato in se stesso. A Tifa sembrò di vedere una barriera di ghiaccio
ergersi attorno a lui. Il suo sguardo non era più emozionato e affettuoso, ma
gelido e impenetrabile.-E soprattutto non intendo tornarci ora.-
-No.
Ci torniamo eccome invece!- esclamò Genesis.
-Mi
stai facendo male, Gen!- Esclamò Aerith, guardando verso il baratro. Aveva
ancora gli occhi lucidi, ma si continuava a leggere la paura nei suoi occhi.
-Scusami
Aerith, ma è l’unico modo che ho per avere da lui le risposte che cerco!- Fece
Genesis, continuando a sfidare Sephiroth con sguardo beffardo.
-La
stai facendo così lunga per una stupidaggine...-
-Che
c’è? Hai paura che si scoprano gli altarini?-
-Che
altarini?-
-Sai
di cosa parlo.-
Sephiroth
sospirò pesantemente e si portò una mano sulla fronte, esasperato.-Genesis...
Ma perché devi sempre essere così
impulsivo?-
Genesis
si accigliò.-La colpa è tua, Sephiroth... Se mi rispondessi...-
-Genesis!-
abbaiò Rufus.-Risolvete i vostri problemi fuori dal lavoro! Finitela!-
Aerith
guardò Genesis con aria preoccupata.-Non capisco...-
-Ricordi
l’incidente agli studios?!-
Aerith
spalancò gli occhi, improvvisamente sconvolta.-Cosa... C’entra adesso?!-
-Chiedilo
a lui!- Genesis puntò un dito verso Sephiroth, che s’incupì ancora di più.
Attorno a lui sembrò disegnarsi un’aura oscura; strinse i pugni e avanzò verso
Genesis senza alcuna paura. In un attimo gli fu addosso, lo afferrò per il
colletto e lo trascinò lontano dal baratro.
Genesis
lasciò andare Aerith, che fu prontamente soccorsa da Tseng.
Tifa
corse verso Sephiroth, ma prima che potesse fermarlo, lui tirò un destro a
Genesis, che incespicò all’indietro e cadde a terra; si sfiorò il labbro
spaccato con la mano e si guardò il rivolo di sangue che era rimasto sul
dorso.-Tu...-
-Ti
avevo avvistato....- Fece Sephiroth.-Non è una cosa di cui ti parlerò. Non ora,
né mai.-
Genesis
lanciò un’occhiata furtiva ad Aerith.-Lei lo sa!?-
-Basta...-
Fece Sephiroth.-Genesis...-
Tifa
si avvicinò ai due fece scorrere gli occhi dall’uno all’altro, sorpresa e
sconvolta al tempo stesso.-Ma che vi prende?! Siete ammattiti per caso?!-
-Non
puoi capire Tifa...- Genesis abbozzò un sorriso. si rivolse a Sephiroth e lo
fissò con aria di sfida.-Tu sei stato zitto... Sei colpevole, Sephiroth... Non
importa se adesso ti sei messo a proteggere Aerith... Sei un ipocrita.-
Sephiroth
lo fissò con aria gelida, poi si girò e se ne andò senza dire nient’altro,
lasciando tutti nel più completo imbarazzo.
Genesis
sbuffò e si avviò verso uno degli assistenti, che gli porse una borsa di
ghiaccio da mettere sul punto colpito. Tifa lo seguì immediatamente,
preoccupata.
-Era
proprio necessario attaccarlo davanti a tutti? Dovresti sapere com’è fatto...-
Lo rimbrottò.
Genesis si accasciò a terra,
imbronciato.-Pensavo fosse una tattica vincente...-
-Non
penso... L’hai fatto arrabbiare parecchio...-
-Che
importa? Non parlerebbe comunque... Da quando è successo quell’incidente, tre
anni fa... Si è chiuso nel più completo silenzio...- Genesis era pensieroso.
-Che
incidente?-
-Tre
anni fa...- Raccontò Genesis.-Ci fu un’esplosione agli studios, che coinvolse i
genitori di Aerith e la madre di Sephiroth, Lucrecia Crescent.-
Tifa
si inginocchiò davanti a Genesis, sorpresa.
-Non
guardarmi così... Non è mica un segreto... Era su tutti i giornali. L’unica
cosa che si è salvata di loro è stato il copione di Loveless, che come saprai
bene, per noi è stato un trampolino di lancio. Ma non solo per noi.- Genesis
indicò Rufus con il mento.-Quello è il figlio del presidente degli studios...
Fino a due anni fa è sempre stato un
bamboccio senza midollo... Viziato... Ma poi, con Loveless, è diventato
un regista di successo.-
-Non
ti sta molto simpatico, eh?-
-Per
niente.- Brontolò Genesis.-E quel che è peggio... è che ora non possiamo più
girare le mie scene... Visto è ho il labbro spaccato... Che palle.-
Tifa
lo guardò, perplessa. perché Aerith non
le aveva mai parlato dell’incidente? E soprattutto... Che c’entrava Sephiroth?!
Voltandosi, Tifa incrociò il suo sguardo. Scrutò i suoi occhi per un lungo
istante; alla fine Sephiroth lui si mostrò infastidito e girò lo sguardo da
un’altra parte.
Tifa
si rivolse nuovamente a Genesis.-Comunque non avresti dovuto comportarti
così... L’hai messo in imbarazzo di fronte a tutti e lo hai accusato...-
-Non
farmi la ramanzina, Tifa...- Genesis sorrise fiaccamente.-Sono fatto così...
Però ti assicuro che le mie ragioni sono più che valide...-
Tifa
si strinse nelle spalle. Non sapeva cosa pensare. Lei era appena arrivata a
Midgar e di quelle faide non sapeva proprio niente.
Angolino
dell’autrice:
Eccomi qua!! Di ritorno dalle vacanze
con un nuovo capitolo!!! XD Aaaah!! Che bello essere
qua!! Mi è mancata questa storia e soprattutto mi siete mancati voi *tira baci*
Che dire?? Stiamo per arrivare al
nocciolo della questione... Come al solito Genesis non si è risparmiato le
scene teatrali ahahaa xD
Devo dire una cosa... Far interagire
Genesis con Aerith non è affatto facile xD Sulla storia non si sono mai
parlati, ma penso che in condizioni normali sarebbero andati d’accordo...
Dopotutto Aerith ha quel fascino irresistibile per un ragazzo che l’avrebbe aiutata
a fare amicizia xD
Dai prossimi capitoli in poi verranno
svelati tutti i misteri xD Non so perché ma le mie storie cominciano a
sembrarmi una matrioska... xD Apro misteri su misteri e poi li risolvo xD *si diverte da sola*
Bacioni a tutti i lettori, però quelli
che recensiscono si meritano anche un abbraccio e un poster hot di Sephiroth! *poster hot?? O_O – nd Sephiroth*