Vendetta. È questo che voglio ed è quello che otterrò.
Se solo ci ripenso mi sento ribollire di rabbia; perché proprio adesso? Perché proprio quando noi avremmo dovuto essere un gradino al di sopra di tutti gli altri? Si, la famiglia Malfoy, Purosangue da generazioni e di nobili origini. Questo avrebbe dovuto significare il ritorno del Signore Oscuro, o almeno è quello che da sempre mi diceva papà. Papà… catturato e rinchiuso ad Azkaban per colpa di Potter e dei suoi amichetti; oh ma me la pagheranno questo è certo.
Mentre me ne sto qui, sdraiato sul letto, pensando al modo migliore per vendicarmi, sento bussare alla porta. Non rispondo, di certo sarà la mamma o Zia Bella che vengono a scocciarmi come al solito e adesso proprio non ne ho voglia. Infatti non sbagliavo, la porta si apre ed entra mia madre ma l’espressione che aveva dipinta sul viso mi fece preoccupare.
“Che succede?” chiedo “Draco…Lui vuole vederti…” risponde, quasi piangendo.
Lui? Cosa diavolo vuole da me? “E perché?” “ Non me l’ha voluto dire…” e detto questo le lacrime cominciarono a scendere, rigando il suo bel viso altezzoso.
Mi alzo, scendendo le scale sempre più impaurito e mi dirigo il salotto, dove mi stava aspettando insieme a Zia Bella. Ecco, lo vedo, vedo il suo viso serpentesco non più umano, con quelle fessure al posto delle narici e gli occhi dalle pupille verticali. Questo è il viso che infesta i miei sogni. Appena mi vede la sua bocca senza labbra si piega in un sorriso divertito, quasi di scherno e guardandolo in quegli occhi sento il sangue ghiacciarmi nelle vene, ma devo farmi forza.
“Salve Draco, prego accomodati pure, avevo giusto voglia di parlarti.” Sibila con la sua voce glaciale “ In privato.” E detto questo Zia bella e la mamma lasciarono la stanza.
“Draco, Draco, mio giovane amico Serpeverde, tu derivi da un’antichissima famiglia Purosangue, e da una nobile casata…tutte qualità molto importanti per me. Io ho bisogno di svolgere un determinato lavoro e tu sei la persona più indicata per portarlo a termine”.
“ I-Io m-mio Signore?” domando, incredulo. “ Si tu. Dimmi, saresti disposto ad unirti a me? Dovresti sentirti onorato, non ho mai neanche pensato ad avere come Mangiamorte un ragazzo di 16 anni”.
“Certo mio Signore, certo! Mi sento davvero onorato da tutto ciò Signore!” mi sentivo euforico, non ci potevo credere, io, un semplice sedicenne al suo servizio! Di certo non era una cosa che chiedeva a chiunque.
“Molto bene, dammi il braccio allora.” Io gli posi il mio braccio e con un incantesimo mi marchiò con il Marchio Nero.
“Benissimo Draco, non farmene pentire. Per quanto riguarda il lavoro che devi svolgere…..