Il buon vecchio Cornelius Caramell, ministro della magia e uomo dai mille valori, si era sempre preso a cuore l'istruzione dei giovani maghi. Non riusciva a concepire l'idea che dei poveri ragazzi innocenti venissero costretti a subire l'autorità da parte di un adulto, al solo pensiero sentiva l'orticaria avanzare sulla propria pelle. Aveva perciò deciso di emettere il Decreto Legge n.394, secondo il quale ogni alunno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era libero di fare ciò che riteneva più opportuno e utile per accrescere il proprio livello culturale.

Questo provvedimento ebbe il risultato di aumentare vertiginosamente il numero dei suoi elettori, già di per sé alto, e di circondarlo definitivamente da quell'aura di rispetto e armonia; che da sempre si respirava attorno all'uomo. 

Ad essere particolarmente entusiasti della novità, furono sopratutto i giovincelli risiedenti all'interno del castello. In meno di una settimana le divise erano state abolite e i corsi divenuti facoltativi. Draco Malfoy, il Principe delle Serpi, era fiero di camminare per Hogwarts mostrandosi come mamma lo aveva fatto. Il giovane Malfoy poteva vantare una vasta scorta di camicie bianche aderenti, tutte rigorosamente uguali, che mettevano in mostra i suoi addominali scolpiti dal Quidditch. Era il sogno proibito di tutti, persino del giovane Potter. I due avevano avuto un piccolo flirt durante i tre mesi delle vacanze estive, quando quel vecchio mattacchione di Silly aveva deciso di obbligarli alla convivenza forzata in una casa sperduta ai confini del Niagara. La loro love-story era bruscamente terminata quando il biondo, passeggiando soavemente per i corridoi, si era scontrato con la provocante Hermione Granger (meglio nota come Regina dei Grifondoro) capendo così che solo lei era l'amore della propria vita.

La ragazza, da nerd sposata con i libri, era sbocciata in una profumata rosa. Possedeva dei bellissimi e ordinatissimi boccoli color caramello, che si abbinavano perfettamente agli occhi dorati. Le minigonne erano diventate la sua religione, insieme a trasparenti maglie che lasciavano intravedere un prosperoso seno. Hermione aveva mollato Ron senza troppi rimpianti, in fondo non faceva altro che mangiare e dormire, ma c'era ancora un problema: Pansy Parkinson.

La Serpeverde reclamava il diritto di proprietà su Draco con cadenza settimanale. Lo sfortunato ragazzo non poteva nemmeno contare sulla famiglia, poiché il padre lo molestava da quando aveva cinque anni e Narcissa non trovava il coraggio per opporsi. Fortunatamente c'era sempre Blaise Zabini a tirarlo su, famoso dispensatore di saggi consigli e coscienza/migliore amico di Draco.

Ma cambiamo argomento, questi avvenimenti mi spezzano il cuore. Parliamo di Harry, che non se lo fila mai nessuno.

Dopo essere stato liquidato da Draco, il Prescelto era corso a braccia aperte da Ginevra Weasley. Girava voce che cambiasse partner ogni ventisette giorni, ma al nero questo non interessava. Non ci fu bisogno di parole e, una volta che l'agenda fu accuratamente esaminata, Ginny convenne che qualcosa si poteva fare. Il nostro caro Harry aveva però un disperato bisogno di amore vero, e lo trovò tre mesi a seguito della rottura con Draco. Il fortunato era Severus Piton, insegnante affetto da sbalzi d'umore e vincitore del Guiness dei Primati avendo amato la stessa donna per una trentina d'anni. Posizionato l'ardito premio sugli scaffali ricolmi di manuali, si era buttato il ricordo di Lily alle spalle ed era passato al figlio. Poco importava la differenza d'età, erano fatti l'uno per l'altro.

E coscienzioso di tutto ciò, Caramell la sera andava a dormire col sorriso sulle labbra. Aveva fatto davvero un buon lavoro.