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Autore: Heart    10/08/2014    1 recensioni
Juuri e Yuuki sono due gemelle, sono partire da Londra e adesso si trovano in Giappone. Il loro viaggio inaspettato le porterà nuove verità e misteri da svelare, ma sopratutto chi sono realmente i due ragazzi in cui li hanno ospitati? Amori celati nell'oscurità si apriranno alla luce, e pericoli inesistenti si sveleranno. Chissà cosa succederà realmente in questa fuga.
Spero che vi piaccia.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Kuran, Juuri Kuran, Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Cuore di ghiaccio”


 

Quarto


 


 


 


 


 

L'aria era cupa.


 

Il grande salone dove ogni volta si eseguiva l'assemblea generale degli esponenti più influenti di tutto il paese si svolgeva in quella sala, dove era situato un tavolo lungo metri in cui accoglieva gli ospiti, seduti come una giuria, ma loro non avevano nessun diritto di giudicare o decidere poiché questo compito era solo e unicamente del capo dei capi cioè: Kaname Kuran.


 

Il primo vampiro della stirpe. Un vampiro millenario, la sua fama era elogiata da tutti e se da parte dei vampiri era onorata dall'altra parte gli umani che conoscevano questa specie li detestavano, ma mai nessuno osava contraddire lui, il fondatore di tutto, l'inizio del mondo.


 

Kaname Kuran era il capostipite di una delle famiglie più prestigiose, l'unico Re che ci fu in quegli anni bui.


 

Kaname era predisposto a capotavola dopo di lui Haruka e poi i più anziani di quel consiglio, il fondatore li guardava con occhi pigri, smuovendo il calice che aveva tra le mani; un uomo si alzò dalla sua postazione e guardò in giro e poi espose le informazioni che le sue spie avevano recapitato.


 


 


 

-Abbiamo delle notizie fresche Maestro Kaname. Riferiscono che gli omicidi avvengono specialmente di notte, sono uomini vestiti di tutto punto, con uno strano tatuaggio sulla spalla destra. -venne interrotto.


 

-Cosa raffigura?- Domandò Haruka.


 

-Una testa di serpente trafitta con un pugnale- rimanendo in silenzio.


 

-Si tratta per caso di un organizzazione criminale?- continuò Haruka, era da anni che il loro regno veniva scosso da tali gruppi, ma ogni volta venivano sterminati prima che potessero fare dei danni.


 

-Non lo sappiamo Haruka-sama. Ma abbiamo la conferma che non sono orientali, precisamente occidentali, parlavano inglese.- Comunicò l'uomo.


 

-Bene, un´informazione in più. - Haruka si volto verso Kaname – come dobbiamo muoverci? Non possiamo rimanere con le mani in mano, abbiamo un patto con gli umani...-,continuò.


 

-Non c'è bisogno di farmelo ricordare Haruka, sono stato io stesso a stipularlo anni fa.- Kaname si alzò dal suo posto seguito dagli sguardi di tutti, osservò la luna abbassarsi per dare spazio al sole che piano si stava facendo strada.


 

-Sorvegliate questi individui, semmai causerebbero altri danni eliminateli, - decise infine. Tutti annuirono e pian piano l'assemblea fu sciolta. Haruka si avvicinò al cugino e gli pose una mano sulla spalla.


 

-Ottimo lavoro. Ritorniamo a casa, di sicuro si staranno svegliando – il ragazzo si voltò e procedette verso la porta, Kaname lo seguí stanco e malinconico.


 

Camminarono a un'andatura lenta anche se possedevano la capacità di volare, ogni passo era cadente e silenzioso, avvertivano il risveglio degli animali che uscivano dalle loro tane, i fiori che si aprivano al nuovo giorno, il cielo si fece azzurro è il sole s'innalzò.


 


 


 


 


 


 


 

Juuri era già pronta, prese la sua tracolla e scese dalle scale.


 

L'odore del caffè giunse al suo naso, fece una deviazione al suo tragitto per entrare in cucina e trovò Haruka intento a preparare due tazze.


 

-Giorno- disse lui, prima che la ragazza parlasse. Lei lo guardò sorpresa, ma gli rispose con un sorriso.


 

-Giorno anche a te, mattiniero?- chiese.


 

-Non esattamente, ma ho del lavoro da sbrigare...- disse porgendole una tazza – tieni, ti servirà. Stai attenta.- le disse per poi uscire dalla stnza, Juuri lo guardò e si chiedeva che cosa avesse quel ragazzo di così speciale. Era un bel tipo, affascinante e di classe, ma nel suo mistero c'era qualcosa d'inquietante, ma non riuscì a terminare il pensiero che la sveglia del telefonino trillò e le avvertì che era già tardi, così prese un goccio di caffè per poi uscire tutta trafelata.


 

-Chissà se Yuuki ha scelto la facoltà. - Si chiese.

Dopo l'arrivo in Giappone la loro vita era cambiata, lei si era iscritta alle lezioni che già frequentava a Londra, mentre Yuuki si era fermata avendo dei dubbi sul suo percorso. Ne aveva cambiati parecchi, ma ogni volta non trovava ciò che cercava e questo metteva in seri dubbi la gemella, il tempo passava ma lei non aveva nessun futuro assicurato.


 

-La chiamerò alla pausa pranzo – prese il viale alberato e s'incamminò verso l'università Cross.


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Una ragazza dai lunghi capelli era stesa sul letto a pancia in aria, gli occhi puntati sul soffitto e la testa vuota. Ci aveva riflettuto a lungo e initerrottamente.


 

Sul pavimento c'erano diverse iscrizioni , ma nessuno di tutte quante le interessavano. Chiuse gli occhi e si girò di un lato, che cosa doveva fare? Non sapeva che strada prendere, invidiava Juuri poiché lei aveva un percorso ben preciso in testa, lei voleva diventare un architetto famoso e stimato, dove l'ecologia era il padrone, ma sopratutto la natura almeno avevano qualcosa in comune.


 

Alla fine sbuffò e si alzò di scatto, rimanendo a casa non si sarebbe risolto nulla, si vestì, afferrò il suo Mp3 e lo accese... la musica partì e le prime note di una canzone iniziarono. Yuuki si fece trascinare dalla melodia e uscí dalla sua stanza. Con gli occhi aperti si fece condurre dal suo sesto senso fino a camminare verso un corridoio diverso dagli altri. Più scendeva più freddo sentiva, si chiese dove si stesse inabissando, ma non riusciva a fermarsi una strana aura la stava richiamando. Dolore. Frustrazione. Stanchezza. Solitudine. Erano questi i sentimenti che percepiva … la mente era sgombra di tutto … non le era successo mai, ma ogni minuto che si avvicinava verso quella porta che c'era in fondo a quel lungo corridoio dalla pavimentazione di pietra e dalle mura screpolate dal tempo, l'aria era spettrale come se ci abitassero dei fantasmi o anime spezzate. Con il cuore che batteva a mille si affacciò in quello spiraglio, ciò che vide la fece rabbrividire: al centro a quella grande stanza ci stava un mausoleo con un coperchio di marmo aperto, sulle pareti di essa conteneva diversi simboli e al centro uno stemma con un orchidea.


 

Sopra di essa c'era appoggiato un ragazzo che in quel momento sembrava vecchio con le spalle portate in avanti, il volto soffrente e ...un cuore che batteva con fatica.


 

Yuuki rimase senza fiato nel percepire quel profumo, li dentro c'era lui: Kaname. L'uomo che da quando aveva varcato quella porta inondava i suoi sogni con vissuti spettrali, con guerre apocalittiche e tanto sangue versato. Lo vedeva sempre fermo a guardare il mondo cadere a pezzi, lui era uno spettatore.


 

Non capiva che cosa le stava succedendo, perché quando lo vedeva sentiva solo compassione e pena? Che cosa racchiudevano i suoi occhi? Il buio. Si era risposta da sola.


 

Io sarò la tua luce Kaname. Si disse. Nel momento in cui la sua mente formulò quel pensiero si inorridì, come poteva dire una cosa del genere non lo conosceva, poteva essere un pazzo o lo faceva per finta.


 

Lui non finge, percepisco il suo dolore, come se fosse mio.


 

Se lo chiedeva spesso come mai riuscisse a sentire quelle sensazioni, ciò che toccava aveva una sua anima.


 

Osservò quell'ombra fino a un tempo indefinito, una parte di lei voleva scappare, ma l'altra non riusciva a distogliere gli occhi da lui, ormai ammaliata di tale bellezza.


 

Lui rimaneva fermo, con quell'aria avvilita.


 

I suoi occhi erano vuoti e spenti come se avesse vissuto per secoli senza chiuderli un attimo.


 

La voglia irrefrenabile di accoglierlo tra le sue braccia la svegliarono e si prese per stupida, lui non avrebbe mai accettato, lui era un lupo indomabile. Un lupo che ululava nelle notti di luna piena e gridava i suoi malesseri.


 

Lui che aveva stregato la sua vita piana di casini.


 

Lui,semplicemente Kaname.


 

Solo allora si accorse che qualcosa scivolava dalle sue guance, si toccò e si accorse che piangeva, le forti sensazioni percepite l'avevano scossa fino dentro l'anima.


 

-Kaname...- sussurrò.


 


 


 

Kaname si voltò sentendosi chiamato, ciò che trovò lo paralizzò. La ragazza, Yuuki era dietro quella porta e adesso che i loro sguardi s'incontrarono tutto era esploso.


 

Ridusse gli occhi a due fessure infastidito di quella indecenza di essere spiato nel momento in cui il suo spirito era spento, nel momento in cui la sua maschera era tolta. Si alzò di scatto e si diresse a gran velocità verso la ragazza che accortasi di quel cambiamento d'aria schizzò via, Yuuki corse veloce, rientrò nei corridoi che conosceva per correre e cercare di raggiungere la sua stanza, ma non ci riuscì.


 

Kaname la prese da un polso per poi farla sbattere sul muro, la ragazza cadde a terra e i suoi lunghi capelli le coprirono il volto.


 


 


 

-Che cosa stavi facendo?!- tuonò. Nessuna risposta ricevette e questo portò a incendiarlo, la prese con forza senza controllarsi per farla alzare e tenerla alle giunture delle spalle e strattonarla con violenza. - Odio essere spiato, sopratutto da un effimero essere come te, che cosa hai visto? - gridò. Yuuki risvegliata da quel tono forte rabbrividì.


 

-Io..Io... non ho visto nulla- disse, parlò piano tentando di non scoppiare a piangere di fronte a lui.


 

-Menti!-


 

-Ti ho detto che non visto nulla- riprendendo il controllo del suo corpo, ma lui se ne andava per i fatti suoi, le scosse provocate dal corpo di lui la stavano bruciando, sentiva gli occhi pizzicare e la testa scoppiare.


 

-Parla mocciosa o ti riduco in polvere – i suoi occhi divennero scarlatti.


 

Yuuki si dimenava con forza da quella presa, la sua mente stava andando in incandescenza, troppe visioni la stavano facendo impazzire, immagini seguite da voci, suoni, urla, lacrime. L'emozioni le tagliava il fiato.


 


 


 

-Basta! Non toccarmi! - urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, il corpo le tremava per le convulsioni. Kaname non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.


 

In quel momento Juuri fece la sua comparsa e dietro di lei Haruka che avvertendo il potere di Kaname si affrettò a superare la ragazza ed afferrarlo in tempo prima che arrivasse Juuri. Kaname aveva gli occhi rossi ed era furioso.


 

Juuri giunse accanto alla gemella e la prese tra le braccia, Yuuki bisbigliava monosillabe incompressibile.


 


 


 

-Che le hai fatto?- gli urlò.


 

Kaname non le rivolse nessun sguardo, Haruka osservava il cugino con attenzione …


 

-Juuri porta Yuuki in camera .- la ragazza annuí, si caricò Yuuki tra le braccia era leggera e non le dava peso come si dovrebbe aspettare da una ragazza, la condusse in camera e la depose, lei urlava.


 

-Yuuki svegliati sorellina, ci sono io qui con te.- le mise un panno sulla fronte, ma nemmeno quello le faceva nulla.


 

-Yuuki stai tranquilla adesso sei al sicuro – l'abbracciò e rimase a vegliarla.


 


 


 


 


 

Nel frattempo in un'altra stanza Haruka interrogava Kaname, sapendo che a lui non piaceva quel trattamento si sentiva accusato di un crimine che non aveva commesso, alla fine esplose facendo uscire la sua energia e alcuni oggetti si frantumarono.


 


 


 

-Smettila Haruka! - disse lapidario.


 

-Dimmi che cosa è successo! Quella ragazza era in crisi respiratoria, stava impazzendo e non mi dire che non hai fatto nulla perché non ci credo, conosco i tuoi poteri!-


 

-L'ho solo sbattuta al muro, non le ho fatto nulla. - confessò.


 

-E per quale motivo?-


 

-Mi ha spiato nel mausoleo – Haruka spalancò gli occhi.


 

-Com'è possibile nessuno riusce ad attraversare la barriera.- affermò.


 

-Glielo volevo dire ma lei non mi rispondeva, ho perso la pazienza-


 

-E così le hai gridato e lei si è spaventata ancor di più- concluse Haruka, Kaname si allontanò a si avvicinò alla finestra dove i vetri si inclinarono.


 

-Mi chiedo chi sia realmente, lei e sua sorella. - parlò.


 

-Sbuf.- sbuffò il ragazzo- Kaname lo sapevi che Yuuki e Juuri sono gemelle?- dichiarò Haruka.


 

-E che cosa centra su questo? Non sono mica cacciatori? - disse Kaname.


 

-Non lo sono, ma avverto intorno a loro una strana energia latente – sedendosi, prese una pasticca da una scatolina rossa dalla tasca e la emerse in un bicchiere contenente dell'acqua in breve si tinse di rosso.


 

-Lo so già. Il loro potere è ambiguo per due essere umani -


 

-Vorresti indagare, la tua natura di amplificare tutto... perché.-


 

-No, Haruka noi non cercheremo niente. Loro non rimarranno qui a lungo, scommetto che quella ragazza che hai messo gli occhi sopra cercherà in tutte le maniere a convincere la sorella ad andarsene.-


 

-Sei un chiaroveggente?- chiese.


 

-Lo immagino. E quando loro se ne andranno ritornerà tutto come una volta – rise Kaname.


 

-Kaname! - ma il vampiro non lo ascoltò più scomparendo con uno stormo di pipistrelli. - Maledetto era tutto pianificato, ma non credere che tutto va come tu progetti, so che quella ragazza ti cambierà.-


 


 


 


 


 


 


 

La mattina dopo Juuri si alzò di buon ora e si preparò. Aveva deciso non sarebbe ritornata un ora in più in quella casa c'era un psicopatico che tentava di far impazzire sua sorella era il suo compito era di proteggerla, nella notte Yuuki si era risvegliata in lacrime, aveva tentato di parlarle di alcuni sogni che aveva fatto ma lei non ci credeva, quel pazzo sicuramente le aveva fatto qualcosa e lei dopo lo choc aveva iniziato a immaginare. Preparò le valigie le sue e quella della gemella, pronto tutto aprii la porta, Yuuki ancora dormiva. Scese di sotto e trovò i due ragazzi, Haruka la salutò calorosamente, si era affezionata al ragazzo lo trovava affascinate e irresistibile, e pensava anche che si era presa una cotta, ma i suoi sentimenti si dovevano bloccare, prima la salute della sua sorellina.


 

Prese un lungo respiro e si avvicinò ai due, la luce che vedeva negli occhi di Kaname non le piaceva sembrava vittorioso.


 


 


 

-Che cosa ci fai sveglia a quest'ora? Oggi è sabato, credevo che non avessi lezioni – parlò Haruka.


 

-Vi dovevo avvisare che io e Yuuki lasceremo questa casa – disse piatta- Haruka rimase senza fiato, vedeva la sua speranza scomparire, e si voltò verso suo cugino che rideva sotto i baffi, aveva vinto lui... i suoi piani erano infallibili. Abbassò la testa deluso e amareggiato, doveva lasciarla andare, finalmente l'aveva trovata. In quel momento ebbe la tentazione di prendere a pugni Kaname con la sua mania di rimanere solo per l'eternità. Juuri stava per consegnare le chiavi della casa …


 

-Io non mi muoverò da qui Juuri.- una voce calma e forte si espanse, dalle scale apparve Yuuki con uno sguardo tenace e determinato.


 

-Yuuki che cosa dici?- disse la gemella.


 

-Ciò che hai sentito sorellina. Non lascerò questa casa finché tutto non sarà ritornato alla luce – abbandonò lo sguardo verso la gemella per indirizzarlo a Kaname, il suo sorriso era svanito nel nulla – e tu, cuore di ghiaccio hai le ore contate. Scoprirò il tuo segreto, Kaname Kuran! - li lasciò tutti a bocca aperta, si voltò e con la sua chioma bruna che svolazzava come se intorno a se ci fosse un ventaglio che svolazzasse risalì le scale.


 

-Che le danze iniziano – tutti si voltarono verso Haruka compreso Kaname che bruciò il ragazzo che aveva osato contraddirlo. Prospettava giorni duri.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

* * *


 

Eccomi!


 

Buona domenica anche se sta per finire, sta sera chi guarderà il cielo aspettando qualche stella che cade? Io ora ci vado e chissà.


 

Allora come vi sembra? Forse ho osato troppo?


 

Be è una cosa nuova trattare un Kaname così burbero e freddo, di solito é così gentile e dolce. Sembra un altro.


 

Aspetto le vostre opinioni...sperando in altri pesci :P

Revisionata


 

Heart

  
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