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Autore: FairySweet    11/08/2014    1 recensioni
... La sua colpa era semplicemente quella di amare troppo, amava sé stessa, amava quell'uomo ostinato e testardo che la sfiorava con la delicatezza di un angelo, amava sua figlia, la sua vita, semplicemente ... amava troppo ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                     Bacio Silenzioso




Il vento sfiorò le tende permettendo ai teneri raggi del sole di accarezzarle il viso. Sorrise portandosi le mani davanti agli occhi, stretta nella tenerezza di quell'abbraccio delicato che tutta la notte l'aveva cullata “Perché sei già sveglia?” “Il sole è sorto” “Dovresti riposare di più” “Ancora?” domandò divertita voltandosi verso l'uomo “Dobbiamo superarlo, per il bene di tutti e due dobbiamo farlo. È successo quattro anni fa amore mio” “Quattro anni fa avrei potuto perderti e non sarei l'uomo felice che sono oggi” sorrise appena sfiorandole il viso “Non sarei così pieno di vita, non sarei così …” la porta si aprì lentamente costringendoli a sorridere, un piccolo bambino di due anni appena corse dentro alla stanza ridendo come un matto.
Incurante dell'essere completamente nudo, incurante del momento e di quell'attimo di tenerezza se ne stava aggrappato al copriletto di seta cercando di arrampicarsi sul materasso “E tu? Da dove sbuchi?” domandò stupito “Perché sei nudo?” una vecchia serva dall'aria divertita si affacciò leggermente alla porta sorrideno “Mi dispiace davvero signore, è scappato via mentre stavo per fargli il bagnetto” “Scappi da Maria?” il bambino nascose il volto sul materasso ridendo ma lui non si preoccupò poi molto di quella situazione strana.
Anna al suo fianco sorrideva intenerita dall'espressione sul viso dell'uomo, dal suo modo di guardare quel piccolo cuore “Sei diventato così veloce?” domandò divertito, il piccolo scoppiò a ridere aggrappandosi alle mani del padre.
Aveva il viso leggermente arrossato, due occhi azzurri come il cielo grandi e profondi e i capelli di un bel castano chiaro “Sta crescendo così in fretta” lo sollevò da terra posandolo sul letto tra loro “Diventerai grande anche tu, non è vero?” sussurrò sfiorandogli la testolina “Diventerai grande e imparerai ad andare a cavallo, a tirare di scherma e ...” “E sua madre non sarebbe contenta di vederlo giocare con lame appuntite” “Anna Ristori, è paura quella che leggo nei vostri occhi?” “Voi credete?” “Io credo …” le sfiorò il collo scostandole dalla pelle quei capelli così lunghi e belli da farlo impazzire “ … che voi siate tremendamente bella, troppo bella per un uomo come me e credo anche che nostro figlio sia il bambino più bello del mondo e che vivrà felice” le sfiorò le labbra, un bacio delicato e leggero che la costrinse a sorridere ma le mani del piccolo si posarono sul viso del padre allontanandolo leggermente da lei “Ehi ehi, io e la mamma abbiamo tutto il diritto di passare del tempo soli chiaro?” “Mamma” “Si, la mamma che purtroppo per il mondo è così speciale” lo prese in braccio alzandosi dal letto “Andiamo a fare il bagnetto amore mio. Lasciamo la mamma al suo riposo” “La mamma sta bene” ribatté divertita alzandosi dal letto. Il lenzuolo stretto attorno a quel corpo di fate non faceva altro che spingerlo ad amarla di più.
Lei era il sole e lui uno stupido pianeta che le orbitava attorno senza tregua. Lei aveva restituito al suo cuore troppo indurito dal tempo una ragione per vivere.
Lei così bella e testarda, così dannatamente innamorata della vita, del suo mondo “Quattro anni fa sarei morto con te se avessi chiuso gli occhi” ma lei sospirò stringendosi dolcemente nelle spalle “Quattro anni fa nemmeno mi conoscevi” “Lo so” le fece l'occhiolino stringendo più forte il figlio “Ma sono grato a Dio per averti incontrata” un altro sorriso, l'ennesimo di quella mattina piena di luce “Andiamo ora, lasciamo che la mamma si prepari” “Mamma amo” “Anche io angelo mio” si portò la mano alle labbra schioccando un bacio silenzioso.
Un bacio silenzioso, qualcosa di nuovo che quattro anni prima non aveva mai nemmeno immaginato.
Quattro anni di silenzio, di rabbia, di paura, e poi di nuovo l'amore, di nuovo amore, di nuovo sorrisi perché l'amore vero, quello che le aveva bruciato l'anima era scappato lontano da lei troppo spaventato e triste per accorgersi che in realtà, quel tremito più forte, quel respiro appena accennato era l'unico modo per ritornare a vivere.
  
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