Miranda continuava a scarabocchiare il suo quaderno,mentre la voce della signorina Finix risuonavano nelle sue orecchie.
Le occhiaie violacee riportate sotto quelle iridi verdi manifestavano una nottata di insonnia,come d'altronde accadeva ogni giorno,era un optional insomma.
Cercò in tutti i modi di dimenticare quello che suo padre le riferì la sera prima,'tu non conti nulla in questo mondo'.
"Ha intenzione di ascoltare,signorina Courtis?"-disse la donna piazzata dietro alla catteda color avorio.
"Mi scusi professoressa."
Chiuse il suo quaderno poggiando i gomiti su di esso,per poi ascoltare la voce stridula della Finix che echeggiava in quelle quattro mura martoriate.
Sentiva gli occhi della sua migliore amica puntati su di lei,come di vedetta.
Lanciò uno sguardo confuso a Charlotte,cercando di capire a cosa erano riferiti quelle occhiate preoccupate.
La sua migliore amica rigirò le dita mimandole un 'dopo',lei annuì.


"Vorresti raccontarmi?"-chiese Charlotte poggiando una mano sulla spalla della mora,che proseguiva a passo spedito non degnandola di uno sguardo.
"Lo sai Charlie,le stesse cose che accadono ogni giorno a casa mia. Mia madre urla,mio padre se la prende con me quando non è giornata,mio fratello mi manca da morire."-rispose Miranda aggiungendo una nota malinconica all'ultima frase.
Suo fratello era morto di tumore,venti anni portati via in pochi mesi.
Lei conservava ancora le felpe di Ethan,ne indossava una delle tante quel giorno.
"Sai cosa facciamo? Dopo tu vieni a casa mia,ci vediamo un film con popcorn a volontà!"-esclamò Charlotte alzando le mani al cielo in segno di eccessività.
Miranda ridacchiò,quando,la sua migliore amica si accorse di aver urlato un po' troppo.
"Ti faccio sapere,a dopo Charlie."-disse Miranda sorridendo alla bionda,prima di sparire dietro al vicolo che la portava a casa.



"Ciao Miranda."-disse sua madre seduta ordinatamente sulla poltroncina rossa del salotto.
La ragazza rivolse un sorriso alla donna bionda,che sospirò assumendo un'espressione incerta.
"E' successo qualcosa?"-chiese Miranda sporgendo il suo busto in avanti,appoggiando i gomiti sulle gambe coperte da blue jeans.
"Tuo padre è stato arrestato,noi dovremmo trasferirci in tempo immediato."-disse sua madre spostando una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
"Tu lo sapevi vero?"-sussurrò Miranda,riferendosi ai momenti bui in cui suo padre lasciava segni permanenti sulla pelle della ragazzina.
"Lo sapevo,Miranda. Ho chiamato io la polizia,non potevo più vederti in questo stato."-disse Annabeth stringendo la mano di sua figlia.
Gli occhi della bionda si inumidirono,Miranda ne aveva passate tante.

La ragazza annuì alzandosi dalla poltroncina,rivolgendo uno sguardo a sua madre avvolta in un mare di sospiri.