Autrice: kuma_cla
Personaggi: Clarisse, Frank
Rating: verde
Wordcount: 445
Prompt: Clarisse & Frank, tiro con l'arco
Note: storia scritta per l'iniziativa L'albero delle iniziaparole indetta per festeggiare il compleanno della communty piscinadiprompt e per la challenge Dei, miti ed eroi della community campmezzosangue. L'iniziativa della piscina prevede che una fanwriter inizi una storia (tra le 100 e le 500 parole) usando uno dei prompt proposti e una delle parole in elenco e poi un'altra fanwriter continui la fanfiction. Allora, chi ha voglia di continuare la mia? Per farlo andate qui; vipregovipregoviprego.
(About Clarisse & Frank, ho questo headcanon in cui la semidea fa penosamente schifo nel tiro con l'arco, iniziamente sottovaluta il fratellastro e lui invece prova una sorta di sacro timore reverenziale nei suoi confronti; per saperne di più sbirciate qualche capitolo indietro).
Quando il Coach Hedge ha deciso di farli incontrare, sostenendo che avevano entrambi molto da imparare l'uno dall'altro, Clarisse ha trattenuto a stento un «Figurati, da Frank Zhang» e ha accettato perché ad un'occasione per rendere ridicolo un romano non si dice mai di no. Tuttavia, sotto consiglio di Chris, ha concesso al ragazzo di trovarsi nei boschi del Campo Mezzo Sangue. Al principio è stata dispiaciuta («Il pivello non vuole che lo si veda con il sedere per terra»), ma ora è felicissima di trovarsi circondata dai pini: può ucciderlo senza testimoni. Come osa Frank Zhang proporre di insegnare a lei, Clarisse La Rue, il tiro con l'arco; come se quella fosse un'arma seria, come se non fosse in grado di lanciare una freccia.Il ragazzo sembra intuire di aver detto qualcosa di sbagliato, perché si allontana immediamente di qualche passo.
«Cioè se ti interessa» aggiunge frettolosamente «Se non hai nulla di meglio da fare».
«Noi non usiamo l'arco».
Noi. Noi figli di Ares, noi veri guerrieri, non tu. Frank ha recepito il messaggio e cerca di non mostrarsi né dispiaciuto, né spaventato. Lo avevano avvertito che con Clarisse non sarebbe stato facile.
«Anche papà ha detto una cosa simile» le racconta «Dopo avermi riconosciuto, mi ha suggerito di iniziare ad usare un'arma più seria e mi ha dato una lancia» la semidea annuisce, approvando la scelta «Ma è stato con l'arco che mi sono sentto invincibile per la prima volta, non sono cose che si dimenticano».Forse è per via della sua aria (l'avevano avvertita che a Frank Zhang era difficile dire di no) o del fatto che in fondo riconosce che ci vuole fegato a non ascoltare Ares o che, ancora più in fodo, una fedifraga parte di lei lo stima (il ragazzo ha contribuito a salvarli da Gea), in ogni caso, qualunque sia il motivo, dedice di non sgozzarlo seduta stante.
«Noi cerchiamo lo scontro, il contatto diretto con l'avversario» gli spiega «L'arco invece è un'arma che non ti permette tutto ciò. Vincere senza essersi sporcati le mani non è vincere».
«Ma Apollo e Diana sono entrambi arcieri» obietta, iniziando a comprendere l'ottica della ragazza.
«Sì beh, infatti noi non andiamo d'accordo».
Quando tornano al Campo, Frank è certo di vedere un discreto numero di semidei assumere un'espressione delusa e realizza che hanno scommesso sulla sua sopravvivenza e hanno appena perso. Non è certo di come sentirsi, se ferito o al di sopra di tutto ciò.
«Ti fermi a cena?» gli chiede Clarisse, brusca.E Frank decide che non gliene importa nulla delle scommesse dei greci, perché quel giorno è riuscito ad accorciare la distanza con la famosa figlia di Ares. Per come la vede lui, ha appena vinto.
Personaggi: Clarisse, Frank
Rating: verde
Wordcount: 445
Prompt: Clarisse & Frank, tiro con l'arco
Note: storia scritta per l'iniziativa L'albero delle iniziaparole indetta per festeggiare il compleanno della communty piscinadiprompt e per la challenge Dei, miti ed eroi della community campmezzosangue. L'iniziativa della piscina prevede che una fanwriter inizi una storia (tra le 100 e le 500 parole) usando uno dei prompt proposti e una delle parole in elenco e poi un'altra fanwriter continui la fanfiction. Allora, chi ha voglia di continuare la mia? Per farlo andate qui; vipregovipregoviprego.
(About Clarisse & Frank, ho questo headcanon in cui la semidea fa penosamente schifo nel tiro con l'arco, iniziamente sottovaluta il fratellastro e lui invece prova una sorta di sacro timore reverenziale nei suoi confronti; per saperne di più sbirciate qualche capitolo indietro).
Quando il Coach Hedge ha deciso di farli incontrare, sostenendo che avevano entrambi molto da imparare l'uno dall'altro, Clarisse ha trattenuto a stento un «Figurati, da Frank Zhang» e ha accettato perché ad un'occasione per rendere ridicolo un romano non si dice mai di no. Tuttavia, sotto consiglio di Chris, ha concesso al ragazzo di trovarsi nei boschi del Campo Mezzo Sangue. Al principio è stata dispiaciuta («Il pivello non vuole che lo si veda con il sedere per terra»), ma ora è felicissima di trovarsi circondata dai pini: può ucciderlo senza testimoni. Come osa Frank Zhang proporre di insegnare a lei, Clarisse La Rue, il tiro con l'arco; come se quella fosse un'arma seria, come se non fosse in grado di lanciare una freccia.Il ragazzo sembra intuire di aver detto qualcosa di sbagliato, perché si allontana immediamente di qualche passo.
«Cioè se ti interessa» aggiunge frettolosamente «Se non hai nulla di meglio da fare».
«Noi non usiamo l'arco».
Noi. Noi figli di Ares, noi veri guerrieri, non tu. Frank ha recepito il messaggio e cerca di non mostrarsi né dispiaciuto, né spaventato. Lo avevano avvertito che con Clarisse non sarebbe stato facile.
«Anche papà ha detto una cosa simile» le racconta «Dopo avermi riconosciuto, mi ha suggerito di iniziare ad usare un'arma più seria e mi ha dato una lancia» la semidea annuisce, approvando la scelta «Ma è stato con l'arco che mi sono sentto invincibile per la prima volta, non sono cose che si dimenticano».Forse è per via della sua aria (l'avevano avvertita che a Frank Zhang era difficile dire di no) o del fatto che in fondo riconosce che ci vuole fegato a non ascoltare Ares o che, ancora più in fodo, una fedifraga parte di lei lo stima (il ragazzo ha contribuito a salvarli da Gea), in ogni caso, qualunque sia il motivo, dedice di non sgozzarlo seduta stante.
«Noi cerchiamo lo scontro, il contatto diretto con l'avversario» gli spiega «L'arco invece è un'arma che non ti permette tutto ciò. Vincere senza essersi sporcati le mani non è vincere».
«Ma Apollo e Diana sono entrambi arcieri» obietta, iniziando a comprendere l'ottica della ragazza.
«Sì beh, infatti noi non andiamo d'accordo».
Quando tornano al Campo, Frank è certo di vedere un discreto numero di semidei assumere un'espressione delusa e realizza che hanno scommesso sulla sua sopravvivenza e hanno appena perso. Non è certo di come sentirsi, se ferito o al di sopra di tutto ciò.
«Ti fermi a cena?» gli chiede Clarisse, brusca.E Frank decide che non gliene importa nulla delle scommesse dei greci, perché quel giorno è riuscito ad accorciare la distanza con la famosa figlia di Ares. Per come la vede lui, ha appena vinto.