Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: InnocentSecret    11/08/2014    1 recensioni
“Demi?”
“Sì?”
“Ti voglio bene.”
“Saremo amiche per sempre, vero Sel?”
“Per sempre, te lo prometto.”
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato, Niall Horan, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Demi aveva sospeso alcune tappe del suo tour mondiale per rimanere accanto a sua mamma, ciò che fece alla fine.
Dormì con lei in ospedale e volle rimanere anche Niall.
Beh, in realtà, nessuno dei due dormì. Stettero lì a parlare, seduti sulle sedie, ognuno ai lati del letto dove la mamma di Demi giaceva, ancora priva di sensi.
La ragazza continuava a tenere la mano a sua madre, mentre Niall non si azzardava nemmeno a poggiarsi sul letto con le braccia.
“Niall?” Sussurrò Demi.
“Sì?” Disse il biondo, alzando la testa.
“Come stai? Siamo stati tutto il giorno a parlare di come stava lei, di come stavo io ma tu?”
“Bene, perché me lo chiedi?”
“No, niente, è che girava una voce.”
“Una voce? Che voce?” Disse Niall, allarmandosi un po’ ma senza darlo a vedere.
“Che tu soffrivi a causa del tuo amore per una ragazza…” Disse Demi, abbassando lo sguardo imbarazzata, cercando di non far capire al biondo che dicevano che quella ragazza era lei.
Lui, intanto, si era irrigidito ed aveva fatto il possibile per non arrossire, timido com’era.
“No, no, non è vero, è soltanto una voce, io non sono innamorato di nessuno.”
“Nemmeno di…” Demi si bloccò e non riuscì più a parlare.
Niall la incitò nonostante avesse paura: “Di..?”
“No, di nessuno, scusa ma devo andare in bagno.” Non diede neanche il tempo al ragazzo di rispondere che scappò, lasciandolo lì perplesso e imbarazzato.

Demi era in bagno, con le spalle al muro e seduta a terra. Aveva le mani tra i capelli e pensava a ciò che stava per dire a Niall poco prima.
Sentì una voce. Una voce maschile chiamarla dall’esterno del bagno.
“Niall?” Disse uscendo e guardandosi intorno, un po’ confusa.
“Demi..”
“Niall? Sei tu?”
“Ciao.” Sentì sussurrare ancora. Ma lei non vedeva niente, poteva soltanto sentirla.
“Chi sei? E perché non ti vedo?” Disse guardandosi intorno, spaventata.
“Non mi puoi vedere e basta, non c’è un perché, piccola Demi.” Si sentì accarezzare i capelli e si voltò di scatto, cercando di dare una spiegazione a quello che aveva appena sentito.
“No, senti, non mi prendere in giro e dimmi perché non ti posso vedere. Ci dev’essere un motivo.” Disse Demi, innervosendosi per non poter neanche attribuire un volto a quella voce, che non le rispose.
“Mi puoi dire almeno dove sei?”
“Vicino al lavello.”
La ragazza arrivò di fronte al lavello, e si sedette su una sedia.
“Allora, cosa vuoi da me?” Disse, incrociando le braccia, arrabbiata.
“Niente, volevo solo farti visita. Sai, è da un bel po’ di tempo che non ci vediamo.”
“Un bel po’ di tempo? Farmi visita? Allora ti conosco. Quindi vuol dire che mi stai prendendo in giro, che ti stai nascondendo per non farti vedere.” Disse, alzandosi.
“Non andrai da nessuna parte.” La ragazza si sentì spingere sulla sedia da una forza invisibile.
Demi si spaventò e continuò a guardarsi intorno, cercando di capire cosa fosse stato.
“Non andrai da nessuna parte? Ma chi ti credi di essere? Prima mi disturbi, non vuoi dirmi chi sei, poi ti nascondi per non farti vedere, mi prendi in giro e ora fai anche il prepotente? Ma vedi un po’ questo, vedi!” Disse Demi, arrabbiandosi.
“Ehi, Demi, calmati. Non è niente, sono solo un tuo vecchio amico.”
“Mio amico? Ma cosa vuoi da me, ma chi ti conosce!” Disse cercando di non urlare, per non farsi sentire da fuori. Ma alzò comunque un po’ la voce, stando sempre attenta.
La ragazza sentì ridere e si arrabbiò ancora di più.
“Ah, e ora ridi pure?” Cercò di calmarsi. “Senti, ora tu esci, smetti di nasconderti e ti fai vedere, così posso prendere a schiaffi quella brutta faccia che ti ritrovi e che stai tanto nascondendo.”
“Io non sto nascondendo niente, Demi. Te lo ripeto.”
“E allora perché non ti posso vedere?” Disse Demi, incrociando di nuovo le braccia.
“Non puoi e basta, è semplice.”
“No, senti, chiunque tu sia. Ci dev’essere un perché, non può essere così e basta.” Disse la ragazza.
“Nessuno può vedermi.”
Demi aggrottò le sopracciglia: “Come nessuno può vederti? Che significa?”
“Significa quel che ho detto. Nessuno può vedermi.”
“Allora, ascoltami, se la smetti di prendermi per il culo magari io mi calmo. Mi spieghi chi sei?” Disse, alzando un po’ di più la voce.
“Te l’ho già detto, un tuo vecchio amico.” Disse la voce, per poi ridacchiare.
“Ma io ti prendo a pugni, dimmi chi sei.”
“Trenton.”
“Trenton?”

“Demi, piccola mia. Mi hai detto che stamattina Trenton è mancato da scuola, giusto?”
“Sì, mamma, è mancato, lui non salta mai la scuola.”
“Beh, sai, lui è…”
“E’..?”
“Demi, Trenton è morto.”
"Morto?"


*spazio autrice*
Ciao a tutti, sono tornata, dopo non so quanto tempo. Non ho niente da dire su questo capitolo quindi, niente, spero che il capitolo vi piaccia e che continuate a seguire la storia. Alla prossima,
-l'autrice.
   
 
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