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Autore: xAlisx    11/08/2014    1 recensioni
[Versione Alternativa della 3B - Non tiene conto della 4]
Un demone intacca la vita di Stiles. Lo logora o lo condanna ad una vita confusa.
Scott e Allison sono vittima delle conseguenze del loro sacrificio.
Una ragazza arriva a Beacon Hills e instaura un legame profondo con Stiles.
La missione del branco dell'Alfa Scott è quella di salvare Stiles dal suo demone.
Ma non sarà facile.
(Stiles ha un ruolo principale, ma anche gli altri hanno il loro spazio. Non esistono Malia e Kira.)
Genere: Fluff, Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1
Incubi e pericoli

La scuola era appena iniziata. Scott e Stiles si stavano dirigendo ai loro armadietti.
«Quindi, abbiamo visto la stessa ragazza nel Nemeton?» chiese Stiles.
Quando l'Alfa gli aveva detto che aveva visto una ragazza, a Stiles era quasi venuto un attacco di cuore. Non aveva fatto altro che pensarci tutto il tempo, mentre si preparava per andare a scuola e quando Scott gli aveva detto che anche lui l'aveva sognata – o immaginata, c'erano ancora tanti dubbi da risolvere -, Stiles aveva iniziato a cercare tutte le possibili teorie per accertarsi su cosa fosse vero e cosa no.
«Non lo so. Quella che hai visto tu com'era?» chiese Scott, facendo spallucce.
«Una ragazza, nuda, rannicchiata in un tronco, non credo che ci fosse una rimpatriata di donne nude nel bosco. Doveva essere per forza la stessa.» spiegò Stiles.
Scott annuì, pensieroso.
Allison li raggiunse nel corridoio. «Vi devo parlare.» disse subito. «Si tratta del Nemeton.» aggiunse, dopo essersi accertata che nessuno stesse ascoltando.
«Ci hai visto coricata sopra una ragazza?» domandò Stiles.
Alliason strabuzzò gli occhi. «Come lo sai?» boccheggiò.
Anche Stiles strabuzzò gli occhi e indicò prima Scott e poi Allison. «Tutti e tre l'abbiamo vista. Quella ragazza deve significare qualcosa.»
«Sì, ma cosa?» domandò Scott.
Sia Stiles che Allison scossero la testa.
«Deaton aveva detto che potevamo attirare qui qualunque cosa con il nostro sacrificio.» specificò Allison.
«Dobbiamo scoprirne di più. Non possiamo semplicemente andare al Nemeton e vedere se c'è una ragazza. Potrebbe essere una trappola.» sentenziò Scott alla fine.
«E se lei è davvero lì, la lasciamo ad assiderarsi?» domandò Stiles, preoccupato.
«Non lo so, amico. Non possiamo fare nulla per ora.» concluse Scott, allontanandosi verso l'aula di chimica.
Stiles guardò Allison che gli sorrise incoraggiante. «Riusciremo a risolvere anche questo mistero.» disse, prendendolo a braccetto e dirigendosi in aula.
Ma qualcosa non quadrava. Stiles si guardò intorno. Strinse la mano di Allison nella sua, facendo scaturire un'espressione dubbiosa nel suo volto. «Tutto bene?» chiese.
Stiles la ignorò.
E poi, come se avessero suonato un allarme, cominciò ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo.
Suo padre si precipitò nella sua stanza, lo strinse tra le braccia, cercando di calmarlo.
 
Scott si stava preparando per andare a scuola. S'infilò la camicia e prese la borsa. Quando si voltò per uscire, nella porta si rifletté la sua mano armata di artigli. Il suo cuore accelerò e la sua mente fu investita solo dall'immagine del lupo che addentava la ragazza nel Nemeton.
Scott cercò di riprendere il controllo di sé. Provò a calmare i battiti del cuore e tentò di liberarsi delle visioni. L'ombra della sua mano nella porta tornò normale, senza artigli.
«Scott?» Isaac entrò nella stanza.
Scott si riscosse dai suoi pensieri e guardò l'amico.
«Stai andando a scuola?» domandò il Beta.
L'altro annuì.
«Volevo prima parlarti di una cosa.» iniziò Isaac, evidentemente in imbarazzo. «Se qualcuno, un'ipotetica persona, provasse qualcosa per Allison, tu saresti geloso?» chiese, attendendosi il peggio.
«No.» rispose Scott. Poi però sembrò ripensarci. «Stalle lontano, Isaac.» aggiunse, uscendo dalla stanza.
 
Si stava dirigendo a scuola, lei lo sapeva. Quella mattina Allison si era svegliata, preparata e si stava dirigendo a scuola. Allora perché ora si trovava nell'obitorio dell'ospedale? Perché sentiva le urla dei morti nelle loro celle?
Vide una cella mezza aperta. Una voce la chiamava in un sussurro assordante. “Allison.”.
La ragazza guardò dentro la cella e un corpo putrefatto iniziò ad andarle in contro, urlando e contorcendosi.
Allison riprese conoscenza di sé nella sala di arte. Il suo dipinto era schizzato di pittura rossa, come sangue, e Allison aveva il fiato corto e il cuore che batteva a mille.
«Stai bene?» domandò Lydia.
«Non credo.» rispose Allison, incrociando lo sguardo preoccupato di Isaac dall'altra parte della stanza.
 
«Forse dobbiamo solo aspettare per riuscire a tornare alla normalità.» tentò Scott, per risollevare il morale suo e dell'amico.
«Abbiamo azionato un radar per creature soprannaturali, non credo che le cose torneranno mai normali. In più, c'è una ragazza, nel Nemeton che potrebbe essere morta e noi non sappiamo come aiutarla.» precisò Stiles, per niente incline ad essere positivo.
“Se hai problemi, avvisami. Anzi, cercami anche se non c'è nulla di preoccupante.” Scott captò la voce di Isaac.
Era dall'altra parte del corridoio e parlava con Allison, cercando di tranquillizzarla.
“Grazie, Isaac.” fece la ragazza, sorridendogli dolcemente.
Scott voltò il viso verso Stiles prima che i due si accorgessero che li stava guardando.
«Amico, che stai facendo?» domandò Stiles, con il panico crescente nella voce.
«Cosa? Nulla.» rispose l'Alfa, senza capire.
«I tuoi occhi brillano, Scott.» lo rimproverò Stiles, prendendogli la testa e facendolo allontanare verso un'aula vuota.
Gli artigli nella mani spuntarono senza che Scott riuscisse a controllarli. Chiuse la mani a pugno tanto da farsi uscire sangue.
Quando raggiunsero l'aula, Scott cercò di ricomporsi. Con il fiato corto e il cuore accelerato, gli artigli si ritrassero e gli occhi tornarono del loro colore naturale.
«Sta succedendo qualcosa. Tutto quello che vediamo, Scott, non ce lo stiamo immaginando. È la realtà.» fece Stiles, accasciandosi in una sedia. «Sta diventando difficile anche per me. Faccio dei sogni in cui per svegliarmi devo letteralmente urlare. E a volte non so nemmeno se sono davvero sveglio.»
Scott lo guardò accigliato. «Cosa intendi?»
«Non distinguo più un sogno dalla realtà. Ho difficoltà a leggere. E quello era l'unico modo per distinguere il sogno e la realtà.» spiegò ancora, investito da una tale tristezza che Scott si sentì trafitto dal dolore. «Dobbiamo cercare quella ragazza. Sento che può aiutarci.» aggiunse.
Scott annuì. Si fidava di Stiles e anche lui aveva una strana sensazione riguardo a quella ragazza. «Andremo dopo scuola.» sentenziò, infine.
 
Il Nemeton era ancora il vecchio tronco tagliato che avevano visto l'ultima volta. Nella superficie non c'era nessuna ragazza. Stiles si inginocchiò ai piedi del tronco. Si sentiva smarrito e indifeso. Aveva riposto in quella ragazza la fiducia che potesse davvero aiutarli, invece lei nemmeno esisteva probabilmente.
«Non fiuti nulla?» chiese a Scott che si era fermato poco distante.
«Nulla.» fece l'Alfa.
Stiles sbuffò. Gli venne l'irrefrenabile desiderio di mettersi ad urlare, un po' come Lydia, ma si trattenne.
Poi qualcosa scattò attorno a lui e si rese conto che qualcosa non andava. C'era un odore particolare in quel posto.
«Scott, lo senti?» chiese, alzandosi e guardandosi intorno.
Scott, però, non c'era più. E lui non era più nemmeno nel bosco. Era a scuola, stava entrando in classe e cercava un posto dove sedersi.
Si sentiva stanco, non più stranito o confuso come poco prima.
Si avvicinò al suo banco abituale, ma una ragazza lo precedette e si sedette.
«Quello è il mio posto.» fece, il più gentilmente possibile.
La ragazza lo guardò e iniziò a fare strani gesti con le mani. Doveva essere sordo-muta, ma non fu quello a far rabbrividire Stiles: tutti i suoi compagni e persino il coach iniziarono a fare quelli stessi gesti. Gli stavano dicendo qualcosa, ma lui non capiva. Si sentiva soffocare. Provò a scappare, ma iniziò a vedere sfocato e le gambe gli cedettero.
Fu il fischio assordante del coach a farlo svegliare. Tutti lo fissavano, ridendo sotto i baffi per la brutta figura. Scott, invece, lo guardava preoccupato.
«Tutto bene?» gli chiese.
Stiles annuì, cacciando via l'incubo. «Sì, mi sono solo addormentato.»
«Amico...non stavi dormendo.» gli fece notare Scott, e con la testa gli indicò il foglio davanti a lui.
Stiles lo guardò e gli vennero i brividi. C'era scritto ripetutamente “Svegliati”.
 
Allison aveva cercato di rilassarsi dopo la lezione di arte. Lydia aveva comunque insistito per passare il pomeriggio insieme. Come volesse passare il pomeriggio, Allison aveva iniziato a chiederselo quando le aveva detto di portarsi dietro arco e frecce...nel bosco. Un pomeriggio un po' strano, sicuro non da Lydia.
Comunque Allison aveva imparato a farsi poche domande ormai e aveva seguito gli ordini dell'amica fino a ritrovarsi nel bosco, con l'arco in punto, pronta a scoccare una freccia verso un bersaglio in un albero.
«Ho visto come tremi e come non riesci a concentrarti. Quindi, esercitiamoci qui.» disse Lydia, davanti alla faccia dubbiosa della cacciatrice.
Allison annuì e si preparò a lanciare. Le mani sudavano e tremavano. La mente vagava come se non riuscisse a vedere l'albero e il bersaglio che aveva davanti.
Scoccò la freccia, che andò a conficcarsi nel terriccio a qualche metro dall'albero.
«Okay. Riprova.» la incoraggiò Lydia.
Ma Allison già non l'ascoltava più. Un rumore nel bosco attirò la sua attenzione «Resta qui.» intimò alla Banshee.
Allison seguì i rumori. I passi si trasformarono in una voce. “Allison. Da questa parte.” continuava a ripetere. Allison le andò dietro. “Lydia?” domandò al vento.
Intorno a lei mille voci parlarono con lo stesso tono. “Da questa parte.”
Poi calò il buio e un corpo comparve davanti ad Allison. Kate si contorceva per raggiungerla. Allison impugnò l'arco, in preda al panico. Preparò la freccia e scoccò.
D'un botto tornò la luce del sole. Davanti a lei c'era Isaac che teneva la freccia che aveva appena lanciato a pochi centimetri dal viso di Lydia.
 
Scott si sentiva scoppiare. Avrebbe voluto prendere suo padre e cacciarlo a pedate da casa sua. Lo irritava anche solo vederlo.
«Come puoi fare una cosa del genere al mio migliore amico?» chiese, sconvolto.
Il padre cercò di spiegarsi, ma Scott non lo ascoltò.
Melissa arrivò in quel momento. «Cosa succede?» domandò, accarezzando un braccio del figlio.
«Papà sta cercando di far licenziare il padre di Stiles.» rispose Scott, nervoso.
«Cosa?» fece sconvolta anche Melissa.
«Sto portando avanti un'indagine per incriminazione. Se verrà licenziato non sarà per colpa mia, ma per la sua incapacità di risolvere casi.» rispose.
Scott non resse più. La sua testa scoppiò in un ringhio, gli artigli uscirono e gli occhi brillarono.
Melissa lo notò appena in tempo. Si avvicinò a lui e gli prese le mani. «Scott, stai calmo.» gli disse. «Vieni con me, ora.» lo cinse con le braccia e lo portò in camera sua.
Scott fece un ringhi nel petto, ma Melissa non indietreggiò. Poi, proprio com'era arrivato, il lupo sparì e Scott si ritrovò a fissare sua madre con fare colpevole.
«Stai bene?» chiese lei.
Scott annuì e sospirò. «Scusa.»
«Tranquillo. Riposati ora.» lo incoraggiò lei, dandogli un bacio sulla fronte.
Uscì dalla stanza poco prima che il cellulare di Scott prese a squillare.
«Pronto.» rispose.
«Scott, devi venire immediatamente al Nemeton.» fece la voce di Stiles agitata.
«Stiles, amico, che succede?» chiese l'Alfa.
«La ragazza...la ragazza è qui.» spiegò Stiles.
Scott prese le chiavi della moto e si precipitò fuori senza nemmeno avvisare sua madre.








SPAZIO ALIS: Primo capitolo della long. Diciamo che è un capitolo spiegativo (?), dove più che altro emergono i problemi di Stiles, Scott ed Allison dopo il loro sacrificio.
I problemi degli incubi, della trasformazione e di Kate saranno importanti ai fini della trama - credo XD - tanto quanto lo sarà, più avanti, il confronto tra Stiles e il demone dentro sé. Ci saranno alcuni siparietti tra i due niente male *si fa i complimenti da sola* XD
Invece, ecco che compare la ragazza. La sua storia sarà spiegata e non, nel senso che sarà svelato cos'è, ma la sua vita sarà lasciata da parte. Ma ora sto zitta e non vi svelo altro XD
Spero che questo capitolo vi abbia incuriosito e che continuiate a seguire la long :3
Il prossimo aggiornamento è per lunedì prossimo - direi MOONDAY prossimo <3
Okay, mi dileguo.
Alis

PS: Sono una frana con i titoli, direi .-.
   
 
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