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Autore: ChiaraColfer95    11/08/2014    2 recensioni
Gli Emblem3 sono una famosa band che ha iniziato il suo cammino verso la gloria grazie a XFactor. Chiara è una ragazza come tante, che ha appena finito quell'inferno chiamato liceo. La vita che la aspetta è molto più movimentata di quello che avrebbe mai pensato. E se ci si mette di mezzo il destino, allora anche un cappello può far succedere di tutto.
Spero vi piaccia la mia prima storia sugli Emblem3, che io adoro alla follia.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Chiara
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giorni successivi al concerto sono stati i più strani e allo stesso tempo i più esaltanti della mia vita. Non ho praticamente mai tolto il cappello di Wesley, fatta eccezione per lavarmi e dormire. Se avessi potuto tenerlo, però, lo avrei fatto di sicuro. Ho raccontato la storia ai miei genitori, ma loro non sembrano capire l’importanza e l’unicità di quanto mi è accaduto. Solo le mie amiche che erano al concerto con me hanno partecipato totalmente alla mia gioia, senza nascondere un pizzico di invidia.
Sono due giorni che mi sento al settimo cielo e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà oggi, perché anche oggi sono in piedi davanti alle transenne ad aspettare di entrare e vedere quei magnifici ragazzi che sono gli Emblem3! Oggi sono pronta più che mai, più sicura di me e determinata  a trovare un’altra occasione per parlare con Wesley e, magari, anche gli altri.
Le ore di attesa passano rapidamente anche questa volta, ma l’agitazione che sentivo in precedenza è del tutto sparita lasciando il posto all’esaltazione e all’euforia.
Ascoltare di nuovo le vecchie e nuove canzoni cantate da quelle tre magnifiche voci è un’emozione indescrivibile. In poco tempo, senza neanche accorgermene, sento le lacrime bagnarmi il viso. Un pianto di gioia che è un po’ uno sfogo e una liberazione. Il posto che sono riuscita a conquistare questa volta non è proprio sotto il palco, ma riesco a vedere perfettamente tutto ciò che devo vedere. Miliardi di sensazioni mi percorrono il corpo, formando un’enorme groviglio. Brividi cominciano a percorrermi la schiena e comincia  a mancarmi l’aria. Non credo di sentirmi molto bene, perciò le mie amiche mi obbligano ad uscire fuori. Vengo scortata all’esterno con il sottofondo di “Chloe”, l’ultima canzone del concerto.
Non so precisamente quanto tempo sia passato, ma quando sento la voce di Keaton salutare il pubblico comincio a sentirmi meglio e riesco perfino a tenermi in piedi senza giramenti di testa.
-Probabilmente è meglio se andiamo a casa ora- propone Karen, che, come me, ha ricevuto in regalo entrambi i biglietti.
Io, però, non voglio andarmene, non prima di aver incontrato di nuovo Wesley.
-No, vi prego, restiamo. Voglio vederli. Andiamo alle transenne, vi prego, vi prego!-
Il mio broncio convince le ragazze ad assecondarmi. Non mi perdono di vista nemmeno un secondo, ma a me va bene così. L’importante è che io stia qui ad aspettarli. Ad aspettarlo.
Quando vedo la porta sul retro aprirsi e le ragazze urlare, capisco che è arrivato il momento. Con il mio (suo) cappello in bella vista spero di essere notata, ma Wesley cammina a passo spedito diretto verso il bus. È Keaton a fermarsi per fare le foto con le fan e quando arriva davanti a me esclama sorpreso: -Mi ricordo di te! Tu sei la ragazza di cui ci ha parlato l’altra sera Wes, dopo il concerto, quella del cappello!-
-Si- rispondo timidamente.
Wesley ha parlato di me. Di ME!
-Devo assolutamente dirgli che sei qui!- aggiunge, poi, sempre più entusiasta.
Quando sale sul bus lo sento urlare il nome di Wesley e poi qualcosa che non riesco a percepire.
All’improvviso Wesley si affaccia dal finestrino, indica un punto impreciso nella folla e sorride. Scompare dalla finestra per riapparire alla porta del bus, ma qualcuno gli impedisce di scendere. Lo vedo gesticolare animatamente, ma è costretto a rimanere sopra.
Karen mi chiama, chiedendomi di andare, perché i ragazzi stanno per andare via ed è ora di tornare casa.
Io rimango fissa a guardare Wesley, che comincia a gesticolare in direzione della folla. Non riesco a capire cosa stia dicendo né a chi, perciò, delusa, mi volto per seguire Karen e le altre.
All’improvviso sento qualcuno afferrarmi il polso: un uomo enorme mi fissa negli occhi. Credo si tratti di una delle guardie del corpo.
-Dovrebbe venire un attimo con me, signorina-. Il suo tono di voce è autoritario e severo, piuttosto spaventoso. Guardo Karen che scuote la testa: nemmeno lei ha capito cosa sta succedendo.
-Credo che dovresti andare. Io ti aspetto così e se hai problemi urla- mi dice, cercando di rassicurarmi con una pacca sulla spalla.

Non so come comportarmi, perché non so cosa vuole quest’uomo da me. Lo seguo fino all’altro lato del bus,  sgombro da transenne e fan urlanti. Gli ultimi strumenti sono poggiati sul muro, in attesa di essere caricati nel bagagliaio laterale.
-Mi dispiace, ma tutta questa discrezione è assolutamente necessaria. Il signor Stromberg le vuole parlare, ma non gli è permesso lasciare il bus-.
Il cuore comincia a battermi sempre più veloce, come durante il primo incontro. Il signor Stromberg… Wesley giusto? O anche Keaton… Mille pensieri mi affollano la mente, finché non vedo il finestrino sollevarsi  e una testa castana fare capolino.
-Hey!- dice, con il solito sorriso beffardo stampato sulla faccia.
-Hey!- rispondo io, cercando di mantenere la calma.
-Bel cappello! Mi sembra familiare, o sbaglio?-
-No, non credo, è sempre stato mio questo- rispondo sorridendo, rigirandomi il cappello tra le mani.
-Sta meglio a te che a me, comunque. Dovresti tenerlo.-
-Non avevo intenzione di ridartelo, se è per questo che mi hai fatta chiamare.-
-Sfrontata la ragazza, mi piace!-.
La sua risata echeggia nel mio cervello, non credo che se ne andrà mai.
-In realtà no, non è per questo. Ti è piaciuto il concerto?-
Sta sicuramente sviando il discorso. Tento di stare al suo gioco e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo a flirtare con lui. Non credevo di esserne capace.
-Oh, l’ho adorato! Anche se l’altra sera è stato un po’ meglio, uno della band ha fatto lo scontroso e non si è fermato dalle fan, non so se lo conosci, si chiama Wesley.-
-Mai sentito nominare, ma magari ha avuto solo una serata no e magari, sempre magari, aveva bisogno che qualcuno arrivasse a risollevarla.-
Lo guardo dritto negli occhi e mormoro: -Mhh, magari, non potrò mai saperlo.-
-O forse si, se acconsenti a vederci ancora…-
Osservo la sua espressione divertita e sorridente. Mi sta prendendo in giro, per forza.
-Mi stai prendendo in giro?-
-Ti sembro uno che prende in giro le ragazze?-
Il suo sguardo malizioso mi fa scoppiare a ridere.
-Hey! Non ridere! La mia è un’offerta seria!-
-Signorina, la sua amica la sta cercando, mi ha detto di dirle che dovete andare-.
La guardia del corpo che mi ha accompagnato ci sta fissando in attesa di una risposta.
Wesley risponde per entrambi, dicendo di aspettare due minuti.
Mi volto a guardare in direzione del parcheggio, indecisa su cosa devo fare.
-Devi andare, lo so, non ti ruberò un secondo di più, ma mi farebbe davvero piacere rivederti. Che ne dici di scambiarci i numeri?-.
Wesley, Wesley Stromberg mi ha appena chiesto il numero. È un sogno o è la realtà?
-Non dirmi di no, ti prego- aggiunge, con l’espressione più dolce che abbia mai visto.
-Certamente!- rispondo  con un sorriso a 32 denti. Dopo aver scambiato i numeri, lo saluto con un cenno della mano e mi allontano.
-Ci sentiamo presto, Sunshine!- lo sento urlare alle mi spalle. Mi volto per sorridergli, ma è già sparito nel bus.
“Sunshine, mi ha appena chiamato Sunshine!”. Mi ritrovo a sorridere da sola come un’idiota.
Quando mi avvicino a Karen la mia espressione è più che rivelatrice.
-Voglio. Tutti. I. Dettagli!- esclama scandendo le parole per sottolinearle.

Inizio il mio racconto in macchina e quando finisco di descriverle ogni particolare siamo già arrivati davanti casa mia.
-Grazie per il passaggio!- la saluto, dandole un bacio sulla guancia.
-È un piacere fare da tassista alla ragazza più fortunata degli Stati Uniti. Tienimi aggiornata, mi raccomando!-
Continuo a salutarla con la mano finché la macchina non volta l’angolo e sparisce dalla mia vista.
Mi lancio di getto sul letto ,tutta l’adrenalina sembra sparire e mi addormento all’istante.

Nei giorni successivi la vita prosegue con la solita routine e, tra un’occhiata e l’altra al telefono, cerco di compiere tutti i miei doveri. Dovrei prepararmi per l’esame di ammissione all’università, che si terrà fra un paio di mesi, ma il pensiero del telefono mi impedisce di studiare. Non posso nascondere la delusione di non aver ricevuto nessuna notizia da Wesley dopo la sera del concerto, ma in fondo c’è ancora tempo e lo studio non è, al momento, il mio primo problema. La sera mi ritrovo a fissare il contatto salvato sul telefono e sono tentata di scrivere io, ma l’orgoglio e la paura di fare una brutta figura mi ferma ogni volta. So che mi pentirò di essermi fatta condizionare dall’orgoglio, ma siamo ragazze, siamo fatte così, aspettiamo sempre di essere cercate.

Proprio quando le mie speranze stanno per sparire una notifica mi fa saltare giù dal letto.
Non riesco nemmeno a descrivere la delusione dello scoprire che il messaggio è di Karen. Non fraintendetemi, le voglio bene ma quando aspetti un messaggio da una vita, tutto il resto sembra secondario.
Mentre le rispondo, però, il telefono inizia a vibrare avvisandomi dell’arrivo di un nuovo messaggio.
“Buongiorno raggio di sole, mi dispiace non essermi fatto vivo prima, ma la vita da rockstar è complicata e faticosa ;P Come va? Vorrei proprio rivederti :D PS. Drew e Keaton non si fanno gli affari loro e vogliono dirti ciao -Wes.”
Entro in iperventilazione e, ancora prima di visualizzare il messaggio, mi lancio verso il telefono di casa e chiamo Karen. Mi risponde al primo squillo, allarmata.
-È successo!-
-È successo?! Oh mio Dio, è successo!-
-Cosa devo fare?-
-Io inizierei con rispondere al messaggio-.
“Rispondere. Si, ce la posso fare. E adesso cosa gli rispondo?” penso tra me e me, osservando impotente lo schermo illuminato del mio cellulare.



Buonasera a tutti, spero che il vostro lunedì sia stato felice e sereno :D
Eccomi di nuovo con un nuovo capitolo! Ho deciso di pubblicarlo perchè 30 visualizzazioni e una recensione non sono affatto male. Ringrazio i lettori silenziosi e IamEmblem per aver lasciato la primissima recensione alla storia, grazie davvero!
Spero vi piaccia! Enjoy!
Baci, Chiara :D
  
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