Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: NarumiKiryuu    12/08/2014    3 recensioni
Benvenuta all'Eerycamp, un posto dove il mondo che conosci non esiste, e tutto quello che pensavi solo frutto dell'immaginazione in realtà è più vero di quanto tu pensi!
- Gwen parte per un misterioso campo estivo, e si troverà ad affrontare un mondo totalmente diverso dal suo.
(È la mia primissima fanficton, per favore siate clementi :D)
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duncan, Gwen, Trent, Un po' tutti | Coppie: Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
signori e signore ecco a voi un nuovo capitolo, spero sia di vostro gradimento
(forse il titolo non è molto adatto, ma mi è venuto in mente da una canzone che ascoltavo mentre scrivevo :D)


Bad Attraction
 
"Forza scendi che guido io!"
"Non ci pensare proprio!" Rispose acida
"Dai muoviti! Non abbiamo molto tempo!"
"No, guido io!"
"Non fare l'ignorante" la sgridò "io so' la strada, e tu no"
"Io ho la macchina, e tu no!"
"Pensi che non sappia guidare?" Il ragazzo la guardò con aria di sfida.
"Non dico questo, anche se ho i miei dubbi, solo che se hai brutte intenzioni almeno ho una via di fuga" 
"Posso andare più veloce della tua macchina se volessi"
"Allora fammi strada" mise in moto il motore, per fagli capire che tra i due era lei che aveva ragione.
"Cos'è non ti fidi?"
"Io non mi fido di nessuno"
"Fai bene" concordò, decidendosi a salire sul posto del passeggero.
"Dove andiamo?" Chiese, una volta uscita dal parcheggio.
"Lo vedrai, gira a destra"
"Non è che mi vuoi portare in qualche strana setta di vampiri" il ragazzo scoppiò a ridere.
"Forse...il tuo sangue ha un così buon odore..."
Solo in quel momento la ragazza ricordò di non aver preso quel maledetto intruglio che le dava Dawn.
Stava pensando di tornare indietro a bersi quello schifoso concentrato, ma non avevano tempo, poi chissà per cosa.
"Ti faccio paura?" Sogghignò Duncan "sinistra" 
"Un chiuaua farebbe più paura!" Cercò di scherzare, anche se doveva ammettere che un po' di paura l'aveva.
"Speravo di arrivare almeno al rottweiler! Adesso continua dritto" 
Stavano completamente abbandonando il bosco da cui era circondato il campo, infatti si iniziavano a vedere alcune case di un villaggio lì vicino.
"Ora mi puoi dire dove mi stai portando?"
"Non ti stò portando io, sei tu che guidi!"
"Allora dove stiamo andando?"
"Lo vedrai tra poco, ma dobbiamo fare presto che sennò il tuo principe s'insospettirà"
Gwen decise di non rispondere all'ennesima provocazione.
"E poi se avessi fatto guidare me saremmo già arrivati!"
"Stai forse criticando come guido?"
"Si, e anche la tua scenetta iniziale! Guidi come una femmina!"
"Se non lo hai notato io sono una femmina!"
"Pensavo fossi una bambolina" il ragazzo le rivolse uno strano sorriso, simile ai soliti, ma con un pizzico forse troppo eccessivo di malizia.
Gwen sentì le sue guance andare a fuoco.
Cercò di nascondere il volto meglio che poteva con i capelli, sperando di non averli tagliati troppo corti.
"Inizia a cercare parcheggio, siamo arrivati" 
Si trovavano all'interno di un piccolo paesino rustico, case in legno dipinte di rosso e giardini con lo steccato bianco e ben curati.
"Ora mi puoi dire dove stiamo andando?"
"Lì" indicò un locale in legno marrone, con un'insegna con scritto "il taglialegna" in nero e rosso.
"Un pub?" Domandò sbalordita.
"Non un semplice pub, qui fanno i migliori bacon Burger del mondo, e dovresti sentire la loro birra nera!"
"Hai forse dimenticato di dirmi che era un'appuntamento?" Scherzò, iniziando a ridere.
"Oh! Non t'illudere troppo bambolina!"
"Te non t'illudere!"
Iniziarono a scendere dalla macchina.
"Mi passi gli occhiali nel cruscotto?"
Il ragazzo fece come chiesto.
"E questi?" Domandò, estraendo un pacchetto di preservativi.
Gwen divenne rossa dall'imbarazzo.
"Gwendolyn Parker vuoi forse approfittare di me?" 
"N-no!" Riuscì a rispondere imbarazzata. "Quelli sono di mia madre!" 
"Wow! Tua madre si da' da fare! Dovresti presentarmela!" 
"Non credo proprio!"
Stava iniziando a maledire quell'oca in tutte le lingue del mondo. Sperava scherzasse sui preservativi, ma invece li aveva messi davvero in macchina! Cavoli! Che vergogna!
"Andiamo che abbiamo poco tempo!" Cambiò discorso la ragazza.
Entrarono nel locale, il quale era arredato in tinta al resto della città.
Le pareri erano rosse bordeaux, con qualche mattone a vista, e su tutto il lato sinistro si estendeva un lungo bancone marrone scuro laccato.
"Ehi!" Salutó Duncan. 
Un uomo dai capelli bianchi con degli enormi baffoni si avvicinò ai due ragazzi.
"Ehi! Duncan come stai?" disse, con un leggero accento tedesco. 
"Bene, ci fai due dei soliti?" Rispose meno cordiale il ragazzo.
"Jhon! Due porchi e due Guinness!" Urlò il tedesco.
Si accomodarono in un tavolo che si trovava in un angolo, lontano dalle finestre.
"Vieni qui spesso?"
"Quando capita..." Rispose indifferente.
"E quando capita?" Indagò la dark.
"Quando non ho sonno, quando voglio stare solo e quando voglio sentire buona musica e odore di alcolici"
"Cioè sempre!" Scherzò la ragazza.
"Sono venuto qui la prima volta quando ero umano" disse, tirando fuori un pacchetto di sigarette.
"Ehi! Ma quello è mio!" Urlò la ragazza.
"Ora è mio!" Rispose come se nulla fosse, accendendosene una, per poi porgere il pacchetto alla ragazza. "vuoi?"
"Certo!" Prese tutta la confezione, ne estrasse una e infilò il pacchetto in una tasca dei jeans.
Una ragazza tutta curve e con dei lunghi capelli biondi portò due enormi pinte di birra.
"Grazie" disse Duncan, sfoggiando uno dei suoi sorrisi da "io sono super figo".
Gwen involontariamente sbuffò, riportando l'attenzione di Duncan dalla cameriera a lei.
"Allora? Cosa volevi chiedermi?" Domandò, iniziando a sorseggiare la sua birra.
"Possiamo parlare qui?" Il locale era pieno di gente, perciò non riteneva fosse il luogo adatto per discutere di cose del genere.
"Tranquilla qui non ci sentirà nessuno! Domanda al tuo sexy prof!"
Gwen lo guardò scettica per qualche secondo.
"Tu sei un vampiro giusto?"
"Così mi hanno detto" scherzò il ragazzo.
"Allora come fai a stare alla luce del sole? Di solito non dovreste ustionarvi o cose del genere?"
Duncan iniziò a ridere.
"Wow ci credi veramente?"
"É quello che mi hanno fatto credere per tutta la vita!"
"Comunque no, il sole non ci uccide, ci da' solo un po' fastidio, e i nostri occhi sono più sensibili del solito alla luce" 
"E i crocifissi, acqua santa e cose varie?"
"Cos'è stai forse progettando di uccidermi?"
"Sai com'è, devo sapermi difendere"
Duncan prese un lungo sorso di birra.
"Quelle sono solo cose inventate dalla chiesa" rispose infine, guardandola dritta negli occhi.
"Non bevi?"
"Devo guidare" 
"Eddai! Ti ho portata qui apposta per divertirti un po'!"
Gwen prese un lungo sorso. Non era una grande amante delle birre scure, anzi, più erano chiare più le piacevano, ma doveva ammettere che era veramente buona.
"Ecco i vostri Burger" disse la cameriera, continuando a fissare Duncan. "Buon appetito"
"Adesso sentirai che buono!"
Cavoli! Aveva veramente fame! Iniziò a divorarlo senza ritegno. Dio! Era delizioso, anzi più che delizioso! Odiava dover dare ragione al punk.
"Fame?" Domandò il ragazzo.
Guardò il panino di Duncan, aveva appena dato un morso.
Decise di ricomporsi, si ripulì dalla salsa barbecue intorno alla bocca e bevve un lungo sorso di birra.
"Diciamo che mi mancava mangiare qualcosa di decente"
"Ho notato" sogghignò "per come hai divorato quel panino potresti essere un licantropo"
"Approposito, chef è un licantropo giusto?"
"Giusto"
"Quindi anche Chris lo è, giusto?"
"Sbagliato!" Duncan addentò il suo panino "in realtà Chris è quello che noi vampiri definiamo "Gray""
"Gray?" Domandò confusa.
"Esatto, hai mai sentito parlare di Dorian Gray?"
"Emm...si, giovane e bello, con un ritratto che invecchiava al posto suo" sintetizzò ancora confusa.
"Esatto. Devi sapere che Dorian é veramente esistito, e non é stato ne il primo n'è l'ultimo immortale. L'unica differenza è che lui è diventato famoso grazie a Wilde"
"Ma come funziona, nascono già così con il loro ritratto?"
"No, è un dono che viene fatto ad alcuni umani da streghe o stregoni. Viene fatto loro un ritratto e da quel momento smettono di invecchiare, e il quadro, come hai detto te, invecchia al posto loro"
"Come mai fanno questo dono?"
"Non ho mai indagato"
"Ma quindi il ritratto è un po' come il morso per voi vampiri..." sentenziò.
"Non è del tutto vero, noi nasciamo già vampiri, può capitare in pochi casi di umani morsi, ma diciamo che hanno vita breve, per questo non siamo così sadici da morderne uno, a meno che non vogliamo ucciderlo"
"Come mai?" 
"Non tutti gli umani sono abbastanza forti da poter diventare come noi"
"E invece come funziona per chi nasce già così?"
"Diciamo solo che cresciamo quasi come una persona normale fino ai venticinque anni, poi smettiamo di crescere"
"Quasi come una persona normale?"
"Si, siamo solo più forti, più veloci e più fighi!" Il ragazzo iniziò a sogghignare, finendo definitivamente la sua birra.
"Quindi tu non sei del tutto un vampiro" lo provocò, ripagandolo di tutte le volte che lui aveva fatto allusioni su lei e Trent.
"Certo che lo sono! Vampiro al cento percento!" Rispose fiero.
"Ma se hai appena detto di non esserlo!" Gwen iniziò a ridere sotto i baffi, forse anche grazie alla birra che si era appena scolata. 
Non reggeva per niente l'alcol.
"Se vuoi posso darti un assaggio" il ragazzo si avvicinò piano a lei.
"Ti sto' così sul cazzo?" Rispose la ragazza guardandolo dritto negli occhi a pochi centimetri dal suo volto. Si guardarono intensamente per alcuni secondi rapiti l'uno dall'altro. La gotica sentì uno strano brivido percorrergli la schiena, provocato da quei occhi azzurrissimi. 
Sentì una strana sensazione che non aveva mai provato prima. Voleva, anzi, doveva diventare tutt'uno con quegli occhi. Non era un bisogno fisico. Era uno di quei bisogni che non si possono definire.
 
"Vuoi fare a metà con un'altra birra?" Cambiò discorso Duncan, allontanandosi da Gwen. 
"Devo guidare!" Gli ricordò.
"Penso che dopo una birra del genere sia fuori discussione!"
"Dì la verità! Lo hai fatto apposta! Vuoi forse approfittare di me Duncan?" Disse, aggiungendo un leggero tono malizioso all'ultima frase.
"Forse, ma non sono io quello che tiene i preservativi in macchina" poi chiamò la cameriera e ordinò.
"Come faremo dopo, abbiamo bevuto tutti e due?" Gwen continuava a ridacchiare, spiluccando ogni tanto qualche patatina dal suo piatto.
"Ma io non sono ubriaco! A me questa roba non fa' niente".
"Niente di niente?" Domandò incredula.
"Niente di niente!" Rispose.
In quel momento la cameriera portò il boccale che avevano chiesto, e senza nemmeno guardare Gwen come le volte prima allungò il conto a Duncan. Non si sarebbe sconvolta se avesse lasciato al ragazzo il suo numero di cellulare o il suo contatto Facebook.
"Quant'e?" Domandò, allungandosi per vedere. 
Improvvisamente sentì il telefono vibrargli nella tasca dei jeans. Guardò un'attimo Duncan, poi lo schermo del telefono.
Trent.
Decise di uscire dalla confusione del locale e una volta fuori rispose.
"Pronto" disse titubante. Avrebbe dovuto inventarsi una scusa. 
"Stai bene? Tutto ok?" Domandò preoccupato.
"Si perché?"
"Sono qui al parcheggio, ma non ci sei, mi sono preoccupato, dove sei? Tutto bene?"
"Si si sto bene" doveva inventarsi una scusa al più presto. "Vedi..." Notò dall'altro lato della strada un piccolo supermarket. "Sono andata a comprare delle cose che mi servivano in un paesino vicino, mezz'ora e arrivo" odiava mentire, soprattutto ad un ragazzo come Trent.
"Potevo accompagnarti" disse deluso l'elfo.
"Non volevo disturbare" 
"Dovresti sapere che non disturbi mai!" Era una frase quasi da film d'amore, sdolcinata e stupida, ma allo stesso tempo era terribilmente dolce! Stava per dire la verità tutta d'un fiato!
"Ci vediamo appena torni" continuò
"Ok, a dopo" chiuse il telefono e lo ripose nella tasca posteriore dei jeans.
"Oh Trent" disse Duncan uscendo dal locale "sei così dolce" 
"Che fai ascolti le mie chiamate?"
"Super udito!" Spiegò il ragazzo, battendosi un dito vicino all'orecchio.
"Presto mi confonderò tra Dracula e Superman" ironizzò la ragazza.
Gli lanciò le chiavi, e il ragazzo le afferrò con un più che fulmineo movimento del braccio, poi si posizionò nel posto del passeggero.
Dopo qualche attimi d'attesa in cui Duncan sistemava il sedile alla sua altezza, finalmente partirono. 
Gwen sentiva la testa leggera, e faceva fatica a distinguere la realtà dalla fantasia. Gli sembrava di sognare, ma allo stesso tempo era consapevole di essere sveglia.
La guida di Duncan per di più non aiutava, andava troppo veloce per i suoi gusti.
"Piano" biascicò, cercando di rilassarsi sul sedile del passeggero. Non era abituata a stare da quella parte della sua macchina.
Soffermò il suo sguardo sul guidatore, metà concentrato a guidare e metà a cambiare stazione radio. 
Si, lo trovava stranamente attraente.
Non c'era da stupirsi che la cameriera non l'avesse considerata per tutto il tempo.
"Hai rimediato qualche numero?" Domandò, infrangendo le sue regole mettendo i piedi sul cruscotto.
"La cameriera intendi?" Disse, assumendo un tono pacato e altezzoso.
"No, del baffone!" Sbuffò "certo che intendo la cameriera!" 
"Ho già approfondito la conoscenza con lei?"
"Te la sei fatta?" Gridò.
"Ero umano! E lei, senza offesa, ma è una bomba! Un po' insignificante, ma pur sempre molto sexy!" Rivolse lo sguardo verso Gwen, che continuava a guardare la strada.
"Gelosa?" La stuzzicò
"Gelosa io! Ma per favore!"
Rimasero qualche secondo in silenzio.
"Siamo quasi arrivati al campo" iniziò il ragazzo "riesci a guidare?"
"Credo di si"
"Okey! Io mi nascondo dietro" accostò la macchina a lato della strada, vicino ad un'enorme albero.
"Perché ti devi nascondere?" 
"Perché Trent sicuramente ti aspetta al parcheggio"
"Scusa, ma non possiamo dire semplicemente che ti ho incontrato per strada?"
"Meglio di no!" Rispose scendendo dalla macchina per sgranchirsi le ossa, prima di doversi nascondere.
"Perché?"
"Perché perché perché" sbuffò "ancora non è il momento!"
Notando la faccia della ragazza continuò: "lo capirai più avanti il perché" poi si rinchiuse nel bagagliaio.


ooook!!! qualcuno sarà contento, altri meno XD
spero vi sia piaciuto!
arrivederci a presto con un nuovo capitolo!! 
commentate sia che vi sia piaciuto o che vi abbia fatto schifo!


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: NarumiKiryuu