Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: gaaiuz    12/08/2014    2 recensioni
[...] "Passavo giorni tremendi dopo quella notte, “Vi ho visti voi due, l'altra sera”. A cosa si riferiva? Quale strano viaggio aveva intrapreso la sua contorta mente?"
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se n'era andato. Ronald Weasley, il grande amore della mia vita mi aveva abbandonato spezzandomi immensamente il cuore. Mi aveva chiesto di scegliere fra l'amore e l'amicizia ed io non potevo tradire i piani di Harry per una sciocca litigata. No, non avrei potuto abbandonarlo lì, nel suicidio più imminente, al momento del bisogno.


Passavo giorni tremendi dopo quella notte, “Vi ho visti voi due, l'altra sera”. A cosa si riferiva? Quale strano viaggio aveva intrapreso la sua contorta mente?

Era colpa dell'horcrux, dall'inizio. Non avrebbe detto quelle cose orribili ad Harry se no, non al suo fedele e migliore amico.


Una sera ero seduta in un angolino sulle scale all'interno della tenda, ed ascoltavo in silenzio la musica alla radio di Ron.. Mi dava conforto. Harry invece faceva la ronda, come al solito fuori dal nostro rifugio, quando ad un tratto rientrò e lo fissai negli occhi. Li aveva più chiari del solito, di un verde sconfinato, in cui ci si poteva perdere e cadere dentro senza neanche accorgersene. Amavo da sempre i suoi occhi, sin dalla prima volta che li vidi sull'espresso per Hogwarts molti anni fa, forse più di quelli di Ron. Se l'avesse saputo mi avrebbe schiantanto come minimo.

Si avvicinò a me incrociando il mio sguardo tendendo le ossute mani alle mie. Voleva ballare, ma era impazzito? Non volli ferire i suoi sentimenti e quindi acconsentì prendendo le sue mani e tirandomi su con fatica. Mi sentivo spossata, senza energie, sarei caduta per terra da lì a poco se non fosse stato per Harry che cominciò a farmi dondolare su posto. Abbassai lo sguardo guardando i suoi piedi muoversi a ritmo di musica e dopo i miei che erano inchiodati al suolo. Mi strattonava cercando di farmi reagire, voleva svegliarmi dal lungo sonno che di quei tempi mi caratterizzava. Suvvia, ero triste per l'abbandono di Ron, non potevo di certo ballare con l'oggetto del litigio! Così lo guardai. Il mio sguardo chiedeva scusa, lo implorava anzi. Lui fece cenno di non aver capito e così mi strattonò con ancora più potenza fino a scollarmi i piedi dal pavimento. Allora cominciai a muovermi: qualche passetto avanti, indietro, sinistra e destra, poi mi fece fare un giro. Gli sorrisi, che altro potevo fare? Continuammo ancora un po'.

Eravamo noi due, soli e senza le nostre metà. A me mancava Ron, a lui mancava Ginny. Forse quella danza ci aiutava in un qualche modo a non pensare al futuro e pensare solo al presente. Pensare a me ed a Harry, lì che ballavamo, per non sentirci abbandonati l'uno all'altra.

Mi abbracciò e la mia testa si incastrò sotto il suo mento. Ricambiai il gesto stringendolo a me così forte da riuscire a sentire il suo dolce profumo di dopobarba penetrare nelle mie vesti e viceversa.

Una lacrima solcò leggera il mio viso rigandolo, finendo poi sulle mie rosee labbra, mi scappò un singhiozzo. Harry capì scollandosi, ma neanche tanto, e riprese a fissarmi dritta negli occhi.. Io lo stesso. «Scusa» mi disse quasi in un sospiro passando un dito lì, dove la lacrima aveva scritto. Si sentiva in colpa per aver cacciato Ron, ma non era lui la causa del problema: il pezzo dell'anima di Voldermort che risiedeva in quell'abominevole oggetto lo era e lo sapevamo, tutti e due. 

«Non devi scusarti..» dissi e gli diedi un bacio sulla guancia. Al contatto con la sua pelle esitai un attimo, non capì bene il perché. Il mio cuore cominciò a battere più veloce del normale, le mie guance divennero scarlatte. Harry rimase lì, interdetto, a guardarmi. Mi parve di vederlo sudare ed arrossire, ma solo leggermente. Cosa stava accadendo? No, era assolutamente fuori luogo, uno sbaglio. Potter era solo il mio migliore amico, niente di più. Io amavo Ron, nessun altro.. O almeno, così credevo. Eravamo ancora abbracciati, Harry era incollato a me ed io ero incollata a lui e nessuno dei due aveva intenzione di mollare la presa.

Chiudemmo gli occhi all'unisono. Sentì il suo respiro avanzare sempre più verso il mio viso finché non mi baciò ed io rimasi lì, al suo cospetto. Fu un bacio passionale, profondo. Le sue labbra erano fini e non come quelle di Ronald che al contrario erano carnose. Cominciammo a dondolare sul posto. Mi prese la faccia tra le calde mani, io gli misi un braccio intorno al collo e con l'altra mano cominciai a giocare con i suoi capelli. Erano cresciuti già dall'ultima volta che glieli avevo tagliati, quella sera.


Al ricordo di Ron che scappava via dal rifugio, oltrepassando la barriera dei miei incantesimi di protezione, ricordai perché era successo tutto. Respinsi Harry appoggiandogli una mano sul petto, delicatamente. Capì prevedibilmente i miei pensieri ed annuì, mi sorrise allontanandosi da me. Riprese la bacchetta che prima aveva appoggiato sul bancone e poi tornò di fuori a fare la guardia.


Un momento di debolezza, per entrambi. Una seconda guerra in arrivo, tanti horcrux da trovare ed un mostro da distruggere. Tanto stress accumulato, solo questo. Harry era il mio migliore amico e lui amava Ginny, più di ogni altra cosa e lei lo stesso. Ogni sera si accertava che fosse tutto a posto controllandola sulla Mappa del Malandrino. Riguardo a Ronald posso solo dire che in un qualche modo tornerà, io lo so.


Non mi resta solo che sperare che il momento sia ormai alle porte, non ce la faccio più.

«Oh, Ron..» bisbigliai, infine.



— Hermione Jean Granger

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: gaaiuz