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Autore: vaniglia_lovefantasy    12/08/2014    6 recensioni
Sono passati sette anni dalla battaglia contro Nidhogrr e ormai i ragazzi si sono rifatti una vita, ma i draghi non sono usciti dalle loro vite come Thuban aveva predetto: Ofnir scappa dalla sua prigione a Draconia e rapisce Nidafjoll per poi rifugiarsi sulla Terra. Ed è qui che draghi e Draconiani si reincontrano nell'ennesima battaglia contro il male, aiutati da un personaggio in cerca dei genitori biologici. Hamal sarà in grado di aiutare i Draconiani come la madre o soccomberà alle tenebre come il padre? Non lo troverete scritto qui... "
Smettiamo di fare i seri ora. Questa storia racconta dei nostri ragazzi preferiti che, come al solito, non hanno un attimo di pace, perchè i cattivi non riposano mai. Spero di avervi incuriosito, buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nuovo personaggio, Ofnir, Sofia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'gli anni dopo la battaglia'
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Pov Fabio:
" Ancora non riesco a crederci, quel bastardo é riuscito di nuovo a fare danni! É una cosa incredibile! Uno pensa di essersene definitivamente liberato e lui rispunta fuori, come i pidocchi! " ecco cosa penso mentre torno in albergo mano nella mano con Sofia.
Appare Chloe nella hall, che ci ferma.
<< Sofia, Fabio, il direttore dell'hotel si scusa per il sasso al vetro e il problema al gas... >> e ci fa l'occhiolino << ...e mi ha detto che sarete spostati nella camera del piano di sopra. Avete a disposizione la su. Il cambio di camera, perché questa é più attrezzata, non influirà sul prezzo. Vi aspetta su. >> e sorride. Sorride sempre, mi da sui nervi, come tutto al momento.
<< Ok, grazie Chloe. >> risponde Sofia gentile come al solito, al che Chloe sorride e prende le scale. Io ora l'avrei insultata per quanto odio ho in corpo.
<< Andiamo, voglio farmi una doccia. >> le afferro la mano e la porto all'ascensore, dove schiaccio il pulsante del piano.
<< Sei arrabbiato con me? >> mi chiede Sophi timidamente.
" Che dolce che é il mio tesoro, si preoccupa, molte ragazze pretenderebbero delle scus... Un momento, che cazzo penso? Tesoro? Fabio ti stai decisamente rincoglionendo! Sveglia! "
Mi richiama un paio di volte, ma io la ignoro perché mi sto auto-sgridando.
<< Fiammifero! >> esclama e mi volto a guardarla.
<< Ok, funziona ancora. La tua mamma era un genio. >> dice sicura. Infatti mia madre se pensavo e mi incantavo mi chiamava fiammifero per via dei miei poteri legati al fuoco.
<< Sì Sofia? >> chiedo tornando in me.
<< Ti ho chiesto se sei arrabbiato con me. É così? Per questo mi ignori e hai quella faccia? >> e torna al tono insicuro. Intanto siamo arrivati al piano.
<< No, non sono arrabbiato con te, ma con mio padre >> e esco dall'ascensore con lei che mi guarda confusa.
<< Un momento. >> le dico, e scambio due parole in ungherese col direttore. Quando ci lascia le chiavi e se ne va, apro la porta e le faccio cenno di entrare, e la seguo. Il mobilio é moderno. C'é un enorme tavolo, un mobile tv con schermo al plasma, un tavolino da caffè e due cassepanche in legno chiaro e un tappeto, un divano e due poltrone bianchi. Le finestre sono enormi con le tende bianche. A terra c'é il parquet e le pareti sono color crema. Su una cassapanca c'é un bollitore e un cofanetto con delle bustine, una caffettiera, un cestino con delle cialde e delle tazze color avorio. Ci sono due porte, e ne varchiamo una a caso. Ci ritroviamo in camera da letto, dove vediamo le nostre valigie. La camera da letto é completamente immacolata, escluso il pavimento, le coperte, l'armadio enorme e la porta che presumo porti al bagno. Ci accomodiamo sul letto e finisco il discorso.
<< Sono arrabbiato con mio padre perché per anni, sopratutto quando serviva, non si é mai fatto vivo, poi rispunta ovunque quando finalmente sono felice. >> concludo con amarezza.
<< Fabio, ricordi quando siamo andati a Matera e ci abbiamo trovato mia madre? Ricordi cosa dicesti per convincermi a non odiarla? >> mi domanda, e io leggermente sbalordito dal fatto che LEI voglia ricordare la madre, poiché le nostre famiglie sono argomento tabù, ma rispondo << Certo, ti dissi che era inutile accanirsi su tua madre era inutile, perché il tempo passato a portarle rancore avresti potuto impegnarlo per conoscerla, e che odiare lei significava odiare te stessa. Ma tu sei più forte di me Sofia, e mio padre é un uomo più duro di tua madre. >> cerco di spiegarmi.
<< Dietro una persona forte spesso si nasconde un animo debole, dovresti saperlo. >> mi ammonisce alzandosi.
<< Tu pensaci. Intanto fatti la doccia, io sistemo le valigie. >> e mi tira leggermente per farmi alzare.
<< Prima voglio un bacio >> pretendo, e sembra entusiasta di accontentarmi.
Baciare Sofia é una sensazione fantastica a cui non mi potrò mai abituare, e ci stacchiamo di malavoglia per dedicarci alle nostre attività.

***

Dopo circa un quarto d'ora torno in stanza, e la trovo vuota.
" In salone non era, sarà uscita " penso, e inizio a vestirmi. Bussano alla porta, e urlo << Un momento! >> infilando un pantalone a caso velocemente e agguantando una maglietta che infilo raggiungendo la porta.
Mi trovo davanti Lidja, che entra senza aspettare un invito e si stravacca sul divano massaggiandosi le tempie.
<< Accomodati >> dico ridacchiando mettendomi accanto a lei.
<< Non ridere Szilard. É una catastrofe. Ha a che fare col matrimonio. >> e mi metto in allerta subito.
<< Oltre al fatto che ancora non hai fatto la Cresima, gli abiti da damigelle non ci sono più, nel senso che non li producono più, poi Martina, una damigella di Sofia, si é infortunata durante uno spettacolo e non potrà esserci perché deve portare gessi per due mesi e tutori per svariati. Oltretutto non c'é una chiesa disponibile a settembre. Tutti i giorni ci sono funzioni. Cresime, matrimoni, comunioni, cose varie... Dovete cambiare periodo o sposarvi in comune. >> e mi guarda disperata.
<< Sposiamoci a Ottobre o in comune, per gli abiti da damigelle vanno bene quelli di riserva. >> risponde Sofia dalla porta seguita dagli altri.
Entrano e si siedono al tavolo, e io e Lidja li raggiungiamo. Neanche ne siamo consapevoli, ma ci mettiamo in ordine gerarchico: Sofia a capo tavola, io alla sua destra e Ewan alla sua destra con accanto Chloe. Karl siede fra me e Thomas, Gillian accanto a Chloe e George opposto a Sofia.
<< Bene, la riunione é ufficialmente iniziata. Ricordo a tutti che litigi, legami sentimentali o affini qui nelle riunioni non devono essere prese come giustificazioni per le decisioni. >> fa presente Sofia, e noi annuiamo.
<< Primo punto all'ordine del giorno: Hamal. É stata adottata dal padre di Fabio secondo ciò che ha trovato Karl. Fabio, tu sai dove vive tuo padre? >> mi interpella lei e annuisco. Probabilmente il bastardo vive coi genitori nella villa degli Szilard.
<< Bene. Karl ha stampato questi fascicoli riassuntivi su Hamal. Gradirei che imparaste ciò che c'é scritto, perché domani andiamo da lei. C'é tutta la sua vita riassunta. >> e passa ad ognuno di noi, inclusi Gillian, Thomas e George, una cartellina.
<< Ehm, Sofia? Se la prendesse male lo prenderebbe per stalking. >> le fa notare Gillian.
<< Vero, ma non abbiamo altro modo per capire quanto sa e come convincerla. >> le risponde Karl.
<< Ok, nel caso non volesse aiutarci che facciamo? >> domanda Ewan.
<< Torniamo in Italia o andiamo dove si trovano Ofnir e Nida. A proposito, Karl, hai scoperto dove si trovano? >> chiedo io.
<< Ehm... mi spiace, ancora non li ho trovati, ma non ho informazioni base da cui partire. >> sembra dispiaciuto, e Sofia gli stringe una mano con fare rassicurante.
<< E anche queste cose sono andate. Ora, domani quando ci andiamo? >> domanda Gillian.
<< Io avevo pensato la mattina. Ci incontriamo Gillian, Thomas, Chloe e Ewan e fate il nucleo familiare in vacanza. Io e Fabio come coppietta in gita mentre Lidja, Karl e il prof un terzo gruppo. Voi che ne pensate? Credibili? >> e ci guarda tutti.
<< Potremmo fare anche che andate solo voi ragazzi mentre noi restiamo in albergo. Voi vi muovete più velocemente. >> spiega Thomas, e noi annuiamo convinti.
<< Ok. Ci incontriamo nella hall alle nove e mezza, va bene? >> dice Lidja.
<< Andata. Ah, ragazzi, Lid sopratutto, vestiti COMODI, perciò ragazze niente tacchi per piacere e niente gioielli. Rischiamo di incrociare Ofnir, e con un tacco dodici o jeans troppo attillati non mi pare ottimale la questione. >> si raccomanda Sofia, e tutti annuiamo perché la cosa ha senso.
<< Perfetto. Altro? >> chiede Karl.
<< Sì. Usiamo il taxi o noleggiamo un' auto? >> chiede Ewan.
<< Direi auto. Ewan o Chloe, potete fare a nome vostro? Avete 24 anni, in teoria siete lavoratori. >> propongo, e loro annuiscono.
<< Va bene. Ora io andrei a pranzo. Posto di ieri? >> chiede George.
<< Aggiudicato. >> e escono dalla stanza mentre infilo un paio di scarpe.
<< Fabio, io ho provato a staccarti dal gruppo, mi spiace. >> mi dice Sofia da dietro.
<< Non c'é problema. >> e prendendola per mano raggiungiamo gli altri in corridoio.

ANGOLO AUTRICE:
Io-Ehilà popolo! Come va la vita?
F-Perché sei così sveglia pure a mezzanotte e mezza?
Io-Perché sono una persona notturna, semplice *ghigna*
F-Bene, diventa una persona diurna perché voglio dormire.
Io-Gli altri?
F-DORMONO BEATI LORO!
N-Io no!
R-E io nemmeno!
H-Uguale.
Io-Nida, Hamy, Rat, buonaseeeeeeera!
H-Hamy?
Io-É per abbreviare. Comunque, Fabio chetati o inizio a chiamarti fiammifero [leggete la recensione al capitolo precedente di VittoChan, perché é divertentissima, dopo ore ancora rido]
F-Sei tu che a mezzanotte passata ti metti a scrivere!
N-Lasciala stare!
R-Ben detto Nid! Fabio lasciala stare!
F-Pur di contraddirmi voi..
R-Tu mi hai ucciso! Esattamente simpatico non mi stai...
Io-Se l'ispirazione mi viene ora non é colpa mia! Vabè, io vado che Fabio sclera poi... Kiss kiss!
H-Ciao! Lasciate qualche recensione per favore? Se no divento triste...
R-E se diventa triste io mi arrabbio!
N-Ciao!
F-Buona notte!

(Gente voglio nomi per il padre di Fabio, nomi ricordabili possibilmente. Mandatemi le proposte con le recensioni oppure per messaggio personale sulla casella. Nome pronunciabile e ungherese possibilmente, queste devono essere le caratteristiche. Grazie!)

P.S.-il capitolo l'ho scritto a mezzanotte e mezza, ma non sono riuscita a pubblicare subito per alcuni problemi di rete.

  
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