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Autore: HellSINger    12/08/2014    0 recensioni
Vorrei scriverti una lettera d’amore, ma non conosco le parole...
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Vorrei scriverti una lettera d’amore, ma aimè non conosco le parole.

Vorrei amarti ma non conosco la maniera più adatta a te sola,conosco il mio modo e consuma tutto, resto allora muto nel silenzio più vuoto e straziante,
perché vorrei dirtelo, vorrei viverlo, vorrei suonare una musica che parla di te con le corde che ho in gola senza usare troppe “belle vuote parole”,
ma vorrei portarti a toccare con mano i miei sentimenti così grandi che non so come facciano a stare dentro di me che sono una così piccola ed insignificante persona come tante.
Mentre tu, tu sei il mio pianoforte, la mia musa eterna, la luna e le stelle nel mio animo oscuro e perverso. Il tuo sorridere mi illumina, è luce ma più ti vedo ridere e più vorrei dirti tutto, oscurare e sporcare di nero quella rosa così bianca.

Una lunga gonna gira, tra le dita d’un pianista, e come spuma penetra in queste tacite e ingrigite persone, che si spengono ad ogni suo passo dolce e deciso, se mi faccio ombra, quanto da vicino ti posso guardare? Spiarti e poterti respirare come se fossi la prima aria del mattino, quella aria leggera che porta con sé i petali dei fiori di ciliegio e le rondinelle, e come se quella stoffa inerte fosse le nuvole e tu il vento che le modella a formare sculture in cui perdersi.
E io mi perdo in ogni momento che passo di sfuggita con lei.
Quando cade la tenda nera della notte, ti penso più forte, penso a come donerebbe alla tua pelle, e ti sogno in mille vesti differenti,
tra le più meste alle più suadenti, sulle note piene e vuote che mi doni, sussurrando.
Non conosco le parole, non so le parole, non esistono parole
all’altezza dei miei sentimenti, ne le migliori metafore, allora ti dedico
una canzone e questo stupido biglietto che non parla di nessuna in particolare.
Rintocca la campana sulle mie ultime parole prima del sorgere del sole in questa “moonlight sonata”.
 
   
 
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