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Autore: Miss Slytherin 96    13/08/2014    2 recensioni
Lily Luna Potter era diversa.
Si era capito fin da quando era piccola che non era destinata a Grifondoro. Era dannatamente affascinata dalla casa Serpeverde, casa degli astuti, delle menti acute e brillanti.
Stranamente a lei piaceva essere diversa.
Lei voleva essere diversa.
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Lily continuava a correre cercando uno scompartimento vuoto. Era stufa di essere trascurata dal grande Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto, considerato da tutti l’uomo perfetto, l’eroe.
Persa nei suoi pensieri non si accorse che era inciampata in baule lasciato in mezzo al corridoio del treno. Al posto di cadere rovinosamente a terra finì tra le braccia di qualcuno.
-Ehi attenta! –
A parlare era stato un ragazzo più o meno dell’età di Albus, con dei capelli biondo platino molto arruffati e dagli occhi di un colore indefinibile. A parlare era stato Scorpius Hyperion Malfoy, il ragazzo che da lì a qualche anno le avrebbe cambiato la vita.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Delusioni e nuovi incontri ( Cap. 1 )


-Lils! Svegliati! E’ il primo giorno di scuola! –
Lilian Luna Potter aprì pigramente gli occhi smeraldini.
“Ma deve proprio strillare di prima mattina?!”.
L’amata figlia di Harry Potter si stiracchiò come una leonessa per poi alzarsi sinuosamente dal letto.
Mentre scendeva dalle scale venne letteralmente travolta da un tornado alto un metro e ottanta.
James Sirius Potter si fiondò giù dalle scale non badando alla sorellina di tre anni più piccola.
-Lils ti ho preparato l’omlette, il tuo piatto preferito! – disse Ginny Wesley alla figlia mentre varcava la porta con un cipiglio severo stampato in volto.
-L’omlette è il piatto preferito di Albus – sentenziò Lily con tono piatto.
-Oh scusami Lils! Vuoi che ti prepari qualcos’altro? –
- No ormai mangio l’omlette, altrimenti non faccio in tempo a prepararmi –
- Dio santo sorella devi solo andare ad Hogwarts! Puoi anche metterti la prima cosa che capita! – sbottò James in tono pratico.
Lily lo fulminò con uno sguardo di fuoco.
- ‘giorno mamma, Lily, James -. Albus Severus Potter entrò in cucina fiondandosi sull’omlette che Lilian aveva avanzato.
- Vado a preparami – annunciò l’undicenne salendo di corsa i gradini che conducevano al piano di sopra.
Lilian Luna Potter era diversa dal resto della famiglia: James Sirius era la fotocopia del nonno, James Potter, sia fisicamente che caratterialmente; Albus era il più intelligente, il più astuto. Poi c’era lei, Lilian. Enigmatica, calcolatrice, distaccata. Forse l’unica caratteristica che aveva preso dai Potter e dai Weasly era una modesta dose di coraggio. Non a caso sia i genitori, che James, che i nonni, che gli zii, che i cugini erano stati tutti smistati in Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore.
Albus invece era finito tra le serpi. Il motivo era oscuro a tutti: era un ragazzo solare e spensierato, ma sapeva essere molto astuto e intelligente, caratteristiche adatte ad uno Slytherin. Fin da piccola Lily era sempre stata più legata ad Albus che a James e sperava vivamente di seguire le orme del fratello.
Era dannatamente affascinata dalla casa Serpeverde, casa degli astuti, delle menti acute e brillanti.
Aprì il grande armadio e tirò fuori una t-shirt firmata azzurro cielo, un paio di jeans sbiaditi ad arte e una comoda felpa blu. Per i successivi trenta minuti la piccola Lily pensò solo e unicamente ai suoi capelli color rubino. Dopo aver domato i folti ricci in morbidi boccoli si ammirò allo specchio.
Possedeva una bellezza singolare, identica a quella posseduta dalla nonna.
Fortunatamente il colore dei suoi capelli era quello di Lily Evans, un elegante rosso rubino, e non quello della madre e dei cugini, un odioso arancione carota. Per gli occhi doveva ringraziare ancora la nonna, che le aveva donato due smeraldi verde scuro. Le uniche caratteristiche che la legavano alla madre erano il piccolo naso all’insù e una graziosa spruzzata di efelidi.
Dopo aver chiuso il baule lo fece levitare verso il piano di sotto, mentre lei sorreggeva la gabbia con un candido gufo all’interno.
I suoi fratelli erano già pronti intorno alla passaporta a forma di pallone da calcio, uno stupido gioco babbano.
Atterrarono esattamente davanti al binario 9 e 3/4 di King’s Cross.
-Buona fortuna Lils – mormorò Ginny abbracciando la figlia.
-Perché papà non è venuto? –
-Papà aveva una commissione importante da sbrigare al ministero – ammise la giovane madre.
-Salutamelo – disse freddamente Lily mentre saliva sul treno senza rivolgere uno sguardo alla madre.
I suoi fratelli la rincorsero dopo aver salutato frettolosamente Ginny, che era rimasta scioccata dalla reazione della  figlia.
 
Lily continuava a correre cercando uno scompartimento vuoto. Era stufa di essere trascurata dal grande Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto, considerato da tutti l’uomo perfetto, l’eroe.
Persa nei suoi pensieri non si accorse che era inciampata in baule lasciato in mezzo al corridoio del treno. Al posto di cadere rovinosamente a terra finì tra le braccia di qualcuno.
-Ehi attenta! –
A parlare era stato un ragazzo più o meno dell’età di Albus, con dei capelli biondo platino molto arruffati e dagli occhi di un colore indefinibile. Non appena posò gli occhi sull’undicenne sfoderò un sorriso a dir poco affascinante, capace di far arrossire addirittura Lily, così brava a nascondere le emozioni.
-Stai cercando uno scompartimento? –
Lily annuì. Era rimasta ammutolita.
- Seguimi –
Il ragazzo la condusse qualche metro più avanti, poi le fece segno di entrare in uno scompartimento già abbastanza affollato.
Non appena posò il suo minuscolo piede nello scompartimento tre facce incuriosite si voltarono a guardarla.
Lily rimase inchiodata al pavimento. Si sentiva intimorita.
-Beh, siediti - . Era stata una ragazzina della sua età a parlare. Era a dir poco bellissima. I suoi capelli erano di un biondo accecante e gli occhi di un turchese intenso. La fissava con un leggero sorrisetto stampato in viso.
Lily si fece coraggio e si sedette di fianco a lei.
Sul sedile di fronte erano appollaiati due ragazzi più grandi, entrambi molto attraenti.
La bionda le porse formalmente la mano.
-Dafne Cassiopea Malfoy – si presentò.
Prima che Lily potesse far mente locale su quel cognome che aveva già sentito innumerevoli volte il ragazzo biondo le si accomodò affianco e si presentò a sua volta.
-Scorpius Hyperion Malfoy, lieto di conoscerti. Tu sei … ?–
- Lilian Luna Potter – si affrettò a rispondere Lily.
I fratelli Malfoy spalancarono gli occhi, sorpresi, mentre i due ragazzi di fronte a loro lasciarono cadere pericolosamente le mandibole.
Con suo grande piacere nessuno le porse la banale domanda “Sei la figlia di Harry Potter?”.
In quell'istante Albus irruppe nello scompartimento.
- Lily! Eccoti final … - si interruppe non appena posò lo sguardo su Scorpius.
-Ciao caro Albus, a cosa dobbiamo la tua ehm … piacevole visita? – domandò Malfoy con voce melliflua.
-Devo parlare con Lily –
-Andiamo Al, perché prima non ti unisci ai tuoi cari compagni di casa per qualche istante?-. Uno dei due ragazzi di fronte a loro aveva finalmente preso parola. Era davvero molto attraente. I capelli erano nero inchiostro, molto scompigliati, mentre gli occhi erano blu scuro e prendevano una sfumatura quasi inquietante, tendente al violetto.
Finalmente Lily realizzò che si trovava in uno scompartimento pieno di Serpeverde.
Ecco il perché di quell’atmosfera così composta e raffinata.
-Mi rincresce Zabini, ma è una questione urgente- tagliò corto Albus.
-Dai Potter non privarci della compagnia della tua graziosa sorellina così presto- lo punzecchiò Scorpius.
- Ci vorrà poco, scusatemi un momento … - mormorò Lily imbarazzata, seguendo il fratello fuori dallo scompartimento.
 
-Perché hai salutato così la mamma? Sai che l’hai ferita.-
Lily corrugò la fronte e puntò lo sguardo oltre la spalla del fratello.
-.E’ ovvio che papà sarebbe venuto a salutarti se avesse potuto-
L’undicenne continuò a guardare altrove.
Albus le prese il mento con le dita e le alzò il viso verso il suo, inchiodandole gli occhi nel suo penetrante sguardo smeraldino.
-Guardami quando ti parlo. Senti, James è arrabbiato con te e io non voglio farti la ramanzina, voglio farti capire che non sei l’ultima ruota del carro, che mamma e papà ci tengono a te - i suoi occhi saettarono verso il finestrino.
-Manca poco. Mettiti la divisa e spera almeno di finire in Grifondoro, non seguire il mio esempio-
Dopo averle accarezzato dolcemente i capelli se ne andò.
 
Scorpius era rimasto letteralmente stregato dalla piccola Potter non appena aveva incrociato i suoi occhi smeraldini.
Lui, di solito esclusivo verso la gente da far entrare nel suo scompartimento, l’aveva accolta senza nemmeno sapere se fosse una maga Purosangue. Sua sorella Dafne aveva subito capito che c’era qualcosa che non andava …
Era imbarazzata da morire, e nonostante tutto era riuscita a mantenere intorno a sé un’aura di compostezza e freddezza degna di una vera Purosangue.
-Carina la figlia di Harry Potter – commentò Alexander Zabini con un sorrisetto.
-Ma è una Potter, sarà una schifosa Grifondoro – mugugnò l’altro ragazzo, Robin Nott.
-Non necessariamente –
I ragazzi si voltarono sorpresi. La piccola Dafne non aveva ancora espresso la propria opinione su Lily.
-Cosa intendi sorellina? Spiegati meglio –
-Secondo me Lily ha il 50% di possibilità di diventare Grifondoro e il 50% di finire nella nostra casa, sarà lei a scegliere –
- Di chi state parlando? –
Sulla soglia era apparsa una ragazzina dell’età di Lily e Dafne.
Aveva dei grandi occhi castani da cerbiatta e dei lunghi capelli che parevano seta color cioccolato.
Si sedette tra Scorpius e Dafne.
-Ehi Nott ti sei persa una celestiale apparizione della piccola e graziosa Lily Potter – la informò prontamente Zabini.
-Wow – esclamò incuriosita.
-Tranquilla Dru, tornerà a momenti –
E infatti qualche istante dopo la figura minuta di Lily riapparve all’ingresso dello scompartimento.
La ragazza mora si alzò e si presentò sorridendo alla Potter.
-Io sono Drusilla Nott, molto piacere –
- Lilian Luna Potter, il piacere è mio –
-Santo Salazar! Non mi sono presentato, mi chiamo Alexander Zabini, ma puoi chiamarmi Alec – si presentò il ragazzo dagli occhi violetti.
-E io sono Robin Nott – aggiunse il ragazzo al suo fianco.
Lily rivolse ai ragazzi un largo sorriso.
-Che voleva Albus? – chiese Dafne curiosa.
-Niente di importante, mi ha solo consigliato di finire in Grifondoro e di non seguire le sue orme –
Tutti rimasero stupiti dal tono piatto e inespressivo usato da Lily.
Poi, dopo aver sfoderato un ghigno compiaciuto, disse:
-Ma qualcosa mi dice che non seguirò il suo consiglio –

 

Angolo autrice:
salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction in assoluto quindi non mi aspetto che abbia molto successo! Tuttavia per tutti c’è una prima volta e vale la pena buttarsi. Nel mio caso mi sono lanciata in una Lily/Scorpius con accenni Rose/Scorpius. Mi ha sempre affascinato fantasticare su una Potter e su un Malfoy che non si odiano! Se il primo capitolo non vi ha appassionato vi suggerisco di seguire comunque la storia perché ho in mente delle situazioni intriganti che coinvolgeranno la new generation!
Spero di ricevere qualche recensione, anche negativa, così da guadagnare dei buoni consigli!
Grazie J
La vostra Slytherin 96
   
 
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