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Autore: madychan    13/08/2014    2 recensioni
“Avrei voluto... vederti fiero di me, almeno per quest'ultimo anno.” mormorò lui.
Rin lo osservò per qualche istante. Poi sospirò, e bevve un sorso dalla lattina.
“È troppo scontato, se ora ti dico che lo sono, vero?” domandò.

Ambientata dopo l'episodio 6 di Free! ES. RinAi (anche se relativamente velata).
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Insieme

 

L'unico rumore che si sentiva nei corridoi dell'Accademia era quello dei suoi passi.

Non riusciva a dormire. E Sousuke gli era sembrato sul piede di guerra per qualche arcano motivo; preferiva evitarlo, per il momento.

Rin si passò una mano tra i capelli, e sospirò stancamente. Quando arrivò alla macchinetta delle bevande, trovò una familiare figura mingherlina accovacciata sulla panchina. Aveva la schiena avvolta in una delle sue magliette un po' larghe e dai colori vivaci, e piegata in avanti come se volesse ergersi a scudo contro il resto del mondo.

Rin ebbe un attimo di sorpresa quando vide che sulla panchina, al suo fianco, c'era una lattina di Pocket Sweat. Conoscendolo, l'aveva messa lì apposta per lui.

Aveva intuito in qualche modo che sarebbe venuto lì, o aveva semplicemente sperato che venisse?

Si avvicinò, e gli appoggiò una mano tra i capelli.

“Dovresti essere a dormire, Ai.” disse, abbozzando un sorriso. “Domani ci sono le altre gare.”

Ai probabilmente era lì proprio per quello, e sapeva meglio di lui cosa ci fosse il giorno dopo. Non sollevò la testa per guardarlo; si limitò ad annuire debolmente.

“Dovresti anche tu, senpai.” replicò, a bassa voce.

“Tra poco.” rispose Rin, sedendosi al suo fianco e prendendo la lattina. “Grazie.” aggiunse, guardandolo finalmente in viso; notò che aveva un'espressione cupa, e teneva la propria lattina, verosimilmente ancora mezza piena, tra le dita; era l'unico oggetto della sua attenzione.

“Come facevi a sapere che sarei venuto?” domandò, nel tentativo di distarlo. Era strano che, con lui vicino, Ai guardasse qualcosa di diverso; tuttavia, Rin era quasi sicuro di sapere cosa gli stesse passando per la testa, e di conseguenza intuiva la ragione del suo atteggiamento.

“In realtà speravo non venissi.” replicò Ai. Rin rimase per qualche attimo sorpreso da quella frase, e sulle prime si fece anche qualche domanda; quando vide che Ai non cambiava minimamente espressione ma, anzi, continuava addirittura a preferire la lattina a lui, fece per rispondergli a tono. Ai tuttavia lo guardò dal basso proprio in quel momento, con espressione timida ma serissima. “Nel senso che speravo ti riposassi a dovere.”

Rin sbatté le palpebre. Poi emise uno sbuffo divertito, e aprì la lattina. Era proprio da lui.

“Devo solo mettere in ordine le idee.” spiegò, facendo spallucce. “Anche tu, suppongo.”

Ai si strinse nelle spalle. “Forse... Non riesco a dormire, credo.”

“Ehi, ehi, non mi arrivare stanco alla staffetta di domani!” lo rimproverò scherzosamente Rin: sapeva che non era nelle sue intenzioni.

Lo vide fare una debole smorfia con le labbra, e stringere lievemente la presa, fino a piegare di poco l'alluminio.

Ai non era il tipo da piangere facilmente per una sconfitta; tutt'altro, era il tipo da prenderla come spunto per migliorarsi, dopo un breve attimo di sconforto. Era quello, il suo talento: il saper resistere. Sia in acqua, sia nella vita.

Tuttavia, quello era la sua fase di demoralizzazione; e malgrado non stesse piangendo, gli si leggeva in faccia a chiare lettere cosa stesse pensando.

“Ai.” lo richiamò Rin, dolcemente.

“Avrei voluto... vederti fiero di me, almeno per quest'ultimo anno.” mormorò lui.

Rin lo osservò per qualche istante. Poi sospirò, e bevve un sorso dalla lattina.

“È troppo scontato, se ora ti dico che lo sono, vero?” domandò.

Ai storse le labbra, e poi abbozzò un debole sorriso malinconico. “In effetti suona come se volessi consolarmi, senpai.”

“La colpa è tua, che mi anticipi sempre.” lo rimbeccò Rin.

Ai sollevò lo sguardo. “Ma...!”. Boccheggiò, ma non disse altro, troppo sorpreso da quella costatazione.

Rin inarcò un sopracciglio. “Allora mettiamola così.” commentò. “Per puro caso ti ho visto allenarti, la sera tardi, oltre l'orario di allenamenti. Senza che te lo dicessi io, senza che te lo imponesse nessuno: l'hai fatto di tua spontanea volontà.” disse. “Non è una cosa che farebbe chiunque. Sono fiero di avere un compagno di squadra come te.”

Lo vide sbattere ripetutamente le ciglia, spaesato – dall'essere stato scoperto, o dal fatto che l'orgoglio che Rin provava per lui fosse autentico; più probabilmente, per entrambe le cose. Arrossì, e abbassò la testa, mormorando un “grazie, senpai”, quasi totalmente balbettato.

Rin sorrise, e gli scompigliò piano i capelli. Quello era già un atteggiamento che riconosceva come tipicamente suo.

“Farò come Mikoshiba ha fatto quest'anno con noi: verrò a vederti, l'anno prossimo.” disse.

Ai trasalì, e lo guardò negli occhi, stralunato.

“S-Senpai, non c'è bisogno...”

Rin ridacchiò. “Certo che c'è. Non voglio mica perdermi la tua rivincita su Nagisa.”

Ai drizzò la schiena, e lo fissò per qualche attimo. Poi annuì, e sorrise più ampiamente.

Dentro di sé, Rin sentì il sollievo di vederlo tornato combattivo come sempre. E anche un pizzico di orgoglio per essere riuscito nell'intento di risollevargli il morale.

“E poi, c'è ancora la staffetta di domani.” disse. “Non sono superstizioso, ma... giusto per precauzione, mettiti il costume dalla gamba destra.”

Lo vide sorpreso per un solo momento, e poi ridere in risposta, in un modo che non riuscì a non trovare adorabile; gli circondò le spalle con il braccio, e gli sorrise quando incontrò il suo sguardo attento rivolto a lui.

“Vinciamo, Ai.” disse Rin, a bassa voce. “Insieme.”

Ai sorrise, e si accoccolò meglio contro di lui. “Vinceremo, Rin.”

Rin sorrise, e gli appoggiò una guancia sulla testa. In quel momento, sentì che la sua mente aveva cancellato tutti le considerazioni inerenti alla staffetta, o a Sousuke, o al suo ruolo da capitano, o a qualunque altra cosa su cui potesse rimuginare in vista della gara del giorno dopo.

In quel momento, tutto ciò cui riuscì a pensare era il vederlo di nuovo sorridente, e insieme a lui.

 

 

L'angolo di mady

'Sta macchinetta delle Pocket Sweat diventerà la muta onnipresente presenza in tutte le RinAi che scriverò, temo. XD

Whatever, ho scritto questa cosuccia; è abbastanza velata come RinAi, sarà che nella mia testa hanno una relazione ormai, sarà che l'ho pensata come estabilished relationship e quindi mi sono concentrata su altro. Ma quando ho visto Ai nell'episodio che perdeva contro Nagisa (e non si qualificava nemmeno per le gare successive) ho sentito il bisogno di scriverla, ma prima di oggi non ci sono riuscita. E tra poco più di un'ora esce l'episodio 7.

Si prospettano centinaia di feels, perciò mi preparo psicologicamente e scrivo fluff. ù.ù

Va bene, basta sfasi. XD Spero vi sia piaciuta :)

Buon episodio 7 (e restanti, se non ci ribecchiamo prima) a tutti! *saluta agitando la manina*

-mady

  
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