Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: teresartist    13/08/2014    2 recensioni
Blaine vive in un mondo in cui l'amore è vietato, lui se ne vuole andare perchè sa troppo, troppo di quello che c'è al di là del filo spinato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stettero svegli fino a notte fonda, cercando un modo per far stare Kurt in casa senza essere scoperto, ad un certo punto, verso le 2 di mattino di domenica Blaine si addormentò con le braccia incrociate sul tavolo della cucina e con davanti l'ennesima tazza di caffè che a lui piaceva tanto.
 Kurt stette a guardarlo per un po' e poi il sonno colpì anche lui, si sedette sulla poltrona in salotto e lì si addormentò.

Blaine si svegliò presto sentendo una superficie troppo dura sotto la sua testa, non si ricordava assolutamente di essersi addormentato lì. Andò in salotto e trovò Kurt accovacciato sulla poltrona che dormiva beatamente, sorrideva nel sonno e il suo sorriso provocò anche quello di Blaine.
Andò di sopra, in camera sua e scelse dei nuovi vestiti, li portò in bagno, un enorme stanza luminosissima completamente piastrellata con piccoli tasselli azzurro chiarissimo tempestati di brillanti, accese l'acqua della doccia, anche quella immensa e si spogliò.

Dopo quindici minuti finì, uscì da quel bagno di vapore che lo inondava e si annodò un asciugamano candido intorno alla vita. Si asciugò i capelli con cura, facendo attenzione a diminuire il più possibile i ricci poi si vestì con una camicia blu scuro con delle righe verticali grigie e un paio di pantaloni rossi, il suo colore preferito 'beh il mio preferito dopo quello degli occhi di Kurt' pensò e poi cercò di scacciare quel pensiero il prima possibile, si ricordò di cosa aveva letto solo qualche giorno prima di incontrare Kurt

Ogni singola cosa porta alla mente la persona amata e questo offusca i pensieri e le capacità dell'individuo 

Non poteva permettersi di cominciare a pensare a Kurt solo indossando qualcosa del colore che lui stesso preferiva.

Si lasciò alle spalle il bagno e scese in fretta le scale, appena raggiunse il piano inferiore un buonissimo profumo lo circondò, raggiunse la cucina e trovò Kurt ai fornelli 

"Buon giorno" disse sorridendo, Kurt si voltò a guadarlo e senza volerlo sorrise anche lui, lo guardò ancora, non riusciva a staccare gli occhi da quella figura

"Cosa guardi?" Chiese Blaine abbassando lo sguardo

Kurt tornò improvvisamente alla realtà "Ehm...nulla" disse e si voltò nuovamente verso la padella sfrigolante

"Beh, io sono per caso niente?" Blaine lo provocò senza neanche saperlo

"No...affatto, tu sei...sei molto bello ecco" Kurt arrossì

Nel caso in cui una persona si trovi un uno stato di imbarazzo le sue guance tendono a diventare rosse

"Grazie" disse Blaine e anche lui arrossì senza volerlo "Perché ti si sono arrossate le guance?"

Kurt sorrise e arrossì di nuovo, spense il fornello e guardò Blaine negli occhi, il moro si sentì le ginocchia cedere e sentì una strana sensazione nello stomaco

Pensare o parlare alla la persona amata provoca mal di pancia

"Sei tu Blaine" disse Kurt e poi espirò profondamente come se si fosse tolto un grande peso dalle spalle "Mi fai questo effetto, mi piaci Blaine" Kurt non sapeva se Blaine avesse appreso appieno il significato che in quel caso la parola piacere assumeva ma doveva dirglielo e farglielo capire in ogni modo

Blaine sorrise "Grazie" rispose e Kurt rise, quella piccola risata spezzò la tensione che si era creata nella stanza

"Fa ridere un ringraziamento?" Chiese Blaine, che sembrava quasi offeso dalla risata 

"No, scusa" Kurt si ricompose e afferrò la padella "Ho fatto i pancakes, hai del miele?"

"Non dovevi Kurt, volevo comprare le brioches per la colazione, la domenica sono al cioccolato" disse Blaine "comunque il miele lo prendo subito"

"Non sei contento dei miei pancakes?" 

"Sono bellissimi e scommetto anche squisiti" Blaine si girò e scomparse dietro l'angolo della dispensa. 

Si sedettero un di fronte all'altro, Blaine bevve il suo caffè e Kurt un bicchiere di latte freddo, stava per fare un commento sul latte ma si fermò

"Devo andare in biblioteca oggi e studiare" disse Blaine improvvisamente 

"Ma...io cosa farò qui? Devo trovare un posto dove stare Blaine, i tuoi tornano stasera" disse Kurt sconsolato

"Beh ci sono un paio di cose che devo studiare, da quando sei arrivato tu mi sembra di non sapere nulla" Blaine non voleva che quel l'affermazione suonasse così offesa ma non poteva farne a meno "tutte quelle parole che usi, romantico, piacere, quando arrossisci. Non capisco Kurt, perché tu sai queste cose e io no?"

Kurt trattenne il fiato, aveva una risposta ma non poteva certo dirla a Blaine, non così presto "In biblioteca non troverai nulla, solo un milione di balle che raccontano per far accettare l'iniezione"

"Allora tu come le sai?" La voce di Blaine sembrava arrabbiata

"Le so e basta Blaine!" Kurt gridò, forse un po' troppo forte

Entrambi abbassarono lo sguardo

"Scusa" disse Kurt a bassa voce "Non avrei dovuto urlare"

"Non ti preoccupare, lo so di essere un po' pesante a volte" disse Blaine

"Scusami tanto, davvero, non volevo"

"Non c'è problema, facciamo finta che non sia mai successo okay?" Blaine era sincero, non voleva ricordare la voce arrabbiata di Kurt

Kurt annuì.

Andarono in salotto subito dopo colazione e si misero a pensare un modo per far stare Kurt in casa senza che i genitori di Blaine lo scoprissero 

"Lo so!" Esclamò Blaine dopo qualche ora "vieni con me"

Salirono le scale e arrivarono fino in camera di Blaine, lui spostò il letto e aprì una piccola botola nascosta tra le assi del pavimento 

"L'ho fatta io qualche anno fa per mettere via i libri vecchi che non volevo buttare, nessuno sa della sua esistenza e io me ne ero quasi dimenticato"

Kurt guardò il buco nel pavimento, era davvero piccolo "Non ci starò mai lì dentro"

"Eccome se ci starai" Blaine si alzò e prese una torcia dallo scaffale nero a destra del letto, si infilò nella buca del pavimento e accese la luce "in due non ci si entra ma per uno c'è posto a sufficienza"

Blaine uscì dal buco e porse la torcia a Kurt gentilmente "Vai"

Kurt la afferrò e mise un piede dentro il buco nero, c'era uno scalino e poi un altro e un altro ancora, da tutti i lati c'erano pile infinite di libri ma non si fermò a guardarli, si accorse che poteva stare benissimo in piedi in quel tunnel e si chiese come fosse possibile, poi si ricordò del soffitto del piano inferiore, era a cassettoni lui stava praticamente camminando in una trave, fece qualche passo in più e poi si voltò "Mi piace Blaine, devo solo farlo un po'...più bello direi"

"Dai vieni fuori di lì, dobbiamo renderlo almeno vivibile" Kurt pensò che Blaine stesse sorridendo mentre parlava e quindi sorrise a sua volta, lo sapeva che Blaine non era una cosa da nulla per lui ma doveva essere molto cauto. 

"Non ci puoi stare se ci sono tutti quei libri" disse Blaine appena Kurt fu di nuovo in piedi accanto a lui

"Va benissimo così, mi piacciono i tuoi libri e voglio leggerli un po', per conoscerti" Kurt sorrise a Blaine si sentì di nuovo quella sensazione strana nello stomaco 

"Non li ho letti tutti quelli che sono lì, alcuni mia madre mi aveva detto di buttarli ma non l'ho fatto" Blaine guardò il pavimento, gli dispiaceva disobbedire a sua madre ma i libri non li avrebbe mai buttati via "Però non li ho mai letti, ho obbedito a metà"

"Perché avresti dovuto buttarli?" Chiese Kurt incuriosito

"Beh...tanti parlano dell'amore e mia madre non vuole che io mi faccia strane idee sai" Blaine non staccò gli occhi dal pavimento e arrossì "Ma a me interessa tantissimo io...io ho bisogno di sapere tutto Kurt tanto tra due mesi non mi interesserà più nulla" Blaine voleva piangere, voleva urlare, voleva scappare via ma non sapeva come fare

"Tu sei sicuro di voler sapere tutto?"

Blaine annuì convinto "Insegnami Kurt io...io sento che c'è qualcosa che non so e lo so che tu mi puoi insegnare quello che sai anche se...non so ancora perché tu sappia tutto"

"Blaine se c'è una cosa che so per certo è che non si può insegnare ad amare ma si può imparare" Kurt avrebbe tanto voluto poter dire tutto a Blaine ma era ancora troppo presto

"Allora voglio imparare, sono bravo" Blaine sembrava più convinto che mai è Kurt non sapeva cosa fare

"Imparare ad amare non è come imparare una lezione o una poesia a memoria"

"Non mi interessa, Kurt ho poco tempo..." Blaine si fermò un attimo a pensare e il pensiero che gli passò per la testa in quel momento lo terrorizzò "Kurt ma...quando io avrò subito l'iniezione tu cosa farai?"

Kurt non voleva pensarci, sarebbe morto nel vero senso della parola "Tu non vuoi fare l'iniezione vero Blaine?"

"Assolutamente no!" Esclamò Blaine quasi offeso da quella domanda che sembrava retorica

"Beh allora non farla, verrai con me, troveremo un posto insieme e ce ne andremo da qui" quella in fondo era una mezza verità, Kurt voleva che Blaine non facesse l'iniezione e voleva scappare magari con lui ma il posto lo conosceva, lo conosceva eccome.

Blaine abbassò lo sguardo, scappare, andarsene, lasciarsi tutto alle spalle, vivere con la possibilità di amare sembrava tutto fantastico, un sogno, ma voleva dire lasciare anche la sua famiglia, la sua casa, i suoi studi, i suoi libri.

"Io...non lo so Kurt, è complicato" disse dopo qualche secondo

"Non preoccuparti troppo ora, hai ancora tempo" Kurt sorrise, il tempo non era tanto ma sarebbe bastato "Intanto ogni giorno ti insegnerò tutto quello che posso, sarà come una lezione"

"Una lezione d'amore?" Chiese Blaine e Kurt vide quella domanda come la più ingenua che gli fosse mai stata posta

"Una lezione di piccole cose che sono sicuro che tu non sappia" Kurt sorrise nuovamente e Blaine lo guardò sorridendo a sua volta.

Passarono il pomeriggio a portare coperte e altre cose utile in quello che sarebbe stato l'appartamento di Kurt, giusto sotto il letto di Blaine.


Quando ebbero finito scesero in cucina e bevvero un bicchiere di succo di sambuco, Kurt non lo aveva mai assaggiato ma gli era piaciuto molto

"Dobbiamo andare a comprarti dei vestiti" disse Blaine mentre erano seduti in salotto davanti al camino spento, in fondo era solo settembre, al freddo c'era ancora tempo

"Dici che posso uscire?" Kurt chiese preoccupato 

"Vuoi che vada io?" Chiese Blaine gentilmente "Oppure potremmo racimolare qualcosa dal vecchio armadio di mio fratello"

"Hai un fratello?" Kurt era curioso

"Già..." Rispose Blaine svogliatamente "Si chiama Cooper, ha quasi trent'anni credo"

"Lo vedi spesso?"

"Non molto, solo a Natale" Blaine sembrava triste "Ha fatto l'iniezione ed è sposato, ha già due figli anche se si è sposato solo quattro anni fa"

"Hai dei suoi vestiti?" Chiese Kurt cercando di cambiare argomento 

"Si, qualcosa" Blaine si alzò e scomparve per qualche minuto, tornò con una cesta in mano, era grande e piena di roba "A nessuno frega più nulla di queste cose, guarda se ti vanno"

Kurt prese una maglietta nera in mano e la guardò, non era il massimo ma doveva accontentarsi per forza, non vedeva l'ora di spiegare tutto a Blaine e tornare nei suoi vestiti di sempre.

"Vanno benissimo" disse con un sorriso enorme "Grazie mille Blaine"

"Di nulla" rispose Blaine sorridendo.  

Blaine guardò l'orologio "Merda!" 

"Che c'è?" Chiese Kurt 

"Sono le sette, è meglio se vai di sopra, i miei saranno qui a momenti"

"D'accordo" disse Kurt e cominciò a salire le scale "Portami la cena nel mio buco grazie!" Gridò dalle scale

"Sicuro!" Rispose Blaine che stava mettendo via i vestiti del fratello.

Kurt entrò nella stanza di Blaine e si accorse che il letto era di nuovo sopra la botola, prese la torcia la accese e scivolò sotto il letto, appena fu nella botola sentì Blaine aprire la porta, per un pelo, adesso però cominciava la parte difficile. Blaine gli aveva detto che i suoi sarebbero usciti presto tutte le mattine e sarebbero tornati per le sette tutte le sere, Blaine sarebbe tornato a casa per le due tutti i giorni e avrebbero potuto pranzare insieme e passare tutti i pomeriggi insieme ma comunque stare lì era dura.

Blaine aprì la porta sperando che Kurt avesse fatto in tempo a nascondersi.

"Ciao Blaine" lo salutò suo padre, un uomo alto e magro con i capelli scuri e gli occhi color nocciola, come quello di Blaine, lui sorrise come risposta

"Com'è andata questi due giorni da solo?" Chiese sua mamma, una donna piccola, con il viso dai tratti orientali

"Benissimo, grazie" non stava affatto mentendo, era stato il weekend migliore della sua vita "E la vostra gita?"

"È stata fantastica" rispose suo padre.


Mangiarono in silenzio, un insalata e del formaggio e Blaine fece bene attenzione ad avanzarne un po'

"Non preoccupatevi, metto a posto io qui" disse alla fine della cena, i suoi si alzarono 

"Noi andremo a dormire presto Blaine, giusto il tempo di una doccia, grazie per occuparti della cucina questa sera" disse suo padre

Blaine sorrise e lasciò che i suoi genitori salissero le scale, pensò a Kurt e a quanto avrebbe dovuto sentirsi scomodo dentro quel buco sotto il suo letto che sapeva di libri, mise via per lui un piatto di insalata a un formaggio intero.


Intanto Kurt, cercando di non fare il minimo rumore, si era messo a guardare i titoli dei libri di Blaine, era vero, tanti parlavano dell'amore, erano libri delle creature delle terre del di là, tradotti.
A Kurt scese una piccola lacrima, la sua terra, la sua lingua, la sua vita.
Improvvisamente sentì la porta aprirsi e trattenne il fiato asciugandosi quell'unica lacrima con il dorso della mano.
Sentì la botola aprirsi e una luce accendersi nella sua direzione 

"Ei" disse Blaine a bassa voce "Ti ho portato la cena"

Kurt scattò in piedi e per poco non battè la testa contro il soffitto della sua tana. Uscì lentamente e strisciò fuori dal letto, appena fu in piedi Blaine gli porse il piatto.

"Grazie mille" disse Kurt sorridendo, afferrò il piatto, si sedette per terra e cominciò a mangiare.

"Sono pronto per la mia prima lezione" disse Blaine mentre Kurt mangiava

Kurt ingoiò il boccone di formaggio "Beh sai già cosa vuol dire romantico e piacere"

"Ho un po' di dubbi sul piacere sai" disse Blaine

"Lasciami finire la cena" disse Kurt infilandosi in bocca un altro pezzo di formaggio. 


Quando Kurt ebbe finito Blaine andò a controllare che i suoi stessero dormendo e poi i due si sedettero sul pavimento ai piedi del letto di Blaine

"Quindi chiariscimi questa cosa del piacere" disse Blaine guardando Kurt negli occhi, quegli occhi che lo catturavano ogni giorno "Come si capisce che qualcuno ti piace?"

"Beh di solito quando ti piace qualcuno" Kurt sospirò "cerchi di stare vicino a questa persona e...la guardi" e lo guardò "e ci passi tanto tempo, provi a farti piacere" Kurt abbassò lo sguardo "ci pensi in continuazione e vorresti che fosse solo per te, cerchi il contatto, in ogni modo"

Blaine ci ragionò, caspita Kurt aveva appena elencato una serie di cose che lui cercava con Kurt "Allora beh...ho capito e..."

Kurt sorrise e Blaine pensò che quel sorriso fosse la cosa più bella e preziosa al mondo 

"Kurt tu...tu mi piaci davvero" disse alla fine Blaine ma subito voltò la testa dall'altra parte e chiuse gli occhi, non doveva, era rovinato, la sua vita era stata gettata in quei pochi secondi, stava per piangere quando all'improvviso sentì la mano leggera di Kurt accarezzargli il mento e spostargli il viso in modo che lui lo potesse guardare dritto negli occhi. Blaine realizzò che Kurt non lo aveva mai neppure sfiorato, non in quel modo così gentile e...amorevole.

"Perché piangi Blaine?" gli chiese Kurt sempre tenendo il suo mento "Sei più bello quando sorridi" Kurt lo guardò e poi spostò il pollice, dal suo mento alla guancia e sentì il suo dito bagnarsi della lacrima salata di Blaine, nessuno lo aveva mai trattato così, con così tanta attenzione e cura. Neppure sua madre si era mai chinata per asciugargli le lacrime perché sua madre era vuota, spenta, come tutto il resto del mondo che Blaine conosceva. Pensò agli spari che avevano preceduto Kurt, al sangue che copriva le braccia e le gambe di quel meraviglioso ragazzo che era ancora troppo nascosto e sconosciuto a Blaine ma che lui sapeva essere la creatura più speciale che Blaine avesse mai avuto l'occasione di incontrare.

"Perché piangi?" Kurt chiese di nuovo

Blaine alzò lo sguardo e rispose "È tutto sbagliato Kurt, perché mi piaci? Perché mi piace stare con te? Io non posso, non devo. Non voglio innamorarmi Kurt" guardò di nuovo in basso e Kurt lasciò il suo mento

Kurt non sorrideva più "Blaine non è sbagliato è naturale" naturale già...ma per Kurt "E poi Blaine, mi piaci anche tu, te l'ho detto"

Blaine ripensò ai due ragazzi sotto l'albero dei frutti rossi e sentì una fitta al cuore, pensò a quell'atto di fondere due corpi insieme e poi gli venne in mente una parola: romantico 
Quella scena era romantica. Poi però gli tornarono in mente gli spari, i cani e poi...Kurt, solo due giorni prima lo aveva salvato, aveva impedito a quei mostri di portarlo via.
Ci rifletté un attimo, i due ragazzi erano stati uccisi, forse, perché amare era vietato ma Kurt? Perché avrebbero dovuto ucciderlo? Non aveva senso. O forse si. Kurt era vietato.
Gli sollevò il mento e lo guardò negli occhi, azzurri come il cielo d'estate, liberi, magici.

"Kurt" riuscì solo a sussurrare, voleva dire qualcosa di più, chiedere ma non ci riuscì

"Dimmi" rispose Kurt a bassa voce e Blaine pensò a quanto quella voce lo facesse sentire al sicuro, protetto.

"Ho paura" il tono della voce era sempre bassissimo

"Anche io" 

"Voglio che passi" 

La stanza era ormai quasi buia, Kurt riusciva a vedere bene Blaine e i suoi occhi ma intorno non distingueva bene i colori.

Kurt non voleva esagerare, ma doveva, sentì che era il momento, forse era un po' presto ma il tempo era poco, era un'illusione.

Si avvicinò a Blaine fino a che le loro fronti si toccarono, Blaine aveva paura, forse ancora più di prima ma lo lasciò fare, se c'era una cosa che non lo spaventava quello era Kurt. 
Kurt piegò la testa in avanti e quando sentì le labbra calde e morbide di Blaine sfiorare le sue ci lasciò sopra un piccolo schiocco che risuonò nella stanza.
Forse aveva esagerato, forse era troppo davvero, non avrebbe dovuto spingersi così avanti. Allontanò la testa da quella di Blaine ma lui gli stava ancora tenendo il mento

Blaine sorrise "Cos'era quello?" chiese ingenuamente 

Kurt tenne gli occhi fissi sul pavimento "Un...un bacio" disse Kurt timidamente "Ho esagerato scusa" 

"È stata la cosa più bella della mia vita" disse Blaine senza neanche ascoltare le scuse di Kurt poi, forse per sbaglio, uscì dalla sua bocca un pensiero "Più bella dopo di te"

Kurt alzò lo sguardo, guardò Blaine senza sapere cosa dire, non trovava le parole.

"Posso provare io?" Chiese Blaine timidamente 

"Certo, sempre" disse Kurt a bassa voce 

Blaine si avvicinò e imitò la sensazione che Kurt gli aveva appena fatto provare, un bacio, si staccò da lui ma ne sentì subito la mancanza e lo baciò ancora e ancora, la terza volta non staccò le labbra da quelle di Kurt e sorrise, il ragazzo dagli occhi magici sentì le labbra del moro tirarsi e aprirsi in un sorriso sulle sue e così sorrise a sua volta. Le parti umide delle labbra dei due ragazzi si toccarono e così i due sentirono il sapore l'uno dell'altro. Forse per sbaglio Blaine lasciò che la sua lingua passasse tra i denti e sfiorasse le labbra umide di Kurt, appena se ne rese conto la ritrasse e stava per chiudere la bocca e voltarsi ma Kurt non voleva assolutamente smettere di assaporare le labbra di Blaine e così chiuse il labbro inferiore di Blaine tra le sue tirandolo un po' a se, Blaine chiuse la bocca e di conseguenza trovò il labbro superiore di Kurt a limitare il gesto. Tirò un po' Kurt a se e il giovane dagli occhi azzurri fece lo stesso, le loro bocche si prendevano e si lasciavano fino a che non si ritrovarono chiusi tra di loro, nessuno dei due voleva lasciar andare l'altro. 

Blaine immaginò la scena da fuori per un attimo e di nuovo gli spari gli tempestarono la testa, l'albero, i due ragazzi, le labbra intrecciate in...un bacio.

Si staccò da Kurt e girò lo sguardo "Non posso, non possiamo, se ci vedono ci uccideranno" esclamò con voce preoccupata

"Blaine, stai tranquillo, non ci può vedere nessuno" Kurt pose la mano su quella di Blaine ma lui la ritrasse "Non avere paura Blaine"

Blaine lo guardò e come al solito si sentì al sicuro "Quando si da un bacio Kurt?" chiese 

Kurt sorrise "Le persone che si piacciono si baciano e...gli innamorati"

"Quello che si amano giusto?" Blaine cominciava a capire 

"Esatto"

"Io e te possiamo essere innamorati?"

"Tu che ne dici?"

"Credo di si"

"Anche io"
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: teresartist